Capitolo 60
In un'altra realtà...
《Allora che sta succedendo?》 Esordisco così non appena entro nella grande sala controllo del Centro, però non trovo nessuno, a parte la giovane Kelly, seduta alla sua postazione.
《Te l'ho detto: emergenza mondiale.》Mi risponde Connor, che sta camminando al mio fianco.《Tutte le squadre sono impegnate. Le anomalie spazio-temporali si stanno aprendo ovunque. E quando dico ovunque, intendo proprio ovunque》sottolinea il ragazzo con un gesto della mano.
Non commento in alcun modo e raggiungo Kelly. Mi posiziono alle sue spalle e controllo i numerosi monitor per farmi un quadro della situazione.
Brutta cosa...
Come mi ha già spiegato Connor, i buchi dimensionali si stanno aprendo in tutto il mondo a un ritmo troppo serrato perché il Centro riesca a tenerli sotto sorveglianza.
《Sbaglio o quella è una pagoda?》domando, quando vedo la testa di un tirannosauro sbucare fuori dal tetto dell'edificio.
《Non sbagli》risponde, in tono pacato, Kelly mentre le sue dita volano sulla tastiera.《Squadra Alfa, vi mando le coordinate del prossimo incarico. Squadra Beta, portate i feriti al sicuro e poi dirigetevi al punto prestabilito: alla Squadra Delta serve aiuto.》
Le poso una mano sulla spalla e percepisco tutta la sua paura: Kelly mi è sempre parsa una ragazza forte eppure questa situazione metterebbe a dura prova persino me.
《Stai facendo un ottimo lavoro. Continua così.》Le dico per poi allontanarmi di qualche passo assieme a Connor.
《Che possiamo fare? Hai qualche idea?》gli chiedo, a voce bassa.《Dov'è il signor Smith?》
《Partiamo dalla domanda più semplice...》Il giovane sospira, si passa una mano sul volto affaticato e poi mi risponde.《Il signor Smith si trova nel suo ufficio. Al telefono. Pare che alcuni Stati vogliano gestire le anomalie con i loro metodi, senza interferenze da parte nostra.》
《Ma che idioti...》sbotto, innervosito dal risvolto che sta prendendo questa situazione.
Sono abituato ad agire senza limitazioni perché il Centro gode dell'appoggio della Regina e di molti altri capi di stato. Quindi i confini territoriali non hanno mai contato molto per noi.
《Lo so...》mugugna Connor, dicendosi d'accordo con me.《Però il signor Smith sta cercando di farli capitolare: ha detto che molti gli devono un favore. Ma che razza di vita fa il capo?》
A quelle parole quasi mi si apre un sorriso in volto, ma la mia mente torna al nostro pressante problema: la probabile fine del mondo.
《Si sa perché le anomalie sono impazzite?》domando, riportando lo sguardo ai vari schermi che illuminano la figura minuta di Kelly.
Qualcosa mi sfugge...
《Ottima domanda》ribatte Connor.《Nessuno lo sa. Hanno dato di matto da un giorno all'altro. Se avessimo il Manufatto di cui mi ha parlato la professoressa, magari potrei elaborare una teoria ma così...》
Il giovane scuote la testa, desolato per la sua mancanza di ipotesi, ma cerco di rassicurarlo, per quanto possibile.
《Peccato che Kevin l'abbia rubato. Ora chissà dove sarà》commento, incrociando le braccia al petto.《Comunque non è questa la cosa importante: quello che mi interessa, è come facciamo a chiuderle?》
《Oh giusto...》Connor si batte la fronte con il palmo della mano, dandosi del deficiente.《Ti ho già accennato al mio Chiudi Varco? No? Beh, è una cosa molto teorica, a dire il vero. Non l'ho ancora provato su un'anomalia...》
《Mi pare una buona occasione per provarlo. Tu che dici?》
Alla mia proposta, il volto del ragazzo si illumina di gioia: credo che poche persone al mondo gli abbiano offerto delle vere opportunità.
《Sii!!》esclama, gioioso, come se non stesso vivendo l'armageddon.《Ehm... Scusa l'entusiasmo...》Abbassa gli occhi, imbarazzato dalla sua felicità.《Ovviamente la situazione è tragica e tutto quanto, però... Grazie, Liam.》
《Forza, ragazzo!》Gli poggio una mano sulla spalla e la stringo leggermente.《Vai a recuperare l'attrezzatura che ti serve e poi andiamo a salvare il mondo.》
Connor è, stranamente, senza parole così si allontana da me in sordina; raggiunge l'ascensore e lo vedo scomparire, diretto al suo laboratorio.
Una cosa è fatta...
《Ora, veniamo a noi, Kelly...》mormoro fra me e me, avvicinandomi alla postazione della ragazza.
Rimango a un paio di passi di distanza e la osservo: fasciata in un abito celeste, pare ancora più giovane di quanto sia in realtà.
《Tu hai qualche teoria?》le domando, fermandomi alle sue spalle e riportando gli occhi sui monitor.
Vedo i miei soldati cercare di arginare le incursioni.
Vedo molti cadere sotto le zampe di un branco di velociraptor.
Vedo un'anomalia spalancata a cui nessuno presta attenzione.
《Anzi, dimmi perché non hai mandato nessuna squadra qui...》rettifico la mia richiesta e sfioro con l'indice il punto in cui si è aperto il varco.
Stranamente tutte le forze del Centro sono concentrate altrove e questo particolare buco dimensionale è stato dimenticato.
《Perché... Beh, non abbiamo abbastanza uomini...》mi risponde la ragazza, senza staccare gli occhi dal computer.
《Allora dammi le coordinate. Ci andiamo io e Connor》le ordino, continuando a scrutarla con la coda dell'occhio.
《No!》esclama con un po' troppa forza.《Non potete. Voi servite qui al Centro.》
Essere un buon osservatore mi ha sempre permesso di capire gli uomini sotto il comando e di agire correttamente nei loro confronti: i più temerari necessitano di un freno mentre i più insicuri di qualche parola d'incoraggiamento.
Ma ora, ascoltando le parole di Kelly e studiando il suo comportamento, non posso fare a meno di pensare che mi stia nascondendo qualcosa.
《Che sta succedendo?》Le chiedo con voce pacata e dolce.
Mi piace come ragazza: è sveglia e assennata, oltre che un genio in molte cose. Quando l'ho rifiutata, pensavo non si fosse arrabbiata con me, però, forse...
《È per... quello che ti ho detto?》Tento un'altra strada dato che la giovane non vuole rispondermi: la vedo stringere le labbra così forte da farsi quasi male.《Lo sai che ti voglio bene, Kelly, ma quello che provo per Liv... È...》
《Lo so》sbotta, all'improvviso, scostando la sedia dalla postazione e puntando i suoi luminosi occhi nei miei.《Anch'io ti voglio bene. E voglio bene pure a Connor e, strano a dirsi, al signor Smith, però, nella vita non si ha sempre una scelta, Liam.》
Ci metto qualche secondo a capire la reale portata di queste sue parole.
《Kelly... Tu...》
Sono scioccato come poche volte nella mia vita.
In un certo qual modo, mi sento tradito da lei, dai suoi modi gentili, dal suo sorriso radioso.
《È stata tutta una bugia, vero?》Le domando, in tono ferale, riacquistando la mia maschera d'imperturbabilità.
《No... Non tutto...》
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