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Capitolo 52

Bea

Sfinita mi corico sul mio comodo letto, fisso il soffitto e devo dire che non è poi andata così male oggi. Quando mi sono svegliata non sapevo cosa aspettarmi, ero imbarazzata, preoccupata per quello che sarebbe stato rivedere Jack, dopo la confessione di ieri notte e invece sono riuscita a superare l'incontro con lui, in cucina, abbastanza bene, ma soprattutto l'inaspettato incontro con Frank è stato un diversivo molto divertente.

Mando un messaggio sul whatsApp di gruppo, con le mie amiche, per aggiornarle "ragazze sono sopravvissuta, purtroppo lato Jack niente di che, ma... ho incontrato un tipo niente male! Appena possibile vi racconto. Buonanotte." Invio il messaggio e poi spinta da qualcosa che non posso controllare entro un attimo sul profilo di Jack, premo e il cursore lampeggia in mia attesa. Lo fisso titubante, avrei tanto da dirgli ma... non avrebbe senso, non al momento, quindi esco velocemente e per evitare tentazioni spengo il telefono e lo poso sul comodino.

Sospiro, lasciando vagare la mia mente, ovviamente l'immagine che mi si forma è il suo viso. Oggi era così sexy, con i pantaloncini bagnati e il sorriso sulle labbra. Le sue labbra sono un'ossessione ormai per me. Mi si stringe il cuore al suo pensiero. Quando oggi ha poggiato la sua mano sulla mia guancia, ho sentito il mio cuore perdere un battito, avrei voluto stringermi a lui e... niente fortuna che Jason gli è saltato addosso.

L'unico aspetto positivo della giornata è stata la sua gelosia, si vedeva lontano un miglio che Frank non gli andava a genio, soprattutto le sue mani su di me, e questo non mi è dispiaciuto affatto, forse, avevano ragione le ragazze: la gelosia funziona sempre. Mi dispiace un po' per Frank, ho notato che il suo interesse nei miei confronti era sincero, credo di avergli fatto colpo subito non appena ci hanno presentato. In realtà anche io sono rimasta sorpresa, non mi aspettavo certo che Carola avesse un fratello così figo. E' davvero affascinante ma mentre giocavamo quello che provavo era solo un sentimento di amicizia niente fremiti, non vorrei fraintendesse il mio atteggiamento, è proprio un tipo simpatico, solare molto coinvolgente è riuscito a farmi dimenticare la tensione della mattinata.

Quando stamattina mi sono convinta a scendere a fare colazione, avevo un magone in gola, speravo con tutta me stessa di non incontrarlo, e quindi sono stata felice di non trovare nessuno in cucina. Mi sono preparata la colazione pronta a ricaricarmi dopo la nottata, ma non appena mi sono seduta a tavola, mi sono trovata davanti uno spettacolo ancora migliore del mare al mattino e molto, molto, più sexy. Jack era appena uscito dall'acqua mostrandomi i suoi addominali scolpiti, le sue gambe muscolose e beh... un vero dio greco.

Sono rimasta a sbavare fino a quando non l'ho visto avviarsi verso casa, a quel punto ho afferrato il mio telefono e ho fatto finta di essere assorta nella lettura di qualcosa.

Il mio respiro era irregolare e la mano che teneva il telefono tremava leggermente, ma ho cercato di tenere il mio corpo sotto controllo, ero talmente imbarazzata. Quando è entrato dalla porta il suo profumo mischiato alla salsedine mi ha invasa e il mio cuore ha cominciato a galoppare, pensavo potesse uscirmi dal petto. Chissà cosa avrebbe detto?

E invece niente, ha fatto finta che io non ci fossi e questo mi ha infastidita molto, avrei voluto tirargli addosso la tazza con il latte dentro, ma invece mi sono imposta di essere indifferente, se era questo quello che voleva avrebbe avuto questo. Mi ero già esposta abbastanza con lui. Devo dire che l'arrivo di Jason è stato provvidenziale, l'aria stava diventando davvero pesante.

Il vederlo scappare dalla stanza, però, mi ha ferita, avrei voluto piangere ma ho deciso di resistere, purtroppo, penso che questa storia durerà a lungo.

Per questo il conoscere Frank è stata una fortuna e forse, nonostante non sia lui, il passare del tempo con lui non mi dispiace affatto, sono trepidante di rivederlo domani, e di farmi distrarre dal suo sorriso sincero. Lo abbiamo invitato per la cena di domani sera, a casa nostra, e lui mi ha proposto di fare la spesa insieme ed ho accettato molto volentieri, mi farà bene trascorrere del tempo con qualcuno di diverso e poi chi non approfitterebbe della possibilità di passare del tempo con un bel ragazzo, e lui è proprio da rifarsi gli occhi con quel fisico asciutto, quei capelli neri e con quello sguardo magnetico.

Senza accorgermene piombo in un sonno profondo fatto da occhi azzurri che si scontrano con occhi neri, da cui non mi sveglio se non la mattina successiva, e sorprendentemente sono piena di energia. Mi stiracchio e mi ricordo che oggi i nostri genitori vanno via, quindi mi sbrigo a scendere per fare colazione e salutarli.

Non perdo tempo a vestirmi scendo direttamente con la mia camicia da notte fucsia con la scritta nera "la mattina non si parla!", infilo le ciabatte e lentamente scende per le scale, entro in cucina sbadigliando e li trovo tutti in cucina compresi Jason e Jack. Lui mi guarda e sorride e io mi tocco subito i capelli, ho dimenticato di pettinarli, cavolo! Sono un cespuglio, pazienza, sarebbe stato bello scendere bellissima e irresistibile ma sono pur sempre in famiglia e lui mi ha vista in situazioni peggiori come febbre e vomito. Saluto tutti e mi accomodo anche io per fare colazione con loro.

