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CONFUSED // CONFUSA

Un forte rumore mi costringe ad aprire gli occhi e quando lo faccio mi rendo conto di essere nella mia camera, sono sdraiata sul mio letto a due piazze, le tende chiare coprono la finestra sulla mia sinistra come sempre e le voci della mia famiglia arrivano basse alle mie orecchie.

Sono tornata a casa?

Mi massaggio gli occhi e scendo dal letto guardandomi intorno, so per certa che questa è la mia stanza, ma non riesco a capire. Così d'un tratto sono tornata a casa?

Per un istante mi ritrovo a pensare a Jin e mi chiedo dove sia, ma poi scuoto il capo, cosa importa a me di quel mago sfigato? L'importante è che ora sono a casa.

La porta della mia stanza si apre bruscamente e compare Taehyung che mi guarda con i suoi occhioni scuri.

«Taehyung» urlo abbracciandolo forte. Quanto mi era mancato.

Lo sento ricambiare l'abbraccio avvolgendo le sue braccia intorno al mio busto, le sue mani mi sfiorano il capo e d'un tratto mi sento bene, fino a quando non sento dei singhiozzi, allontano di poco mio fratello per poterlo vedere bene in viso e riesco a vedere perfettamente che sta piangendo.

Davvero gli sono mancata così tanto?

«TaeTae non piangere, ti prego.»

La sua mano mi sfiora il viso mentre si morde le labbra provando a bloccare i suoi singhiozzi «Torna da me Sun» le sue parole mi confondono, cosa significa?

«Taehyung sono qui» provo a rassicurarlo ma lui si allontana da me e si passa la mano tra i capelli tirandoli leggermente. «Mi manchi così tanto, torna qui da noi sorellina» scoppia di nuovo in lacrime e poi sento un forte vento travolgermi.

Quando apro gli occhi mi rendo conto che era solo un sogno... Io non sono a casa dalla mia famiglia, ma sono ancora qui, intrappolata in questi anni non miei.

Odio tutto questo, odio quello che mi sta succedendo e odio Jin. È tutta colpa sua.

Ovviamente, parli del diavolo... ecco Jin entrare come un matto in camera mia «Sun» urla come se io fossi sorda.

«Jin, non urlare ti sento» sbuffo sedendomi e appoggiando le mani sul viso.

Chiudo per un istante gli occhi e il volto di mio fratello mentre mi chiede di tornare da loro mi ritorna in mente, i suoi occhi erano così vuoti e tristi e i suoi singhiozzi mi risuonano in testa.

Cosa significa quel sogno? È solo un sogno o c'è dell'altro dietro?

«So cosa devi fare per tornare a casa» la voce di Jin mi fa quasi sobbalzare. Scosto le mani dal viso e punto i miei occhi su di lui.

«Cosa vuoi dire?»

«Tu volevi dimenticarti di Lee, giusto?» annuisco «Bene, per tornare a casa devi dimenticarlo Sun, lui deve completamente sparire dai tuoi pensieri.»

Bene, rimarrò qui in eterno.

«Jin come cazzo faccio a dimenticarmi di lui?» sono così frustrata.

«Bella domanda» esulta sedendosi sul letto accanto a me e sorridendo come un cretino. Anche oggi ovviamente è vestito in modo stravagante ma ormai mi sto abituando al suo modo di essere «Jimin» urla.

«Che c'entra Jimin adesso?» Alzo gli occhi al cielo già annoiata. Ma di cosa diamine sta parlando?

«Lui solo può aiutarti a dimenticare Lee» onestamente continuo a non capire.

Mi alzo dal letto e stendo i muscoli prima di puntare di nuovo i miei occhi sul mago «Jin non ti sto capendo.»

«Sun -sembra quasi annoiato dal fatto che io non lo capisca- non è così difficile da capire. Jimin è l'unico che può farti dimenticare Lee. Avvicinati a lui, conoscilo, concentrati su di lui...»

Lo interrompo infastidita «... Mi stai dicendo che devo usarlo?»

