13°Recensione: Amnesia- morso meccanico
(Tralasciando per un attimo il mio classico e pessimo umorismo, vorrei ricordare a chiunque che i miei commenti sono pareri personali atti ad aiutare gli autori. Nulla di quello che leggerete è nato con l'intento di essere offensivo, di far deprimere o di far in modo che un autore smetta di perseguire il proprio sogno. Come ho detto più volte in precedenza, non sono una professionista, ma una lettrice accanita che, come ogni aspirante scrittore, vuole ottenere il risultato migliore dalle opere che legge e scrive.
Le gif inserite servono solo per mettere un pò di humour, i miei commenti -girati in vari modi- servono per una crescita personale. Non saranno graditi insulti o cattiverie immotivate, se ciò che leggete non vi piacerà, cercate di esprimerlo con modi e toni maturi.
Sono sempre disponibile per un confronto con gli autori e chiarimenti, ma se non sarete educati, non pretendete da me alcun rispetto.
Grazie per la cortese attenzione.)
Titolo: Amnesia - morso meccanico
Autore: xbondola
Genere: Fantasia
Capitoli: 10 (in corso)
Copertina e Titolo:
Attraverso la strada per poter raggiungere in fretta e furia la stazione, in modo da non perdere il treno per casa. Sono concentrata e ho la musica che mi estranea dal mondo circostante finchè, ad un certo punto, non volto la testa verso la vetrinetta della libreria vicino a Viale Molise (MI), e lì mi fermo, dimenticando il treno. Strabuzzo gli occhi, faccio sì che le iridi verdognole possano macchiarsi dei toni neutri con cui la copertina che osservo, è colorata. Una sorta di armonia evince su tutto il resto e la mia vocina da artista, mi chiede di più: più dettagli, più tempo, più analisi. Cerco quindi di capire di cosa si tratti, finendo a picchiare il naso contro il vetro freddo e lasciando una bella macchia di respiro, poi mi decido: entro.
Ecco cosa accadrebbe nella realtà se mi imbattessi in questa grafica.
L'autrice ha fatto una scelta saggia affidandosi ad un servizio di cover (uno tra i migliori qui in giro, lasciatemelo dire!), perchè il risultato è dannatamente accattivante. Cosa posso volere di più, qui? Ho tutto. Un peso visivo ben distribuito (sia sopra che sotto al titolo ci sono elementi di uno stesso colore, che quindi non cozzano ma nemmeno si annullano), un elemento principale che richiama la storia ed infine un titolo nero, messo nel centro di uno sfondo bianco, in modo da essere ben notato.
Estasi, posso definirla così?
Punteggio: 8/8
Trama:
"Aster si risveglia in un seminterrato: ha la testa collegata a un monitor e polsi e caviglie assicurati a un lettino da cinghie metalliche. Non riconosce il luogo in cui si trova, né conosce i motivi che lo hanno spinto in quell'interrato polveroso, ma è un'altra l'urgenza che sente insorgere dal profondo della sua mente: Aster non ricorda nulla del suo passato e una voce nella testa gli intima di scappare per sfuggire alla morte - una voce sconosciuta, quasi aliena, che non ha nulla di umano e che lo getta sull'orlo del panico.
Aster sa di essere cambiato.C'è qualcosa di strano, nel suo corpo, qualcosa di terribile e misterioso, un processo inarrestabile che gli si agita nelle viscere consumando le sue certezze.La città di Reminio è grande e caotica, e nasconde segreti che nessuno sembra essere pronto a svelare, ma Aster ha i propri demoni contro cui combattere.E non è solo. "
Parto con la solita prassi:
"Aster si risveglia in un seminterrato: ha la testa collegata a un monitor e polsi e caviglie assicurati a un lettino da cinghie metalliche. Non riconosce il luogo in cui si trova, né conosce i motivi che lo hanno spinto in quell'interrato polveroso, ma è un'altra l'urgenza che sente insorgere dal profondo della sua mente: Aster non ricorda nulla del proprio passato e una voce nella testa gli intima di scappare per sfuggire alla morte - una voce sconosciuta, quasi aliena, che non ha nulla di umano e che lo getta sull'orlo del panico.
