*Nell'attesa di finire la lettura e stesura della recensione per Zairisha, vi propongo questo piccolo extra.  Non temete, sto arrivando con le nuove recensioni (solo che i capitoli sono tanti ed il mio tempo per leggere poco)*

Mi è stato chiesto, qualche tempo fa, di dare un'opinione solo ed esclusivamente alla cover di una storia e, visto che la cosa non mi ha richiesto più del tempo per scrivere questo breve paragrafo, ho deciso di pubblicare la recensione qui.

Lo so, dovendo ancora finire il lavoro degli altri autori in lista è un po' scorretto, ma ripeto, l'ho fatto in via speciale e per la brevità della richiesta. Non dovendo leggere e valutare nulla, la cosa è giustificata, quindi mi auguro che tutti possiate trovarla interessante ed utile in una qualche maniera.

La copertina che andrò ad analizzare è di @theblackcatshadow e sarà presto visibile su Wattpad -sempre se il mio parere non infrange sogni e speranze- quindi andiamo subito a vedere di che si tratta e quali punti sarebbe meglio modificare.

Elementi positivi:

1. Gli elementi presenti nella grafica hanno un buon peso visivo: non ci sono angoli troppo pieni o troppo vuoti.
2. I colori: il fatto che la copertina sia per lo più scura ed il titolo chiaro, fa sì che sia ben leggibile anche con dimensioni ridotte. Non si perde tra gli altri punti compositivi.

3. L'immagine nella parte inferiore della grafica ha attinenza con ciò che il titolo esprime, cioè il legame con la musica. E' sempre bene scegliere quest'abbinamento, in modo che il tema principale sia costantemente messo al cospetto degli occhi dei lettori. La copertina è il primo elemento che ci parla della storia.

Elementi negativi:

N.B. ad una prima occhiata un paio di cose mi erano sfuggite (sarà anche colpa del fatto che l'ho vista a pc), ma poi tutti i nodi sono venuti al pettine, seppur non siano così indistricabili e numerosi.

1. Le font: già tra titolo e sottotitolo ce ne sono due, e potrebbe anche andar bene visto che sono di una "famiglia" simile, ma poi quando veniamo al nome dell'autrice ecco ne ne spunta un'altra, proveniente dal gruppo dei "comic sans". Più font vengono utilizzate all'interno di una grafica, più si crea disarmonia. Bisogna saper scegliere, optare per un'unica linea stilistica.

2. Titolo: come ho detto prima, il titolo va bene perchè in contrasto con lo sfondo e grande, dalla font pulita; ciò che però dà problemi, è il sottotitolo posizionato a quel modo. Non so voi, ma all'inizio avevo letto riga per riga senza trovarci alcun senso. La frase andrebbe posizionata sotto, magari invertendo i due stili di scrittura e dandole così meno importanza, oppure spostata altrove come "citazione" o premessa.

3. Il nome autore: si perde. il fatto di averlo messo in "trasparenza" o "overlay", fa sì che quasi passi inosservato. Desaturizzarlo è un conto, ma andrebbe sempre meglio tenerlo in linea con il titolo o comunque visibile -sennò chiunque potrebbe rubare l'idea e coprirlo.

4. Il cerchio: vede quella figura rotonda e tratteggiata attorno al titolo? Bene, è proprio di quell'elemento che vorrei parlare. Se notate, nel modo in cui è posizionato, va ad unirsi alla luna, quasi alterando la propria funzione/forma.

5. Le sagome bianche: in principio farei notare come, al loro interno, si possano ancora vedere le linee di una qualche texture. La cosa si scontra totalmente con lo stile sottostante, dando l'idea più di "appunti", di un ritaglio fatto senza attenzione. Se il testo fosse un diario, potrebbe anche andar bene -ovviamente decontestualizzando i vari elementi e rielaborando la grafica -ma purtroppo non è così.

In secondo luogo, vorrei far presente che, rispetto al resto della copertina, queste sagome escono completamente fuori tema. Si parla di musica e amore, come ci fanno pensare il background ed il titolo della composizione, o di pattinaggio artistico?
Come nel caso delle font, bisogna far mente locale e scegliere cosa sia più importante mettere in mostra, senza esagerare.

Conclusioni:

L'idea alla base della grafica è buona e, nel modo in cui è stata eseguita, può illudere l'occhio di uno spettatore che se la trova davanti per la prima volta, ma ha tanti piccoli errori sparsi che, se corretti, potrebbero renderla certamente più curata ed invitante. 
Si tratta per lo più di trovare un compromesso tra "cosa voglio dire" e "come lo voglio dire", senza lasciarsi sopraffare dalle troppe lampadine che si accendono nella mente quando ci si mette davanti ad un qualsiasi programma di grafica.

Spero che con questa piccola analisi sia stato possibile vedere e capire gli errori non solo dell'autrice che mi ha chiesto il parere, ma di chiunque abbia una copertina che lascia qualche punto di domanda sulla sua esecuzione.

See ya, Space Cowboys! Ci vediamo prossimamente con la recensione di @JJ_Luis !