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3° Recensione: Aurora

Disclaimer (si prega di leggere)

Questa raccolta di recensioni e critiche è fatta, come il 90% dei servizi qui su Wattpad, da una ragazza che altro non è se non una spassionata lettrice. Cosa implica tutto ciò?

° Non faccio editing
° Il mio parere è personale e non rispecchia ciò che potrebbe dirvi qualcun altro

° Vi parlo da lettrice, non da bozzettista o professoressa di grammatica

° Non devo dire che la vostra storia mi piace o sia bella solo perchè avete decine di centinaia di migliaia di views, ma lo devo fare solo se effettivamente è così
° Non dovete essere d'accordo o meno con ciò che dico, perchè tanto è la mia rubrica ed espongo ciò che a mio gusto personale ritengo essere meritevole o meno
° Sono coerente con ciò che dico e penso
° Uso linguaggio colloquiale che può essere male interpretato, ma vi assicuro che non c'è malizia dietro a determinati commenti
° Critico con il semplice obbiettivo di aiutarvi a migliorare

° Non regalo niente a nessuno
° Non sono obbligata a finire la vostra storia se ritengo che non sia di mio interesse o che lacuni di determinate caratteristiche, in fin dei conti capita a tutti di iniziare un libro, scoprire che non piace ed abbandonarlo nel dimenticatoio

Il fangirl è possibile anche per me.

Titolo: Aurora

AutoreCamilleMemoir

Genere: FantasyStato: Completa

Copertina e Titolo:

Devo spezzare una lancia a favore di questa storia: l'avevo già notata. Questo fa ben capire che se mi fossi ritrovata nella sezione Young Adult e Fantasy -in una qualsiasi libreria dagli scaffali stracolmi- gli avrei concesso il lusso di farmi distrarre dalla ricerca e avrei preso tra le mani il libro, rigirandomelo per un pò e cercando di inquadrarlo meglio. La copertina mi piace per via dei toni, ma oltre a quello mi resta un pò muta, esattamente come Aurora. 

Sono certa di non essermi spiegata ai più, quindi riprendo il concetto, proponendovelo così: della storia, questa copertina, non mi parla affatto. Sì, i colori sono dannatamente suggestivi in una sezione come il fantasy, dove il nero fa pensare al mistero ed il viola ad una sorta di magia (così come i toni dell'azzurro), ma finisce tutto lì. Io, di quest'avventura -o disavventura, dipende dai punti di vista- a cui la protagonista va in contro, ci vedo ben poco. Insomma, leggo ed i colori che prevalgono sono altri: il rosso cremisi del sangue; il nero pece della notte, dei black out, del pelo di Giotto, dei capelli di Zeno, del castello, di Nathan. E poi ci sono sprazzi d'oro, piccole macchie bianche che sembrano lucciole. Questo è quello che avrei preferito vedere di primo impatto. 

Sì, è una bella copertina, ma non è la copertina.

Potrei anche dire che trovandomi davanti una grafica simile, il mio pensiero corra alle streghe, al mondo del Piccolo Popolo, non certo a quello che CamilleMemoir ci propone, però non voglio intimorire nessuno, ne vale comunque la pena.

"Aurora - silenzio e voce" questo è il titolo che bianco troneggia nella parte alta dell'immagine, e cosa posso dire al riguardo? Nulla praticamente. Abbiamo come tema la protagonista, la cosa che più la rispecchia, per cui ci immergiamo nella lettura e la riconosciamo. Possiamo girarci intorno quanto vogliamo, ma quando è un nome, quello che si mette tra noi e la narrazione, è difficile dare un giudizio (a meno che non scegliate Gertrude, allora lì si che bisogna fare un bel discorsetto). Chi sono io per dire che un nome non sia intrigante, o suggestivo, o evocatico o quant'altro? E' un nome; può piacere come può schifare. Può farci pensare ad una persona che conosciamo come può lasciarci indifferenti. Quello è.

Il sottotitolo invece, ci dice molto di più. Solo la prima parte sarebbe stata un pò ... anonima, ma quel "silenzio e voce" ci introduce un pelino di più in quello che Aurora è, in ciò che fa. Ci parla di lei e va bene così.  Forse un insieme diverso non avrebbe reso in egual modo.

