Capitolo 27
Stare con Will o riprendere il suo posto di Arcangelo Maggiore nelle schiere angeliche come prima della caduta?
Cosa fare? Cosa scegliere? Il suo cuore era diviso a metà e Nico non sapeva a cosa rinunciare, perché sapeva che qualunque cosa avesse scelto avrebbe sentito la mancanza dell'altra, come se gli mancasse una parte di sé.
Cosa scegliere?
Nico boccheggiò mentre quelle due semplici parole continuavano a ripetersi incessantemente nella sua mente, come un disco rotto che ripete sempre la stessa melodia.
"Io... io..." balbettò Nico, cercando di temporeggiare.
"Tu cosa, Nicola?" domandò dolcemente Lui, incitandolo a proseguire.
"Io..." ripeté per la terza volta, prendendo un profondo respiro "Io non posso accettarlo"
"Cosa significa?"
"Significa che non posso riprendere il mio posto in Paradiso" l'aveva detto, l'aveva appena ammesso davanti a tutti gli angeli dei Cieli, facendo trattenere loro il respiro. Non era mai successa una cosa simile, pochi angeli avevano mai rifiutato la possibilità di tornare il Paradiso.
"Perché non puoi?"
"Perché avevate ragione, Padre. Questo semplice anno sulla Terra mi ha permesso, contro ogni mio pronostico, di ricoprire l'amore per una persona. Ho riscoperto com'è avere al tuo fianco qualcuno che ti ama per quello che sei, una persona con la quale posso confidarmi e che mi possa capire, una persona per la quale ho rischiato tutto e che è riuscita a rubarmi il cuore. Non pensavo di poter provare ancora questo sentimento per qualcuno, ma è successo e so che se facessi ritorno in Paradiso sarei infelice. Mi mancherebbe qualcosa e non posso vivere così, sapendo poi di aver illuso e fatto soffrire una persona che dicevo di amare" disse Nico, le sue parole rispecchiavano quello che provava per Will, un piccolo sorriso fece capolino sulle sue labbra.
"Ciò che dici arriva dal tuo cuore, l'amore che provi è forte e vero. Eppure sento che c'è qualcosa che ti turba"
"Sì, è così. Quello che ho detto lo provo veramente, ma so che anche se scegliessi di vivere tra gli umani mi mancherebbe il Paradiso. È stata la mia casa per innumerevoli anni e, anche dopo la mia Caduta, l'unica cosa che ho sempre desiderato era quella di potervi fare ritorno. Eppure so che qualunque cosa scelga sentirei nostalgia dell'altra" ammise l'arcangelo abbassando il capo, attendendo la Sua risposta con timore, il cuore che batteva furioso nel suo petto.
"Comprendo la tua difficoltà nella scelta, sei combattuto tra il tuo amore e la tua casa. Forse ho la soluzione per questo" esordì Lui dopo alcuni minuti di silenzio, facendo alzare di scatto la tesa a Nico "Potrai vivere con William sulla Terra, mantenendo i tuoi poteri e il tuo titolo di Arcangelo Maggiore, ma dovrai tornare periodicamente in Paradiso per addestrare i giovani angeli guerrieri. Accetti queste condizioni?"
Nico spalancò gli occhi per la sorpresa "Sì, sì certo, accetto"
"Allora è deciso. Bentornato in Paradiso, Arcangelo Nicola"
"Vi ringrazio" rispose Nico sinceramente grato, rialzandosi. La Sua luce dorata brillò con più intensità per poi ritirarsi lentamente. Era ancora stordito per la notizia, non riusciva a credere che poteva avere entrambe le cose a cui teneva di più. Fece vagare lo sguardo sui vari angeli che riprendevano a svolgere le loro precedenti mansioni, felici per la sorte del loro fratello. Lo sguardo di Nico si posò su un piccolo gruppo di angeli raccolto in un piccolo cerchio, riconoscendo le ali rosate di sua sorella.
