Primo capitolo
Erano le sette del mattino e la luce del mattino filtrava debole dalla finestra, si sentivano gli uccelli cinguettare, tutto era così calmo e tranquillo in quella stanza dai muri bianchi quando....
"ANNAAAAAAA FORZA O FARAI TARDI A SCUOLA"
Il sonno di Anna interruppe definitivamente, aprì gli occhi e lentamente si mise a sedere sulla sponda del letto, qualche sbadiglio dopo decise di alzarmi si guardò allo specchio: capelli rossi scompigliati le ricadevano sul viso come le lunghe foglie di un salice piangente, quei capelli le donavano, ma lei li odiava con tutta se stessa, li riteneva la sua pena, avrebbe desiderato così tanto svegliarsi una mattina e vedersi bella allo specchio, con dei capelli di un colore diverso, magari nero corvino, ma sapeva anche lei che non sarebbe stato possibile, almeno non in maniera così immediata.
"BUONGIORNO MARILLA" disse con tono entusiasta continuando a camminare, nel mentre afferrò due biscotti appena sfornati fatti da Marilla.
"ciao Anna cos'è tutta questa fretta? non scordare il cestino del pranzo!"
Continuò il suo percorso, in una mano i biscotti, nell'altra il cestino del pranzo e in spalla l'occorrente per la scuola.
"Niente voglio solo arrivare puntuale, ciao Marilla vado!"
Si lasciò la porta alle spalle, si fermò a salutare Jerry e Matthew che ricambiarono il saluto con un sorriso.
Si immerse nel verde del bosco e iniziò a percorrere il tragitto per andare a scuola quando si perse nei suoi pensieri, così tanto che il tragitto casa-scuola sembrò passare in un batter d'occhio.
La rossa si trovava davanti a scuola, dopo aver posato la sua bottiglia contenente il latte vicino a quelle dei compagni, si sistemò la giacca ed entrò in classe dove c'era già l'amica Diana pronta ad aspettarla nel banco vicino al suo.
Si salutarono con un sorriso e ad Anna venne naturale salutare anche Cole, solo dopo aver visto il suo banco vuoto le si dipinse un'espressione malinconica in volto e si ricordò che aveva lasciato la scuola.
Spostò lo sguardo e noto Gilbert Blythe seduto al suo solito posto, appena incrociarono gli sguardi lui la salutò con un cenno del capo e lei ricambiò.
Da lì a breve fece la sua entrata in classe la loro insegnante, così iniziò la lezione che trascorse molto rapidamente; una volta conclusa Anna salutò i suoi amici, la giovane era solita a tornare a casa con l'amica del cuore, ma quel giorno non lo fece perché la ragazza doveva andare diretta dalla zia, La zia Josephine, insieme ai suoi genitori, quindi avrebbe dovuto percorrere il tragitto fino a casa da sola, così decise di prendersela con calma e fare la strada fino alla sua abitazione lentamente per trovare qualcosa che potesse esserle da ispirazione per le sue poesie, camminava nel bosco, quando ad un certo punto la sua vista venne catturata da una piccola macchia blu che spiccava tra i colori spenti del bosco.
La ragazza incuriosita si avvicinò per vedere meglio con i suoi occhi, il tentereno era ricoperto dalle voglie secche che scricchiolavano sotto i suoi passi.
Quando si trovò finalmente davanti, rimase incantata per ciò che stava vedendo: un mare di piccoli fiori blu che che luccivano come diamanti perché ancora bagnati dalla rugiada del mattino. Decise di di adagiarsi sopra quell'angolo colorato di bosco e da lì iniziò a scrivere pagine su pagine.
*n/a*
ecco il primo capitolo, l'ho riscritto perché quello che avevo pubblicato prima non mi convinceva molto, spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate!!
-g.
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