Arte: Caravaggio
MANIERISMO
Con il termine manierismo si indica un periodo storico artistico molto lungo, tanto che questa espressione serve a volte per significare in modo generico l'arte di tutto il Cinquecento. La definizione maniera venne impiegata per la prima volta dal biografo Giorgio Vasari nelle sue Vite (1550) con il significato di stile. Vasari, che aveva scritto il primo manuale di storia dell'arte moderna, pensava che l'arte moderna fosse iniziata con Giotto e da allora fosse gradualmente migliorata raggiungendo la perfezione con i grandi maestri del Rinascimento: Leonardo, Raffaello e soprattutto Michelangelo. Poiché con costoro l'arte era giunta al massimo livello, secondo Vasari per gli artisti successivi non c'era speranza di migliorare ancora: a essi non restava altra alternativa che quella di imitare i grandi geni passati, in quanto nelle loro opere era dato già trovare ogni perfezione. È così che si arriva al manierismo, ovvero a uno stile che imita lo stile di altri.
POST MANIERISMO/ CONTRORIFORMA. Come il Cinquecento è stato il secolo della Riforma luterana, il Seicento, al contrario, è stato il secondo della Controriforma Cattolica o, più precisamente, della sua piena applicazione. Alla profonda crisi di valori e al grande disorientamento morale che avevano caratterizzato gran parte del Cinqueento, infatti, il Seicento contrappone le forti e rinnovate certezze spirituali di una chiesa che, nel tentativo di contrastare efficacemente il protestantesimo, finisce di fatto per irrigidirsi sui propri dogmi troncando definitivamente ogni possibilità di di ricomporre lo scisma in modo pacifico e condiviso. Mentre sul piano della dottrina il principale strumento della Controriforma cattolica è stato qullo della fondazione dei nuovi Ordini religiosi di Gesuiti e dei Filippini, per la diffusione di massa delle idee controriformiste è l'arte ad assumere il ruolo di maggiore importanza.Architetti, pittori e scultori, infatti, diventavano, mediante le loro opere l'indispensabile tramite mediante il quale arrivare a toccare con efficacia e immediatezza l'animo dei fedeli. Con la propria arte la chiesa del Seicento si propone il traguardo di persuadere eretici e dubbiosi riconducendoli a quella che riteneva essere la giusta dottrina cattolica. Affinché ciò avvenisse occorreva che questa nuova arte avesse la capacità di penetrare a fondo nelle coscienze. Per questo l'arte della controriforma doveva aver prima di tutto la capacità di suscitare emozioni e sentimenti.
CARAVAGGIO
Michelangelo Merisi, detto "Caravaggio" (Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610) è considerato uno dei più importanti pittori della storia dell'arte italiana. La forte carica drammatica ed emotiva e la teatralità delle sue opere sono stati di ispirazione per molti artisti dell' Europa . Nonostante venga ricordato con il nome di "Caravaggio" (piccolo paese in provincia di Bergamo), l'artista nacque a Milano. Caravaggio era il paese di nascita dei genitori. Caravaggio fin dalla più tenera età dovette fare i conti con la morte: la peste infatti uccise suo padre, il nonno e lo zio quando aveva solo sei anni. La sua carriera artistica cominciò a tredici anni, quando andò a bottega dal pittore manierista Simone Peterzano, a Milano. Per molti anni non si ebbero più notizie sulla vita del giovane Caravaggio, fino al 1594, anno in cui l'artista si trasferì a Roma. Secondo alcuni, l'artista lasciò Milano perché sospettato di omicidio. A Roma Caravaggio amava frequentare le osterie dei quartieri malfamati che ritrasse nei suoi dipinti, catturando l'essenza di un'umanità reietta e poverissima. Fu proprio una di queste opere, I Bari (1595) che gli fece guadagnare la stima di uno dei personaggi più importanti della città eterna: il cardinale del Monte, che decise di accoglierlo sotto la sua ala protettiva procurandogli importanti incarichi presso le istituzioni religiose. Nonostante gli incarichi prestigiosi e il successo, Caravaggio continuò a frequentare le bettole, trascorrendo le notti tra prostitute, giocatori di azzardo, risse e vino di dubbia qualità. Indossava abiti costosissimi ma lisi e consunti e, nonostante il divieto di portare armi, aveva sempre con sé uno stocco, una spada leggera adatta ai duelli. Uno dei primi lavori che gli venne commissionato fu la Vocazione di San Matteo, per la chiesa di San Luigi dei Francesi, a Roma. Caravaggio realizzò l'opera nel 1599 e stupì tutti per la scelta dei soggetti del dipinto. Nell'opera, Matteo (tutt'altro che santo!) viene rappresentato mentre è seduto al tavolo di una bettola, mentre Cristo lo indica per invitarlo alla redenzione. Mancano del tutto i toni estatici che all'epoca venivano usati per rappresentare i soggetti sacri, a favore di un maggiore realismo compositivo. Questa esasperata attenzione al realismo dei soggetti non sempre soddisfò i committenti che spesso considerarono blasfeme le opere di Caravaggio. L'opera La morte della Vergine (1605-1606) venne infatti rifiutata per l'eccessiva crudezza delle scena ma soprattutto perché Caravaggio scelse una prostituta annegata nel Tevere per dare volto e corpo alla Vergine. Le opere di Caravaggio colpiscono lo spettatore per la maestria con cui l'artista riesce a dosare l'equilibrio tra luci e ombre con una tecnica assolutamente innovativa per l'epoca. Per ottenere quest'effetto, l'artista collocava con attenzione le lampade e le candele nello studio dove posavano i modelli, come farebbe oggi un bravo direttore della fotografia. La vita di Caravaggio cambiò drammaticamente nel 1606, quando uccise in una rissa Ranuccio Tommasoni. Pare che l'alterco fosse sorto per un banale fallo subito durante una partita di pallacorda. L'artista, secondo le leggi in vigore nello Stato Pontificio all'epoca, fu condannato alla decapitazione. Per fuggire al boia Caravaggio in tutta fretta lasciò Roma cercando rifugio nel Regno di Napoli ma ciò non servì a rassicurarlo. La paura di morire diventò uno dei temi ricorrenti nelle opere realizzate in quegli anni di latitanza. Molte di queste opere hanno per soggetto scene di , come nell'opera Decollazione di San Giovanni Battista (1608). L'artista trovò rifugio a Napoli e poi a Malta dove nel 1608 riuscì a entrare nell'ordine dei cavalieri di San Giovanni. Ci rimase per poco, però: in una rissa (un'altra!) ferì un membro dell'ordine di grado più elevato e per questo venne imprigionato. Fuggì anche dall'isola ma, braccato dai sicari del cavaliere ferito che lo cercavano per vendicare l'oltraggio, riparò in Sicilia, dove realizzò alcune importanti opere tra cui (1608), capolavoro di grandi dimensioni (408×300 cm). Nel timore di essere inseguito lasciò l'isola per tornare a Napoli in cerca di protezione. Non bastò. Gli uomini del suo nemico lo raggiunsero a palazzo Cellamare e lo ferirono al volto, lasciandolo in fin di vita. In preda al dolore dipinse Davide con la testa di Golia (1609-1610). Una curiosità: il volto di Golia è un autoritratto di Caravaggio, ma anche il volto di Davide è ispirato al viso dell'artista, quando era ancora giovane e privo di macchia. Ferito e debole, Caravaggio decise di intraprendere un faticoso viaggio a Roma, per invocare la grazia e la clemenza del pontefice. Nel corso del viaggio però le sue condizioni di salute peggiorano irrimediabilmente. L'artista non raggiunse mai Roma, ma morì a Porto Ercole nel 1610, a 38 anni, senza sapere che il pontefice qualche settimana prima aveva inviato a Napoli un messo con il condono papale per assolvere l'artista dai suoi crimini.
Caratteristiche dello stile
Nella sua evoluzione stilistica, le tinte chiare delle prime sue opere giovanili lasciano presto il posto, nelle opere più mature, ai forti contrasti di ombre e luci che accentuano la rappresentazione di una realtà brutale e immediata. A partire dagli ultimi anni del Cinquecento Caravaggio abbandona la pittura giovanile di carattere allegorico e si cimenta con soggetti sacri. In questi dipinti emerge un maggiore rigore compositivo e una semplificazione degli spazi, le figure vengono evidenziate con sinistri lampeggiamenti in contrasto con zone d'ombra profonde e una resa cruda della realtà. Caravaggio dipinge senza disegni preparatori, dà pennellate veloci. Gli sfondi scuri prevalgono ed abolisce quasi completamente lo sfondo paesistico ponendo l'attenzione sull'uomo. L'arte di Caravaggio è di forte realismo, egli trasferisce sulla tela la vita vissuta, dipinge dal vero utilizzando dei modelli che posano separatamente e vengono poi sovrapposti sulla tela. Caravaggio prende i suoi modelli per strada, sono persone umili, prostitute, vecchi, garzoni. Ciò causò diversi rifiuti da parte di committenti che non potevano accettare di vedere una Vergine simile ad una donna del popolo, gonfia e con le gambe scoperte e per di più ritratta in un ambiente umile e disadorno, o le figure dei pellegrini e dei pastori dipinte con i piedi laceri e sporchi, o le mani di San Girolamo arrossate dalle intemperie e dal lavoro quotidiano.
