Capitolo 3
Nicole arrivò subito, suonò il campanello e Megan le aprì la porta. Le due amiche si strinsero in un abbraccio
"Cos'è successo? Hai un aspetto terribile" le accarezzò la guancia per asciugare le lacrime di trucco sbavato mentre Megan continuava a fare scena muta. La fece sedere delicatamente sul divano con una coperta e le portò una camomilla calda. L'amica sorseggiò la tazza e iniziò a raccontare
"Liam non si è presentato stasera" scosse la testa
"Io lo ammazzo quello stronzo, giuro che lo concio per le feste..." iniziò a imprecare Nicole, quando Megan la fece smettere di parlare alzando il palmo della mano
"Non è tutto" aggiunse Megan, una ciocca di capelli che le scivolò sull'occhio destro, se la sistemò dietro l'orecchio
"Ho bevuto 5 bicchieri, di Vodka. Stavo male cazzo, mi girava la testa e non capivo più un cazzo di niente e allora sono andata in macchina e ho guidato fino al primo parco che ho visto perché dovevo vomitare. Dopo aver vomitato ho trovato degli organi sparsi tra l'erba e c'era un sacco di sangue" si accarezzò la fronte e ricominciò a piangere
"Hai visto qualcosa? Tipo un cadavere?" domandò Nicole grattandosi la testa curiosa
"No" scosse rigidamente la testa "ho visto solo un mucchio di organi"
"Devi denunciare il fatto alla polizia" le disse incrociando le braccia al petto
"Certo! E cosa gli dico? Ero ubriaca marcia e non mi ricordo nemmeno quale fosse il parco, o magari penseranno che fossi talmente ubriaca da avere le allucinazioni o che ne so io" appoggiò la testa sullo schienale del divano e socchiuse gli occhi per un attimo come se bastasse a dimenticare quella brutta serata.
"Stanotte dormo qui con te, d'accordo?" le accarezzò i capelli mentre l'amica annuiva assonnata.
La notte le abbandonò presto come un bel sogno, si svegliarono alle 10, il sole era molto caldo. Appena Megan si alzò dal letto si accorse di essere ancora vestita con il tubino nero e l'anello di fidanzamento di Liam. Si struccò e indossò il suo pigiama dopodiché spinta dalla fame si diresse in cucina dove trovò Nicole intenta a preparare il caffè.
"Buongiorno" esclamò Nicole sorridendole con la moca in mano "vedo che ti sei sistemata, eri troppo stanca, non sono riuscita a cambiarti i vestiti, mi dispiace" le disse mentre appoggiava la sua tazza sul tavolo.
"Era così terribile il mio aspetto ieri sera?" le domando Megan sbadigliando
"Eri molto ubriaca e hai iniziato a dirmi di aver visto degli organi sparsi tra l'erba quando hai vomitato al parco, comunque ora accendi la tv che devo vedere la replica di gossip girl" le ordinò con la bocca piena mentre addentava una fetta biscottata ricoperta di marmellata.
I ricordi riaffiorarono come le margherite in primavera, Megan tornò cupa mentre Nicole digitò i tasti sul telecomando.
La TV si accese sul canale del notiziario "questa notte l'ospedale di San Francisco è stato colpito da un incendio, a quanto pare un virus ha colpito i pazienti dell'ospedale, capiamo meglio cos'è successo; lascio il collegamento alla nostra inviata Lizzie Spencer. -Ebbene mi trovo nel luogo dove questa notte sono morti 120 pazienti dell'ospedale California Pacific Medical Center, i medici e gli operatori sono stati costretti a chiamare gli agenti della polizia che sono intervenuti eliminando i pazienti fuori controllo. Per ora è tutto, verrete aggiornati-" e il servizio si concluse lì.
Le due ragazze si scambiarono sguardi l'un l'altra perplesse: gli eventi accaduti in ospedale avrebbero potuto collegarsi con quello che aveva visto Megan nel parco?
"Che sta succedendo?" chiese lei stessa gemendo tenendosi la testa tra le mani cercando di massaggiarsi le tempie.
"Non ne ho la minima idea" rispose Nicole mordendosi le unghie in preda al nervoso "chiamo mia madre"
Deglutii. Sua madre lavorava in quell'ospedale come medico e quello che avevano appena sentito non gli piaceva affatto.
"Devo chiamarla" affermò Nicole preoccupata.
Nicole iniziò a chiamarla invano, ma senza ricevere alcuna risposta "andiamo all'ospedale" disse cercando di asciugarsi le lacrime.
