𝚕𝚊 𝚜𝚎𝚛𝚊𝚝𝚊 𝚜𝚙𝚎𝚌𝚒𝚊𝚕𝚎 𝚍𝚎𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚝𝚝𝚒𝚟𝚒
⟿ ✿ ship :: KageHina, IwaOi, UshiTen, BokuAka, KuroKen, DaiSuga, TsukkiYama, AsaNoya
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➠♡༊ written :: 17/10/20
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Sto per mettere piede nella casa - inspiegabilmente enorme - di Bokuto e qualcosa mi dice che finirà malissimo.
Non so che cosa mi abbia convinto a uscire di casa oggi, forse Shouyou che mi grida che devo avere cura dei miei amici o il fatto che Daichi mi abbia rivolto l'invito con un tono pari ad una preghiera, quello di cui però sono certo è che qualsiasi cosa mi aspettassi, non è niente di tutto questo.
Kuroo e Bokuto hanno iniziato a raggrupparci da mesi, ormai. Domande velate, e altre meno, per cercare di capire nelle nostre rispettive relazioni chi facesse l'attivo e chi il passivo, domande quasi scontate in determinati casi, come quello tra me e Shouyou o quello fra Daichi e Suga. E poi, ovviamente, hanno provveduto alla creazione di un ridicolo gruppo Telegram.
Che aveva come unico obiettivo quello di portarci a oggi.
Alla "serata speciale degli attivi" a casa di Bokuto.
Dove ci sono ben più di lui, Kuroo e Daichi. C'è quella lingua velenosa di Tsukishima, c'è Asahi, c'è Iwaizumi, c'è persino Ushijima direttamente dalla Shiratorizawa. E io che pensavo che non sarebbe venuto nessuno.
Mentre trascino le gambe sul vialetto pregando di essere da tutt'altra parte, sento una voce familiare chiamarmi da dietro.
- Strano che tu non ti sia perso per strada, re. - dice, il tono tagliente e subdolo.
Mi giro con il fuoco negli occhi per ritrovarmi di fronte la faccia paradossalmente gelida e impunita del muro più alto del Karasuno, Tsukishima. Maledetto quattrocchi con la lingua lunga.
Lo ignoro e procedo per la mia strada, fino al campanello che premo con tutta la cattiveria che ho in corpo, sperando che aprano la porta immediatamente e io possa sbattergliela in faccia.
Sfortunatamente, non è così, e devo attendere che qualcun venga a riprenderci fianco a fianco con quel palo della luce che è il mio insopportabile compagno di squadra. Doveva proprio essere così alto? Mi fa sentire insignificante, con quello sguardo di puro odio che svetta dagli occhiali scuri.
Bokuto ci apre e una vampata di vapore lo segue.
Quest'uomo è ridicolo, penso, e so che lo sta facendo anche Tsukishima.
È in pantaloncini fuxia e maglietta gialla, i capelli bagnati che ricadono nel loro doppio colore sulla fronte, le crocs verde fosforescente ai piedi e uno strumento in mano che penso di aver già visto da qualche parte ma che non riconosco.
Tsukishima sorride appena, quando lo vede, saluta educatamente e fa per entrare. Si volta all'ultimo prima di appoggiare il mento sopra la spalla per voltarsi a guardare me e la figura stranamente colorata di Bokuto che ancora mi fissa con aria ebete.
- Intendevi che avremmo usato un bong quando hai parlato di "divertimento assicurato", Bokuto? E io che mi ero fatto strane idee. - commenta, e se ne va.
Oh, mamma. Ecco cos'era. Quello che usano i fattoni delle serie TV americane, ecco cos'è.
Bokuto tenta di salutarmi ma la mia aria terrorizzata lo precede, e quando finalmente la nota appoggia una mano grande e ruvida sulla mia spalla.
- Non ti devi preoccupare, alzatore-bravo-ma-non-quanto-il-mio del Karasuno. Non sei obbligato. E se te lo stessi chiedendo, fumare una sera non ti ucciderà. Nessuno di noi lo fa regolarmente, è solo per le feste. - mi spiega, e sorride.
Chissà se ad Akaashi piace essere chiamato "il suo alzatore". A me piacerebbe se Hinata lo facesse.
Annuisco, l'espressione di puro panico che so non ha lasciato il mio sguardo, prima di metabolizzare finalmente le parole di Tsukishima.
- Ma quindi Tsukishima...lui...ha...cosa? - balbetto, e Bokuto ride.
Mi invita ad entrare e chiude la porta dietro di me.