Caravaggio è stato un artista rivoluzionario -> periodo di controriforma (nessuna libertà), ha dovuto seguire le regole dell'arte di controriforma (didattica e bella) -> bella alla maniera di Raffaello, eleganza e filtrata (non reale). È come l'orror vacui del gotico -> nessun vuoto, tutto è pieno e bello. Questo tipo di arte veniva anche da Tiziano (artista pre-manierismo) la struttura era: dio, la santa Vergine e le persone, tutto era più organizzato (nuvole, vento, movimento, caos, tanta gente, dio) -> non possiamo capire cosa sta succedendo. Ha rappresentato insieme emozioni e realismo
Vita
Prima di tutto Caravaggio decise di parlare delle persone vere (poveri), poi decise di creare il vuoto. Quindi decise di lavorare con la luce e l'oscurità (non il chiaroscuro). La santa Vergine è una prostituta, l'unico elemento che sottolinea il fatto che è la santa Vergine è il passo, la piccola aura e i colori della terra. I pellegrini sono le "vere persone" con i piedi sporchi, alla chiesa questo dettaglio non piaceva. Nacque a Milano nel 1571 e morì a Porto Ercole nel 1610. Caravaggio cresce a Caravaggio. Fu la peste e suo padre morì, sua madre vendette un terreno per pagarsi gli studi a Milano nella bottega di Simone Peterzano. Peterzano era tra manierismo e altri elementi. Caravaggio studiò Leonardo. La sua formazione è stata il tipico Rinascimento lombardo (è l'unico artista che non ha bozzetti) -> ama la realtà e le emozioni di Leonardo. Era insipido dalla rappresentazione reale della natura (fratelli Campi) il "Sarto" di Moretto da Brescia-> un uomo concentrato a lavorare in uno sfondo scuro
Prime commissioni pubbliche dal papa
Tre opere: la vocazione (sinistra) , San Matteo e l'angelo (centro) , il martirio di San Matteo (destra)
San Matteo era un giocatore d'azzardo, Gesù lo chiama e lui lo segue. È divisa in due: su vuota, giù persone. Cristo bellissimo, lo indica. Mano richiamo iconografico alla creazione di Adamo. Pietro imita Gesù. Taverna della sua epoca. Personaggi a sinistra vestiti dell'epoca, a destra Gesù e Pietro vestiti della loro epoca. San Matteo può essere quello che si sta indicando oppure il ragazzo che sta contando i soldi.
Rappresenta l'istante prima che Matteo alzi lo sguardo. Mani illuminate dal peccato
SAN MATTEO E L'ANGELO
Prima versione. Censurata. Lo ha rappresentato come un popolano, occhi sgranati che cerca di leggere. Pedofilia. l'angelo sta guidando Matteo nei suoi movimenti. Sembra quasi che Matteo sia un vecchio analfabeta e che non sia in grado di scrivere nemmeno una lettera su un foglio. Caravaggio piuttosto che presentare un forte e vigoroso apostolo di Gesù, ci mostra un vecchio che assomiglia più ad un povero contadino che in tutta la sua vita non ha mai preso una penna in mano. Guarda con attenzione la sua faccia: ha un'espressione stupefatta nel vedere cosa sta riuscendo a scrivere per la prima volta su un libro; il suo stupore è testimoniato dalla sua fronte aggrottata e gli occhi spalancati. L'angelo è androgino, questo non piacque per niente alla Chiesa. Ed è così che il suo semplice gesto di aiutare san Matteo a scrivere venne percepita come una provocazione carica di sensualità.
