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Capitolo 44 - Emily

Emily

Esco di casa pronta per andare al lavoro, abbigliamento molto casual,  jeans, sneakers, canotta nera e camicia semitrasparente verde menta.
Oggi passa a prendermi Daniele, dobbiamo andare a visionare un posto fuori Roma per una festicciola sulla spiaggia.
Siamo a giugno e le serate sono piacevoli, presto si morirà di caldo anche la sera.

La porta dei ragazzi è aperta, infilo la testa dentro e sento Claudio urlare dicendo che non trova le sue chiavi, mi viene da ridere perché perde sempre tutto quel ragazzo, è peggio di Sara.
So perfettamente come funziona la puntualità di Daniele, nonostante il suo messaggio dove mi dice che sta arrivando, in realtà non sarà così perché fa parte del suo DNA.

Ne approfitto per salutare il mio fidanzato ed entro in casa loro, trovo Claudio che cerca nelle fessure del divano, Alex beve tranquillo il suo caffè ancora in pigiama.
Cazzarola, è una visione.
Quel sorrisino che deride il fratello, quegli occhioni verdi, quelle labbra che morderei, amo quelle spalle larghe, quanto mi piace quando mi abbraccia.

<<Buongiorno vicini. >>
Mi annuncio con voce squillante.

<<Cazzo, Emily mi hai fatto prendere un infarto. >>
Mi dice Claudio ancora con occhi chiusi e la mano sul petto.

Rido, si spaventa sempre troppo facilmente.
Vado a dare un bacio al mio fidanzato, però noto il suo volto serio e la postura tesa, chissà come mai?

<<Tutto ok? >>
Gli chiedo subito preoccupata.
Stranamente lui risponde solo con un cenno di testa, mentre vedo Claudio osservarci.

Che strana atmosfera che c'è qui, cosa sta succedendo?

<<Com'è andata la serata ragazzi? >>
Chiedo tranquillamente, ma regna il silenzio e si fissano a vicenda con un'espressione preoccupata entrambi, nessuno dei due parla.

Ok, è troppo strano.

<<Che avete stamattina? Siete bizzarri. >>

<<Niente, va tutto bene, tranquilla. >>
Mi sorride Alex, ma si capisce benissimo che si tratta di una finta.

I due fratelli si lanciano nuovamente delle occhiate complici, fino a quando non è Claudio ad intervenire.
<<Ok, vi lascio soli, magari dovete parlare. >>
Calca l'ultima parola e va via salutando.

Questi due sono impazziti o mi stanno nascondendo qualcosa.

<<Emily, stasera vorrei parlarti di una cosa. >>

Questo tono da funerale non mi piace per niente.
<<Devo preoccuparmi? >>
Accenno un mezzo sorriso per smorzare il tutto.

<<No, tranquilla, ma vorrei spiegarti delle cose che sono successe ieri sera. >>

<<Sei strano e tutto questo mistero mi innervosisce, ti vedo preoccupato quindi dimmelo e basta. >>

<<Tra noi sta andando tutto bene anche per te, vero? >>
Mi chiede all'improvviso.

<<Certo. Perché me lo chiedi? >>
Sono confusa.

<<Emily, ti fidi di me? >>

<< Vuoi dirmi cosa ti turba? >>
Gli chiedo in ansia per via di queste domande.

Il telefono squilla, è arrivato Daniele con soli dieci minuti di ritardo, è proprio un record.

<<Vedi, non c'è tempo, ne parliamo con calma stasera, non è niente di importante. >>
Dice posandomi un bacio sulla guancia e vado via, spero non sia nulla che rovini l'equilibrio che stiamo costruendo.

La giornata passa tra giri infiniti a destra e a sinistra per questo nuovo cliente, un bell'uomo sulla quarantina, che secondo il mio amico, non mi ha tolto gli occhi di dosso.
Come al solito, secondo me,  Daniele ha troppo immaginazione.

Ho i piedi a pezzi ed è pomeriggio inoltrato, sono appena rientrata a casa e non vedo l'ora di fare una bella doccia.
Ho comprato un nuovo completino intimo per la nostra seratina romantica, lo farò impazzire.

