12°Recensione: Chiave-tra verità e menzogne
(Tralasciando per un attimo il mio classico e pessimo umorismo, vorrei ricordare a chiunque che i miei commenti sono pareri personali atti ad aiutare gli autori. Nulla di quello che leggerete è nato con l'intento di essere offensivo, di far deprimere o smettere di perseguire il proprio sogno. Come ho detto più volte in precedenza, non sono una professionista, ma una lettrice accanita che, come ogni aspirante scrittore, vuole ottenere il risultato migliore dalle opere che legge.
Le gif inserite servono solo per mettere un pò di humour, i miei commenti -girati in vari modi- servono per una crescita personale. Grazie per la cortese attenzione.)
Anche io voglio 6 milioni di sterline.
Titolo: Chiave: tra verità e menzogne
Autore: @SlyCooper17
Genere:
Capitoli: 34
Copertina e Titolo:
Tra le varie copertine in cui mi sono imbattuta, quella di Chiave è forse la grafica che più si avvicina alla nuova moda indetta dalle case editrici. Un simbolo, uno sfondo "semplice" ed il titolo che troneggia in bella mostra. Diciamo quindi che sotto a questo punto di vista, l'autore (ringraziamo il cielo, ho un altro ragazzo all'interno della raccolta!) ha fatto davvero una buona scelta. SlyCooper, se ti sei affidato ad un servizio di grafica, ti faccio i miei complimenti, perchè hai proprio scelto bene.
All'interno di un cerchio fiammeggiante troviamo due chiavi sovrapposte, che riempiono quasi tutto lo spazio disponibile. Il titolo sfuma da una tonalità chiara dell'arancione, al bianco, richiamando vagamente il fuoco, ma restando comunque visibile sullo sfondo. I pesi, in questa grafica, sono disposti esattamente come una Mondadori ce li presenterebbe.
Con il nome (autore, qui vado in fiducia), penso che ci si riferisca al fatto che l'elemento principale della storia, sia la chiave di tutto. Se così non fosse, proporrei di rivedere il titolo, perchè non ci troverei grande assonanza con il testo.
Fin qui insomma, tutto bene.
Punteggio: 7.5/8
Trama:
Amori, intrighi e segreti sono i protagonisti di un'opera inedita e intrigante. Tre storie si svolgono in parallelo e s'intrecciano tra loro. Pip vive con i genitori in un piccolo villaggio del Vietnam. La sua vita è destinata a cambiare quando trova un misterioso flauto dopo la morte del padre. La famiglia Bacco è benestante, ma uno dei suoi componenti nasconde un segreto che porterà conseguenze inevitabili. Un giovane e intraprendente giornalista lo scopre ed è disposto a tutto pur di renderlo pubblico.
Capitolo dopo capitolo affronterai un viaggio tra verità e menzogne. Inganni, maschere e paure risveglieranno terribili segreti che distruggeranno tutte le certezze dei protagonisti. Benvenuto in un mondo in cui nulla è come sembra e tutto è come non dovrebbe essere."Il ragazzo si alzò: "Non siamo dei bambini, lo siete voi! Cercate di mutare la verità con delle bugie poco fantasiose e vi nascondete dietro la vostra autorità di genitori per spiegare la differenza tra giusto e sbagliato! Il problema è che tra il bene e il male c'è una netta differenza. Una persona è considerata buona fino a quando non commette un'azione tale da poter essere ritenuta cattiva. Secondo questo ragionamento papà appartiene a quest'ultima categoria perché sono pronto a scommettere che abbia ucciso una persona. Non siamo ingenui: abbiamo due occhi con cui vediamo molto bene la realtà e siete voi che vi ostinate a non ascoltarci!"
In questi giorni ho riletto il mio regolamento, rendendomi conto di aver detto -nella spiegazione di questa sezione- che avrei riscritto la trama correggendo in grassetto le parti meno chiare e poi analizzando il testo. Bene, per rompervi le scatole, seguirò proprio quel procedimento!
Amori, intrighi e segreti sono i protagonisti di un'opera inedita ed intrigante.
Tre storie si svolgono in parallelo e s'intrecciano tra loro, dando vita ad un'avventura unica.
Pip vive con i genitori in un piccolo villaggio del Vietnam e proprio lì, la sua vita è destinata a cambiare. Tutto inizia quando, alla morte del padre, entra in possesso di un misterioso flauto. In un altro angolo di terra, un componente della famiglia Bacco, nasconde un segreto che porterà ad inevitabili conseguenze . Un giovane ed intraprendente giornalista finirà con lo scoprirlo e sarà disposto a tutto pur di poterlo svelare al mondo.