Aster sa di essere cambiato.C'è qualcosa di strano (,) nel suo corpo, qualcosa di terribile e misterioso, un processo inarrestabile che gli si agita nelle viscere consumando le (sue) certezze che ha.La città di Reminio è grande e caotica, e nasconde segreti che nessuno sembra essere pronto a svelare, ma Aster ha i propri demoni contro cui combattere.E non è solo."
Proprio: nella frase è già stato utilizzato "suo", quindi per non essere troppo ripetitivi, si potrebbe variare in questo modo.
(,): la virgola lì, sarebbe bene rimuoverla, perchè crea una pausa che -a parer mio- è inutile.
(sue) - che ha: questo possessivo mi sa tanto di abusato, perchè nella stessa frase, a poche parole di distanza, lo ritroviamo. Cambiamo un pò, ampliamo il glossario utilizzando piuttosto altri due vocaboli.
Cosa mi viene detto da questa trama?
- Chi è il protagonista;
- Dove inizia la storia;
- In che luogo si svolgono le vicende.
E' abbastanza? Non direi propriamente "sì", anche se non si può negare che ci sia il giusto alla base. Forse l'autrice avrebbe dovuto specificare meglio che genere di soggetti abitino, a Reminio, in modo da collocare Aster in un determinato contesto, perchè io, ad esempio, me l'ero immaginata come un normalissimo vicino di casa, con tutto il dna e la genealogia messi al posto giusto!
Non dico che sia sbagliata, poco intrigante o fatta male, semplicemente mancano quei due dettagli necessari per poter mettere meglio i pezzi del puzzle.
Punteggio: 7.5/10
Storia:
La storia è un urban fantasy che sembra vivere in una realtà parallela al pari di Gintama o Abenobashi, che a tratti si mischia con Hunger Games o quella strana cosa chiamata Divergent. I personaggi sono tutte quelle creature che abitano l'immaginario collettivo: mutanti, vampiri, orchi, angeli, lupi mannari e mutaforma, ma non dimentichiamoci anche i robot e gli Eterei (che ancora non ho ben definito, ma nella mia testa assomigliano ai Dissennatori). Insomma, chi più ne ha, più ne metta.
Mi sono trovata un pò in difficoltà nello smembrare l'idea che mi ero fatta dalla trama, dove Reminio era l'ennesima città umana di un'epoca futura, però il talento dell'autrice -di cui già avevo letto ed adorato un'opera- è riuscito pian piano a farmi accettare la cosa e, semplicemente, ho messo inseme varie parti di altre storie (animate, digitali o cartacee), dando forma ad un nuovo immaginario.
Il prologo, seppur bello -non posso dire che sia scritto male o che sia solo un ammasso di parole- rende solo più confusionario il primo approccio del lettore al testo, lo porta su binari che forse sarebbe meglio non ci fossero. Consiglio personale? Creare qualcosa che ci introduca nel mondo fantastico di Reminio.
Nel primo capitolo, invece, mi sono trovata a fare i conti con Aster, il protagonista di questa stravagante storia. Interessante come inizio, soprattutto perchè mischia due mondi che, nell'immaginario collettivo, dovrebbero essere un pò opposti: fantasia e scienza. Forse è per quello che mi sono trovata in difficoltà nel momento di immaginare "con chi" mi trovassi a che fare.
Comunque, tornando a noi, ciò che un pò non ho apprezzatto, è stata la sequenza veloce, in parte troppo, della fuga di Aster. C'erano tratti lenti, ben ponderati e poi mi ritrovavo in un altro scenario, chiedendomi se non fosse un pò impossibile, per uno conciato male come lui, muoversi così velocemente da essere in brevissimo tempo per strada ed in fuga. Direi che una breve sistemata non guasterebbe.