Non lo farò mai, è una persona, con dei sentimenti. E io non sono quel tipo di persona che gioca con i sentimenti altrui. Poi dopo quella sera a casa sua in cui ha provato a baciarmi onestamente l'ho ignorato, sono passati tre giorni da allora e io ho fatto amicizia con i suoi amici ma ho evitato ogni tipo di contatto con lui.

Non so perché ma mi è sembrata la cosa più giusta da fare.

Jin sospira e si avvicina a me, alza le braccia e appoggia le sue mani sulle mie spalle «Vuoi restare qui per sempre?»

No, certo che no. Voglio tornare a casa dalla mia famiglia, alla mia vita.

Jin vedendo che non rispondo continua «Allora dobbiamo fare come ti ho detto. È la tua unica speranza Sun, solo così potrai tornare a casa.»

«Ma perché proprio lui?»

«Perché tu piaci a lui.»

«Ragione in più per non farlo» lo scosto bruscamente e scendo di sotto. Tutto questo è assurdo, io non posso avvicinarmi ad una persona, illuderla solo per dei secondi scopi.

«Pensaci» la voce di Jin mi fa sobbalzare, odio il fatto che me lo ritrovo davanti senza neanche rendermene conto.

«Ok, ora lasciamo preparare, devo andare a lavoro.»

Non ho bisogno di pensarci, non lo farò mai. Le cose tra me  e Jimin devono restare così e basta. Io non mi avvicinerò a lui e soprattutto non lo userò per tornare a casa.

🐥

Mi getto sul divanetto con uno sbuffo, sono esausta, il mio turno è appena finito e io non ho più forze. È solo una settimana che lavoro qui e già non ne posso più. Guardo Lucy che continua a lavorare con un sorriso stampato sulle labbra e mi chiedo come faccia a sorridere sempre. Io dopo i primi giorni già mi sono rotta il cazzo.

Come sempre ecco arrivare il suo ragazzo con il resto del gruppo, Jungkook le sorride e poi si accomoda al mio stesso tavolo, nell'ultima settimana ho interagito abbastanza con i ragazzi e ho capito che infondo sono bravi ragazzi.

«Sun» mi saluta con un sorriso e lo stesso fanno gli altri. Ma solo quando li guardo uno ad uno mi rendo conto che Jimin non c'è. Mi chiedo dove possa essere, ovviamente non ho fatto ciò che mi ha detto di fare Jin, non mi sono avvicinata a lui e non l'ho usato. Non posso farlo.

A dire il vero l'ho evitato anche più di prima e credo anche che lui se ne sia reso conto perché ha iniziato a fare lo stesso con me. Ammetto che ci sono rimasta male, mi piaceva ricevere le sue attenzioni, anche se si trattava di un semplice sorriso, ma so che è meglio così.

Anche se ora mi ritrovo a pensare a dove possa essere, lui e gli altri sono sempre insieme.

Yoongi prende parola come se mi avesse letto nel pensiero «Jimin è a casa ammalato» lo guardo per un istante non sapendo cosa dire.

«Nessuno te l'ha chiesto» dico poi con uno sbuffo.

Lui sorride appena e sposta la sua attenzione da me. I ragazzi iniziano a parlare di non so cosa, vedo Hoseok prendere in giro Yoongi e Jungkook ridere mantenendosi la pancia. Ma io non sto ascoltando ciò che dicono, i miei pensieri sono rivolti a Jimin. Cosa vuol dire che è ammalato? Cosa ha? E perché mi sto preoccupando così tanto?

Dannazione, perché sento il bisogno di correre da lui? Non posso farlo, mi sono ripromessa di non avvicinarmi a lui ma di tenerlo alla larga da me e allora perché cavolo mi sono alzata dal divanetto sul quale ero seduta?

Gli occhi di tutti si puntano su di me «I-io devo andare» balbetto in imbarazzo. Ma cosa sto facendo?

«Dove vai? A fine turno di Lucy volevamo andare al drive-in» Hoseok mi fissa aspettando una risposta.