Capitolo dopo capitolo affronterai un viaggio tra verità e menzogne. Inganni, maschere e paure risveglieranno terribili segreti che distruggeranno tutte le certezze dei protagonisti. Benvenuto in un mondo in cui nulla è come sembra e tutto è come non dovrebbe essere."Il ragazzo si alzò: "Non siamo dei bambini, lo siete voi! Cercate di mutare la verità con delle bugie poco fantasiose e vi nascondete dietro la vostra autorità di genitori per spiegare la differenza tra giusto e sbagliato! Il problema è che tra il bene e il male c'è una netta discrepanza. Una persona è considerata buona fino a quando non commette un'azione tale da poter essere ritenuta cattiva. Secondo questo ragionamento papà appartiene a quest'ultima categoria, perché sono pronto a scommettere che abbia ucciso una persona, in passato. Non siamo ingenui: abbiamo due occhi con cui vediamo molto bene la realtà, siete voi che vi ostinate a non ascoltarci!"
No, di problemi in questa trama, ne ho trovati relativamente pochi e vi dirò ragazzi, da questa presentazione mi sarei aspettata grandi cose, soprattutto perchè l'estratto presentatoci alla fine, non era affatto male! Così come quelle tre righe tra la presentazione dei protagonisti e la citazione. Già, nella mia mente si stavano prospettando meraviglie, ma come più volte ho detto, l'apparenza un pò inganna.
Molti dicono "Non si giudica un libro dalla copertina", vero, ma certamente attira l'occhio, ed una volta che la nostra attenzione è presa, tocca alla trama dare il colpo di grazia. Quindi, se mi fossi dovuta basare solo sul punto uno e due della recensione, SlyCooper avrebbe tranquillamente guadagnato un piccolo applauso.
Punteggio: 7/10
Storia:
La sentite anche voi questa canzoncina da "Profondo Rosso"? Ebbene, dall'introduzione, sembrava davvero che questa storia avesse un intrigante ed alto potenziale, però poi mi sono dovuta un pò ricredere. C'è da dirlo, l'autore ha davvero molta fantasia, perchè alla base di questa storia, l'idea era proprio buona. Sì, peccato che non sia stata sviluppata nel migliore dei modi.
Scusatemi lettori, ma ora mi prendo questo spazio per parlare direttamente con SlyCooper, che mi ha dimostrato nei vari commenti di essere disponibilissimo al dialogo e che sono certa, capirà da sè che tutto quello che sto per dirgli, è solo ed esclusivamente per aiutarlo a migliorare. Certo, la storia ha già un ranking alto di visualizzazioni, ma purtroppo i numeri non fanno la qualità e davvero, autore mio, sono convinta che tu abbia abbastanza inventiva da tirar fuori delle storie assai graziose, ma devi correggerti su molti fronti.
Premetto questo: fino alla fine non ci sono arrivata, perchè la testa mi scoppiava a causa dei molteplici ragionamenti a cui dovevo andare incontro, ma non mi mancava molto, forse una decina di capitoli ed avrei concluso.
Allora, Carlo (dalla copertina ho visto che questo è il tuo nome), ho un pò di annotazioni da farti e confido nel fatto che le prenderai come spunti per smussare gli spigoli che, come ogni aspirante scrittore, hai. Ripeto, i miei sono consigli e commenti per spronarti, quindi non prenderli assolutamente come offensivi, anche in quei punti dove potrebbero esserci gif satiriche o frasi un pò scomode, credo tu sappia che purtroppo questo è il mio stile.
Vado per ordine okay? Senza però valutare capitolo per capitolo, ma concentrandomi nel "generale".
1. Le descrizioni delle emozioni: per i primi sei, sette capitoli, ti ho trovato molto in difficoltà sotto questo punto di vista. Inizi la tua storia con un lutto e se devo essere sincera, più che padre e figlio, Nick e Pip, in quella scena, mi sono sembrati due perfetti estranei. Okay, ci sono le lacrime e degli accenni di sofferenza, ma non ho sentito nemmeno per un secondo la tristezza. Ero sbigottita da ciò. Purtroppo, iniziando così la narrazione, devi creare un mood molto intenso e pesante, perchè ragazzo mio, la morte è questo, soprattutto se di un caro: sofferenza, annientamento, disperazione e smarrimento. Cose che non mi sono arrivate.