Seconda versione. Non si toccano i due. In ginocchio non in equilibrio. Iper concentrato. Popolano. Non troppo dotto. Aureola. La posizione del santo, con la testa girata verso l'Angelo, può sembrare che abbia interrotto la sua attività per dare ascolto a quest'entità celeste; ma allo stesso modo, questa posizione non in equilibrio sembra che sia di fretta, quasi come se avesse paura di perdere qualche importante appunto che gli viene dettato dallo stesso angelo. È sia concentrato a scrivere che ad ascoltarlo. Il senso di instabilità è dato anche dallo sgabello che non ha tutte le gambe appoggiate. Le dita delle mani dell'angelo, con cui sembra che stia elencando qualcosa. L'ambiente circostante ai due protagonisti è a malapena invisibile, lasciando emergere solo qualche piccolissimo dettaglio nella penombra: questo gioco di contrasti da parte dell'artista, serve a mettere in primo piano, con colori sgargianti, san Matteo e l'Angelo
LA VOCAZIONE DI SAN MATTEO (1599-1600) olio su tela
Nella Cappella Contarelli (chiesa San Luigi dei Francesi) ci sono tre opere d'arte di San Matteo.Commissionata da Matteo Contarelli.Questa scena sacra è rappresentata con una vita realeRealismo dei volti, abiti e gestiRivoluzione: il naturalismo. I personaggi non sono ideali ma personaggi reali, della vita Presenza di Dio nella quotidianità Tavola divisa in due: la parte superiore: la finestra con l'antone aperto ma la finestra chiusa con il vetro oscurato; quella inferiore con i personaggi Non si sa con certezza se l'ambientazione è interna o esterna Scena teatrale pochi personaggi e pochi elementi in scena ma che trasmettono tanto
• Persone semplici, giusto Gesù (capo di Michelangelo), San Pietro copia il suo movimento
La luce è Dio. Viene da destra, la luce divina che tocca anche gli strati più bassi della società. Crea una rappresentazione teatrale infatti sottolinea i volumi dei corpi che escono dal buio, dall'oscurità della scena (dama con l'ermellino Leo)
• La croce della finestra è collegata al gesto di Gesù -> Dio sta dando una nuova vita a un uomo, infatti Matteo era un giocatore d'azzardo.
• Gesù ha un'espressione serena.
• San Matteo è l'unico in cui si concentra, sta contando il denaro -> le sue mani sono le uniche illuminate dalla luce di Dio
• Il ragazzo girato di spalle serve a immedesimare lo spettatore
I personaggi a sinistra sono vestiti come all'epoca, Cristo e San Pietro, invece hanno i loro vestisti, questa scelta perchè come citato nel vangelo, Dio si rivela per salvare umili e peccatori secondo il famoso detto per cui gli ultimi saranno i primi.Sacro e quotidiano si incontrano in quest'opera. Caravaggio vive in quella realtà tutti i giorni.L'anziano incredulo non si sa se sta indicando se stesso o il ragazzo a capotavola, l'unico che non guarda; Matteo potrebbe essere quel ragazzo perché era un giocatore d'azzardo attaccato ai soldi, e in quest'opera lo si sottolinea
IL MARTIRIO DI SAN MATTEO
Non c'è la potenza narrativa. Tanto caos. Mette come protagonista il male. L'uomo a terra fermato è Matteo. Angelo sta andando a dare la palma a Matteo. Il male fa parte della vita. Si auto ritrae. Croce templari. Sdraiato a terra al centro c'è san Matteo, trattenuto per un braccio dal soldato, il quale, si prepara ad ucciderlo con la spada. La veste del santo: è sporca di sangue, ma come se qualcuno lo avesse già trafitto alla schiena. L'espressione del soldato assomiglia molto allo studio di un personaggio nella Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Caravaggio si è ispirato in molti aspetti a Leonardo, la natura, le luci e le ombre. Poco più sopra all'assassino, puoi c'è una nuvola con sopra un angelo: ha un braccio teso verso san Matteo ed in mano ha la palma del martirio, ricordando così che la sua morte è un sacrificio per la religione. Caravaggio inoltre si autoritrae. Dietro il protagonista possiamo osservare una croce, ma non una qualunque: la croce dell'ordine dei templari. Zuccari, un critico d'arte dice che probabilmente ambiva alla croce dei Cavalieri di Cristo, o ad un altro riconoscimento pontificio, che era stata conferita a valenti pittori, ma che lui non riuscì mai ad ottenere e questa croce rappresenterebbe il simbolo di questo suo desiderio inappagato
Santa Maria del popolo:
IL BACCHINO MALATO:
Primo quadro di Caravaggio. Bacco divinità dell'ispirazione poetica e artistica. Colore cosi malato e plumbeo, grigio pallido. Nel volto di Bacco c'è Caravaggio. È un quadro triste, pervaso dalla malinconia. Siamo nel periodo in cui Caravaggio di trova a Roma. Il bacchino malato é la sua prima opera d'arte. Caravaggio non aveva soldi per pagare i modelli, quindi questa è un'auto ritratto. Si rappresentava malato (un aspetto realista, siccome in questo periodo Caravaggio era infermo) ma come una divinità di libertà -> colore della pelle. Androgino (corpo maschile ma attitudine femminile) -> Platonismo. Realismo -> frutta. L'arte dà valore -> non è il soggetto, è COME lo rappresenti soggetto (come Leonardo con il "battesimo di cristo" -> meglio il acqua perfetta poi gli angeli del Verrocchio). Con la costruzione dell'alzata in marmo crea lo spazio tra gli spettatori. Sacro e profano, chiaro e scuro -> la doppiezza di Caravaggio. L'erotismo inizia con Caravaggio
RAGAZZO MORSO DAL RAMARRO
Soffre, spaventato, sorpreso -> come un film Dettagli del corpo (mani, spalle). Posizione femminile delle mani (fiore). Frutta -> significato simbolico. Buio. 1594-1595.Reazione dei nervi Reazione umana. Da Leonardo Caravaggio studia gli effetti di un qualcosa sul corpo umano (in questo caso, reazione al morso di un ramarro). Puntura Animale (conoscenza dell' erotismo). Pittore regista/ fotografo infatti il ragazzo Soffre, é spaventato, sorpreso -> come un film. Nervi delle mani, mano iper realista. Luce contrasta il volto. Fiore sull'orecchio elemento femminile (androgeno). Luce si riflette nella ampolla. Resa drammatica. Unghie sporche
SANT' ORSOLA
I personaggi principali sono: sant'orsola, attila e altri 3 personaggi che sono barbari a servizio di attila. La protagonista è ovviamente sant'orsola che è una martire però viene rappresentata con vestiti diversi da quelli tradizionali. infatti lei, invece di avere aureole o angeli, c'è un'altra scena molto più cruda. invece di mostrare Sant'Orsola sola mentre copie il suo sacrificio, evidenzia le cause della morte. alcuni tendaggi fanno intuire che ci si trova nella tenda di attila. Attila è modernizzato poiché possiede un abbigliamento del seicento. Sembra pentito di aver ucciso sant'orsola. Caravaggio lo raffigura molto umano quasi spaventato da quel che ha compiuto e sta per far cadere l'arma con cui ha ucciso la donna. sant'Orsola non realizza ancora di essere stata colpita da una freccia.non è molto linea con i suoi di movimenti, sembra rassegnata al proprio destino e non soffre per quella freccia. C'è una forte illuminazione su di lei e la sua carnagione molto più chiara, Caravaggio lo crea per far capire che sta arrivando la sua morte. gli ultimi tre personaggi sono barbari come citato prima e sono stati modernizzati anche loro. Loro tre si premurano di soccorrere Sant'Orsola prima che lei cada per terra. L'uomo con la bocca aperta è un autoritratto di Caravaggio.
LA BONAVENTURA
Ebbe grande opportunità con il cardinale del Monte, che gli commissionò un'opera d'arteÈ una scena di strada, scena illegale -> prostituta che gli sta rubando l'anelloNessun paesaggio, sembra una scena teatrale, è solo una scena tra gente comunePiaceva al cardinale del Monte, perché era diverso, notò che un ragazzino sceglie di rappresentare la vita -> narrare qualcosa che è reale, non falso.Nel dipinto, troviamo una zingarella che si avvicina ad un nobile molto giovane. La zingarella predice il futuro a questo giovane e la mano.lei ha vestiti molto semplici e esotici. porta un turbante e a un aspetto abbastanza accurato. Una veste pesante e hanno data alla spalla destra della giovane. Il ragazzo indossa invece vestiti ricchi quindi una giacca di velluto prezioso e una camicia molto pregiata. Lui porta un cappello piumato e indossa dei guanti. Sul fianco si intravede una spada. Si scambiano in quarti molto intensi. Il giovane abbastanza incerto mentre vede la ragazza. egli si presenta abbastanza spavaldo ma in realtà dai suoi occhi si può notare uno sguardo incerto.La zingarella nel mentre cerca il contatto visivo per rubare l'anello del ragazzo. Sullo sfondo possiamo notare delle ombre di un'architettura. questo dipinto fa parte della categoria delle scene di genere quindi scene che avvengono per strada o nella vita quotidiana. La morale che vuole far vedere Caravaggio in questo dipinto di non prestarsi a persone poco raccomandabili. Anche se è un dipinto che appartiene al periodo chiaro di Caravaggio, ci sono delle atmosfere teatrali intense. Sulla parete la luce si presenta obliqua ed anima lo sfondo. I personaggi sono evidenti grazie ai contrasti di luce. La zingarella spicca per la sua veste mentre il giovane è ritagliato dal controluce del mantello. la pelle dei due giovani è calda come gli abiti. la parete in fondo fa notare la poca profondità del dipinto. Questo ci svela che Caravaggio ama ambientazioni interne e senza dettagli ambientali. La composizione è divisa simmetricamente in due metà verticali. A destra il giovane e a sinistra la zingarella. I volti hanno la stessa inclinazione speculare e hanno la stessa altezza. A stoppare la simmetria del dipinto sono le oblique degli abiti e l'ombra proiettata sulla parete.