Ora che stanno per andare via mi dispiace, non riusciamo più a stare molto tempo insieme ultimamente.

"Quindi dovete andare?" Piagnucolo guardando i miei.

"Si, amore."  Mia madre e si avvicina a me per darmi un bacio sulla guancia.  "Purtroppo, abbiamo un importante galà questo fine settimana, tuo padre deve anche fare un discorso. Ma voi perché non rimanete un altro po'?"

"Si, avevamo intenzione di tornare domenica". Interviene Jason sorridendo. "Stasera facciamo anche una cena a casa."

"Perfetto divertitevi!" Continua mia madre.

"Signori dobbiamo andare", interviene mio padre dopo aver dato un'occhiata all'orologio del forno. Hanno appena finito di fare colazione che tutti salgono a preparare le valige, anche Jason e Jack si avviano verso le scale e io resto sola in cucina, non ho ancora finito, mi godo il mio latte e rifletto su cosa mettere, devo andare a fare la spesa con Frank, non voglio esagerare ma neanche essere sciatta.

Finito di bere mi avvio in stanza, do un'occhiata alle poche cose che ho portato e opto per un pantaloncino a jeans corto e un top bianco di pizzo san gallo, ai piedi metto le mie zeppe rosse. Mi lego i capelli in una coda alta, un po' di mascara per risaltare il verde degli occhi ed è sufficiente così, la leggera abbronzatura che ho preso mi dona. Mi guardo allo specchio e sono soddisfatta, prendo lo zaino rosso e sono pronta.

Scendo di corsa le scale, Frank sarà qui a momenti e non voglio farlo aspettare, in salotto trovo Jack che parla con suo padre. Si somiglia molto i due, e mi piace molto vedere la loro complicità si vogliono molto bene.

"Dove vai bella ragazza?" Il padre di Jack mi guarda con orgoglio, so che mi considera come una figlia, mentre Jack mi squadra dalla testa ai piedi.

Mi avvicino a loro e deposito un bacio sulla guancia di mio zio, "vado a fare la spesa per stasera".

"Jack, perché non la accompagni?" Suggerisce lui, dando una manata alla gamba del figlio.

"No, non c'è bisogno"  intervengo prima che questi rifiuti ferendomi.  "Viene un mio amico a prendermi."

"Un tuo amico?" Finalmente ho attirato la sua attenzione e quelle sono le prime cose che mi dice oggi e devo dire che è molto infastidito. Faccio un balletto interiore, gli sta bene.

"Si Frank, anzi, eccolo. Io vado ciao a tutti." Dalla finestra vicino la porta vedo l'auto fermarsi, mi alzo e corro fuori dalla casa. In lontananza sento Jack borbottare qualcosa su me e gli amici maschi che mi scelgo. Sorrido e chiudo la porta alle mie spalle.

"Ciao!"

"Ciao, sei bellissima!" Mi dice assorto Frank non appena mi siedo sul seggiolino accanto al suo.

"Grazie." Sono soddisfatta volevo proprio questa reazione. Lo guardo e devo dire che anche lui non è niente male ha dei pantaloncini color sabbia e una t-shirt bianca che stringe sui suoi bicipiti mettendoli in evidenza, ma la cosa che più mi piace è sempre il suo sorriso così contagioso, ti mette subito di buon umore.

"Allora, dove si va?" Mi chiede mettendo in moto.

"Pensavo al mercato, stasera vorrei preparare: della carne al barbecue, insalata, patate e un dolce. Là dovremmo trovare tutto l'occorrente".

Lo vedo immettersi nel traffico mentre il suo sorriso si allarga alle mie parole. "Allora sai cucinare? Sei proprio una sorpresa quasi quasi ti sposerei".

Arrossisco, il suo commento mi lusinga e imbarazza allo stesso tempo e quindi decido di scherzarci su, non vorrei si illudessi veramente.

"Prima assaggia e poi commenta"

La sua risata risuona sull'auto. "Non vorrai mica ucciderci tutti?"

Scoppio a ridere anche io, serena. Ancora una volta devo ammettere che questo bel ragazzo riesce a farmi dimenticare le mie pene d'amore.

La mattinata trascorre velocemente, noto che Frank approfitta di ogni occasione per toccarmi, ma sono così rilassata che lo lascio fare, cosa potrà mai succedere. Scherziamo, giochiamo e appena finito Frank mi propone di andare a pranzare fuori. L'idea non mi dispiace affatto, preferisco restare con lui che tornare in quella casa, dove non so come comportarmi al momento.

Frank è molto galante e anche al ristorante riesce a farmi stare bene, vedo che è molto coinvolto e nonostante mi costi cerco comunque di non lasciarmi andare, mi spiacerebbe ferirlo.

Dopo pranzo mi riporta a casa.

"Allora, ciao." Gli dico scendendo dall'auto, pronta a prendere la spesa.

"Ti aiuto." Si propone subito lui e insieme portiamo tutte le buste in cucina.

"Grazie, è stata proprio una bella giornata". Non mi trattengo dal dire, mentre lo accompagno, nuovamente fuori.

"Grazie, lo devo dire io a te è stato davvero bello passare queste ore in tua compagnia", mi dice avvicinandosi a me. "Ci vediamo stasera". Mi mormora prima di abbassarsi e depositare un bacio sulla mia guancia, lo noto trattenersi un po' più del necessario. Sgrano gli occhi imbarazzata, ma non ho il tempo di fare niente che lui e già uscito e sfreccia via in auto.

Mi giro verso casa ancora scossa e due occhi furiosi mi stanno fissando.

"Che cosa, cavolo, ho appena visto?"

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