capitolo 8: L'interrogatorio
Questo posto è orribile, commentò Draco mentre lasciava andare il braccio di Hermione. Si erano appena materializati ad Azkaban.
"Andiamo Malfoy, il tempo stringe e tu non dovresti essere qui," disse Hermione nervosa.
I due varcarono le porte di Azkaban ed entrarono in una fredda hall grigia. C'era un vecchio seduto dietro il bancone che li salutò: "benvenuti ad Azkaban, come posso aiutarvi?"
Hermione parlò, "devo incontrare Harry Potter qui, per interrogare Gregory Goyle."
L'uomo indicò un corridoio alla sua destra, "il signor Potter è nella terza stanza a sinistra."
"Grazie," rispose Hermione.
Draco e Hermione lasciarono l'atrio e percorsero il corridoio fino alla stanza degli interrogatori. Hermione aprì la porta e entrò, notò subito Harry seduto a un tavolo sul lato della stanza. Il sorriso sul suo volto scomparve quando vide Draco.
"Cosa ci fa lui qui?" Chiese Harry.
"Ha insistito per venire ignoralo." Affermò Hermione.
Harry lanciò un'occhiataccia a Draco, "ci proverò."
Draco prese una sedia da sotto il tavolo e si sedette. I due bei uomini si fissarono con profondo odio.
"Allora...." Iniziò Harry.
"Allora," ripeté Draco.
"Perché esci così tanto con Hermione?" Chiese Harry.
"I nostri appartamenti sono esattamente uno di fronte all'altro, ci incontriamo spesso. Il mondo è piccolo, Potter." Rispose Draco.
"Certo che lo è Malfoy..." Disse Harry.
"È meglio che voi due siete cortesi finché questo interrogatorio non sarà finito." Hermione interruppe. Si sedette accanto al suo migliore amico.
Draco emise un lungo respiro poi si appoggiò allo schienale della sedia. Si passò le dita tra i capelli biondo platino in attesa di vedere il suo vecchio amico. Pochi istanti dopo Gregory Goyle entrò nella stanza guidato da una guardia di Azkaban.
La guardia lo spinse giù su una sedia e strinse le sue cinghie. Quando la guardia se ne andò, Harry gli mise altre restrizioni magiche.
Hermione notò Draco irrigidirsi accanto a lei. Gli occhi di Draco erano fissi sul mostro di fronte a lui.
"Che carini...il ragazzo che è sopravvissuto, la strega più brillante della nostra epoca e un ex Mangiamorte tutti nella stessa stanza." Disse Goyle mentre fissava le persone di fronte a lui.
Harry lo ignorò, "abbiamo prove che dimostrano che eri in possesso della pietra della resurrezione."
"È un crimine?" Chiese sarcasticamente Goyle.
Hermione ripose: "sì. Dopo la guerra tutti gli oggetti oscuri avrebbero dovuto essere trasportati nel ministero."
Harry continuò, "ho anche motivo di credere che stavi cercando di riportare indietro Voldemort. Inoltre hai aggredito un Auror."
Goyle alzò gli occhi al cielo e tirò le cinture, "facciamo in fretta, mi sto annoiando."
"C'è qualcun altro che lavora per te?" Chiese Hermione.
Non te lo sto dicendo. L'ultima persona che ha tradito Voldemort ha avuto un destino peggiore della morte...non è vero Draco?" Chiese felicemente Goyle, aggiungendo: "mi è piaciuto immensamente dare la punizione."
Draco si mise a sedere sulla sedia, "marcisci all'inferno Goyle. "
"Mi assicurerò di salutare tua zia quando arriverò." Commentò Goyle. "Come stanno i tuoi genitori Draco? Hai più notizie di tua madre?"
Draco ne aveva abbastanza, era furioso, si alzò dal suo posto e salì in cima al tavolo cercò di colpire Goyle ma Hermione e Harry gli afferrarono le braccia e lo trattennero. Draco si calmò velocemente, Hermione e Harry lo lasciarono andare. Si avvicinò a Goyle e si sedette proprio di fronte a lui.
"Portami del veritaserum." Ordinò Draco.
Harry ne tirò fuori un po'dalla tasca e lo diede a Draco. Il biondo aprì la bottiglia.
