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I lupi arrivati alle prime case si dispongono in cerchio attorno ad esse, cercando di non lasciare nessun punto scoperto, quella stessa notte mentre gli umani dormono attaccheranno, distruggendo un paesino di pochi abitanti, ma sarà un bel segnale di avvertimento per tutti gli uomini, anche se, di avvertimento ci sarà ben poco, visto che il primo leone infettato in uno zoo della California sta attendendo che il suo amato domatore entri nella gabbia per dargli il pasto, il pasto oggi, sarà l'uomo, e il leone attende felice sdraiato nella sua grotta, calcolando i tempi giusti per sfuggire agli allarmi dello zoo e come rompere il lucchetto della porta che lo tiene imprigionato dentro. Un ghigno si stampa sulla bocca dell'animale mentre due bambini lo guardano.

Elisa e il suo compagno sono arrivati al laboratorio in contemporanea con Antonio, che scende dalla macchina in tutta fretta tenendo il telefono lontano dall'orecchio visto che la moglie gli sta urlando parole non molto carine al telefono per non essere mai a casa.
Elisa entra nel laboratorio accendendo tutte le luci.

La polizia tarda poco ad arrivare e il comandante che aveva seguito il caso fin dall'inizio arriva per primo nell'ingresso con al seguito quattro dei suoi uomini.

"Qual'è il problema?" Chiede Edo.

"Il lupo avrà sicuramente infettato le zanzare, hai visto il video al telegiornale?" Chiede Elisa

"Non ho visto nulla! E adesso quindi ci sono altri animali infettati?"

"Credo proprio di sì." Dice Elisa guardando Antonio che finalmente ha finito la sua telefonata.

"Scusatemi signori, allora...cosa facciamo?"Chiede Antonio.

"Beh, intanto dobbiamo chiamare il dipartimento dei virus e chiedere a loro, noi non sappiamo nulla di questo virus." Dice Elisa

"vuoi chiamare un dipartimento che ha affettuato esperimenti su un uomo e che ha creato questo virus? Non ci possiamo fidare." Afferma Edo.

"Ma non possiamo fare molto da soli." Continua Antonio.

"Scusami, tu non sei uno scienziato?" Chiede Erik, il ragazzo di Elisa, attirando l'attenzione su di lui.

"Io?" Chiede Antonio.

"Certo che sono uno scienziato, anche Elisa lo é... E quindi?"

"Non avete quel cane? Analizzate il virus e cercate di capire come agisce, ci sarà un modo per fermarlo."

Elisa e Antonio si guardando per alcuni secondi sperando che i veterinari abbiano lasciato il cane nel laboratorio, di solito non hanno mai voglia di lavorare, gli animali morti solitamente venivano a prenderli dopo due giorni dalla loro morte facendo si che tutto il laboratorio vivesse nella puzza di cadavere, non potevano aver avuto voglia di lavorare proprio oggi.

"Andiamo a vedere." Afferma Edo camminando a passo svelto verso i laboratori.

Si mettono tutti quanti le tute protettive per evitare la contaminazione dei laboratori che vengono sempre tenuti sterili, e poi entrano seguendo passo per passo Antonio che conosce a memoria quel labirinto di stanze con le pareti di vetro, dove puoi andare a sbattere da un momento all'altro se ti distrai.

Entrando nella stanza dove stanno gli animali notano il sangue della collega morta quella mattina, e Elisa deve distogliere lo sguardo per non svenire alla vista di tanto sangue.
Passano per la stanza dei campioni, e finalmente arrivano alla stanza dove tengono i cadaveri.
Entrano e il freddo gli penetra le ossa, in quella stanza ci sono 2 gradi solitamente.
Guardando attentamente sotto i teli sperando di trovare il pastore.

"Trovato" urla Erik.

E infatti eccolo li, sotto ad un lenzuolo con gli occhi aperti e del sangue che esce dalla bocca ormai secco.

"Portiamolo fuori." Dice Antonio iniziando a spingere il lettino di ferro su cui é adagiato l'animale.
Lo portano nella stanza delle analisi, una delle più grandi di tutte, con scaffali alti fino al soffitto dove per arrivare all'ultimo scompartimento serve una scala.

"E ora?" Chiede Edo.

"Devo prelevare il sangue del cane e iniziare ad analizzarlo.

Antonio prende una siringa bella grande da contenere più sangue possibile, infilza il cane con l'ago e aspira il sangue con la siringa.

"Che cazzo di colore ha?" Chiede Erik sbalordito.

Il sangue era colore del ferro e aveva la densità del budino.

"Non ho mai visto una cosa del genere." Afferma Antonio guardando attentamente la siringa piena di sangue grigio.

"Beh, Elisa se vuoi aiutarmi prendi pure un microscopio." Dice Antonio indicando dove sono gli strumenti.