Sento bussare alla porta della mia stanza, questa si apre e fa capolino la testa di Alex, subito sorrido.
Ultimamente non riesco a fare altro quando si tratta di lui.

<<Ciao, sono solo passato a salutarti, la cena è praticamente pronta, la devo solo riscaldare. Corro un attimo all'alimentari a prendere una cosa che ti piacerà tanto. >>

<<Ora voglio sapere  assolutamente di cosa si tratta. >>
Sono curiosa.

<<Solo se mi dai un bacio. >>
Dice picchiettando l'indice sulle sue labbra già pronte, non me lo faccio ripetere due volte.

<<Un patto è un patto.
Prosciutto e melone. >>
Sorrido perché adoro questo piatto e glielo dico.
<<Lo so, ho avuto dei consigli per la cena. >>
Ammette infine.

Immagino Claudio fargli una lista di cosa mi piace e cosa evitare.
Mi massaggio un po' il collo teso e lui accorgendosene si offre per un massaggio al volo, posa le sue grandi mani sulla mia pelle e sento subito brividi, mi capita spesso.

È anche piuttosto bravo, ma c'è qualcosa che non sa fare?

Sto per andare in estasi quando gli squilla il telefono interrompendo la mia gioia, la sua espressione si fa seria all'improvviso.

<<Chi è? >>
Chiedo spontaneamente data la sua reazione.

<<Devo andare, ti chiamo io fra un'oretta quando è pronto. >>
Risponde solo e sparisce dietro la porta.

Ma cosa gli prende oggi?

Intanto mi faccio una bella doccia rigenerante, indosso il mio nuovo intimo dopo aver steso una crema corpo alla vaniglia, ovvero la sua nuova fragranza preferita.
Per non sembrare una zombie metto un filo di matita verde agli occhi e un tocco di mascara.
Scelgo un abito arancio semplice con una scollatura a "v" profonda per stuzzicarlo un po', sandali neri e sono pronta.

Di Alex nessuna notizia, provo a chiamarlo ma suona a vuoto, decido di andare a bussare da lui e trovo stranamente la porta socchiusa.
Entro e la prima cosa che risalta è un abito bianco da donna, è poggiato sul divano che si trova proprio di fronte la porta d'ingresso, mi volto confusa e sul tavolo c'è una borsa femminile nera.
Il mio cuore inizia ad accelerare e sento lo stomaco contorcersi.

Non può essere assolutamente come credo, io mi fido di Alex, ma fino ad ora è riuscito sempre a rovinare le cose.

Vado avanti verso il corridoio con passi malfermi ed insicuri,  trovo un reggiseno nero di pizzo alla maniglia della porta del bagno.
La speranza di trovare Claudio insieme ad una donna, sparisce quando mi inoltro verso destra, ovvero dove si trova la stanza di Alex, quella del fratello si trova nella zona a sinistra.
Davanti la porta, a terra, un perizona nero trasparente mi mozza il fiato, sento solo il respiro spezzarsi e il cuore martellare forte.

La porta della stanza di Alex è socchiusa, non ci posso credere, "non può essere", continuo a ripetermi.
Poso la mano su quella maniglia come se quel gelido metallo potesse scottarmi, non so se voglio aprire questa porta, ho paura di cosa troverò.

La apro piano, cercando di prepararmi emotivamente a cosa vedranno i miei occhi.
È tutto ovattato intorno a me, il suono dei battiti del mio cuore è così potente da sovrastare qualunque altro rumore mi circondi; come se mi fossi estraneata da tutto questo.

Fra le lenzuola azzurro mare, trovo lei, capelli biondi che le ricadono sulla schiena nuda, lato B in bella vista e gambe incrociate, posizionata a pancia in giù sul suo letto, l'unica cosa che indossa sono dei tacchi vertiginosi.
I nostri occhi si incontrano per un breve istante e sulle sue labbra rosso fuoco appare un sorrisetto vittorioso.

Mi volto d'istinto e vado via con gambe tremanti, cuore a pezzi e lacrime agli occhi.

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Ciao, ci mancava questa "bambola gonfiabile ossigenata", come la chiama Emily.
Se la storia vi piace lasciate un commento o votate con una stellina.
Grazie. 🤩

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