Punteggio: 6/8

Trama:

Leggo, la scorro tutta e poi mi fermo. So, o almeno credo di saperlo. Lì, in quelle righe scritte in un anonimo font (standard per Wattpad), l'autrice ci presenta la storia e noi crediamo di avere già tutto quello che ci serve sapere sotto agli occhi. Ingenui. Non abbiamo la più pallida idea di ciò che si sviluppa in quelli che, fino ad ora, sono i cinquanta capitoli che compongono la narrazione.

All'inizio, andando di frase in frase fino alla conclusione, mi sono chiesta "Ma dove caspio è l'elemento fantasy in tutto ciò?" e per i primi -quanto, 20-25?- capitoli mi sono rifatta la stessa identica domanda. Camille, io lo dico, forse dovresti aggiungere qualcosa in quelle righe, anche solo un accenno a Nathan in modo che il lettore capisca, che non si ritrovi "deluso" nel ritrovarsi davanti alla storia di una ragazza complessata, ma che sappia, che prima o poi, la sua fame di "magia" venga saziata. Poi, che si parli di fate, stregoni, angeli e demoni, troll o quel che vuoi tu, può restare un mistero. Personalmente credevo -fino ad un certo punto- che non ti fosse ben chiaro il concetto di fantasy (pensiero fugace visto che leggendo non mi sei sembrata affatto una stupida); non avevo alcuna certezza che andando avanti, avrei trovato quello che mi aspettavo, quello che la categoria genere mi aveva illusa di leggere.

Però per il resto la trovo coinvolgente, credo fosse per quello che la misi nella mia "biblioteca". Ovvio, da un'introduzione così mi sarei aspettata tutt'altro! Non prendetela come una cosa brutta, anzi, sono rimasta piacevolmente stupida di come poi si è sviluppato il plot, semplicemente, avevo pensato ad un altro tipo di fantasy.

Punteggio: 7.5/10

Storia:

*Clap clap clap*

Originale, non c'è che dire. Ho letto i primi capitoli molto volentieri, perchè bisogna dirlo, l'autrice ha usato una tecnica molto sottile: pezzi brevi che ci introducono nel mondo di Aurora, un mondo rumoroso -perchè per carità di Dio, Milano è caotica ed i pensieri della protagonista sono un flusso continuo- , ma anche lento ed un pò vuoto. Lei vive una vita di silenzi, in cui solo un taccuino le permette di avvicinarsi alle persone; si districa tra un passato orrendo, una tavola calda, un appartamento che condivide con il suo gatto ed un amore ossessivo e a tratti impossibile con un ragazzo che nemmeno l'ha mai notata. Qui ci vuole un altro applauso però, per un numero imprecisato di capitoli l'autrice mette in evidenza solo le sensazioni ed i pensieri della sua creatura. Ma vi rendete conto di quanto sia difficile evitare i dialoghi? La maggior parte degli scrittori alle prime armi (o gli incapaci in alcuni casi) abusa in modo nauseante delle conversazioni o di quelle descrizioni oggettive che corrodo gli occhi. CamilleMemoir invece -munita di una discreta (intendo dire sopra alla media con questo termine) conoscenza della letteratura e dell'italiano- ci evita simili patemi. Poi non nego che in alcuni punti Nathan abbia grossi spazi in cui parla e straparla, ma la maggior parte delle volte quei discorsi sono d'aiuto alla narrazione: spiegano, buttano lì un insegnamento di vita etc, insomma, ce lo fanno conoscere. Il resto sono frasi brevi in cui è facile riconoscersi (come i battibecchi con la protagonista).

Devo dire che ho trovato abbastanza complicato associare la storia di Aurora prima, a quello che segue nella seconda parte, ma confido che tutti i tasselli vadano al loro posto. Mi è stato difficile anche mettere insieme la parte in cui la nostra eroina combatte  con se stessa, ed il modo in cui la storia si è svilluppata.

(Please, tell me that somehow there's a reason for everything)

Ti do ancora tanta fiducia autrice, non farmi andare in pappa il cervello, già ne è rimasto poco.

Ci sono tanti e ben piazzati colpi di scena, dalla natura di Zeno, all'identità di Nathan, all'indole di Aurora di ripercorrere le orme paterne, all'alter ego scatenato e così via (non proseguo sennò finisco oltre quella sottile linea chiamata spoiler).