- Tsukki è più selvaggio di quanto tu non creda, Kageyama. -
- Non chiamarmi così, idiota di un gufo! - sentiamo gridare da di là, e Bokuto sorride, assumendo un'espressione alla "te l'avevo detto".
Procedo a passi ampi ma incerti verso il salotto verso il quale l'ace della Fukurodani mi sta guidando, e faccio in tempo a sentire l'odore caratteristico dell'erba che mi ritrovo gettato in mezzo ad un enorme sala piena di persone.
Non hanno ancora iniziato a fumare, credo, visto che l'aria sembra pulita e sottile intorno a noi, ma immagino che stessero aspettando soltanto il nostro arrivo.
Kuroo maneggia una bustina di plastica piena di piccole cime di quelli che sembrano fiori ma che suppongo non lo siano, mentre Daichi, Asahi e Iwaizumi, seduti sull'enorme divano di pelle chiacchierano fra loro. Levano le loro facce virili a salutarmi, prima di tornare immersi nella loro conversazione.
Mi do un'occhiata intorno, e noto una cosa che mi fa rabbrividire.
Tsukishima sembra essersi piazzato sul tappeto, la schiena sul bracciolo del divano, vicino alle gambe di Asahi, e le due poltrone dove spuntano i cellulari di Kuroo e Bokuto deduco siano occupate, per cui rimane un solo ed unico posto.
Vicino ad una persona che mi terrorizza.
- Vieni, siediti qui. - dice la voce profonda, calma e bassa di Ushijima, che si scosta di qualche centimetro per farmi spazio dall'altro lato del tavolino, dove né le gambe di qualcuno né un divano creano impedimenti ed è possibile entrare senza problemi.
Mando giù la saliva.
Ma un'occhiata breve alle persone insieme a me mi fa improvvisamente rendere conto che forse sono l'unico che si sta facendo questi problemi. Che sono l'unico con un palo in culo e che siamo tutti adolescenti pieni di testosterone e idee idiote, non rivali, in questo momento, e che devo smettere di rimuginare e divertirmi.
Mi piazzo vicino al corpo massiccio del capitano della Shiratorizawa e mando giù tutti i dubbi che mi assalgono.
Sono qui per divertirmi. Per. Divertirmi. E basta.
Kuroo schiocca la lingua tirando fra le punte delle dita un piccolo pezzettino verde.
- Erano anni che non vedevo roba del genere. Ringrazia Terushima da parte mia. - dice, riferito a Bokuto che annuisce.
- A proposito di Teru, dov'è? Non doveva venire anche lui? - chiede poi Iwaizumi, che ha concluso la sua catalizzante discussione e ora, una caviglia appoggiata sul ginocchio dell'altra gamba, sembra sprizzare dominanza da tutti i pori.
Quasi capisco come si senta quella diva di Oikawa quando dice che "Iwa-chan è l'uomo più virile del mondo".
- Ha detto che sarebbe venuto solo se avessimo portato, parole sue, "quel bocconcino con le lentiggini e il culo che parla" o "la sventola con la frangetta". - risponde Kuroo, e ridacchia sotto i baffi guardando Tsukishima a pochi centimetri da lui che sbuffa.
- Devono seppellire il mio cadavere trafitto prima che quello schifoso promiscuo possa allungare anche sola una delle sue dita su Yams. - commenta, il tono che sembra star scherzando ma che in realtà nasconde un velo di pura frustrazione.
- Stai dicendo che è promiscuo perché è bisessuale, Tsukki? - dice Bokuto.
- No, idiota. È promiscuo perché scoperebbe qualsiasi cosa provvista di un buco. -
Kuroo scoppia a ridere, confermando le sue parole, prima di afferrare il bong dall'amico seduto sulla poltrona davanti a lui e iniziare a metterci dentro l'acqua da una bottiglietta che non avevo notato.
Ushijima si gira verso di me.
- Tu hai mai fumato erba? - mi chiede.
Scuoto la testa.
- Io con Satori ogni tanto. Dice che calma l'ansia. La prima volta tossisci, ma è figo. - spiega.
Dio, se persino Ushijima Wakatoshi l'uomo più serio del mondo ha fumato erba, devo farlo anche io. E poi sembra quasi voglia essere carino. Quindi devo ricambiare, no?
Sono incapace nelle relazioni sociali, ma decido di appigliarmi ad un discorso che so gli farà piacere sentire.
- Come sta Tendou? - domando, e il suo viso sembra impercettibilmente rilassarsi. Sorride.
- Sta bene. Ieri si è arrabbiato con me perché dice che dovrei smettere di metterlo in imbarazzo, ma poi abbiamo fatto sesso e mi ha chiesto scusa. Come sta Hinata? -
Rimango di stucco. Troppe informazioni, Ushijima.