Megan cercò di tranquillizzare l'amica dicendo
"Non saltare subito a conclusioni affrettate, magari ha il telefono scarico oppure non può risponderti!" ma Nicole stava già cercando le chiavi della macchina
"Io vado a cercare mia madre all'ospedale, tu se vuoi accompagnami altrimenti resta qui, ma non provare a fermarmi!" le rispose l'amica, Megan fu costretta a mettersi un paio di scarpe e ad indossare una giacca
"Va bene! Vengo anch'io, ti accompagno"
Durante il viaggio la tensione fu al massimo. Megan continuava a pensare a Margareth che era stata come un padre e una madre, dopo che i suoi genitori erano morti in un incidente stradale, era stata dura per lei ma ce l'aveva fatta anche grazie alla mamma della sua migliore amica. Nicole invece continuava a guardare in un punto fisso sul cruscotto come se conoscesse già la sorte della madre.
Lasciarono l'auto in un parcheggio vicino a quello dell'ospedale che era ormai pieno e corsero verso la struttura. Ad aspettarle tre ambulanze e due macchine della polizia, Nicole fece finta di non vederle e si precipitò all'ingresso dell'ospedale, venne bloccata da un'agente
"È autorizzato solo il corpo poliziesco, torni a casa signorina" disse questo
"Sono qui per mia madre, Margareth Aniston, la prego! Lavora in questo ospedale come medico voglio solo sapere se sta bene, voglio vederla" insistette Nicole tra le lacrime disperata.
Nicole si girò verso Megan, in attesa del suo sostegno, quando vide passare accanto a lei un'infermiera amica della madre
"Jess!" urlò Nicole, la donna si voltò di scatto
"Nicole! Cosa ci fai qui?" urlò lei di rimando
"Dov'è mia madre?" rispose Nicole e corse verso la donna
"Nicole, non possiamo parlare. Mi stanno accompagnando a fare dei controlli" rispose la donna cercando di scappare via
"Prima dimmi dov'è mia madre" la donna restò in silenzio per qualche secondo
"Lei non ce l'ha fatta! Una paziente l'ha morsa e... tua madre, non so dove sia finita" degli agenti presero la donna e la portarono via, lasciando Nicole tra le lacrime in mezzo al caos. Megan la trascinò nell'auto e guidò fino a casa.
"Voglio vederla! Perché mi hai portata via? È mia madre!
Lungo il tragitto verso casa, Nicole continuò a piangere, ma questa volta in silenzio.
Iniziò a piovere, le strade erano scivolose e Nicole dormiva profondamente. Megan non poteva credere a tutto quello che stava succedendo, Margareth era morta e lei e Nicole non avrebbero mai fatto pace prima di un paio di giorni. In passato avevano litigato parecchie volte, ma questa sembrava troppo grande in confronto alle altre. Di solito, le due amiche cedevano dopo un paio di giorni siccome erano costrette a vedersi tutti i giorni all'università ma questa volta sembrò che ad averle divise fosse una grande muraglia. Tornate a casa Megan fu costretta a svegliarla.
"Dov'è mia madre?" chiese con gli occhi socchiusi.
Megan fece un respiro profondo e rispose "cerca di dimenticare tutto quello che è successo, lo dico per te, ho passato tutto ciò e... non è facile" le spiegò, ma senza guardarla.
"Sul serio? Mi hai accompagnata a vedere come stava mia madre, avevo il diritto di sapere cosa le fosse successo, e tu mi porti via e mi riporti a casa. Ma ti sembra normale? Riportami indietro, subito, adesso, anzi non ti chiederò più nulla perché sei un egoista" le urlò contro piangendo.
"Mi sembra che Jess ti abbia detto abbastanza, non credi? Lei...non ce l'ha fatta" Megan restò in attesa fino a quando Nicole non si girò verso di lei
"No, ha detto che l'hanno morsa e che non sa dov'è" Megan la analizzò per qualche secondo, gli occhi felici da bambina si erano trasformati in quelli di una donna macchiata dal dolore che solo adesso osava esporsi.
"Mi dispiace, io...non ho sentito quella parte" si limitò a sussurrare Megan, Nicole emise una risata nervosa "certo, tu volevi solo tornare a casa a piangere quello stronzo del tuo fidanzato. Bere 5 bicchieri di Vodka è completamente normale, ma ormai si fa così no? Chi se ne frega dei dolori degli altri?"
"Volevo bene a Maggie e tu lo sai benissimo, per me è stata come una seconda madre ma, non ce la faccio, non voglio che tu soffra perché ti voglio bene" guardò l'amica in cerca di consenso, Nicole scosse la testa rispondendole "La verità è che ti piace fare la martire. Ho passato gli ultimi dieci anni a consolarti per la morte dei tuoi genitori, è sempre stata mia madre a convincermi ad occuparmi di te sai? Se il ragazzo che ti piace ci prova con lei lasciaglielo perché deve cercarsi un bell'uomo poichè non ha più l'amore dei suoi genitori, convincila ad andare al college così si distrae con lo studio...tu pensi che sia bello dedicare la propria adolescenza a fare da babysitter alla propria migliore amica?" scese dalla macchina e se ne andò. Megan scoppiò a piangere pensando al fatto che forse Nicole aveva ragione, e si chiese se la loro amicizia foste stata una falsa.
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