«Veramente, ho già un impegno» dico velocemente e senza neanche dargli il tempo di rispondere mi catapulto fuori.

Quindi è così? Davvero sto andando da lui? E quando sarò lì cosa diamine gli dirò? Sbuffo passando una mano sul viso ma continuo per la mia strada. Voglio solo assicurarmi che stia bene.

Il tempo oggi è abbastanza grigio e quando una piccola goccia mi cade sulla guancia mi maledico mentalmente di non essere andata a casa e magari essermi messa al caldo nel letto.

Nel giro di un minuto la pioggia incalza e mi ritrovo del tutto bagnata, impreco sottovoce e decido di ripararmi sotto un porticato prima di proseguire. Sbuffo sonoramente e mi appoggio con la schiena al muro.

Brava Sun, che ottima idea che hai avuto.

«Stai andando da lui?» una voce al mio fianco mi fa sobbalzare e quando vedo che si tratta di Jin gli assesto uno schiaffo sul braccio.

«Jin, ma che cazzo. Avvisa» sbuffo mentre lui ride.

«Allora?»

Sposto il mio sguardo da lui e lo punto verso la pioggia che continua a scendere «Sì, ma non per quello che pensi tu.»

«A cosa starei pensando io?»

«Non mi avvicinerò a lui per usarlo, voglio solo sapere come sta.»

Il mago sorride appena «Sun, lo sai vero?»

«Cosa?» lo guardo stringendo gli occhi.

«Che sarà inevitabile. È lui l'unico che può farti tornare a casa, ogni cosa accadrà senza che neanche ve ne accorgiate.»

«Mi stai infastidendo» sbuffo, sono passati cinque minuti ma la pioggia non si è ancora decisa a fermarsi, non posso restare qui sotto a vita e in più già non sopporto più la presenza di Jin.

Casa di Jimin non dista poi così tanto, saranno si e no una decina di minuti a piedi, forse dovrei proseguire tanto peggio di così non può andare.

Butto uno sguardo a Jin che mi guarda pensieroso «A cosa pensi?»

«Forse hai ragione» annuncia d'un tratto.

«Cosa vuoi dire?»

«Non è giusto usarti di lui, forse dovresti allontarlo prima che lui possa legarsi a te.»

Ma d'un tratto non mi sembra più la cosa giusta da fare «Possiamo essere sempre amici» dico con voce bassa, come se non volessi farmi sentire da Jin. Ma cosa mi prende?

«Ti prometto che troverò un altro modo per farti tornare a casa, ma nel frattempo non fare cavolate Sun, ricorda che prima o poi dovrai lasciare tutto di quest'era. Lucy, i ragazzi e anche Jimin.» Le parole di Jin mi restano in testa anche dopo che lui è andato via. Io non dovrei legarmi a nessuno di loro, cosa sto facendo? Dovrei solo impegnarmi a trovare un modo per tornare dalla mia famiglia.

Devo allontanarmi da tutti loro. E allora per quale assurdo motivo mi trovo fuori casa di Jimin con il pugno pronto a scontrarsi con la porta color mogano?

E quando la porta si apre e rivela un Jimin con i capelli in disordine e il viso assonato capisco che almeno per questa sera posso stare un po' con lui, magari chiedergli come sta e poi andare via. Una sola sera che sarà mai.

🌃🌃🌃

SCIAO!

Non aggiorno da un po' lo so, dico sempre le stesse cose e so anche questo.
Ma finalmente sono riuscita a scrivere un nuovo capitolo.

Allora, Sun per tornare a casa deve dimenticare Lee, e quale modo miglior per dimenticare una persona se non fare entrare un'altra persona nella propria mente? Ma la cosa è un po' più complicata.

Pian piano la storia prende sempre più forma, credo, spero... xD

Non so cosa dire, se non che in questa storia non tutto è come sembra, bisogna leggere tra le righe.

Spero che sia di vostro gradimento, e grazie mille per essere qui.

Instagram: iamsaravincenti

I Purple You 💜

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