Cerco di estirpare dalla mia mente l'immagine rivoltante dei due giocatori più forti della sua squadra incastrati in qualsiasi cosa possano solo aver fatto, e raccolgo le forse per rispondere.
- Shouyou sta bene. Stiamo lavorando ad una veloce fantastica, ma la vedrai più avanti. - dico con calma, prima che il dito lungo e spesso di Bokuto piantato in aria e la sua voce attirino l'attenzione.
- NO! Questa sera è assolutamente VIETATO parlare di pallavolo! - grida, facendoci girare tutti.
Arruffo le sopracciglia, mentre Asahi ingenuamente si ritrova a chiedere che cosa avremmo dovuto fare allora.
- Non so se l'avete notato, fanciulli, ma questa sera è dedicata a noi attivi. Uomini che lo mettono e che non lo prendono. Quindi parleremo di sesso! - esclama ancora, e la metà di noi raggiunge il colore del sole.
- Ma anche no. - risponde stizzito Tsukishima, le dita sul lato degli occhiali e gli occhi ridotti ad una fessura.
Kuroo agita il bong in aria.
- Tranquilli, ragazzi, tranquilli. È a questo che serve il bong. Faremo tipo "non ho mai" ma chi ha fatto davvero le cose dovrà prendere un tiro. Vedrete che quando saremo nel vivo del gioco nessuno si renderà neanche conto di quello che sta dicendo. -
- E questo dovrebbe incoraggiarci? - ribatte Daichi, un sopracciglio che raggiunge il cielo.
Bokuto si esibisce nei suoi occhi da cucciolo. Devo ammettere che sono piuttosto convincenti.
- Vi preeeeego, sono mesi che aspetto questo momento! Se non ve la sentite di rispondere potete anche non farlo... - balbetta.
Iwaizumi si schiarisce la voce.
- Sentite, se c'è qualcosa di cui non mi piace parlare in pubblico è di Shifokawa, ma direi che per una sera si può anche fare. Dai, cosa sarà mai? Tutti abbiamo voglia di vantarci un po', andiamo. - ci fa notare, e devo ammettere che non ha poi tutti i torti.
Non ho nessuno con cui parlare di queste cose e, nonostante nell'ottica comune non ci sia bisogno che io lo faccia, confrontarmi con qualcuno su certi argomenti non dovrebbe essere un male. E poi nessuno a parte me e Shou sa quanto sono fenomenale anche fuori dal campo, e il mio animo competitivo scalpita all'idea di poterlo dire a qualcuno.
Tsukishima capitola con un "se lo dici tu" e Asahi torna ad un colore normale mentre Kuroo bacia la gamba calzata in un paio di jeans di Iwaizumi, riferendosi a lui come il "suo maestro Jedi".
Poi infila due cime nel bong, impugna l'accendino e guarda Bokuto con attesa.
Il proprietario di casa si ferma e ci scruta.
- Allora lo facciamo tutti? -
Ci ritroviamo tutti ad annuire, Ushijima compreso, nonostante non sia ben sicuro che abbia capito cosa stiamo facendo. Tanto è talmente sfacciato che direbbe qualsiasi cosa con o senza erba.
Bokuto sorride come una Pasqua, esclama il suo "hey, hey, hey!" di fabbrica, e poi apre una nota sul cellulare, iniziando a leggere.
- Ok, andiamoci piano. Iniziamo con...ecco...sì..." non ho mai baciato una ragazza". - recita, e alza lo sguardo speranzoso su di noi.
Ci guardiamo fra di noi cercando di capirci. E poi quelli di noi che hanno fatto ciò che ha detto Bokuto, alzano le mani.
Io, Bokuto stesso, Kuroo e Daichi abbiamo baciato una ragazza.
Kuroo è il primo ad avvicinare l'accendino al bocchino del bong, scaldare l'erba, far riempire di vapore la camera principale e aspirare profondamente. Emette una spirale voluttuosa di fumo con un soddisfatto "ah" e sorride.
- Era la mia prima ragazza, ma io non faccio testo. Sono bi. -
Passa a Bokuto che ripete il procedimento per poi dire un misero "idem", e allunga lo strumento magico a Daichi. Il mio capitano è stranamente esperto, ma ributto giù le domande.
Espira il fumo nell'aria e ridacchia.
- Era Michimiya al secondo anno. Mi ha chiesto di baciarla come prova che non provassi veramente nulla per lei. Aveva detto "un bacio e poi ti lascerò in pace". - oh, questa è una storia interessante.
Asahi spalanca gli occhi.
