In un'altra realtà...

《L'ennesimo buco nell'acqua! Maledizione!》sbotto, dando un pugno al volante.

Il dolore acuto e potente si irradia nella mano, fino a raggiungere il polso, schiarendomi la mente.

Sono a bordo del mio SUV nero, assieme a Connor, e la voce dispiaciuta di Kelly mi ronza nelle orecchie.

Allungo la mano sana e mi tolgo l'auricolare, gettandolo sul cruscotto, dove atterra con un rumore fioco e metallico.

《Mi dispiace...》borbotto a beneficio del ragazzo.

È il quinto varco che controlliamo da quel dannato giorno e non abbiamo ancora trovato alcuna traccia di Liv.

Mi sembra di vivere un incubo...

《La troveremo...》sussurra Connor nella quiete dell'abitacolo.

I miei uomini sono andati a controllare un altro indirizzo, una casa abbandonata alla periferia di Londra, mentre io e il Genietto ci siamo recati alla centrale elettrica.

Abbiamo neutralizzato un gruppetto di dinosauri simili a polli, che starnazzavano come papere, di cui nemmeno mi ricordo il nome, e ora ci stiamo deprimendo in auto.

Fortunatamente è notte inoltrata e la città dorme.

《Sì... Certo... La troveremo...》concordo col ragazzo mentre metto in moto il SUV con gesti meccanici.

Non voglio dare false speranze a Connor, ma percepisco lo scorrere del tempo svanire fra le mie dita come sabbia trasportata dal vento.

È passato più di un mese da quando Liv è scomparsa e abbiamo controllato qualsiasi varco dimensionale senza approdare a nulla.

È perduta...

Dovremmo rassegnarci e continuare la nostra vita, però...

Immettendomi sulla strada principale, lancio una breve occhiata al mio passeggero: un ragazzo dagli occhi tristi che non si è mai perso d'animo durante tutti questi giorni.

Non posso essere da meno...

Sono un soldato.

Sono abituato a soffrire.

Ma questo dolore, la ferita che la scomparsa di Liv mi ha lasciato nel cuore, è insanabile.

Se mi lecco le labbra posso ancora sentire un eco del suo sapore.

Dove sei, dolcezza?

Quante volte ho rivolto questa domanda al cielo senza ricevere mai una risposta...

Una leggera vibrazione mi fa sussultare in maniera quasi impercettibile: il mio cellulare.

Lascio il volante per un secondo per recuperare il telefonino, abbasso gli occhi per controllare chi mi sta chiamando e lo lancio a Connor.

《Rispondi tu》gli dico senza troppe spiegazioni, riportando la mia attenzione sulla strada.

Il ragazzo cincischia un po' col cellulare per poi, finalmente, schiacciare il tasto verde.

《Uhm... Ehi... Sì, sono io... Liam è...》Avverto lo sguardo del ragazzo posarsi su di me per un nanosecondo.《È impegnato: sta guidando. Non vorrei che si distraesse che poi ci spalmiamo su un platano.》Si schiarisce la gola, evidentemente a disagio.《Allora perché hai chiamato? Oh, l'auricolare. Certo... Si è... rotto... Esatto. Quando torniamo lo controllo. Tranquilla, stiamo bene... come al solito, insomma...》Il ragazzo si corregge subito, forse intuendo il corso dei miei pensieri.《Ciao, Kelly. Ci vediamo al rientro.》Chiude la telefonata con un sospiro e mi porge il cellulare.

Recupero l'oggetto e me lo rimetto nella tasca della giacca, per averlo a portata di mano.

《Che voleva?》chiedo, riuscendo a mantenere un tono di voce abbastanza calmo e pacato, anche se in realtà dentro mi sento morire ogni giorno di più.

《Sta facendo del suo meglio, Liam. Tutti noi lo stiamo facendo》sussurra Connor nell'oscurità dell'abitacolo.

Che buffo...

Una volta ero io a dover rassicurare lui...

《Lo so.》Sospiro profondamente prima di continuare.《Quando torniamo al Centro, le farò le mie scuse.》

《Bravo soldato!》mi elogia il ragazzo con ironia.

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La struttura è deserta quando, finalmente, torniamo in quella che ormai è diventata casa nostra.

Connor non vuole più stare in casa di Liv, così si è trasferito in un alloggio del Centro, ossia una camera spoglia in mezzo ad altre stanze spoglie in cui dormono i soldati senza un posto dove stare.

Attualmente ci siamo solamente io, lui e una decina di uomini.

Ovviamente il signor Smith non ci fa compagnia, anche se è sempre il primo a giungere al Centro e l'ultimo ad andarsene.

《Bene... Io vado a letto...》commenta il ragazzo, smontando dal SUV e arrancando verso l'ascensore più vicino.

《A domani.》Lo saluto con un cenno della testa prima di recuperare la mia sacca dal retro dell'auto.

Non ho nessuna voglia di dormire.

Troppi pensieri, troppi incubi.

Meglio un po' di attività fisica per spegnere il cervello.

Preso il borsone, mi avvio all'ascensore che mi porterà direttamente in palestra, ma vengo fermato da una figura snella che noto solamente all'ultimo momento.

《Ciao, Kelly...》la saluto, leggermente a disagio.《Mi dispiace per l'auricolare, però...》

《Non c'è problema, Liam. Davvero. Io...》Mantiene lo sguardo puntato a terra e le braccia incrociate al petto.《Volevo soltanto sapere come stavi...》

Lo fisso a lungo prima di rispondere mentre un campanello d'allarme mi risuona nella testa.

《Tiro avanti. La cosa che desidero di più è ritrovare Liv. Solo così mi sentirò davvero bene.》

《Lei... Ti piace davvero molto, eh?》mi domanda la giovane con voce incerta, alzando, finalmente, lo sguardo.

E li capisco che il mio intuito non sbagliava.

《Sì. Liv mi piace davvero. Se tutto questo non fosse successo, le avrei chiesto di sposarmi.》Le rispondo in maniera spietatamente sincera e la vedo ritrarsi bruscamente come se l'avessi ferita.

《È una donna fortunata...》commenta, senza incrociare il mio sguardo.

《No. Sono io il fortunato.》

Un'altra volta le rivelo la verità.

Forse troppo dura per lei da accettare, ma preferisco non illuderla.

《Kelly...》Sospiro e mi avvicino a lei, allungando una mano per prendere la sua.《Un giorno incontrerai un ragazzo che avrà occhi solo per te, che respirerà solo per te e che ti donerà il suo cuore. Sei una ragazza fantastica e divertente, però...》

《Lo so. Non c'è problema... Davvero...》

Lei mi stringe la mano una volta soltanto prima di scrollarla via e mi rivolge un sorriso colmo di tristezza.

《Pensavo che io e te... Evidentemente non... Dio, che stupida sono...》

Si prende il viso fra le mani e scuote la testa, imbarazzata e a disagio.

《Non sei un stupida, Kelly. Sei solo giovane.》

Non so se con le mie parole, io abbia soltanto peggiorato la situazione, ma non so che altro dirle.

La conosco da qualche anno, da quando ho iniziato a lavorare per il signor Smith, e lei si è subito affezionata a me, visto che nessuno riusciva a sopportare il suo carattere brioso.

Però la considero una sorella minore.

E nulla di più.

《Giovane... sì...》Lei si schiarisce la voce mi darmi una notizia che distrugge i miei programmi per la nottata.《Comunque, ero venuta qui sotto anche per avvisarti che si è aperto un nuovo varco. Alla sede della New Life.》

Angolo dell'autrice:

Come preannunciato, ecco a voi il "capitolo speciale"!! 😆😆😆

Giusto per non dimenticare il povero Liam, che sta cercando in tutti modi la sua Liv...

Che ne pensate di Kelly?

La dolce, geniale ragazza con la cotta per il bel soldato 🙄

Una donna respinta può diventare molto cattiva, sapete? 😈

Ma veniamo a noi...

Anche Liam è diretto alla sede della New Life 🤔🤔🤔

Chissà che succederà? 🤗

Lo saprete continuando a leggere!

Alla prossima! 🌟