"Bianca!" la chiamò l'arcangelo, avvicinandosi. Lei si voltò e gli corse incontro, abbracciandolo, felice che suo fratello sia riuscito a trovare pace dopo secoli di sofferenze. Bianca guidò Nico dagli angeli riuniti intorno ad un corpo privo di vita steso a terra. Quando l'arcangelo riconobbe l'angelo a terra gli mancò il respiro: Beryl, l'angelo dell'Ariete.
"No" esalò Nico in un sussurro, inginocchiandosi di fianco al cadavere dell'amica. Il volto cinereo di Beryl era disteso e rilassato, come se nella morte avesse finalmente trovato la pace che tanto cercava "Chi l'ha uccisa?"
"Belial l'ha uccisa. Si era accorto del suo doppiogioco e l'ha colpita di spalle mentre duellava con Samael" spiegò Victor, posandogli una mano sulla spalla.
"Ed è morto? Belial è morto?"
"Sì, Samael l'ha ucciso alcuni istanti dopo" rispose l'Angelo dell'Acquario "Vogliamo portarla in Cielo insieme agli altri angeli caduti in guerra. Sappiamo cosa ha fatto, Bianca ci ha raccontato che ti ha aiutato e protetto nell'Inferno"
"Se... se non vi dispiace vorrei portarla io" disse Nico, rialzandosi e voltandosi verso Victor, il quale annuì. Nico si abbassò nuovamente su un ginocchio e fece passare un braccio dietro la schiena di Beryl, facendo attenzione alle ali, facendo passare l'altro braccio sotto le ginocchia. La sollevò e spiegò le grandi ali dorate, prendendo il volo verso il Paradiso. Gli angeli che morivano in battaglia dovevano essere portati al Suo cospetto, anche i demoni che volevano redimersi. Lui li avrebbe giudicati in base alla loro bontà d'animo e dalla loro voglia di redenzione, i loro corpi si sarebbero dissolti e sarebbero entrati a far parte delle stelle de firmamento, così che tutti potessero ricordarli in eterno ogni volta che guardavano il cielo stellato.
Quando Nico posò il corpo di Beryl accanto a quello degli altri angeli caduti accadde esattamente quello. I corpi degli angeli e dei demoni si dissolsero lasciando il posto a scintillanti stelle che quella sera si sarebbero aggiunte alle altre in cielo.
"Va a casa, Nico. Ruben, Alexandra e Hazel hanno accompagnato Will a casa e penso che vorrà vederti per sapere la tua decisione" disse Victor, alla destra di Nico, sorridendogli lievemente.
"Io voglio darvi una mano" protestò l'arcangelo, ma l'amico scosse la testa.
"No, sei stanco e oggi hai fatto abbastanza. Tu e Michele ci avete salvato e ci avete fatto vincere contro Lucifero. Va a riposarti e parla con Will, sarà preoccupatissimo" disse Victor, Nico tentò di protestare ma lui lo interruppe "Va, qui ci pensiamo noi"
L'arcangelo sospirò e annuì, sentendo per la prima volta la stanchezza di quella lunga giornata. Salutò Bianca e spiccò il volo verso New York. Fortunatamente aveva smesso di piovere e piccole porzioni di cielo si intravedevano tra i grossi banchi di nubi temporalesche. Nico volò più in alto, sorvolando la grande città americana, passando una mano sulla sua armatura e trasfigurandola in un comodo paio di jeans neri, una camicia e un giubbotto di pelle nera. La sua spada aveva ripreso l'aspetto di un innocuo ciondolo al suo collo. Individuò il palazzo di Will e distese le ampie ali, planando dolcemente sul suo balcone. Atterrò silenziosamente e fece subito sparire le grandi ali per poi entrare dalla finestra, lasciata accostata. Non fece in tempo ad entrare in casa che venne imprigionato in un forte abbraccio.
"Will" sussurrò l'angelo stringendo il ragazzo tra le sue braccia, sentendolo tremare contro il suo corpo.
