Scarlett's POV

"Svegliati, svegliati tesoro." Una voce profonda tubò nel mio orecchio.

I miei occhi lentamente si aprirono per vedere un uomo alto, attraente, riccioluto davanti a me. Provai a muovermi, ma subito notai che ero legata ad un vecchio letto ammuffito.

"Non...sentirti ferita...questo è il mio lavoro." Disse facendo qualche passo verso il letto.

"Perché stai facendo questo?" Chiesi seccamente, la mia testa girava ancora dalla confusione.

Ridacchiò, "Perchè? Perché sto facendo questo? Tesoro, ti sto facendo un favore."

"Un f-favore?" Ripetei.

"Si, un favore." Rispose, ancora non rispondendo alla mia domanda diretta.

"Lasciami andare, per favore. Se vuoi soldi o-"

"Non voglio i tuoi fottuti soldi!" Esplose, colpendo il muro di cemento con un pugno formando una crepa, ma non un singolo graffio era sulle sue nocche. Com'era possibile? Un'essere umano si sarebbe fratturato la mano. Oh dio..no,no. Lui non era umano, vero?

"C-chi sei?" Chiesi durante il tentativo di ingoiare l'enorme grumo che si era formato nella mia gola.

"Tesoro, io sono il tuo incubo peggiore." La sua voce divenne più profonda verso la fine e gli occhi diventarono completamente neri mentre la sua pelle impallidiva. Il mio corpo cominciò lentamente a tremare per la paura della sua prossima mossa.

"Cosa h-hai intenzione di fare con me?"

Lentamente si chinò sul letto, mettendo le mani sulla mia coscia, il suo tocco era freddo, sentivo come se la mia pelle fosse toccata da qualcuno che fosse morto. Una sensazione di ghiaccio della morte mescolata con il mio calore.

"Per prima cosa, ho intenzione di torturare il tuo corpo perfetto, facendo apparire cicatrici orribili, ho intenzione di renderti completamente mia...dentro e fuori. Giorno e notte faró quello che mi pare con il tuo corpo, è tua la scelta se ti piacerà o no, sono abbastanza sicuro che ti piacerà il mio grande cazzo dentro di te..contaminerò la tua innocenza preziosa con i miei peccati abbandonati da Dio rimasti nascosti nelle crepe più profonde e più oscure della mente. Poi, dopo che ho avuto il mio divertimento su di te e il tuo corpo completamente inutile ai bisogni soddisfatti, ti taglierò la gola trascinandoti nella profondità dell'inferno, dove trascorrerai la tua inutile vita con me come il mio animale domestico personale."

Le sue parole appena pronunciate fecero male alle mie ossa scricchiolanti rompendole in pezzi. Non c'era nessun modo che mi trascinasse all'inferno con lui, qualcuno avrebbe scoperto della mia scomparsa e sarebbe venuto a cercarmi. Intendevo uscire da questo incubo.

"No, purtroppo Scarlett, non lo farai."Rise, portandomi fuori dai miei pensieri.

"Cosa?" Interrogai.

"Non uscirai da qui! Nessuno ti cercherà! Dannazione! Sei tutta mia ora!" Tuonò, facendomi saltare dal mio posto una volta che vidi del fuoco nei suoi occhi completamente neri.

"Come sapevi che l'avevo pensato?" Girai indietro.

"Ingenua bambina, se vuoi proprio saperlo. Posso sentire i tuoi pensieri." Sorrise, facendo accapponare la mia pelle.

"Lasciami andare! Lasciami andare!" Rapidamente mossi le mie braccia e calciai le mie gambe, cercando di liberarmi dalla corde.

Improvvisamente la sua alta figura pallida fu sopra di me, ognuna delle sue mani afferrarono le mie braccia. Freddi occhi neri fissarono i miei mentre la sua bocca era leggermente spalancata, i denti cominciarono a crescere fino a quando furono affilate lame, quasi come un vampiro, potrebbero strappare la carne da un viso fin quando non ci si diventava irriconoscibile. Volevo urlare, ma temevo ciò che sarebbe avvenuto se solo ci provassi.

"Puoi provare tutto quello che desideri per liberarti.." Parlò la sua voce assolutamente non umana, era più un suono di chiodi su una lavagna, mi trovai in totale disagio da come suonava. Improvvisamente prese un grande respiro dal naso. "Sento odore di sangue che scorre nelle tue vene è sono così tentato di strappare la tua fottuta gola e divorarla, ma devo contenermi dal farlo..per ora."

Non riuscivo a mormorare una singola parola, mentivo sotto questa creatura demoniaca, implorando mentalmente per la sicurezza della mia cara vita. Non potevo osservare quello che stava accadendo in questo momento, come avrei potuto? Questa creatura...mi fissò finché i suoi denti affilati rientrarono nuovamente dentro le gengive, sedendosi sul letto, riprendendo completamente la forma umana. "Domani vedremo alcune regole, ora riposa."

Annuii in risposta, visto che la mia voce era completamente fuori uso al momento. Rapidamente si voltò verso la porta e uscì, chiudendosi la porta alle spalle. Rimasi sola sopra un cemento grigio, appena illuminato dalla luce. La camera era congelata. Mentre pensavo a quello che esattamente era appena accaduto.