capitolo 1: l'arrivo a Los Angeles
L'autobus traballante attraversó la strada deserta. A quell'ora del mattino , la strada era pressoché vuota e l'autista assonnato procedeva lentamente , lanciando occhiate alla giovane e bella ragazza seduta in fondo all'autobus. Non doveva avere piú di sedici anni , pensó , benché fosse molto bella e alta. La sua pelle candida era piena di tatuaggi strani , in particolare un bizzarro occhio sul dorso della mano destra. Scosse la testa e si concentró sulla guida. Dopo alcuni chilometri , l'autobus arrivó di fronte ad un vecchio edificio abbandonato. Proprio li , la ragazza si alzó e prenotó la chiamata.
-Qui signorina?
-Si , grazie.
L'uomo scosse la testa e premette un pulsante. Le porte si aprirono e la ragazza scese , trascinando un trolley nero e una strana sacca sulla spalla , con una vaga forma di arco. Chiuse le porte e si affrettó a ripartire , lasciando la ragazza sola in mezzo al nulla.
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Annelies Blackwood scese dall'autobus lentamente , sotto il peso dei bagagli. Era arrivata da appena mezza giornata , stremata dalle molte ore di volo che separavano Vienna da Los Angeles. Si era trovata molto bene nei sei mesi a Vienna , ma non era riuscita a trovare ció che cercava , l'ennesima pista falsa. Ora ritentava in America , sperando in una nuova occasione. La mano sfioró quasi casualmente la collana con appeso lo zaffiro , blu e scintillante sulla sua pelle diafana. Blu erano anche I suoi grandi occhi , corvini I suoi capelli , lunghi per tutta la linea dritta della schiena. Fasciata dalla tenuta nera , la sua figura snella e leggermente muscolosa , stagliava in mezzo agli altri , spiccava fra la folla. Ma lei evitava sempre circostanze che implicassero la presenza di altre persone , passava tutto il suo tempo sola e le piaceva. Le piaceva passare il tempo ad allenarsi al lancio dei coltelli e al tiro con l'arco , ad allenarsi e , soprattutto , a cercare il demone che aveva ucciso I suoi genitori...
Si riscosse dai suoi pensieri e si avvió lungo il viale di accesso all' istituto. Bussó leggermente alla porta e attese. Le venne ad aprire una ragazza bionda e sorridente.
-Ehy , salve
-Salve.
-Sono Gabrielle e tu chi saresti??
La squadró dalla testa ai piedi ,forse abbastanza interessata alle sue doti di Cacciatrice. Sembra tutto tranne che una di noi , pensó. Ma la voce della ragazza la riscosse.
-Sono Anna Blackwood , piacere.
-Gabrielle Grayraven , prego entra pure.
Gabrielle si spostó dalla porta e Anna entró , chiudendosi la porta alle spalle.
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