20° Recensione: Maledetto Stupido Amore
Disclaimer (si prega di leggere)
Questa raccolta di recensioni e critiche è fatta, come il 90% dei servizi qui su Wattpad, da una ragazza che altro non è se non una spassionata lettrice. Cosa implica tutto ciò?
° Non faccio editing
° Il mio parere è personale e non rispecchia ciò che potrebbe dirvi qualcun altro
° Vi parlo da lettrice, non da bozzettista o professoressa di grammatica
° Non devo dire che la vostra storia mi piace o sia bella solo perchè avete decine di centinaia di migliaia di views, ma lo devo fare solo se effettivamente è così
° Non dovete essere d'accordo o meno con ciò che dico, perchè tanto è la mia rubrica ed espongo ciò che a mio gusto personale ritengo essere meritevole o meno
° Sono coerente con ciò che dico e penso
° Uso linguaggio colloquiale che può essere male interpretato, ma vi assicuro che non c'è malizia dietro a determinati commenti
° Critico con il semplice obbiettivo di aiutarvi a migliorare
° Non regalo niente a nessuno
° Non sono obbligata a finire la vostra storia se ritengo che non sia di mio interesse o che lacuni di determinate caratteristiche, in fin dei conti capita a tutti di iniziare un libro, scoprire che non piace ed abbandonarlo nel dimenticatoio
Autore: @AriannaEna
Genere: Storie d'amore
Aggiornamenti da leggere: 28/28
Copertina e Titolo:
Finalmente la scrivania di Anime d'Inchiostro pare essersi liberata, se non per un romanzo che ancora se ne sta lì, in attesa che io lo afferri ed inizi a sfogliarne le pagine ed immergermi nella storia.
Lo scruto dapprima da lontano, poi pian piano mi avvicino, per identificarne meglio la grafica. Di primo acchito mi pare quasi di essere di fronte ad una pubblicazione della Newton&Compton, che per la loro linea di romance ha optato per uno stile molto simile: immagine romantica abbastanza anonima e semplice, unita ad un titolo grande e bianco che cattura l'attenzione.
Non posso dire quindi che sia completamente da bocciare, così come a livello grafico ci sono pochi, pochissimi appunti da fare:
○ se i due innamorati fossero centrati ci sarebbe più riempimento;
○ il fatto che per il titolo venga scelta una font corsiva fa sì che nel sovrapporla all'immagine possa risultare vagamente confusa;
○ il nome dell'autrice a parer mio, dovrebbe essere leggermente abbassato, in modo che il vuoto tra le teste dei soggetti e la scritta non sia eccessiva. Magari, ridurla anche di un paio di pt potrebbe giovare all'insieme.
Parlando personalmente, non la trovo di chissà che impatto visivo, men che meno evocativa, ma se dovessi valutare solo la parte più "professionale" non c'è molto da dire oltre ai tre punti qui sopra riportati.
Passiamo invece al titolo, a questo gruppo di parole che troneggia nel suo bianco sfavillante sulla copertina: "Maledetto stupido amore".
...
...
Non so perchè ma è il classico titolo da storia d'amore. Mi sembra un titolo già visto, qualcosa di poco originale e che non spicca in chissà quale modo.
Insomma, è il nome perfetto per un'opera che ad estetica potrebbe adattarsi bene alla raccolta citata prima.
(La copertina è stata cambiata dopo il completamento di questa sezione della recensione)
Punteggio: 6/8
Sinossi
Passiamo ora al trafiletto che riguarda la trama, quel dettaglio che in definitiva attira o allontana un lettore: " Bianca non ha mai davvero messo alla prova se stessa. È sempre stata protetta dalla sua famiglia e l'unica persona con cui si sia mai davvero scontrata, è stato uno stupido playboy, che le ha dato il tormento al suo primo anno di liceo.Ora invece ha iniziato il college a Denver e può contare solo su se stessa, sulla sua ironia e sul suo carattere impulsivo.Quando il suo mondo sarà sul punto di crollare, scoprirà di non essere davvero sola come pensava e che anche la persona più insospettabile, può diventare un fantastico alleato."
La mia versione: "Bianca non ha mai davvero messo alla prova se stessa, sempre protetta dalla sua famiglia, e l'unica persona con cui è arrivata a scontrarsi, è stato uno stupido playboy che le ha dato il tormento al primo anno di liceo.
