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SHOTO TODOROKI🌸

Richiesta da: la_moglie_di_Ced

Spero ti piaccia 🥰



Buona lettura!










T/N Pov

Mi siedo sull'erba piena di fiori, iniziando a creare delle piccole coroncine da regalare a mia mamma, quando vedo un bambino dai capelli rossi e bianchi, perfettamente divisi a metà, muovere le sue gambine esili sul terreno.

<<Ciao!>> Sorrido scuotendo la mano minuscola e cicciotta, vedo lo sguardo triste del piccolo studiarmi curioso.

<<C-Ciao.>> Mormora.

<<Sei qui da solo?>>

Il bimbo si guarda attorno, preoccupato, prima di annuire e sedersi al mio fianco. <<Cosa fai?>>

<<Faccio delle corone di fiori per mia mamma. Sai, da lei ho preso il quirk di tipo aria e da papà quello di natura, così alleno il mio quirk a fare fiori e piante.>> Spiego, senza staccare lo sguardo dal mio lavoro e dalle mie mani paffute, intente a scaturire e trasformare i rametti.

Lo sguardo improvvisamente incuriosito e sorpreso del mio compagno mi fa sentire fiera di me stessa, probabilmente perché lui non ha il doppio quirk come me.

<<Anche io ne ho due! Fuoco e ghiaccio.>>

Mi volto stupita, distraendomi e lasciando cadere tutto sul prato fresco. <<Davvero?! Abbiamo i quattro elementi! Come ti chiami?>>

<<Shoto.>>

<<Io sono (T/N)!>>


Io e quel piccolo ragazzino abbiamo continuato a vederci in quel pezzo di prato, ormai di entrato il nostro posto, allenandoci con i quirk, creando cose semplici.

<<SHOTO!>>

Una voce potente e roca sovrasta la quiete e vedo un uomo possente e alto camminare a passo pesante verso di noi e afferrare il bambino per il polso e tirarlo verso di lui.

<<Ma papà! Io->> Prova a parlare prima di essere interrotto.

<<Smettila di pensare a queste sciocchezze! Tu devi allenarti per superare All Might! Io ti sto addestrando, tu devi diventare il migliore!>>

Dopo quest'ultime parole, l'uomo porta via il mio amico che si volta con le lacrime agli occhi, salutandomi con la mano.

Ricambio il gesto, fiduciosa di poterlo rivedere il giorno dopo.

Ma così non è stato.

Ho aspettato ogni giorno, su quel prato, il suo ritorno. Anche solo per qualche secondo, invano.

Fino ad oggi. Oggi, quando me lo sono trovato davanti in tutta la sua bellezza, diventato ormai quasi uomo: alto, bello, forte e misterioso.

<<S-Shoto..?>>

Non potevo sbagliarmi, quei capelli erano riconoscibili, per me, a mille e mille metri di distanza. Anche dopo anni di attese.

Lo sguardo freddo del bicolore mi toglie il fiato dai polmoni.

<<Ci conosciamo?>>

Il mio cuore perde un battito a quelle parole, facendo nascere in me un senso di tristezza infinita.

<<Allora? Se non hai nulla da dire io andrei.>> Continua, prendendo la sua cartella e accomodandosi al banco di quella che sarà la nostra classe per i prossimi tre anni.

Con una mossa rapida della mano, faccio comparire una coroncina di fiori sul legno lucido, vedendo il suo sguardo sgranarsi e puntare su di me.

<<(T-T/N)?>>

Gli rivolgo un piccolo sorriso prima di vedere entrare in classe il sensei.

Da quando ci siamo rivisti, io e Shoto non ci siamo più lasciati. Siamo vicini di banco, ogni tanto gli regalo coroncine e lui piccole statuette di ghiaccio che non si sciolgono, pranziamo insieme con della buona soba fredda davanti al naso e facciamo i compiti insieme.

<<Potremmo andare al parco uno di questi giorni, che dici?>> Lo guardo, vedendo i suoi occhi rattristarsi.

<<Non ti prometto nulla, sai, mio padre..>> Sussurra.

Annuisco, conoscendo ormai troppo bene il carattere poco docile di Enji Todoroki.

Qualche giorno dopo, la fatidica uscita. Ultimamente Shoto si è distaccato da me e la paura che possa aver fatto qualcosa e di perderlo ancora è grande. Giocherello con qualche fiore vicino a me, facendone fiorire altri simili.

Un piccolo scrosciare di passi mi distrae, facendomi voltare, ed è lì che lo vedo, in tutta la sua bellezza: Shoto Todoroki, vestito nei suoi blue jeans e una t-shirt bianco latte con una piccola scritta nera sul petto, avvicinarsi a me.

Mi alzo con un piccolo salto e sorrido, salutandolo.

<<Ciao Shoto-kun!>>

Un piccolo sorriso si dipinge sul suo viso. <<Ciao, (T/N).>>

<<Senti io..>>, << Senti, io..>>

<<Volevo dirti che..>>, <<Volevo dirti che..>>

Ci blocchiamo un attimo entrambi, prima di scoppiare a ridere, smorzando quell'aria tesa e pesante.

<<Prima tu, (T/N).>>

Prendo un respiro profondo, sentendo il cuore battere forte nel petto, rimbombando all'interno delle mie orecchie.

<<Volevo chiederti scusa, per qualunque cosa abbia fatto. Ti sei allontanato da me e sono giorni che mi rivolto il cervello per capire dove abbia sbagliato. Magari ho detto qualcosa che ti ha ferito? O forse—>>

Il mio monologo isterico viene interrotto da due labbra calde e lievemente umide che si posano sulle mie. Mi serve qualche secondo prima di realizzare che Shoto mi sta baciando.

Chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dal momento, sentendo lo stomaco dolere in maniera quasi fastidiosa. Poso le mani sulle sue spalle toniche, percependo la sua stretta solidificarsi sui miei fianchi.

Qualche secondo dopo ci stacchiamo, entrambi rossi in volto e con gli occhi lucidi.

<<Non hai fatto nulla di male.>> Risponde, prendendomi poi una mano tremante, <<dovrei essere io a chiederti scusa, per averti fatto aspettare tutto questo tempo. Ero solo spaventato che il sentimento non fosse ricambiato, che il tempo, magari, ti avesse fatto cambiare idea su di me, su di noi. Su quello che eravamo o su quello che siamo ora. Mi dispiace, però non ho intenzione di lasciarti, a costo di dover affrontare mio padre. Non lascerò più che lui decida per me, mai più. Non gli permetterò di allontanarci come fece anni fa.>>

Piccole lacrime scorrono sul mio viso, lasciando tracce umide del loro passaggio e prontamente scacciate dalla mano calda del ragazzo di fronte a me.

<<Quindi.. ora stiamo insieme, Shoto?>>

Con un piccolo sorriso si avvicina, posando la fronte sulla mia dopo essersi inclinato leggermente col corpo, guardandomi negli occhi.

<<Ora stiamo insieme, (T/N).>>


Spazio autrice:

FINALMENTE! Dopo millenni, riesco ad aggiornare di nuovo. La situazione è caduta a picco però sapere di avere voi mi rassicura un po'. Ho così tante cose da raccontarvi e spiegarvi che nemmeno so da dove iniziare. Piano piano troverò tempo per aggiornarvi sulle mie condizioni di salute (fisiche e mentali).

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, vi aspetto nel prossimo, lemon ;). Ricordo bene che erano i vostri preferiti.

Vi amo.

Lizzie <3

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