Quello che serve quindi c'è, solo che si palesa con molta calma.

ps. che sennò poi me lo dimentico. Le parti in cui Aurora ci parla al presente, mi hanno mandata assai in crisi, credevo fossero tutte premesse dell'autrice, che inserisse qua e là sue esperienze. Schiaffeggiatemi.

Però vi può far capire quanto fossi presa dalla lettura.

Punteggio: 9/10

Grammatica e tempi:

Aurora ci racconta in prima persona la sua vita, la vita che fu. Introduce la narrazione parlandoci al presente, senza accennarci troppo e poi tutto vola indietro nel tempo, nei suoi ricordi. Buon  passaggio tra un tempo e l'altro, sì.

Quando è voce a comandare, la narrazione passa in terza persona, cosa che forse stordisce un pò il lettore, ma nulla di grave visto che preannunci il motivo di quei cambi.

Per quanto riguarda gli errori, ne ho trovati pochi, molti dei quali causati dalla distrazione o stanchezza. Ti annoto solo questo Camille: nel capitolo 42 ("Grugnire") tutti i dialoghi della prima parte, fino alla corsa più o meno, sono inesistenti. Bug del sistema o errore di html, sta di fatto che non ho capito nulla di quel che accade.

Punteggio: 11/12

Personaggi:

Un'infinità di personaggi, sono ovunque, spuntano come funghi in uggiose giornate settembrine.
Ed io sarò chiara, affronterò solo quelli che a mio parere sono i più importanti, perchè sennò dovrei spendere il resto della settimana ad analizzare solo questo punto.
Parte prima del racconto:
Ci sono molti personaggi che nella tavola calda ruotano intorno alla protagonista, però nessuno di loro è approfondito abbastanza da farci affezionare. Questo è un bene. Se ci fossimo affezionati agli "umani" non sarebbe stato facile eliminarli dalla narrazione, ci sarebbe rimasto l'amaro in bocca e la lista di persone da tenere a mente sarebbe divetata talmente lunga da fare a gara con la spesa di fine settimana, quando rimpolpare il frigorifero è una necessità se in casa siete in quattro. Però non si potevano omettere, perchè nella vita tutti incontriamo ed interagiamo con altri esseri viventi, sarebbe stato completamente irreale avere una protagonista simile ad un'eremita in MILANO!

All'attenzione sono tre i personaggi che ci vengono portati (uno lo affronto in seguito però), tra cui Giotto e Zeno. Il primo è un gatto nero, vecchio ed affettuoso, l'unica famiglia che Aurora può vantare. Siamo franchi, è talmente presente nelle giornate e nei pensieri della protagonista che nolenti o volenti, finiamo con il considerarlo un personaggio a due zampe di vitale importanza.
Spoiler (saltate questo pezzo fino al prossimo capoverso se non volete rovinarvi la sorpresa). Muore. Immagino la fiumana di lacrime scappate alle gattare di tutto Wattpad, ma più che veder morire un gatto, io ho visto morire un amico. Non era più un semplice animale da compagnia, era l'ultimo tassello che teneva insieme la vita di Aurora, ciò che l'ancorava ad un passato che -seppur vogliosa di dimenticare- non voleva perdere del tutto. Questa è la mia opinione.

(Fine spoiler, lettore puoi riprendere da qui)Il secondo invece, ci viene disegnato come la personificazione dell'amore, quella storia romance ed improbabile che è tanto clichè nei racconti, quanto fa sognare migliaia di inguaribili romantiche.Boom! Colpo di scena. Proprio quando anche noi, con la protagonista, sembriamo dire "Evviva, dopo anni di stalking finalmente una cosa bella" tutto si ribalta. Zeno non è più quel ragazzo che Aurora ha idealizzato, non è più amore, non è più ossessione. Zeno diventa il lasciapassare per la seconda parte del racconto. L'ho amato? L'ho odiato? Ni.

L'ho trovato molto particolare come personaggio, insomma, è reale e alla fine è impossibile non desiderarne la castrazione.