Proseguendo nei capitoli, incontriamo poi Fancine e Yari, due amici del protagonista. Posso dirlo? Li amo. Totalmente! Sono descritti in modo quasi perfetto, un pò spigolosi e grezzi proprio come Xbondola sa fare, rendendoli personaggi a cui non puoi fare a meno che appiccicarti.
Fino al quarto/quinto capitolo non succede poi molto: conosciamo meglio questi due (la scena dopo l'abbeveraggio di Francine mi ha messo i brividi, quindi sbrigatevi a leggerla!), capiamo il loro rapporto, entriamo in contatto con Cleto (sono più che certa che ne combinerà delle belle) e ci viene messa la pulce che un pò di mistery, pure qui, c'è!
Poi arriva la "cena" di Aster, un pasto che in realtà smuove la situazione, che ci mette davanti la magiscienza, un elemento che nella mia testa ha il retrogusto di alchimia e dottor Frankestein -nonostante sia troppo prematuro dargli un'identità.
Ma non solo! Arrivano anche i licantropi, la loro voglia di essere indiscussi guardiani del Decimo.
La storia, per ora però, si ferma qui.
Ed io piango.
Molto.
Punteggio: 8.5/10
Ps.
Grammatica e Tempi:
Su tutto il testo, avrò trovato 2/3 errori di battitura, dettaglio che come sempre, mi fa capire che questa autrice è davvero meticolosa ed attenta, che ci tiene parecchio al proprio lavoro.
Troviamo termini di uso poco comune, tipici dei veri libri fantasy e non solo.
Punteggio: 12/12
Personaggi:
Anche in questo caso, ci potrei spendere la giornata, sui personaggi; vorrei parlarvi un pò di tutti, ma eviterò i licantropi -appena introdotti nella narrazione- limitandomi ai tre vampiri, che invece sono qui da più tempo.
Il protagonista (e mio primo amore) è Aster, un aitante albino con memoria latente ed una personalità ancora insipida. Dai frammenti di passato che trapelano dalla narrazione, doveva essere un soggetto molto deciso, ammaliante e intrigante, prima, ma ora è solo un vampiro timido, un passerotto che prova a volare per la prima volta. È confuso e spaventato, vuole a tutti i costi capire, non solo il sé del passato, ma ogni cosa.
Funziona? Hell yes!
Yari (il mio secondo e vero amore) è invece quel migliore amico/fratello maggiore, colui che bada e si preoccupa per gli altri. Lunghi capelli rossi che gli regalano il soprannome di "Treccia", animo antico e costante ansia. Basta poco per amarlo, perché è il buono della situazione, per adesso.
Certamente non poteva mancare la figura femminile, che ha il nome di Francine. Lei è quella che porta i pantaloni, nel trio. Un pò stereotipata mi permetterei di dire, forse scivola nel clichè della vampira che si sente al di sopra del mondo, ma non la cambierei di una virgola. È giusto che ci sia.
Ho adorato il suo amore/feticismo per la pittura, la sua espressione perennemente svogliata, il voler essere ribelle per contrastare qualcosa, un fattore x che ancora non conosciamo.
Punteggio: 9.5/10
Conclusione di Ania :
Seconda opera di xbondola che leggo, seconda storia che amo. È brava, davvero, qualcosa che non potrei negare nemmeno sotto tortura. Mi è venuto semplice immaginare ogni evento, sentire ciò che sentono i personaggi ed innamorarmi di questo mondo da lei creato.
Mi è piaciuto trovare all'interno della sua storia, la bellezza del macabro e del grottesco, dove persino la descrizione più cruenta o realistica prende armonia nella testa e sulla lingua.
Ci mette impegno e trapela la sua passione per la scrittura.
Tutto quello che mi potrebbe venire in mente ora è: leggetela.
Con questo papiro, vi dico che Amnesia- morso meccanico, si piazza nella collezione Diamante ( 45.5 che diventa 46/50).
See you Space Cowboys !
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