- E Suga che ha detto? -
Daichi viene afflitto da un secondo di indecisione ma la faccia ferma e sicura di Iwaizumi al suo fianco lo convince. Ridacchia e parla.
- Koushi non me l'ha fatto mettere dentro per un mese intero. -
Scoppiamo a ridere.
- In che senso? - mormora Ushijima.
- Facevamo tutto, ma non voleva che lo mettessi dentro. Mi diceva che non voleva che lo trattassi come una ragazza, e che se volevo scopare qualcuno tanto valeva che andassi da Michimiya e lo facessi con lei. Comunque, dopo un mese ha ceduto. Non sa resistermi. - si spiega, e le risa si fanno più forti.
Suona proprio come una cosa che Sugawara è in grado di fare.
Daichi poi fissa gli occhi su di me e mi passa il bong.
Ci vuole una mano da parte di Ushijima a fianco a me e comunque tossisco prima di espirare, ma il bruciore in fondo alla mia gola non è duro come mi aspettavo.
- Era prima che capissi di essere demi. Ho provato a baciare qualcuno a caso e mi ha fatto schifo. Fosse stato un ragazzo sarebbe stata la stessa cosa. -
Iwaizumi alza le sopracciglia.
- Sei demisessuale? -
Annuisco.
- Demisessuale omoromantico. -
Si sporge dal divano per lasciarmi un pugno affettuoso sulla spalla.
- Figo. Grazie per avercelo detto. -
Ora, qualcuno mi spieghi se esiste al mondo una persona più virile di lui. No, non esiste.
Il bong torna fra le cosce muscolose di Bokuto che scorre nella lista.
- Ok, scaldiamoci ancora un po'. "Non ho una categoria di porno preferita". - dice e tiene la mano giù con fierezza mentre mi escono gli occhi dalle orbite a vedere le timide mani alzate di Asahi e Ushijima.
L'ace della nostra squadra è il primo. Anche lui incomprensibilmente esperto, aspira il fumo, lo espira, e passa il bong ad Ushijima.
Prima di distogliere l'attenzione, però, lo schioccare della lingua di Daichi lo ferma.
- No, ora ci dici qual è. -
Bastardo, voleva fuggire, eh?
- Ma...ma non è niente di che, non importa, dai. - prova a cavarsela, ma non gliela lasceremo passare liscia. Bokuto inizia a pregarlo e Daichi contemporaneamente lo minaccia e, attaccato su due fronti, il nostro buon Gesù cede.
- DDLB. - dice, e diventa viola subito dopo.
Io non so di cosa stia parlando, Ushijima men che meno, ma la faccia di Kuroo che si gira dalla poltrona, diventa viola e inizia ad esibirsi nella sua risata sganasciata e decisamente rumorosa la dice lunga. È paonazzo. Daichi sembra stia per strozzarsi, Iwaizumi ha le sopracciglia a metà del cranio.
- Che cos'è DDLB? - chiedo, volando con gli occhi da uno all'altro cercando disperatamente una spiegazione a questa foga momentanea.
Kuroo smette di ridere e riprende aria prima di voltarsi verso di me e rispondere.
- "Daddy dom, little boy". - dice.
Non sono un tipo che ride parecchio. Non lo sono mai stato. Ma in questo momento mi fa male la pancia, mi manca il fiato e devo aggrapparmi ad Ushijima vicino a me da quanto forte mi sto letteralmente distruggendo dalle risate. "Daddy dom"? Asahi?
- Un momento...ma Noya? Noya che dice? Poverino, se lo sapesse... - inizia Daichi, ma una strana luce negli occhi di Asahi mette fine alle nostre bonarie prese in giro.
- Noya lo sa perfettamente, Sawamura. - afferma, e poi lascia perdere come se questo discorso fosse chiuso e non ci fosse più assolutamente niente da dire.
Il silenzio cade fra noi per un secondo. Oh, ora lo vedo. Sì, Asahi può decisamente essere un "daddy dom".
A interrompere la tensione arriva Ushijima, che prende un tiro e poi passa il bong di nuovo a Bokuto.
- A me piacciono i porno con i ragazzi con i capelli rossi, anche se alla fine guardo sempre il video che ho fatto con Satori e quindi i porno li guardo poco. -
Ah. Eh. Cosa?
Bokuto spalanca gli occhi come fosse davvero un gufo.
- Amico ma cosa stai dicendo? - urla in faccia al neofita pornoattore al nostro fianco.