Seconda parte:

Daffodil. La metto per prima perchè semplicemente la amo. E' così Luna Lovegood da andare a fare a pugni con il ruolo che ricopre. La prima impressione è stata quella di un personaggio cattivo, di poco conto, poi ritorna ed è una stordita che vaga senza meta, ti si intenerisce il cuore e pensi subito a quale sia il motivo di questa sua ricomparsa. Se non fosse abbastanza, questa risposta arriva verso il capitolo 46, quando si rivela ad Aurora come Virgilio si è rivelato a Dante: una guida.

Amore totale.

Altri personaggi fanno da sfondo, come Hideki, Emily e Laura, altri hanno un pò più di spessore, come Trevor, che in alcune righe pare essere -più che tutor- una specie di fratello maggiore. Forse non per desiderio proprio, ma per obbligo, però l'impressione che mi lascia (sia quando le da la mappa sia quando la rimprovera sulle scale) è quella.

Poi c'è lui, il motivo per cui mi sono ritrovata a fangirlizzare come una tredicenne che affronta per la prima volta gli ormoni.
Nathan. All'inizio, quando approda sul tetto di Aurora, ho pensato fosse una specie di angelo e così è restato per quasi tutta la prima parte del testo, poi però, anche lui come Daffodil ribalta la frittata e diventa un'altra persona. Ho amato il suo look un pò dark, il bipolarismo perenne, i discorsi profondi e le manie. Ho amato lui nel complesso e l'ho fatto ancora di più quando mi è stata rivelata la sua vera identità, che pare essere una macchia di sporco sul vestito nuovo degli stereotipi. Spero di aver reso l'idea.

Nathan si apprezza come personaggio e diciamolo, un pò ci troviamo a storcere le labbra quando ci si rende conti di cosa, abbiamo apprezzato. Ma va bene così, io lo amo comunque.


Infine c'è Aurora, che ho tenuto per ultima perchè credo di averne già indirettamente e ampiamente parlato. Il flusso di pensieri in cui ci butta all'inizio ci rende impossibile odiarla e se odiamo lei, finiamo con l'apprezzare Voce, che è pursempre la stessa cosa. Solo che la protagonista cambia, muta capitolo dopo capitolo e ci ritroviamo davanti qualcuno che non è più lei, restando comunque la nostra eroina. Mi sono stupita del fatto che alla fine della seconda parte, Aurora sia diventata un pò l'ombra di suo padre. Lo ha odiato, ha provato a dimenticarlo, ma alla fine ha seguito le sue orme. Della ragazza timida ed impacciata dell'inizio non abbiamo quasi più nulla e allora mi chiedo: alla fine, non è stata comunque Voce a prevalere? Chi ha già letto potrà sicuramente ragionare su questa mia domanda e provare a rispondere, per tutti gli altri, lascio il beneficio del dubbio.
Nel giro di un paio di mesi, ad ogni modo, la ragazza che è sempre rimasta uguale cambia, si trasforma nella classica eroina da fantasy un pò violento e ricco di salienti colpi al petto (battuta sottile ne confronti di Zeno *rido da sola*).

Ryan ed altri personaggi per ora non me la sento di vederli, conosco troppo poco di loro e solo la terza parte potrà dirmi di più, quindi mi fermo qui.


Punteggio: 9/10


Conclusione:

"Aurora - silenzio e voce" merita? Sì. E' un buon young adult/fantasy, dalle sfumature rosso sangue e ombre nette. Ci fa affrontare temi delicati quali la morte e l'amore, l'ossessione e la violenza, ma tutto senza dimenticare che comunque, si sta affrontando un'avventura in un mondo al limite dell'irreale.

Ho cercato di sfruttare ogni momento libero per proseguire con la lettura, perchè a questo punto mi ha davvero presa. Ci sono punti bui in cui non riesco a schiarirmi i dubbi e le idee, ma aspetto la fine per poter dire che siano zone problematiche della narrazione, non si sa mai che l'autrice voglia mettere spiegazioni più in là.

Unico appunto, non metterei i capitoli come "news", "challange" etc tra un pezzo e l'altro, piuttosto concediti delle note d'autrice alla fine dei vari pezzi, in modo da non allungare inutilmente la lista di parti che compongono la tua storia.


Quindi, quindi, quindi, il testo di CamilleMemoir termina il suo viaggio nella mia recensione con un punteggio di 42.5/50, aggiudicandosi un posto nella raccolta Diamante.

Ottimo no? Ed ora sotto con la prossima lettura!

See you SpaceCowboys


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