Adesso però ha iniziato il college in un'altra città e può contare solo su se stessa, sulla propria ironia e sul suo carattere forte. Eppure, quando il suo mondo sarà sul punto di crollare, scoprirà di non essere davvero sola come aveva pensato e che la persona più insospettabile può diventare un fantastico alleato."
È : In questo caso, al posto di spezzettare la frase iniziale, sarebbe opportuno renderla più lunga ed esaustiva unendola alla parte seguente, quindi a mio avviso si potrebbe mettere una virgola ed eliminare il verbo essere.
si sia mai: il "mai" è già stato usato nella prima parte della sinossi e può risultare essere una ripetizione non del tutto apprezzabile, quindi sostituirla con "con cui è arrivata a scontrarsi" è forse più ottimale.
suo: perché eliminarlo? Perché già sappiamo che il soggetto del testo è Bianca, quindi non è necessario evidenziarlo.
Ora invece: non ha nulla di particolarmente sbagliato, semplicemente trovo che il suo "suono" all'interno della frase non sia melodico al punto giusto. A discrezione dell'autrice se tenerlo invariato o meno.
a Denver: in questo punto della Sinossi, non è necessario specificare la città in cui si trasferisce, soprattutto perché l'origine da cui parte la protagonista ci è ignota. Non sappiamo nemmeno se lei sia già in Colorado o meno, quindi lasciare tutto più sul vago avrebbe una coerenza maggiore.
sua: meglio utilizzare "propria", in modo da dare uno stacco al continuo uso della s e del pronome possessivo (di lei), ma anche per specificare meglio che è caratteristica solo di Bianca.
impulsivo: perché l'ho segnalato? Perché l'autrice sta erroneamente facendo passare l'impulsività come una caratteristica positiva, quando invece questo comporta essere persone che non pensano prima di agire, che non valutano i pro ed i contro delle loro azioni rischiando di mettersi in pasticci e difficoltà. Un modo per dare un messaggio più "positive" riguardo al carattere della protagonista, potrebbe essere quello di definirlo come "forte", che non esclude la possibilità che possa anche essere impulsiva.
Eppure: aggiungere questa semplice parola, può mettere maggiormente in risalto il fatto che Bianca fosse in errore e che, da questo, si susseguiranno poi una serie di eventi che ci porteranno alla storia nella sua interezza.
Detto questo, faccio notare come bene o male, dalla sinossi si possano cogliere tutti i punti fondamentali che andranno poi a costruire la narrazione. Sappiamo chi è e cosa fa la protagonista, abbiamo un accenno sul fatto che ci sia un ragazzo pronto a scombinarle i piani e ci viene detto che il tutto avrà luogo da una sovversione dei piani fatti da Bianca per il suo futuro. Certo, alcuni passaggi sarebbe meglio sistemarli, ma nell'insieme ci siamo.
punteggio: 6.5/10
Storia:
Devo dire che non sono tipa da Storie d'amore, o meglio: mi piacciono ma non quando tutta la narrazione si concentra su di loro; in più sono una fan sfegatata delle relazioni struggenti e che vanno male. Sì, provo un certo sadismo nei confronti delle romance che poi, tanto smielate e romantiche, non sono.
Comunque non è su questo che dovremmo concentrarci, bensì su ciò che effettivamente ci viene presentato da Arianna. Ciò che probabilmente l'ha fregata maggiormente a parer mio, sono i cliché che questo genere letterario fatica a scrollarsi di dosso. Se non riuscite a seguirmi, non preoccupatevi, adesso andrò a segnalarvi nel dettaglio ciò che intendo dire.
Si parte con una presentazione che bene o male ci sta, anche se non stiamo affrontando testi da teen fiction, dove al lettore serve essere introdotto con una sorta di scheda biografica al personaggio principale. Il target a cui ci si rifà è sicuramente quello di ragazze già avvezze alla lettura e che quindi vogliono scoprire la loro immaginaria "alter-ego" (sì, perché la maggior parte delle lettrici donne che si avvicinano a questa categoria narrativa cerca sempre di figurarsi nei panni del personaggio femminile) passo passo, attraverso un susseguirsi di eventi e pensieri che possano farle sentire parte del testo.
A dispetto di ciò, il tema ricorrente dei romance che ho trovato all'interno di questo primo capitolo è quello del trasferimento. Bianca infatti, passa da un paesino sperduto del Colorado (vi assicuro io che ciò vissuto che lo è), alla capitale dello stato, Denver. E se davvero, non vi ritrovate in questo pensiero, chiedetevi in quanti libri cartacei, virtuali e testi su wattpad che avete letto, avete riscontrato questa cosa.