- In che senso? Una volta io e Satori abbiamo messo il telefono sul comodino, e poi abbiamo fatto sesso e ci siamo ripresi. Ve lo farei vedere, ma mi ha detto che mostrare i genitali a persone che non siano lui è tradimento. - ribatte tranquillissimo, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Kuroo gli mostra il pugno per fare in modo che lo batta contro il suo, facendogli i complimenti.
- Mi sa che ti avevamo sottovalutato, Ushijima. - ammette, e quello ringrazia come se fosse davvero un complimento serio. Quest'uomo è davvero troppo ingenuo.
Ricominciamo daccapo, Bokuto con il bong, cellulare in mano, impazienza serpeggiante.
- Ok, ora andiamo con... ecco, sì. "Non ho un modo di scopare preferito". -
Alziamo la mano tutti. Tutti.
Bokuto per primo.
Aspira, espira e parla.
- Sarò una basic bitch ma missionario e Keiji che piange sono la combo perfetta. -
Kuroo ghigna, e prende il bong.
- Cazzate. Il mio micetto che mi cavalca per tutta la notte è perfetto. -
Ok, stiamo decisamente abbandonando il selciato del politically correct per avviarci baldanzosamente nella via delle "cose che non volevo sapere ma che ascolterò giusto perché sto fumando erba".
Daichi che afferra il bong e fuma mi terrorizza.
- Qualsiasi posizione, basta che Suga sia ubriaco o geloso. Diventa una furia. Non potete nemmeno immaginarlo. -
Iwaizumi sorride, poi anche lui tira una grande boccata di fumo.
- Invece rilancio dicendovi che è quando sono io che sono geloso che Schifokawa impazzisce. Si fa fare qualsiasi cosa, persino in pubblico, e poi fa tutto il timido dopo. -
Ci sta, ci sta.
Poi iniziamo a viaggiare nei territori spaventosi. Il bong passa ad Asahi, che dopo la semi confessione di prima inizia a spaventarmi.
Prende un tiro. Arrossisce. E ne prende un altro.
Inizio a spaventarmi. La sua confessione è tanto sconcia che ha bisogno di fumare due volte prima di dirla?
La risposta è sì.
- Adoro quando lego Yuu alla testiera del letto e lo faccio venire anche sei o sette volte di seguito e mi prega di smettere e piange ovunque. - mormora.
Asahi, insegnaci ad essere tutti come te.
E poi Tsukishima prende il bong, esperto quasi più di Kuroo e Bokuto, poi sorride e vedo le iridi ambrate scintillare da dietro gli occhiali. Si passa la lingua sulle labbra.
- Tre cose: Tadashi con la gonna, le manette e un frustino. -
Bokuto urla una cosa del tipo "ve l'ho detto che Tsukki è selvaggio", Kuroo ride, Daichi ha gli occhi fuori dalle orbite e io sto per vomitare anche solo all'idea di loro due che fanno sesso.
Che schifo.
Passano prima ad Ushijima che a me, dal quale ormai non mi aspetto più nulla di serio ma che invece decide di stupirmi con una confessione di un certo calibro per una serata del genere.
- A me piace quando Satori mi dice che mi ama e mi abbraccia e poi lo facciamo con calma e ci addormentiamo abbracciati. -
Asahi, che inizia ad essere un po' più sfocato di quanto non mi ricordassi e trascina le parole in modo quasi lagnoso, ridacchia.
- Che bravo, Ushiwaka. Sei proprio un cucciolo. -
Ma non aveva finito.
Espira completamente il fumo di bocca e ricomincia a parlare.
- Ah sì e poi adoro alla follia quando mi prega di venirgli dentro o anche il gioco di ruolo dove fa la segretaria e poi mi piace farlo all'aperto. -
Ma insomma, Ushijima, ce l'avevi quasi fatta.
Il bong arriva a me che come fossi un esperto, cosa che di fatto sappiamo tutti non sono, faccio il passo più lungo della gamba e trattengo il fumo nei polmoni qualche secondo prima di espirare. Sento la gola che inizia a bruciare, la trachea che chiede pietà e le narici in fiamme.
E inizia a girarmi la testa.
Passo l'oggetto magico al proprietario e ridacchio pensando alla domanda a cui devo rispondere. Se fossi in una condizione o situazione diversa non so che cosa avrei potuto rispondere. Ma questa volta, va così.
- Oh, non saprei scegliere in effetti. Amo che Shou sia rumoroso, ma lo è sempre. Urla come una fottuta ragazzina. La scopata migliore è sicuramente quella dopo che abbiamo litigato nello spogliatoio della squadra. Dio, è successo di tutto. - confesso, e Tsukishima si strozza con la sua stessa saliva davanti a me.
