Capitolo 13[Batticuore]
Alla fine si era optato per l'estrazione a sorte sotto esplicita richiesta di Mike che voleva solo il suo cuscino ben conscio che anche durante le vacanze non avrebbe dormito la mattina.
Le coppie che uscirono furono Mike e Hanji e Levi ed Eren.
Bisogna ammetterlo, Eren era davvero contento di chi il fato aveva scelto per lui, era così curioso di vedere Levi dormire e magari nel sonno il ragazzo lo avrebbe abbracciato.
A quel pensiero così dolce e per nulla da lui sorrise, un sorriso a trentadue denti dovuto a Levi ed era facile notare che da quando lo aveva conosciuto aveva iniziato a sorridere molto spesso, quasi troppo.
Si avviarono ognuno nelle rispettive camere e Levi era dannatamente in imbarazzo, aveva le gote arrossate appena, quasi impercettibilmente ed Eren non ci fece caso quasi troppo concentrato al pensiero di poter finalmente osservare l'espressione rilassata sul volto del più basso.
Si ritrovarono in una stanza piuttosto grande, aveva la porta in ebano; sulla parete opposta c'era una finestra a dir poco enorme coperta da delle spesse tende nere, sulla parete di sinistra, esattamente al centro, c'era un letto matrimoniale ricoperto da delle soffici coperte nere e a qualche passo dal letto c'era un'altra porta d'ebano che scoprirono essere una cabina armadio.
Faceva caldo quella sera eppure fuori faceva troppo freddo per tenere la finestra aperta...la soluzione più semplice era quella di dormire in boxer e fu quello che fecero.
Erano entrambi uomini quindi che problema c'era, si ripeteva ognuno nella propria mente cercando di auto convincersi di non provare imbarazzo.
Levi si posizionò ad un estremo del letto dando le spalle al ragazzo più alto che fece la stessa cosa, mentre si erano diretti ognuno dalla parte opposta fu facile notare come i loro fisici fossero diversi.
Quello di Levi era muscoloso, molto muscoloso e perfettamente scolpito, forse un pò tozzo, mentre quello di Eren era più allungato, più imponente rispetto a quello di Levi probabilmente la causa eta la semplice ma sostanziale differenza d'altezza fra i due.
Nonostante solitamente il più basso non riuscisse mai a prendere sonno quella notte lo fece quasi istantaneamente, cullato da un dolce odore di cioccolato.
Quando il suo respiro si fece regolare Eren si voltò per osservarlo, i suoi occhi ormai tornati brillanti, vivi e di un liquido verde che ricordava il cuore delle foreste più belle ed incontaminate corsero lungo la schiena del ragazzo con dolcezza.
Più tempo passava in suo compagnia più il desiderio di proteggerlo che nutriva dal profondo si faceva forte e sembrava primeggiare su tutto il resto anche se sapeva che quei muscoli massicci quanto potenti erano in grado di difendersi, eppure non poteva farne a meno per quanto ci provasse.
Non lo capiva bene neppure lui eppure gli era parso che quello sguardo glaciale quanto magnifico nascondesse una fragilità emotiva non indifferente ed era praticamente l'unico motivo per cui aveva evitato domande troppo personali, non voleva ferirlo ma anzi, avrebbe fatto di tutto per essere la causa del suo sorriso.
Appena realizzò l'entità dei suoi stessi pensieri affondò il volto nei cuscini neri sospirando, quel ragazzo aveva uno strano effetto su si lui, non che la cosa gli dispiacesse.
Era solo che per lui era strano provare tutte quelle emozioni, tutto d'un tratto e sopratutto lo spaventava, ricordava quanto fosse pericoloso provare delle emozioni.
Aveva paura del dolore emotivo perché sapeva che a differenza di quello fisico non guarisce e se lo fa ci vogliono anni ed anni e lui era forse troppo debole per rimettere di nuovo assieme i pezzi della sua anima.
In poche parole, non sarebbe riuscito a resistere all'amore secondo il suo stesso parere.
Eppure non voleva spegnere le sue emozioni, eppure aveva voglia di innamorarsi ed amare anche se era piuttosto certo che fosse innamorato di quel ragazzo che senza neppure saperlo gli occupava perennemente i pensieri.
Stava per girarsi nuovamente verso la finestra quando sentì dei movimenti da parte di Levi che si voltò lentamente ancora nel mondo dei sogni per poi avvicinarsi al ragazzo e gradualmente avvolgere le sue braccia muscolose e forti attorno al busto del più alto.
A quel contatto inaspettato Eren fu scosso da una miriade di brividi, non in senso negativo ovviamente.
Il tocco del moro, sentire le loro pelli a contatto, poter sfiorare quella pelle liscia e delicata senza a timore gli era piaciuto e il suo cuore aveva preso a battere veloce, sembrava appena uscito da un'estenuante maratona durata fin troppo.
D'impulso cinse la vita dell'altro che in risposta affondò ancora di più nel petto del più grande cosa che intenerí Eren e gli permise di sentire l'odore di menta che l'altro emanava.
Il castano non poté fare a meno di sorridere dolcemente quasi come un ebete e lentamente, mentre osservava quel curioso ragazzo si addormentò cullato da quell'odore diventato, da quel momento, il suo preferito.
La notte trascorse veloce e Miki si precipitò a svegliare Hanji e Mike pregandoli di seguirla in silenzio con i loro cellulari, lo fecero e raggiunsero la stanza dei due ragazzi trovandoli in quella scena dolce.
Scattarono ognuno una foto di quel dolce momento notando come Levi fosse rannicchiato a mo' di bambino spaventato nel petto del più grande che lo stringeva a se gentilmente, dolcemente e con fare quasi possessivo.
Una delle tante cose che fece sorridere i tre guardoni, fu vedere i sorrisi che Eren e Levi avevano assunto nel sonno rendendo tutto ancora più tenero e infatti Hanji e Miki si dovettero trattenere molto dall'urlare o fare strani versetti.
La padrona di casa condusse la quattrocchi e, come lo chiamavano, il nasone, Mike nella sala da pranzo spiegando loro che avrebbero iniziato subito dopo colazione ed erano poco più delle sei del mattino.
<Non è giusto, perché loro possono dormire?> chiese il povero Mike<Perché loro sono già forti di loro e poi sono piuttosto certa che Eren mi avrebbe ucciso se lo avessi svegliato> disse ridendo mentre conduceva i due nel bosco a quattro passi da là.
Tornarono verso le due del pomeriggio ed Hanji non si reggeva più in piedi non che il biondo fosse messo meglio infatti si trascinava come uno zombie mentre, a differenza loro, Miki stava benissimo, sembrava addirittura riposata quasi come se per lei fosse stata cosa da niente.
Appena entrarono notarono che la casa era immersa nel silenzio e ne dedussero che probabilmente, Eren e Levi erano ancora beatamente nel mondo sei sogni e quindi cercarono di non fare troppo rumore.
<Hey, Hanji, al volo > disse la ragazza tirandole un libro su tutto quello che c'era da sapere sul combattimento e i comportamenti da cui e le che del nemico mentre a Mike porse un libro e tecniche di combattimento e approccio animalesco, sicura che già la castana le conoscesse bene.
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