Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 34

Mi sento afferrare da un paio di robuste mani: una mi preme sulla bocca per zittirmi mentre l'altra mi stringe un braccio.

Nella mia mente esplode la paura.

Razionalmente so che non possono essere dinosauri o altri animali. Il mio aggressore è totalmente umano, però, forse è questa la cosa che mi spaventa di più.

Dopotutto le belve attaccano solo per difesa e per sopravvivenza. Solamente l'essere umano attacca per divertimento.

Inizio a dimenarmi, ma l'uomo non molla la presa e comincia a trascinarmi lontano dal branco e, di conseguenza, lontano dal varco.

《Smettila》mi ordina una voce familiare, in tono duro ma basso.

Liam?

Quando lo riconosco, rimango così sorpresa che mi blocco e lui riesce a trascinarmi all'interno di quella che penso sia una dispensa.

È una stanzetta piccola con due pareti colme di scaffali, pieni di scatolame vario. Una lampadina solitaria getta una fioca luce dentro questo minuscolo ambiente.

Sento il rumore di una porta che viene chiusa con accortezza e subito la presa di Liam viene meno.

《Ma che...?》inizio a brontolare, voltandomi di scatto verso di lui.

Non riesco a finire la reprimenda perché le parole mi muoiono in bocca.

Liam è ferito.

L'uomo ha la fronte imperlata di sudore. La divisa nera da soldato è lacerata in più punti come se avesse lottato contro una belva feroce e la spalla...

《La tua spalla...》mormoro, scioccata, allungando una mano verso di lui.

Liam mi afferra il polso, fermandomi a metà movimento. Non vuole essere toccato da me.

《È in graffietto...》afferma l'uomo, appoggiando la schiena alla porta.

Noto solo ora che non ha il fucile con sé. In più, il suo petto si solleva e si abbassa ad un ritmo forsennato.

《Lasciami vedere...》sussurro nella penombra.

Il mio polso è ancora racchiuso nella gabbia costruita dalle forti dita di Liam. Un calore innaturale si irradia lungo il mio braccio, arrivando fino al mio cuore.

Non è il mio capitano...

Devo continuare a ripetermelo perché altrimenti potrei fare qualcosa di cui poi mi pentirei.

《Non è nulla.》Il tono del soldato non ammette repliche. Il suo sguardo di ghiaccio percorre la mia figura e lui inarca un sorpacciglio.《Piuttosto... Tu che ci fai qui? Ti avevo detto di aspettare con Ian.》

Le sue parole suonano come una paternale e la cosa mi scoccia enormemente.

Con uno strattone, mi libero dalla sua presa e incrocio le braccia al petto.

《Scusa tanto se ero preoccupata per te》sibilo, con rabbia, incenerendolo con lo sguardo.

A quella replica irosa, Liam ridacchia, lasciandosi scivolare fino a sedersi per terra. Una scia scarlatta segna la porta in maniera indelebile: è stato ferito più gravemente di quello che vuole farmi credere.

《Idiota...》borbotto, inginocchiandomi di fronte a lui.《Lasciami vedere il tuo "graffietto"》gli ordino con tono sarcastico.

L'uomo volta la testa dall'altra parte, scoprendo la lacerazione.

《Buon Dio...》

Liam ha bisogno di cure immediate.

La sua spalla sembra carne trita: la bestia deve averlo morsicato e strattonato, strappando così muscoli, vene e, probabilmente, tendini.

《Riesci a muovere il braccio?》domando, iniziando lentamente a scostare i lembi della maglietta.

《Ti ho presa e portata qui, mi pare》risponde in tono affaticato ma ironico.

Appena libero la ferita, mi tolgo la giacca e realizzo che non mi serve a nulla. È costituita di materiale sintetico e nulla più.

Abbasso lo sguardo sulla maglia che indosso e prendo una decisione: con fermezza strappo alcune strisce dall'indumento, scoprendomi il ventre piatto.

《Che... stai facendo?》chiede Liam, con voce tremante.

《Voglio fasciarti la spalla. Stai perdendo troppo sangue.》

Mentre gli spiego le mie intenzioni, le mie mani si muovono velocemente: in pochi istanti mi ritrovo una fascia lunga e sfilacciata, ma utile al mio scopo primario.

《No. Non toccarmi》esclama Liam, con forza, scostandosi un poco da me.

《Non è il momento di fare l'eroe》ribatto, stanca delle sue repliche.

《Non è... quello. La saliva... è velenosa...》

La voce dell'uomo è sempre più affaticata. Gli poggio una mano sulla guancia ruvida e lo guardo negli occhi.

Il suo sguardo è appannato e febbricitante.

La sua pelle madida di sudore e più calda di una stufa per baite di alta montagna.

《Scotti, Liam...》La mano raggiunge la sua fronte, ma poi la ritraggo immediatamente.《Bruci...》

《Per te, dolcezza》sogghigna Liam, sorridendomi sfacciatamente.

Delira...

《Il mio piano rimane invariato. Devo pulirti la ferita, però, prima di fasciarla》gli spiego, allontanandomi da lui e rialzandomi.

Ci troviamo in una dispensa: sicuramente troverò qualcosa di utile.

《Dove vai?》domanda il soldato, cercando di muoversi.

《Da nessuna parte》lo zittisco subito.《Tu stai fermo.》

Liam mi rivolge uno sguardo affaticato e annuisce una sola volta prima di riappoggiarsi alla porta.

Devo fare in fretta!

A malincuore, i miei occhi si allontanano da lui e si posano sugli scaffali stracolmi di scatolame di vario genere.

Velocemente, leggo le etichette di ogni barattolo, ma non trovo nulla di utile. Ci sono pomodori pelati, funghi trifolati, tonno in scatola.

Una quantità esorbitante di cibo però nulla che possa aiutarmi per disinfettare la ferita di Liam.

Sto per mettermi a piangere quando il mio sguardo cade su un'etichetta azzurra. È nascosta da un contenitore di alici sott'olio che devo spostare per raggiungere, finalmente, qualcosa di interessante.

《Acqua》esclamo senza fiato dalla gioia.

Una felicità passeggera perché Liam è, ormai, privo di sensi.

《No, no, no...》

Afferro la bottiglia da due litri e corro al suo fianco. La stappo, versandone qualche goccia in giro, e la poso a terra.

Finisco di lacerare la maglietta di Liam, lasciandolo a petto nudo, e la imbevo d'acqua.

Poi, con dita leggere e trattenendo il fiato per non scoppiare in lacrime, passo il panno improvvisato sulla lacerazione slabbrata, cercando di tamponare il sangue e lavare via il veleno.

L'uomo si agita, mugolando dal dolore, ma io non mi fermo.

Non posso fermarmi.

La vita di Liam dipende da me.

E io non lo lascerò morire per nulla al mondo.

《Non ti muovere, soldato...》mormoro, con voce carezzevole.

Non so se riesce a sentirmi, però io gli parlo lo stesso, anche perché sembra rilassarsi, ascoltando le mie inutili parole.

Resisti, Liam!

Ti prego!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro