Causa (seconda parte)
《Come...》mormoro, senza fiato a causa della sua rivelazione.
Batto le palpebre piano come se mi stessi risvegliando da un sogno. Eppure non è un sogno: Zayne ha davvero trovato il varco.
Lo leggo nei suoi occhi stanchi, nel suo volto provato, nella sua espressione radiosa ma cauta.
《Grazie agli ultimi libri che mi hanno portato. Appartenevano ad un posto denominato Centro...》Il suo sguardo vaga fra gli appunti che tiene in grembo finché non trova quello che cerca.《Ecco qui. Nel passato questo posto si occupava di tenere a bada i varchi perché gli animali non facessero incursioni. Poi è successo qualcosa...》aggiunge, togliendosi gli occhiali e guardandomi con aria desolata.
《Che ci ha portati qui. Relegati nelle viscere della terra mentre la superficie è sotto il Loro dominio》concludo la frase, con il disgusto nella voce.
《Già...》sospira Zayne, cercando una posione comoda sulla seggiola ricavata da scarti di metallo e legno.
《Però è tutto vero》afferma Layla, di cui mi sono completamente dimenticato, preso com'ero a riflettere sui possibili risvolti di quella faccenda.《Hai trovato il varco giusto. Noi... noi possiamo rimettere a posto le cose...》
Gli occhi d'ambra della ragazza si riempiono di lacrime che cerca di trattenere mentre la speranza la travolge in pieno.
《Forse...》Zayne ha i piedi ancorati al suolo: per quanto voglia una soluzione alla nostra vita, sa che non sarà così semplice.
Ci saranno delle perdite.
Ci saranno delle sconfitte.
《Io vado》annuncio ad entrambi con voce chiara e risoluta.
Layla accoglie la notizia con un brivido di preoccupazione, rivolgendomi uno sguardo supplichevole: non vuole che parta.
Zayne, invece, annuisce lentamente: la mia posizione gli è chiara, la condivide, però, sa che non ci rivedremo.
《Meglio partire quando il sole è ancora alto》consiglia l'uomo, chiudendo il libro con un leggero rumore.
《Non puoi venire con noi, Ian. Tu...》Layla inizia ad innervosirsi per la mia scelta: mi vuole bene e conosce la mia storia.
《Piccola Lay...》La richiama Zayne, con il vezzeggiativo che usava quand'era piccola.
La ragazza si gira verso di lui, lo raggiunge e lo stritola in un abbraccio rapido ma sentito. Uscendo, mi passa accanto, sfiorandomi la mano in una carezza colma d'affetto.
《Ti ama. Lo sai?》mi domanda Zayne quando rimaniamo soli.
Sospiro e mi siedo a terra, con le gambe incrociate e la schiena appoggiata alla roccia fredda.
《Lei sa che io non posso. Non la amo né l'amerò mai. Verso Layla provo solamente affetto fraterno》gli spiego, con voce pacata.《Ma non è per questo che sono rimasto qui mentre lei è andata a chiamare la squadra.》
《Ian, sei sempre stato così testardo...》mormora Zayne, incrociando le braccia al petto, ostinato.《Sto morendo, figliolo. È questa la verità. Non ci possiamo fare nulla. Solamente ringraziare il tempo che Dio ci ha concesso.》
《Stronzate!》esclamo, furioso.《Dovresti attraversare il varco con noi. Se raggiungiamo il Centro...》
《Smettila!》ribatte in tono imperioso Zayne.《Vi rallenterei soltanto. Sarei un peso per la squadra e non sarei di alcuna utilità. Qui, invece, non mi accadrà nulla e potrò guidarvi fino al varco.》
《Non ti accadrà nulla?》ripeto con voce scioccata.《Rimanendo qui, morirai. Come la mamma. È questo che vuoi?》
Non appena pronuncio queste parole, vorrei rimangiarmele, ma non posso. Ho taciuto a lungo mentre osservavo mio padre, deperire poco a poco.
Insuccesso dopo insuccesso.
《Sarebbe così brutto se ti dicessi di sì?》sussurra lui, nel silenzio, pugnalandomi al cuore con un sorriso mesto e triste.
《Oh, papà...》Avverto le lacrime premere per uscire, dando finalmente sfogo al dolore che mi porto dietro da un tempo indefinito, però, le ricaccio indietro.
Non voglio che l'ultimo ricordo assieme a mio padre venga intriso da sofferenza e dolore.
Ne abbiamo già provato molto.
《No, non è così brutto. Vi reincontrerete e sarà tutto perfetto》affermo, con voce roca, dandogli la mia benedizione.
Questi sono gli ultimi momenti che posso passare con lui e non voglio parlare né di ricerche né di morte.
Zayne si alza, a fatica, dalla seggiola e si avvicina a me. Lo guardo perplesso, ma lui allunga una mano e stacca il ritratto di mamma dalla parete.
I suoi occhi divorano la figura di quella donna quasi sconosciuta per me, poi arrotola il disegno e lo chiude con un nastrino grigio.
《Portalo con te, figliolo》mi dice, porgendomelo con un sorriso.《Ti aiuterà quando il fardello sulle tue spalle diventerà troppo pesante.》
Mi alzo da terra, con un movimento fluido, frutto del mio allenamento speciale. Allungo una mano per prendere il foglio, lo stringo leggermente per non rovinarlo e guardo mio padre.
Ormai è solo l'ombra dell'uomo che mi ha cresciuto con amore e fermezza.
《Non ti deluderò, padre》affermo, in tono sicuro e deciso.
Non voglio che mi veda andar via con la sconfitta negli occhi.
Farò tutto ciò che posso per salvare il futuro.
《Lo so, figliolo. So che proteggerai questo mondo.》
Zayne mi rivolge un ultimo sorriso prima di sedersi e iniziare a sistemare l'attrezzatura: ci guiderà fino al varco e poi sarà tutto nelle nostre mani.
Non aggiungo nulla: ormai ci siamo detti tutto.
Ripongo il ritratto di mia madre nella tasca posteriore dei pantaloni ed esco dalla grotta di mio padre, senza guardarmi indietro.
Ripercorro a ritroso la strada fatta con Layla mentre il mio cuore sanguina, pensando a tutte le persone che sto lasciando.
Arrivato alla mia nicchia, prendo poche cose per il viaggio: una giacca con molteplici tasche per i caricatori di riserva e le granate, uno zaino con provviste per qualche giorno e vestiti di ricambio.
Non mi serve altro.
Lascio quel luogo senza rimpianto. Vivere sotto terra non mi è mai piaciuto quindi, una parte di me, è davvero contenta di andare in superficie.
Ma un'altra parte, la parte più importante, mi sta urlando di non partire, di non lasciare il rifugio per inseguire una chimera.
《Devo andare. È l'unica possibilità per salvare il futuro.》
Serro gli occhi per un istante, cercando dentro di me quel piccolo nucleo di freddezza che mi sono costruito negli anni, e poi m'incammino verso il punto di ritrovo.
Ho un lavoro da fare.
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