Sta di fatto però, che dal nono capitolo in poi, ho notato dei lievi miglioramenti, e questo mi convince che non sia tutto perso, ma che revisionando costantemente la storia, tu possa far di meglio.
2. Collegato al punto uno (infatti non sapevo se metterli insieme o meno), ci sono i rapporti umani tra i personaggi. Faccio un piccolo salto di capitoli, arrivando al momento in cui entra in scena Ben e qui mi fermo per un pochino, ponendoti alcune domande: per quanto tempo si "frequentano" Aura e Pip con lui? Poco direi, dalla tua narrazione credo all'incirca una settimana prima dell'aggressione al tuo protagonista, forse meno. Come può, quindi, crearsi "amore" tra il commissario e la donna? Nessuno si innamora così in fretta, in particolar modo, nessuno abbandona la propria vita sentimentale per una donna conosciuta da pochissimo. Anche Pip sembra affezionarsi a Ben come un fulmine ed è palese che sia felice di questo interesse da parte dell'uomo nei confronti della madre. Ora, Aura è vedova da quasi due mesi e Nick era l'uomo della sua vita; come fa a prendere così alla leggera l'infatuazione di Ben e ricambarla? Qualcosa non mi torna. Così come non mi tornano i ragionamenti di tutti coloro che attentano al flauto.
Sì, non nego che tutti quei soldi facciano gola, ma sono troppo svelte le loro azioni.
Mi spiego meglio: tu hai fatto si che le persone interessate all'oggetto in questione, fossero comunque di un ceto medio o medio-alto e di norma, sono soggetti un minimo acculturati. Nessuno agirebbe in quel modo, buttandosi a capofitto nel furto e puntando subito una pistola alla tempia dell'interessato. Abbozzerebbero un piano, ragionerebbero sui pro ed i contro, valuterebbero più cose e solo a quel punto, agirebbero.
Spero di essermi spiegata.
3. I punti di vista: passi da un pov all'altro senza distinguerli, mandando in netta confusione il lettore. Più volte mi sono ritrovata a dover ricominciare i paragrafi per capire chi stesse parlando e dove fossi all'interno della narrazione. Ci sono tanti modi per dare questo stacco ed evitare che chi legge si ritrovi confuso; personalmente, ti consiglio questi:
--- (a metà pagina tra un pov e l'altro);
*** (come sopra);
_ (a capoverso);
oppure una bella immagine ad icona (se non sai di cosa sto parlando, dai una sbirciata a Solar Wind, dove l'autrice ha ben usato questa tecnica, rendendo il testo assai elegante)
4. I nomi: capisco che nel momento in cui si hanno tanti personaggi -soprattutto secondari- l'inventiva dei nominativi sia un pò scarsa, ma trovarmi di fronte a : Baho Ben, Dinh Dik, Duk Zac, Dung Dave, etc. mi ha davvero sconvolta. A parte la fonia simile, sono tutti nomi molto ... cartooneschi. Se digiti su google "nomi tipici del Laos" avrai decine di risultati più accattivanti, perchè ad esempio, io, nei capitoli antecedenti a Bet, non ho più capito chi, facesse cosa.
Anche il nome Aura, così come Nick, sono abbastanza inverosimili: uno è italiano e l'altro inglese e per quanto il passato di lei ci possa aprire varie porte, loro restano comunque vietnamiti (spero di non confondermi con le zone).
Ovvio, io ti ho preso solo gli esempi che più mi stanno a cuore, ma sono errori che ti porti dietro sicuramente fino al capitolo 20, poi appunto, sono andava avanti di davvero poco.
Punteggio: 4/10
Grammatica e Tempi:
Huston, per oggi ti ri-assumo.
Cosa ho notato? Che tutto sommato la punteggiatura non è poi così catastrofica. Sicuramente vi sono virgole che avrebbero fatto meglio ad esserci, a cambiare posto o sparire, ma nel complesso, ho visto di peggio. I tempi verbali vanno pressochè bene, ma anche qui ci sono stati alcuni punti in cui ho chiuso gli occhi e detto "No! Non voglio vedere. " sfrotunatamente per me, in treno non sono riuscita a prendere nota di queste parti, però riguardando la storia, l'autore stesso potrà accorgersene.
Ripero, nel complesso, c'è mooooolto peggio qui su Wattpad, ma non posso nemmeno permettermi di dire che la storia sia immacolata o al pari di altre. Il gergo usato è molto semplice, ma capita spesso di imbattersi in terminologie un pò più "mature", che a parer mio, non guastano mai.
Consiglio spassionato che ho già dato in passato: SlyCooper, cercati un beta che possa aiutarti lì dove le tue attuali conoscenze si fermano, ma se non vuoi scedere a questo compromesso, dai un bello sguardo a tutto ed analizza ogni singolo dettaglio.
Punteggio: 5/12
Personaggi:
Per una volta, ragazzi miei, voglio solo ed esclusivamente concentrarmi sul protagonista PIP, quello che secondo me ha più bisogno di essere sviluppato.
Allora, cosa mi aspettavo da lui: spirito d'avventura, voglia esplosiva di conoscere il mondo, un pò di paura, intraprendenza, coraggio e due balls cubiche.
Cosa ho trovato: un ragazzo intorno ai 18 anni (se non erro l'autore non ha specificato l'età, ma se dovesse averlo fatto è nei primi capitoli e risulta essere un dettaglio assai facile da ignorare) con la maturità psico - emotiva di un dodicenne, che prende sottogamba ogni sorta di evento o rapporto sociale, ingenuo, fragile e mammone.
Cosa terrei: l'ingenuità e questa sorta di estrema fragilità, che tutto sommato possono funzionare visto che è un personaggio "ignorante" (questo termine è usato per indicare il suo analfabetismo, l'ignoranza che ha nei confronti del mondo al di fuori del proprio paese e la fiducia spassionata che ripone negli altri, senza mai porsi il dubbio "starò agendo correttamente?"). Svilupperei molto la sua logica, i pensieri che lo spingono ad agire in determinati modi; anche il rapporto madre - figlio, che personalmente in questo genere di testi odio, dovrebbe essere affrontato in modo diverso. Cerco di chiarire meglio il pensiero: mi sta bene questa scelta da parte di SlyCooper17 -in fin dei conti la storia è sua, e se vuole mettere questo dettaglio io non sono nessuno, per impedirglielo- , ma c'è molto da cambiare, perché sembra un attaccamento morboso tra un bambino e la propria genitrice. L'indipendenza, di solito, è alla base di tutti i personaggi che affrontano un'avventura (che possa essere in un fantasy o in un thriller o in qualsiasi altro genere narrativo), caratteristica che Pippo non ha e che a parer mio, non acquisirà mai durante il racconto.
Diciamo che il modo "infantile" e "bambinesco " con cui ci è presentato il protagonista, fa a cazzotti con il tipo di storia in cui ci imbattiamo.
L'accondiscendenza con cui si piega sotto allo scorrere degli eventi è poi, pressoché, inverosimile. Non ha dei pensieri concreti? Non si pone delle domande? È così stolto (ma anche Aura eh!) da non capire che parlando ad alta voce del flauto e dei soldi, attira l'attenzione di tutti i brutti ceffi del paese?
Pip è quindi un personaggio che, seppur buono -come ogni personaggio abbozzato- ha bisogno di un enorme crescita durante il suo percorso all'interno della storia.
Cosa suggerirei di aggiungere: più introspezione -sviluppare quindi i ragionamenti dietro alle azioni; la crescita personale del protagonista, che da pulcino diventa aquila e spicca il volo da solo; coraggio e voglia di battersi per qualcosa in cui crede.
Ecco perché ho voluto parlare solo di lui.
Punteggio (che invece è più generale): 4/10
La conclusione di Ania :
Alla base, le fondamenta di questa storia, c'è roba buona, qualcosa che potrebbe davvero trasformarsi in un romanzo interessante ed in grado di raggiungere più lettori, magari anche fuori da Wattpad, peccato che ci sia molta superficie e poca profondità (alt, non è inesistente, solo scarsa).
L'autore ha bisogno di concentrarsi meno sugli eventi (ogni capitolo presenta una morte o un tentativo di rapina/sequestro, cosa non fondamentale, perché fa perdere un pò di valore alla scena, togliendo il climax) e più sulla struttura dei suoi personaggi principali.
Come ho già suggerito, SlyCooper, hai bisogno di trovare una persona analitica e con una buona conoscenza della letteratura e tutti gli altri orpelli che ne seguono, in modo che possa consigliarti passo passo ed aiutarti ad ottenere il meglio dal tuo testo, che sì, ha potenziale.
Punteggio finale: 27.5 (facciamo 28)/50 collezione AMETISTA
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