Io bene o male direi una ventina.
Per quanto possa piacere o meno questa scelta, ci si ritrova a concordare sul fatto che è sempre un buon punto di partenza per iniziare un racconto; ciò che però mi ha fatto vacillare sul fatto che questo cliché fosse davvero tale, è stato il fatto che il rappresentante della specie animale munita in maniera massiccia di testosterone, all'interno della storia, non è una figura che Bianca incontra solo lì. Sì, il fatto che il manzotto di turno fosse in realtà parte del passato della protagonista, ha dato un tocco in più a ciò che ho letto.
Dicendo questo però, vi metto automaticamente di fronte al secondo luogo comune: lui è un figo. E non un tizio avvenente qualunque, ma uno di quelli alla Grey's Anatomy che, oltre ad un viso da modello di Abercrombie e gli addominali che sembrano mattoni a vista, ha anche un cervello ed una vita sessuale invidiabili. Insomma ragazze, perché a noi tutte ste gioie non capitano mai?
Anche in questo caso ho riscontrato un dettaglio che si è andato a contrapporre a questo secondo punto, cioè il fatto che persino Bianca sembri uscita da un telefilm patinato. Per quanto sia felice di non imbattermi nella solita protagonista anonima che riesce a conquistare il belloccio di turno, purtroppo il dettaglio si è presto andato perso.
Il terzo elemento ricorrente, anche se in modo altalenante all'interno delle romance, è stato il fatto che il rapporto tra i due personaggi principali iniziasse con un certo odio/amore, che dopo un susseguirsi di svariati eventi, tende a spostarsi quasi completamente sull'ultima parte. Il fatto che si passi da un estremo all'altro mi è apparso irreale a causa di alcuni paragrafi mal strutturati, in cui i ragionamenti dei due restano troppo superficiali, a tratti disconnessi. Ho trovato alcuni pensieri di Ryan banali, privi di un senso logico che capisco possa essere difficile da strutturare, soprattutto quando l'autrice è donna ed il narratore del momento uomo. per Bianca le cose sono andate diversamente: all'inizio il modo in cui ci si addentrava nei suoi pensieri mi era parso discordante con il suo ruolo di protagonista, ma lentamente ho visto qualche miglioramento, anche se come ho fatto notare all'autrice, c'è ancora molto su cui lavorare. Il problema del raccontare in prima persona è che, per il lettore, è come trovarsi all'interno della testa di colui o colei che parla e pensa, quindi se i pensieri non seguono un fil rouge diventa pressoché impossibile immedesimarcisi, sentirli proprie e rendere reale il soggetto che narra.
Ora, ci sono altri due eventi all'interno della storia (fino a questo punto -all'incirca il capitolo 13) che mi hanno fatto da un lato sorridere e dall'altro storcere le labbra. Andando per ordine di comparsa, quello negativo è il primo in cui mi sono imbattuta. Ad un certo punto della narrazione, mi sono trovata davanti ad una sorta di violenza "domestica" perpetrata dal ragazzo frequentato da Bianca nei confronti di quest'ultima. Cosa mi ha infastidita di questa parte? Il fatto che purtroppo (in particolare ai giorni nostri, dove si sente continuamente di disgrazie simili) questo argomento sia stato trattato in modo sbagliato. Essendo davvero delicato, se non si ha la sensibilità giusta per affrontarlo, questo aspetto cade nel banale, per qualcuno persino nell'offensivo o nel cattivo gusto; con questo non voglio dire che Arianna non possa metterlo all'interno della sua storia, ma personalmente non vi ho trovato l'empatia adeguata per parlarne. E' un deficit che si può colmare, come tante altre cose per altrettanti autori, però a me sta davvero a cuore come tema, soprattutto avendolo affrontato a mia volta all'interno di un'opera. L'accaduto è stato trattato con una superficialità che se rielaborata, pensata e approfondita, potrebbe trasformarsi in qualcosa di più significativo; non basta infatti dire che, dopo ciò che ha subito, si sente ancora spaventata, bisogna infatti descrivere meglio le sensazioni, facendo angosciare il lettore tanto quanto il personaggio.