- Vorresti dirmi che mi sono cambiato in mezzo alle tracce del tuo sperma? - chiede, paonazzo.
Non sono al mio, ma anche quello di Shou.
- No tranquillo, abbiamo pulito dopo. - ribatto.
- Come? Con il detersivo, mi auguro. -
- Con una salvietta igienizzante. -
Un conato scuote il suo corpo longilineo. Allunga un braccio verso Bokuto.
- Dammelo, devo riprendermi. -
Io sorrido come un cretino.
Iwaizumi si gratta la punta del naso rimuginando ed emettendo uno "mmh" pensieroso, e tutti iniziamo a guardarlo.
- Ma se abbandonassimo questa stronzata del "non ho mai" e ognuno facesse semplicemente le domande che gli vengono in mente? Tanto stiamo già facendo un confessionale. -
Kuroo ripete il ridicolo gesto di baciargli la gamba calzata nei jeans.
- Hai sempre ragione, Iwa. - gli dice.
- Però prima dobbiamo essere più fatti. Daichi e Iwaizumi sembra neanche abbiano fumato. Su, su, tre tiri a testa, tanto la roba è tanta e per stasera dev'essere finita. - commenta Bokuto, e un rumore di accordo generale serpeggia fra di noi.
Tre tiri a testa.
Anche per me che sono praticamente sulla luna dopo averne fatti solo due.
In questi venti minuti succede di tutto. Iwaizumi inizia per primo, e ne fa addirittura quattro di tiri, poi si alza e annuncia a tutti di voler andare in bagno. Torna dopo aver preso una birra.
Kuroo stranamente da fatto non parla molto, sta seduto, occhi chiusi, sembra vagare nell'aria.
Bokuto diventa dieci volte più idiota. Ride in maniera ridicola, la voce che salta da un acuto ad un basso dietro l'altro, tira fuori una bottiglia di whiskey dal mobiletto dei suoi e inizia ad offrircene come non sapesse che il giorno dopo gliel'avrebbero fatta pagare.
Tsukishima rimane normale. Sembra fin troppo abituato per i miei gusti.
Asahi perde le inibizioni.
Daichi sorride.
E poi ci siamo io e Ushijima. Io vedo le nuvole, vedo le comete, vedo i draghi. Inizia a girarmi la testa. Ho la gola secchissima mentre chiedo, in quello che sembra un rantolo, al mio nuovo migliore amico Wakatoshi se posso appoggiarmi su di lui.
Ha gli occhi scuri arrossati, permeati da una patina di confusione e nebbia, mentre annuisce e mi abbraccia con i suoi bicipiti saldi mentre mi infila in mezzo alle sue gambe aperte e lascia che appoggi il retro della testa sulla sua clavicola.
È relativamente comodo, per essere ottantacinque chili di solo muscolo.
Anche lui è decisamente fatto, ma non si esibisce in particolari manifestazioni di idiozia. Fino ad adesso.
Nonostante non mi importi molto che la nostra posizione possa essere equivoca, inizio a elaborare questi pensieri mentre le sue braccia si chiudono su di me. Come se volesse che mi accoccolassi sul suo corpo.
E poi lo fa. Mi tocca il culo.
Mi giro con gli occhi azzurri completamente inebriati dallo shock.
- Perché l'hai fatto? - grido alla sua faccia incredula.
Lui aspetta qualche secondo.
- Non mi piace il tuo culo. Quello di Sato è più rotondo. -
- E dovevi per forza toccarlo per saperlo? -
- Era lì. Ho pensato "ci provo e vedo". -
- E allora sai una cosa? -
Mi scosto da lui, tirandomi sulle ginocchia.
- Ora ti giri e mi fai toccare il tuo. -
A questo punto mi unirò al suo trial altamente specializzato di palpazione culi, per vedere se è davvero quello di Shou che ha la forma e la consistenza perfetta o se è il mio stupido cervello demisessuale a farmelo credere.
Ushijima acconsente, si alza e si gira.
Devo ammettere che non sembra un brutto culo.
Appoggio la mano aperta, stringo le dita e capisco.
Non si può dire che non sia sodo, né che non abbia una bella consistenza, ma quello di Shou è tutta un'altra roba. È più alto, più liscio, più delicato ma arrapante, è semplicemente diverso.
Alzo le spalle.
- Niente da fare amico, neanche tu hai niente a che spartire con Shouyou. -
Ridacchiamo entrambi.
Poi i nostri allegri compagni che stanno finendo i loro tre tiri d'obbligo richiamano la nostra attenzione.
Tsukishima che pur sembrando normale ha fumato almeno quanto noi inizia a parlare.
- Parte che preferite del corpo del vostro ragazzo! -
Sento Bokuto, Daichi e Asahi, assieme a me, dire "culo", un Ushijima che ci sorprende con "mani", Kuroo che risponde "le orecchie e la coda" e Iwaizumi che tace per un secondo.
Prima di entrare in full berserk e scaldare la serata.
- La bocca. Dovete vedere come la usa Bruttokawa, è un mago. Lo prende tutto fino all'ultimo centimetro e ti guarda soddisfatto come se fosse la cosa più facile del mondo prima di farsi scopare quelle labbra da angelo fino che non si strozza. -
Dio Iwaizumi, sei un mostro.
Riceve un paio di affettuose pacche di incitamento, prima che la faccia di Asahi si apra in un'idea a sua detta meravigliosa.
- Oh, sì, mi piace. Facciamo che chi dà la risposta migliore fa la domanda dopo. -
Ci sta, sono d'accordo.
- Ok, allora tocca a te Iwachan. - lo incalzo, sorridendo davanti alla sua gioiosa faccia virile.
- Non chiamarmi così, Tobio, se penso troppo a quel maledetto mi viene duro. Ok, dove eravamo? Ah, sì, la domanda. Skill migliore del vostro ragazzo? -
Ridacchio, prima di pensarci.
Ma Daichi mi precede.
- Koushi è bravissimo a scoparsi da solo. Quando dopo una giornata stancante mi butta sul letto e mi fa stare là steso mentre fa tutto lui...Dio, mi fa diventare matto. -
Ushijima alza il pollice.
- Satori ha qualcosa di esibizionista. Riesce a venire completamente in silenzio quando lo facciamo in posti pubblici. - ammette, e io inizio a pensare che le cose che non riesco a metabolizzare di stasera sono talmente tanto che potrei esplodere.
- Noya viene anche dieci volte di seguito, piangendo, contorcendosi e implorando pietà mentre lo frusto. È un tale belvedere. -
Ok, con Asahi stiamo scendendo nello spinto.
- Oh, Asahi, mi fa piacere sapere che io e Yams non siamo l'unica coppia BDSM del gruppo. La skill che amo di più del mio Tadashi è che sembra un cazzo di ragazzino indifeso e innocente ma poi tira su quel culo come se fosse in calore e ti prega di scoparlo, di legarlo, di picchiarlo, Dio, non posso pensarci. -
Non guarderò mai più Yamaguchi allo stesso modo.
Mai.
Dopo l'hardcore di Asahi e Tsukishima le confessioni di Bokuto e Kuroo non mi spaventano particolarmente.
Un pacifico Kuroo ci sorride dicendo che ama di Kenma quando per il suo compleanno si mette un buttplug con la coda da gatto e si lascia mettere il guinzaglio.
Dio, ma sono l'unico stronzo a fare sesso vanilla qui dentro?
Bokuto ride appoggiando le mani sul retro della nuca, poi si lascia andare contro lo schienale.
- Io devo accodarmi ad Iwachan. Le pompe di Akaashi ti succhiano via anche l'anima. -
Io do il mio piccolo contributo parlando delle urla iper erotiche di Hinata.
- Do la vittoria a Tsukki per questo turno. - biascico poi, e la maggior parte acconsente, nonostante Daichi e Iwaizumi parteggino per Asahi.
Il palo della luce che ora so essere grande fan di lattice, culi e fruste, ci guarda con una vena di sadismo da dietro gli occhiali.
- Chi di voi ha provato a prenderlo nel culo almeno una volta? - dice poi.
Bokuto infila la lingua in mezzo ai denti e stringe le palpebre.
- Abbiamo detto onestà, no? Una volta sola. È successo una volta sola. Il patto mio e di Keiji quando ci siamo messi assieme era di fare una prova per uno e decidere cosa volevamo fare. È finita che io l'ho scopato comunque, ma il tentativo c'è stato. -
Kuroo scoppia a ridere. Io spalanco gli occhi. Bokuto, il grosso, massiccio, imponente Bokuto che lo prende nel culo? Dio, che immagine.
Pare essere l'unico finché non mi rendo conto con orrore che vicino a me anche Ushijima ha la mano alzata.
- Satori ha detto che voleva provare. Che non avrebbe fatto male. Ha fatto schifo, ed è durata due secondi, poi mi sono arrabbiato e l'ho sbattuto sulla porta della mia camera. -
Solo i veri uomini sono in grado di essere così onesti.
Rispetto.
Siccome apprezziamo il dettaglio della porta della camera diamo la vittoria a Ushijima, guadagnandoci un indignatissimo Bokuto che si scola mezzo bicchiere di whiskey come consolazione.