"Nico... cosa... ho sentito quello che ti ha proposto tuo Padre e..." balbettò Will, alzando il volto per incrociare gli occhi scuri dell'arcangelo.
"Sì, mi ha proposto di tornare in Paradiso, ma non ho accettato" rispose facendo spalancare gli occhi di Will per la sorpresa "Gli ho detto che preferivo vivere qui con te, non avrei potuto vivere in eterno sapendo di averti abbandonato. Lui ha capito e mi ha concesso di vivere sulla Terra con te, mantenendo il mio stato di angelo, a patto che ritorni periodicamente in Paradiso ad addestrare i giovani guerrieri"
"Hai fatto tutto questo per me?"
"Certo. Ti amo e voglio passare tutta la vita con te" rispose Nico con un sorriso, chinandosi e imprigionando le labbra del fidanzato in un dolce bacio. Passò le mani lungo tutta la schiena di Will scendendo lentamente verso i suoi fianchi. Sentì Will sospirare contro le sue labbra e intrecciò le sue braccia attorno al collo dell'angelo, facendo vagare le sue mani tra i soffici capelli corvini di Nico. Era un bacio lento e dolce, un bacio che racchiudeva tutto quello che non erano riusciti a dirsi a voce: la gioia nell'essere di nuovo insieme, il sollievo che entrambi erano sani e salvi, che la guerra era finita. Riversarono tutto ciò in quel semplice bacio, cercando di farlo durare il più a lungo possibile.
Nico fu il primo a interrompere il bacio e osservò con un sorriso stanco il volto rilassato di Will, finalmente aveva la certezza che non l'avrebbe più lasciato. Will prese la mano di Nico e lo condusse nella sua camera da letto, aveva visto la stanchezza sul volto del suo fidanzato e si domandò da quanto tempo non dormisse. Fece sedere l'angelo sul suo letto e prese dall'armadio una camicia e un paio di pantaloni della tuta della taglia di Nico, per poi mostragli il bagno e lasciarlo solo mentre si cambiava. Will si cambiò velocemente in camera sua, indossando il pigiama e mettendosi subito sotto le coperte, attendendo l'arrivo del fidanzato.
Venti minuti dopo Nico fece ritorno con indosso i vestiti che gli aveva dato Will e i capelli ancora umidi per la doccia calda che aveva fatto. L'angelo prese posto nel letto di Will, abbastanza grande per entrambi, sospirando quando sentì il materasso morbido sotto di sé. Coprì entrambi con la coperta e si mise comodo, poggiando la testa sul cuscino morbido, chiudendo gli occhi. Poco dopo, però, un peso sul suo petto glieli fece riaprire: Will aveva posato la sua testa sul petto di Nico, la mano destra del ragazzo delicatamente posata sull'addome del fidanzato. L'angelo sorrise e fece passare un braccio attorno alle spalle di Will, cingendogli il fianco con fare protettivo, mentre con l'altra mano copriva quella del ragazzo sulla sua pancia. Posò un bacio delicato tra i suoi capelli biondi, facendo sospirare Will, un leggero sorriso spuntò sulle sue labbra. Si addormentarono così, l'uno tra le braccia dell'altro, felci di essere di nuovo insieme.
N.A.
Ciao bella gente! Allora, un capitolo più corto degli altri, lo ammetto, e nemmeno uno dei migliori, ma volevo tranquillizzarvi visto che vi ho lasciato con la suspance nel precedente capitolo.
Anyway, in questa nota volevo avvisarvi che questo è il penultimo capitolo e il prossimo sarà l'epilogo. Lo so, sono triste anche io, ma non preoccupatevi, ho in mente un paio di cosucce...
Nell'epilogo ci sarà una piccola sorpresa e, alla fine della storia, vi darò una seconda sorpresa, che spero vi piaccia. Ma ora basta, ho già detto fin troppo, mannaggia alla mia boccaccia! :)
Alla prossima,
Poseidon1999
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