Gelo
Foglie cadenti crean melodie
e struggenti gocce insinuano gelosie;
fisso 'l vetro crepato e penso:
"È forse vero ciò che vedo e sento?"
Treman le mani di rabbia latente.
È mera follia? O consapevolezza del presente?
Attanagliato da un timore nauseante,
una barca affonda nonostante il comandante.
Osservo impaurito il cambiamento nero,
non ben so se fu altro il vero;
Odiosa esistenza rendimi polvere,
questa, è la mia supplica da assolvere.
Nel mentre, in attesa del dolce sonno
mi seggo e abbandono, gelido, 'l senno.
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