Ciò che invece mi ha fatto sorridere, sono state tutte le vicissitudini a cui Bianca è andata incontro quando, a ridosso delle festività natalizie, è tornata a casa per stare con la madre. Quello che è stato raccontato in questa parte è un elemento originale, che difficilmente si trova all'interno di storie incentrate sulle relazioni amorose e ha dato al testo un punto a favore. Normalmente il ruolo della famiglia non è così vivo in questo genere narrativo e trasforma i protagonisti in sottospecie di "orfani"; metterlo in evidenza ha fatto sì che, non solo si riportassero in luce le origini (e quindi i valori) italiane della nostra eroina, ma che si desse al tutto un tocco più personale.
Da qui finalmente possiamo dire di entrare nel vivo del punto focale di tutta la storia: Ryan e Bianca che si saltano reciprocamente tra le braccia dando sfogo a mesi (per uno di loro anni) di astinenza. E chi ha orecchie per intendere, intenda.
Il loro rapporto, all'inizio "complicato", è stato un altro punto discordante dai classici stereotipi delle love story cosa che, credo si sia già capito, a me piace. E diciamocelo, fino a qui tutto okay, ma poi la relazione tra i due torna abbastanza facilmente sui binari già predisposti dal genere narrativo di cui fa parte, smorzando il mio entusiasmo.
A questo punto, siamo ormai giunti in prossimità degli ultimi capitoli. Non c'è stato nulla, prima, che abbia particolarmente catturato la mia attenzione (a parte ciò che vi ho già riassunto), cosa che nel bene o nel male potrei apprezzare, visto che in quasi ogni aggiornamento precedente ci veniva buttato dentro un colpo di scena che, ad una certa, perdeva pure il suo fascino.
Bene, qui invece il colpo di scena c'è, quello vero e che a parer mio dovrebbe un po' sintetizzare il lato comico della storia d'amore tra i due personaggi, dapprima acerrimi nemici e poi indissolubilmente legati da qualcosa di più grande. In parte potrebbe apparire scontato, soprattutto perché tra tutte le cose che l'autrice ha buttato all'interno della sua narrazione, ci mancava solo questa; in parte ha dato modo ad Arianna di mettere le basi per un sequel. Qui però vorrei dire, senza entrare nei dettagli, che seppur questa bomba finale non mi abbia poi shockata un granché, lo ha fatto invece un intero paragrafo che la mente dietro a questo testo, ha composto. Parlo di quando Bianca si trova fuori dal 24h (i minimarket presenti negli States) e riflette su tutta la situazione. Finalmente in questo frangente l'autrice mi ha dato prova di poter entrare più nella mente e nella psicologia delle sue creature, cosa che ho trovato assai lacunosa durante gran parte della lettura.
Valutiamo allora, arrivati al 28° ed ultimo aggiornamento, i pro ed i contro della narrazione. Da cosa voglia partire?
Pro:
-la storia si sviluppa bene nel genere di cui fa parte;
-Bianca cerca di uscire fuori dagli schemi a livello caratteriale;
-ho notato che gli appassionati delle love story hanno apprezzato molto ciò che è stato scritto;
-alcuni passaggi sono usciti fuori dagli schemi delle Storie d'amore.
Contro:
-tanti colpi di scena che si vanno a perdere e che sarebbe bene valutare come e quando mettere;
-un'introspezione più curata della psiche dei personaggi (Bianca e Ry), non potrebbe far altro che emozionare in maggior misura i lettori;
-la continua allusione (spesso esplicita) a temi sessuali, ha rovinato il romanticismo, spingendo il testo sull'orlo dell'Harmony.
punteggio: 6/10
Grammatica:
Tempi verbali confusi e sbagliati hanno fatto sì che la lettura della storia non procedesse affatto liscia. Ogni capitolo mi ha mandata in confusione. Ripetizioni sparse e abuso di punti, frasi corte e virgole, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione.
Non dico che sia tutto da buttare, ma da rivedere, riformulare e correggere. Alle volte mi sono anche imbattuta in parole mancanti, refusi che non dovrebbero esserci all'interno di una storia conclusa e che quindi, sarebbe già dovuta essere revisionata a puntino.
L'uso di termini volgari non ha aiutato il tutto. Sono pro alle storie crude, dai linguaggi amari e dalle tematiche forti, ma sono dettagli che vanno ponderati ed usati con criterio. Mettere un "stronza", "aprire le gambe" o "ho il cazzo in tiro" senza moderazione, fa sì che tutto il potenziale del paragrafo si vada perso, per non parlare del modo in cui la qualità del testo si ritrovi a precipitare verso il basso. In più, le Teen fiction e le Storie d'Amore, sono i generi che vanno per la maggiore qui su Wattpad, insieme al Fantasy; questo vuol dire che tutti possono leggerlo. Il rating maturo in questi casi, l'imporrei, ma non tanto per i significati di per sé, che si possono esprimere diversamente e persino camuffare, quanto più per l'uso e abuso che si fa di determinate parole.