CANESTRA DI FRUTTA
• Federigo Borromeo ha voluto quest'opera d'arte a Milano
• Questo capolavoro fu il primo importante Caravaggio
opera d'arte
• Fondo oro -> icona segreta, medievale
• È rappresentata l'anima dell'essere umano è il tatto
con peccati
• Attenzione ai dettagli. -> non è importante l'oggetto
ma come si rappresenta
• Diversi frutti -> stagione della vita
• Alcuni frutti sono marci -> anima marcia
• La perfezione del canestro, la luce
• La mela marcia è il punto centrale dei peccati
Soffre, spaventato, sorpreso -> come un film Dettagli del corpo (mani, spalle)
Posizione femminile delle mani (fiore)
Frutta -> significato simbolico
Buio
1594-1595
Reazione dei nervi Reazione umana.
É uno dei dipinti di Caravaggio commissionati dal cardinale Del Monte.
Conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Il dipinto è un olio su tela di piccole dimensioni realizzato intorno al 1595/1596 e acquistato dal cardinale di Milano Federico Borromeo. Il soggetto, é una semplice canestra di frutta definibile come natura morta. Caravaggio osserva minuziosamente la realtà, indagandone «dal naturale» ogni aspetto con attenzione e meticolosità. Nonostante l'apparente semplicità dell'insieme, la composizione è studiatissima in ogni sua parte. Il cesto, infatti, viene rappresentato secondo una visione perfettamente frontale ciò rendeva assai più difficile la rappresentazione della profondità prospettica, ma l'autore risolve il problema in modo semplice e raffinatissimo. Caravaggio allontana la percezione dello sfondo, di colore neutro, con una luce calda. Ma particolare attenzione , viene data ai vari elementi che costituiscono la natura morta. Alcune foglie di vite appaiono accartocciate: rappresentazione della loro non perfetta freschezza. Le foglie della pesca sono a loro volta forate: segno che qualche parassita le hanno precedentemente rovinate. Anche la mela al centro della composizione appare intaccata. Questo modo di rappresentare una realtà oggettiva, priva di qualsiasi correzione e abbellimento é una delle caratteristiche dell'arte di Caravaggio. Ci sono varie interpretazioni simboliche sull'opera, una di queste é che la frutta rappresenta il peccato che logora l'animo umano (verme che logora)
Cappella Cerasi
• (1600-1601), Santa Maria del popolo, Roma
• In questa cappella si trovano la crocifissione di San Pietro e la chiamata di San Paolo
CROCIFISSIONE
• è una descrizione di cos'è l'arte barocca
• Questo è il momento di maggior dolore per San Pietro (non voleva esserlo
crocifisso come Gesù perché non ne era degno)
• Ci sono alcuni elementi nuovi -> la schiena dell'uomo nel primo
terra (come sacra famiglia dei Campi), piedi sporchi. Nessun segreto (non si capisce che è un Santo) -> niente muscoli. Solo la luce di Dio sottolinea il fatto che è un Santo
• Il male (il popolo) non ha volto, solo il Santo
• Realtà -> la fatica dei tre uomini (sembrano contadini)
• Caravaggio si interessava al momento dell'elevazione della croce
• è la prima volta nella storia dell'arte in cui vengono rappresentati i poveri
• Semicerchio -> culmine della sofferenza umana
MORTE DELLA VERGINE
• Opera d'arte rifiutata, Museo del Louvre
• È la prima volta che un artista decide di rappresentare la morte della Vergine,
ha preso dal Tevere un vero corpo di morte per rappresentare la realtà
• L'attenzione dei semplici (il vaso dove Maria Maddalena la lava
piedi)
• La caduta è il parallelismo con l'abito di Maria -> il tocco leggero
CENA IN EMMAUS -> 1606, Roma. Caravaggio ha ucciso un uomo (Ranuccio Tommasoni). Alcune famiglie ricche lo proteggevano, ma per loro doveva dipingere (famiglia Colonna)
• prima versione, National Gallery London
• è il momento in cui due apostoli riconoscono Gesù
• Tanto teatro
• Prospettiva non perfetta
• Sembra una donna, più giovane (androgina)
