PEACE || PACE
La pace.
Questa è stata la prima cosa che ho percepito arrivando nel posto speciale del biondino.
Ho sentito una pace invadermi, una pace che non sentivo da molto, tutto è sparito, i problemi, la sofferenza per Lee. L'unica cosa ad invadermi è stata la pace dei sensi.
Il biondo al mio fianco mi ignora completamente sedendosi per terra, lo vedo trafficare nelle sue tasche fino a quando non caccia delle sigarette, ne prende una e la accende, con movimenti lenti porta il cilindro alle labbra e chiude gli occhi, come se si stesse beando della mia stessa pace, mi accomodo al suo fianco e mi metto nella sua stessa posizione, le gambe stese davanti e incrociate tra loro, gli occhi chiusi e la mente libera da ogni cosa.
Non so per quanto tempo restiamo così, per quanti minuti restiamo nel nostro silenzio, ma so che passo questi attimi a pensare alla mia famiglia, a pensare ad un modo per andare via da qui e tornare una volta e per tutte alla mia vita.
Quando riapro gli occhi mi rendo conto che ormai la sigaretta nelle mani di Jimin è stata consumata dal vento fresco che tira.
Il silenzio che regna tra noi sta iniziando a farmi sentire a disagio per questo inizio a parlare: «Mi piace questo posto» mi ritrovo a dire alzando il capo verso il cielo, verso le stelle che illuminano il luogo in cui siamo.
«Anche a me» rido spintonandolo, che idiota che è.
Lui si volta verso di me e punta i suoi occhi scuri nei miei, lo vedo che mi guarda in modo insistente, come se volesse provare a capirmi, come se volesse leggere cosa mi passa per la mente. Non riuscendo a sostenere il suo sguardo per troppo tempo abbasso gli occhi portandoli sulle sue mani che sono impegnata a giocare con i lacci delle scarpe, Jimin ha portato le gambe a sé incrociandole diventando d'un tratto più piccolo.
«Ti senti meglio?» la voce del biondino mi risveglia dai miei pensieri, lo guardo appena e noto che non mi sta guardando ma ha lo sguardo fisso verso il cielo blu notte.
«Perché, stavo male?» chiedo non capendo.
«Ieri mi sembravi agitata» si gratta il capo in imbarazzo ma continua a non guardarmi.
«Ah... credo che quel tipo di agitazione non mi passerà fino a quando non tornerò a casa» parlo senza riflettere. Ma purtroppo è così, non starò mai bene davvero fino a quando non torno dalla mia famiglia, nella mia era, alla mia vita.
«Non capisco» Jimin si volta verso me e mi sfiora il braccio con la mano per richiamare la mia attenzione, dei brividi mi percorrono lungo la schiena ma li ignoro decidendo di dare la colpa al vento fresco.
«Allora perché sei venuta qui? Se ti manca così tanto la tua famiglia perché sei andata via da loro?» confusione, curiosità, voglia di sapere e magari di aiutare, tutto questo è presente nei suoi occhi che continuano a guardarmi imperterriti.
«E se, se ti dicessi che non ho scelto di venire qui?» Jimin è sempre più confuso e lo capisco dal mondo in cui si passa la lingua sulle labbra in modo veloce perché probabilmente secche e da come si muove sul suolo in modo irrequieto.
«Non riesco a capire, la prima volta che ci siamo visti mi hai detto che sei venuta qui per dimenticare il tuo ex o sbaglio?»
«È complicato» sbuffo alzandomi. Già mi sono stancata di questo argomento. Tanto è inutile parlare, non potrà mai capire.
«Prova a parlarmene» si alza a sua volta.
Siamo uno di fronte all'altra, i nostri piedi quasi si sfiorano per la troppa vicinanza e mi sembra quasi di sentire il suo respiro sulla mia pelle.
«Non capiresti.»
«Non puoi saperlo» la distanza tra noi diminuisce sempre di più e quando una mano di Jimin finisce sul mio viso di nuovo quei brividi mi invadono ma ancora una volta dò la colpa al vento.
«Apriti con me Sun, sono qui per aiutarti» la sua voce esce bassa, il suo respiro mi sfiora la pelle e il mio cuore accelera.
Non so perché lo faccio, forse perché non voglio parlare di Jin o di Lee, o forse solo perché infondo desidero farlo dal primo giorno che l'ho visto. Ma alzo la mia mano destra per sfiorargli il viso a mia volta, riesco a sentire i suoi muscoli tendersi e sono più che sicura che ormai si sia anche dimenticato di quello che stavamo parlando fino a qualche secondo fa.
I nostri sguardi si parlano, provano a dirsi cose a noi sconosciute ma noi lasciamo che facciano ciò che vogliono, gli lasciamo dire i segreti dei nostri cuori. Perché forse solo così possiamo parlarci per davvero, solo così posso dirgli ciò che sento dentro, solo attraverso i miei occhi.
Non aspetto un suo consenso a voce perché i suoi occhi mi hanno dato il permesso di farlo già da tempo, li sento come mi supplicano di farlo e senza pensarci ulteriormente appoggio le mie labbra sulle sue in un piccolo bacio a stampo. Lascio che si sfiorino e riesco a sentire la morbidezza delle sue labbra, restiamo con le labbra incollate in un bacio a bocca chiusa per non so quanto tempo, sento i nostri respiri fondersi e i nostri cuori battere all'unisono.
Dopo non so quanto tempo lascio che le nostre labbra si separino con uno schiocco rumoroso, lo sento risuonare nell'aria, le nostre mani sono ancora l'una sulla guancia dell'altro e sembra quasi che stiano prendendo fuoco. Allontano la mia e abbasso lo sguardo sui miei piedi mentre l'imbarazzo mi invade.
Jimin non dice nulla, resta in silenzio mentre sento il suo respiro parlare per lui, la sua mano sfiora il mio mento e con delicatezza porta i miei occhi ad incontrare i suoi e in quel preciso istante, mentre guardo le sue guance arrossate di poco - che sia per il freddo o per l'imbarazzo - mi rendo conto che forse Jin aveva ragione. Io mi sto legando a Jimin, sento qualcosa che mi spinge verso di lui e non riesco a tirarmi indietro, non riesco a non avvicinarmi ogni giorno di più.
E forse è per questo che senza dire altro vado via da lui, via da quel luogo di pace, via da quei sentimenti nuovi che mi stanno invadendo lasciandolo solo nella sua confusione.
🧚♂️🧚♂️🧚♂️
SCIAO!
Sembra quasi assurdo ma sono riuscita ad aggiornare, il capitolo era già pronto da qualche giorno ma non mi convinceva, quindi l'ho revisionato e postato solo ora.
Non dico che ora vada bene, fa sempre abbastanza caigare ma è sicuramente meglio di prima.
*rullo di tamburi* 🥁🥁 SUN HA BACIATO JIMIN, OK SÌ, È STATO UN BACIO A STAMPO E SÌ, POI È SCAPPATA VIA MA COMUNQUE L'HA BACIATO.🥵
Non ho molto da dire, semplicemente spero che la storia sia di vostro gradimento, grazie mille per essere qui e leggere queste cose senza senso che scrivo. Grazie infinite.
Ps: Ancora auguri al nostro sunshine Hobi ☀️💛
Instagram: iamsaravincenti
I Purple You 💜
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