Un beta o un correttore, potrebbero sicuramente trovare e segnalare molti più errori di quello che ho fatto io (più per pigrizia che per svista) e mascherare quelle parti a mio parere inadatte per il testo trattato.
L'opera necessita di lavoro, così come l'autrice ha bisogno di allenarsi su questo tipo di scrittura, in modo da rendere la propria opera più leggibile anche da parte di quei grammar-nazi di lettori che ogni tanto, ciclicamente, spuntano tra i seguaci di una storia, ma anche per far sì che non urti la sensibilità di follower più innocenti.
Punteggio: 4.5/12
Personaggi:
Bianca e Ryan, solo su loro voglio e c'è da concentrarsi, forse perché sono anche gli unici a cui l'autrice ha dato uno spessore tale da poter fargli un'analisi.
La protagonista femminile vuole essere forte, indipendente e sicura di sé, tre elementi che mi sono arrivati, anche se più che dalla sua psicologia, dai modi alle volte forzati che la caratterizzano.
Ostenta atteggiamenti da quasi "bad girl", anche se vuole mantenere un'educazione più tradizionalista e matura, che in alcuni punti ho trovato essere discordante con alcune azioni da lei compiute. Bianca si è contraddetta durante lo sviluppo della storia, dimostrando di non essere poi tanto sicura e convinta delle proprie scelte. Non è stato un personaggio a cui mi sono affezionata, soprattutto perchè non ho potuto scendere nella sua interiorità a tal punto da percepire veri e come miei i suoi sentimenti e pensieri.
E' il personaggio principale e per i miei canoni dovrebbe diventare pian piano parte del lettore, quasi ch'egli possa rispecchiarsi in lei.
Il protagonista maschile, Ry, invece è stato forse meglio sviluppato, più in linea con le idee che l'autrice gli ha messo in testa. Si è contraddetto solo una o due volte durante il corso di tutta la storia, bel punteggio in confronto alla sua partner. Mi è piaciuto perchè ha gli atteggiamenti classici del manzo di turno, anche se a tratti poteva apparire perfetto come uno dei medici di Grey's Anatomy -cioè impossibile, visto che nella mia carriera da paziente ospedaliera, mai mi sono imbattuta in uno che potesse vagamente trasudare sex appeal.
Bianca lo disegna in un modo, mentre noi lo conosciamo in un altro attraverso i suoi pensieri che, diciamocelo, smorzano un po' l'idea di lui che ci saremmo potuti fare se la narrazione fosse stata solo in mano alla protagonista.
Arianna, qui ti faccio (nel contesto) i complimenti. Non è da tutte le autrici trattare in modo migliore i personaggi del sesso opposto rispetto a quelli che più ci assomigliano.
punteggio: 6.5/10
Le conclusioni di Ania:
Ci sarebbe tanto da dire, in primis il fatto che la storia urge di un beta competente e con esperienza sulle spalle. Non sono particolarmente fan delle storie d'amore, però a prescindere dalla trama, su cui sono certa ci sia del buono su cui lavorare, ciò che più di tutto ho trovato lacunoso è stato l'aspetto "profondo" dei pensieri e degli atteggiamenti dei personaggi.
L'autrice mi ha detto di avere problemi di dislessia, quindi ho dato meno valore ai refusi all'interno di alcune frasi o parole, ma ci sono e vanno assolutamente corretti. Arricchire il testo con più dettagli, descrizioni e pensieri fantasiosi darebbe all'insieme di "Maledetto Stupido Amore" uno spesso sicuramente maggiore e che potrebbe attirare anche lettori meno avvezzi al genere (come la sottoscritta).
Per il resto, ho lasciato all'interno dei capitoli molte annotazioni che sono in grado di motivare tutte le mie frasi qui riportate. Non credo ci sia molto da dire, in più, solo sperare che nella prossima revisione l'autrice, sia in grado di andare oltre a questo primo strato di narrazione che è ora l'opera.
Infine, mi accingo a riportarvi il punteggio che è stato raggiunto da questa storia.
29,5 su 50, che equivale ad un posto nella collezione Lapislazzuli.
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