"Possiamo farlo nel modo più semplice o più difficile." Disse Draco casualmente. Si avvicinò a Goyle, "apri quella fogna di bocca."
Draco aprì la bocca di Goyle e vi versò il veritaserum. Lo costrinse a chiudere la bocca, "ora deglutisci."
Goyle litigò ma alla fine deglutì.
"Ora che ha fatto effetto, ho un paio di domande." Disse Draco, mettendosi a lavoro. "Per chi lavori?"
"I Carrow."
"Stanno cercando di riportare indietro Voldemort?"
"Sì."
"Ci riusciranno?"
"No."
"E perché?"
"Non ho più la pietra della resurrezione, quindi non possono usarla."
"C'è un altro modo per riportarlo indietro?"
"No."
"Sei un tipo spregevole e senza cuore, orgoglioso di ferire gli altri?"
"Sì."
Draco guardò Goyle negli occhi, sei un vero bastardo...lo sai?"
"Sì."
Draco diede un calcio a Goyle nell'inguine, "è di mia madre." Goyle urlò di dolore e gli strinse le cinture: "spero che marcirai ad Azkaban per il resto della tua vita. Non voglio che tu muoia perché sarebbe facile, voglio che tu soffra. Voglio che tu soffra come mia madre, se non peggio."
Harry ed Hermione erano nell'altro angolo della stanza senza parole. Entrambi furono sorpresi dalla sua rabbia. Draco si alzò da dove era seduto, "bene, il mio lavoro qui è finito."
"Pensò che abbiamo tutte le risposte di cui abbiamo bisogno." Disse Harry ancora in soggezione.
"Sì." Confermò Hermione.
**********
Hermione si agitò e si rigirò nel letto quella notte. Non riusciva a smettere di pensare a come Draco aveva trattato Goyle quel giorno. Erano amici a Hogwarts. Quello che è successo? Pensò Hermione. Era ovvio che avesse qualcosa a che fare con sua madre, ma cosa le aveva fatto Goyle?
Hermione ne aveva abbastanza di rotolarsi nel letto. Decise di andare a chiedere a Draco di cosa si trattasse. Non le importava che fossero solo le due e trentasei del mattino, voleva delle risposte.
Aprì la porta del suo appartamento e percorse l'ampiezza del corridoio fino all'appartamento di Draco. Sollevò il pugno alla porta e sentì una voce dietro di lei: "cerchi qualcosa?"
Hermione si voltò sorpresa, Draco era seduto contro il muro vino alla porta del suo appartamento, "Malfoy cosa stai facendo?"
Draco strizzò gli occhi e guardò la brunetta, "la vera domanda è, cosa stai facendo? Stavi per bussare alla mia porta," guardò l'orologio,"alle due e trentotto del mattino."
"Io..." Per la prima volta in assoluto Hermione era a corto di parole.
Draco la prese in giro "io..." Di spostò un po', "dai sputa Granger."
Hermione riprese i suoi pensieri, "se proprio vuoi saperlo, stavo venendo qui per chiederti una cosa."
"E cosa potrebbe essere?"
Hermione si sedette di fronte al suo ex nemico, "mi chiedevo perché ti sei comportato così duramente con Goyle oggi. Voi due eravate amici."
Draco si irrigidì mentre era seduto. I ricordi di quello che aveva fatto Goyle gli scorrevano per la mente: "ha ferito la mia famiglia." Lo disse in un modo così sottile ma allo stesso tempo schietto.
"Oh," Hermione lo guardò con compassione negli occhi.
"Non guardarmi così...come se ti dispiacesse per me."
Hermione distolse lo sguardo, "mi dispiace," mormorò.
"Fece perdere la voce a mia madre Granger. Non ho più sentito la voce di mia madre. Gliela aveva tolta solo perché aveva detto a Voldemort che Potter era morto. Lo aveva fatto per salvarmi...poi il mio amico lo aveva fatto per dispetto."
Hermione vide qualcosa che assomigliavano a lacrime uscire dagli occhi di Draco, Hermione parlò piano,
"Malfoy..." Draco continuò a piangere. Hermione si alzò da dove era seduta e si sedette accanto a Draco.
Hermione diede goffamente una pacca sulla schiena di Draco, "su, su, Malfoy."
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