• Sorpresa, le reazioni sono visibili
• Questa è l'unica opera d'arte che ha un potere barocco
• Il momento dell'Eucarestia -> possiamo riconoscerlo per il suo scherzo
delle teste
• Una natura mortale sul tavolo
• seconda versione, 1606, Pianacoteca di Brera
• Qui sembra più vecchio, magro, più maschio (come Caravaggio)
• Lo dipinse dopo aver ucciso Ranuccio Tommasoni
• Il cibo è più semplice
• Più compattazione, scena privata
• Eclipse -> perdono di Dio
• Caravaggio capisce che non conosceva Gesù, ma lui
vuole incontrarlo, perché vuole liberarsi del suo peccato
• Caravaggio non voleva creare qualcosa di spettacolare
perché la pittura è l'unico modo per lui di sopravvivere -> anche per la salvezza della sua anima
MEDUSA
• Vernice rivoluzionaria
• Caravaggio ha voluto rappresentare le emozioni (forti) di Leonardo
• Influenza pittorica lombarda
• Realismo della morte, violenza
Riflesso di Medusa nello scudo di Perseo -> è viva ma si è comportata bene
La verità dell'emozione anche con la divinità, i mostri
• Sembra viva e il suo viso cambia espressione su entrambi i lati
Caravaggio studiato è volto a rappresentare Medusa
Opera su commissione del cardinal Del Monte, che ne poi donerà a Ferdinando I de' Medici.
Caravaggio rappresenta la Testa di Medusa, Si tratta di un olio su tela a sua volta incollato sopra uno scudo di legno di forma leggermente convessa.
Il dipinto é iper realista. Caravaggio rappresenta l'espressione della mostruosa creatura, colta nell'istante preciso in cui la testa le viene recisa.
La bocca è spalancata, nell'ultimo momento in cui con stupore medusa si accorge che sta per morire.
Sembrerebbe anche in questo caso un autoritratto, (crea l'arte su stesso, studia la sua anima) È la medusa riflessa nello scudo che si sta vedendo morire. Vedere negli occhi la morte.
MADDALENA PENITENTE
• Roma, galleria Doria Panfini
• Caravaggio non dipinge mai una donna nuda -> la chiesa ha accettato a
rappresentazione di Maddalena che era sensuale. Ma Caravaggio vuole
rappresentare il realismo della penitenza
• Quindi la Maddalena è triste, si è ricordata dei suoi peccati
• Per la chiesa Maddalena era una prostituta, quindi doveva esserlo
rappresentato nudo
• La donna nel ritratto era davvero una prostituta -> si addormenta
quando Caravaggio fu dipinto così decise di rappresentarla quando
dormiva con una lacrima
• La luce di Dio viene da sinistra
• Possiamo anche vedere gli oggetti che sottolineano il passato di Maddalena
(gioielli, profumi)
• In contrasto con la Maddalena di Carracci
È vestita con gli abiti dell'epoca (tutti possono identificarsi in lei)
questo quadro non è molto conosciuto. Non sappiamo chi abbia commissionato questa opera alcuni studiosi ritengono che sia stato il cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte.
Come modella del quadro abbiamo Anna Bianchini una prostituta. Infatti il quadro era stato commissionato per far parte di una collezione privata, poiché se fosse stato destinato ad una chiesa sarebbe stato rimandato l'artista.Anna è stata una delle modelle più utilizzate da caravaggio.
la donna è seduto al centro della scena e alle mani sul proprio grembo con lo sguardo che punta verso il basso. Sta facendo penitenza. Sulla sinistra puoi notare una piccola natura morta, dei gioielli e una boccetta di vetro con il liquido.
questi oggetti sono importante perché simboleggiano il rifiuto del peccato, l'avidità e la vanità di Maddalena. Forse questi oggetti appartenevano proprio ad anna.
Caravaggio si concentra particolarmente su l'espressione di Maddalena.
la protagonista guarda in basso perché sta ricordando Gesù crocifisso e se si guarda attentamente si può notare una lacrima. L'opera sembra illuminata quasi da un raggio di sole che illumina la stanza ed eliminano le tenebre del peccato.
