Vivo in questo
regime del terrore

Sono appassita
supplicando
che la sua voce
fosse l'ultima
che sentissi
ogni sera
temendo
non accadesse più

Ho celebrato
l'insonnia
ogni notte
con ogni
aguzzo minuto
conficcato
in gola
intimorita che uno
potesse essere letale

Mi sono ammalata
per questa paura
attanagliante
con un passo fuggente
e l'animo tremante

Ho avuto speranza
per poi essere risucchiata
nel tuo vortice
sanguinoso
spaventandomi
di doverti salvare

Mi sono fidata
dei tuoi ricatti mortali
delle tue promesse
di vita
con cui mi davi la morte

Sono intrappolata
nel regime
in questa scatola
senza aria
la pressione delle pareti
forse del mio cuore
e il tuo sangue
a insudiciare il mio amore

Se Dio esiste
forse è un sadico terrorista

Ingoio terrore
per colazione