- Oh, parliamo di una cosa che mi piace. L'outfit che vi fa voglia di strappare i vestiti di dosso. -
Daichi sorride.
- La divisa del Karasuno. Me lo fa venire di marmo su Suga. -
Mimo un conato.
- Quindi ce l'hai sempre duro durante le partite, capitano? -
- No, ma diciamo che qualche volta ci sono andato vicino. -
Kuroo alza la mano.
- Kenma con le parigine che gli stringono le cosce è meraviglioso. Sembra un gattino e voglio sempre fargli finire la voce in gola quando le mette. -
Condivisibile. Se immagino le gambette di Shou con le parigine riesco persino a capirlo.
- Tadashi con la gonna, ma l'ho già detto. -
Bokuto agita la mano per farsi notare. Ha una faccia di vittoria stampata in volto.
- Akaashi con la lingerie di pizzo nero, le autoreggenti e il culo stretto in un perizoma talmente piccolo da esaltarlo per bene è irraggiungibile. Irraggiungibile. -
Ok, vittoria concessa a Bokuto. Devo prendere spunto.
Il capitano della Fukurodani ci obbliga a fare tutti un altro paio di tiri a testa, finché le piccole cime verdi non sono finite e l'aria è talmente pesante da sembrare annebbiata.
Non so cosa succeda.
La mia testa è adagiata sul muro di muscoli che è l'addome di Ushijima steso per terra, e Bokuto è al telefono con Akaashi che lo prega di venire a recuperarlo.
Kuroo in un angolo ha la voce bassa, mimetizzata nell'atmosfera rumorosa, e le uniche parole che gli sento dire sono "gattino", "coda", "scopare", "urlare".
Asahi e Tsukishima, nuovi migliori amici al pari di me e Wakatoshi, sono seduti sull'angolo del divano, la loro conversazione che è passata ad un livello che neppure afferro.
- No, devi lasciarlo lì. Non devi cedere. Se gli facesse male userebbe la safe word. Tu infili il vibratore, lo accendi, e poi te ne vai a fare la spesa con il telefono sempre acceso nel caso abbia bisogno di qualcosa. Quando torni ti pregherà come un bravo bambino. -
- Ma, sarà. Preferisco costringerlo a pregare sculacciandolo. -
- Capisco, ma immaginati il tuo ragazzo disperato perché te ne sei andato e lui voleva solo che lo scopassi? La vedi, la faccia frustrata? È arte. -
Ok, cambio canale.
Iwaizumi e Daichi sono spaparanzati sul divano che continuano a farsi domande della serie "massimo delle volte che hai scopato in un giorno". Per la cronaca, erano tredici quelle di Daichi e quindici quelle di Iwachan.
Decido di rimettere il focus su di me. Sposto la faccia facendo in modo di vedere Ushijima in faccia e sorrido.
- Ushiwaka Japan, tu non hai voglia di fare sesso? -
Di tutte le domande che potevo elaborare proprio questa? Che sembra voglia molestarlo.
- Sì, ma con Sato, non con te. -
Lo ignoro.
- Chiamiamolo al telefono e chiamiamo Shouyou. -
Annuisce.
Tiro fuori il cellulare dalla tasca, evito magistralmente di chiamare mia madre e premo il dito lungo sulla faccia sorridente del mio ragazzo arancione. Squilla due volte prima che la sua voce faccia capolino dall'altra parte.
>> Tobio! Come va? Tutto bene? <<
>> Sono fattissimo. Voglio scopare. Vieni a prendermi e facciamolo in camera dei genitori di Bokuto. <<
>> Che? Ma che cosa hai fumato? <<
>> Erba <<
>> E non ti fa male? <<
>> No, è bellissimo. Ora vieni. Mi servi. <<
>> Sarei venuto comunque, che Kenma è entrato in camera urlando che Kuroo doveva tornare per forza a casa ora. <<
Perfetto.
>> Ti aspetto. Porta il lubrificante. Ti amo <<
E chiudo la chiamata.
Passo il telefono ad Ushijima e mi alzo prima di sentire quello che dice a Tendou. Mi allontano per sedermi su una sedia della cucina.
La pace mi invade.
Forse la droga, forse il caldo, forse l'alcool. O forse la sensazione rilassante di essere in mezzo a persone che sono mie amiche, la pancia che fa male perché ho riso troppo, le rughe del viso piegate in un sorriso idiota. E anche che Shouyou è per strada e fra poco vedrò la sua testolina arancione.
E aver parlato di sesso.
Tutto bello.
Tutto divertente.
Voglio decisamente rifarlo.
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