Elisa che desidera da tanto operare in un laboratorio tentenna, alla fine non ha mai sentito parlare di sangue grigio e virus che fanno aumentare l'intelligenza, non sa da che parte cominciare, ma dovevano essere uniti.
Prende la siringa, adagia un po' di sangue su un vetrino da analisi e lo mette al proprio posto nel microscopio, cercando di ricordare quanto studiato, anche se non le sarebbe servito a molto.

Ci sei Alpha?

Siamo tutti in postazione

I lupi comunicando mentalmente aspettando che tutti siano al proprio posto prima di attaccare il paesino a due passi da loro. Tutti gli abitanti sono in casa e loro entreranno furtivamente nelle case per uccidere tutti, donne e bambini compresi, e prenderanno con loro gli animali domestici.

L'Alpha del branco, quello che é stato appositamente punto per primo dalle zanzare e quindi si crede che sia stato scelto dal pastore, da il via ai suoi lupi che iniziano a marciare ordinatamente verso le case, alcuni di loro ridono di gusto.

"Andiamo a letto amore?" Chiede una mamma alla sua bambina intenta a guardare la televisione con il papà.

"Ancora due minuti." Dice lei.

Un rumore sordo proviene dalla cucina e tutti e tre rivolgono l'attenzione a quel rumore.

"Cosa é stato?" Chiede la mamma.

"Roger?" Urla, per capire se é stato il cane a tirare giù qualche pentola con il cibo.

"Roger?" Urla di nuovo.

Il cane sbuca dalla porta che da al soggiorno sporco di sugo al pomodoro.

"Oh Roger, quante volte te lo devo dire che non devi mangiare dalle pentole?" Lo rimprovera la mamma prendendo dei fazzoletti per pulire la bocca del cane.
Si siede sul divano e il cane scondinzolando si avvicina facendosi passare il fazzoletto sul muso.

"Ma che...?" Chiede guardando il fazzoletto ormai rosso.

"Questo non é sugo."
Guarda il cane che ha rivolto l'attenzione alla bambina sul tappeto, e si avvicina ringhiando.

"Roger." Urla la donna prendendo il cane per il collare.
Roger si gira di scatto azzannando il braccio alla donna che urla per il dolore.
L'uomo fino a un secondo prima seduto sul divano si alza e inizia a prendere a calci il cane sperando che lasci la presa. La bambina inizia a piangere sentendo le urla strazianti della madre, che ormai ha sporcato il tappeto bianco con il suo sangue.

Il cane si stacca volontariamente dalla donna e prova a mordere l'uomo che prontamente gli assesta un calcio che lo disorienta.
Il padre inizia a correre per arrivare alla cucina e prendere la sua pistola , sperando che il cane gli vada dietro, ma no, il cane punta alla figlia che urla e si nasconde dietro alla madre.
Un abbaio esce dalla bocca di Roger che poi si lancia sulla bambina azzannandola al petto.

Improvvisamente uno sparo parte dalla pistola del padre, e la bambina smettere di sentire dolore, Roger é a terra con un buco dritto in testa.

"forza andiamo in ospedale." Dice il padre prendendo la bambina in braccio, che continua a piangere disperata, e rassicura la moglie che non molla la mano della figlia.
Aprono la porta, e di fronte a loro i corpi a terra sono numerosi, tutti in un bagno di sangue, le urla provengono ancora da alcune case e i tre si pietrificano di fronte a quella scena inverosimile.

"Dov'è pensate di andare?"

"Quel cane ha parlato?" Chiede la moglie sussurrando e iniziando a piangere. Tremava e non sapeva cosa fare, un improvviso caldo le si crea tra le gambe.

"Ti pisci pure addosso?" Chiede il cane iniziando a ridere. Si avvicina ai tre mostrando i grandi canini sporchi di sangue di altri cittadini.

"Vi sorprendente tanto?" Chiede l'animale.

"Avete un idea di cosa siamo ora?" Continua il lupo.

Il padre con ancora in mano la pistola la punta all'animale tremando, il lupo ride di gusto di fronte a quella scena, e inizia ad ululare per attirare l'attenzione degli altri, che in pochi minuti si radunano attorno ai tre.

"Abbiamo un eroe?" Chiede l'alpha.

"Ci hanno puntato fucili addosso per troppo tempo." Continua.

"Finiamola qui." Dice, lanciandosi contro i tre seguito dell'intero branco.
Nemmeno un colpo esce dalla pistola che cade a terra ai piedi della figlia ormai divorata dai lupi.


PROSSIMO CAPITOLO A 40 VOTI

Un enorme grazie a tutti quelli che seguono la storia e che mi supportano con fantastici consigli per migliorarmi sempre!!!

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