Opere rifiutate
LA MORTE DELLA VERGINE 1604
Per la prima volta rappresenta la morte della vergine, era sempre rapp nell'assunzione. Prende una prostituta morta nel Tevere. Ha 50 anni. Corpo rigido che sembra si stia alzando. Piccola aureola. Maria in rosso ed è speculare al tendone rosso sopra. Completamente illuminata. Dramma umano. Luce di Dio, illumina Maria. L'ultimo dipinto romano di Caravaggio è la Morte della Vergine, una grande tela che ora è conservata al museo del Louvre di Parigi. L'opera venne commissionata da Laerzio Cherubini per la propria cappella funeraria nella chiesa di Santa Maria della Scala dei Carmelitani Scalzi. Fu tuttavia d questi rifiutata perchè ritenuta irrispettosa della figura della Vergine. La scena, una delle più drammatiche ed efficaci della produzione caravaggiesca, raffigura la Madonna subito dopo la morte, mentre la Maddalena e gli Apostoli le si sringono intorno piangendone disperati la scomparsa. Il particolare che scandalizzò i contemporanei fu proprio la figura della Vergine, a modello della quale sembra che l'artista abbia utilizzato il volto di Anna Bianchini, una nota cortiguana romana, se non addirittura il cadavere di una giovane prostituta affogata nel Tevere. Il corpo di Maria adagiato diagonalmente su una semplice panca di legno appare pallido e già irrigidito alla morte, non semplicemente addormentato. Il ventre innaturalmente gonfio assume il significato simbolico di un perenne scrigno di grazia divina. Al di fuori di qualsiasi simbologia comunque, la solenne e dolorosa figura di Maria colloca il dramma della sua morte in una dimensone quotidiana e umanissima. La giovane Maddalena così come gli apostoli, non hanno nulla di diverso da coloro che ogni giorno sono provati dalla moe di una persona cara. In questa visione del dolore Caravaggio dimostra una profondissima religiosità. Egi non ha la presunzione di elevare l'uomo a Dio, ma piuttosto cerca di portare Dio fra gli uomini, secondo la lezione evangelica per la quale "gli ultimi saranno i primi".
DECAPITAZIONE DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Unica opera firmata
Soggetto ossessivo. Soffre di panico ha paura di morire.
Decollazione San Giovanni Battista
Sette opere di misericordia
• ospitare i pellegrini
• Vestire i nudi
• Visitare i carcerati
• Dar da mangiare agli affamati
• Seppellire i morti
• Dar da bere agli assetati
• Curare gli infermi
• 1608, Concattedrale San Giovanni La Calletta
• San Giovanni nel momento in cui sta morendo ->
Caravaggio firmò l'opera con il suo sangue
• Qualcuno sta vedendo la scena
• Possiamo vedere anche il silenzio dell'opera d'arte, questa è la
parte davvero drammatica
• È una scena realistica -> il potere del braccio
• Luce di Dio che arriva a prendere San Giovanni in cielo
IL DAVID CON LA TESTA DI GOLIA 1609_ 1610
Galleria Borghese, Roma
Si autoritrae in Golia. Ferita sulla testa. Sofferente.
Si autoritrae da giovane anche nel giovane David. Il giovane che torna dall'ombra dei ricordi. Il giovane che guarda il vecchio.
Dramma. Dietro tutte le opere di Caravaggio c'è sempre il crimine.
• Questo dipinto rappresentava la sua paura
• Caravaggio si rappresenta nella testa di Golia -> lui
ha un centinaio sulla fronte (è stato aggredito dai Cavalieri di Malta e lui aveva lo stesso)
• Ritroviamo Caravaggio anche nel volto di David -> il giovane Caravaggio che sembra il vecchio Caravaggio
• Il giovane Caravaggio sembra piangere, pensare troppo
• La luce di Dio sottolinea il volto degli anziani
Caravaggio (la luce solo nei due protagonisti)
Autoritratto come San Bartolomeo nell'ultimo giudizio di MichelangeloIl giovane sembra guardare schifato quello che ha commesso il vecchio: un omicidio (1606 Ranuccio Tommasoni). Schifato perché lui non lo avrebbe mai fatto. I sensi di colpa lo sovrastano. Ha paura di morire
Se si osserva bene la spada di David si può osservare la scritta H- AS OS, il latino: Humilitas Occidit Superbiam= l'umiltà uccide la superbia.
Rispetto a tutte le altre rappresentazioni di questo avvenimento fatte in passato, in questa David non ha un volto eroico, soddisfatto o gioioso ma anzi quasi compassionevole.
L'oscurità tipica di Caravaggio fa da sfondo all'opera, David ha la spalla ancora nell'oscurità, ma l'intero corpo alla luce. Come se stesse tornando uscendo dai peccati della vita e entrando nella luce divina, la salvezza che in quegli anni lui sperava; il tutto con il suo peccato in mano: l'omicidio
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro