Capitolo 5
*spunta da un televisore.*
Buh!😂 paura è? Ditemi di si così mi sento realizzata😂😂😂
Xandra è arrivata in America ed ha incontrato il suo amico Jay, il quale aveva abbandonato senza nemmeno una parola il giorno del funerale dei suoi genitori, ma quale sarà il suo piano?
Buona lettura
Bevo lentamente il mio frappè, degustandomi i grassi americani, sapendo già che probabilmente o momenti in cui potrò mangiare in pasto decente saranno pochi.
"Beh? Allora si può sapere da quando tempo sei tornata?"
"Ieri notte, se non sbaglio, insomma, mica guardo l'orologio ogni momento."
"Potevi chiamare stronza, in quattro anni mo avrebbe fatto piacere."
"Volevo, ma me le avresti pagate tu le chiamate per l' estero? E poi ho a che perso il tuo numero."
"Tutti i russi sono come te?"
"Meglio di voi americani che passate la via senza vedere possibili pericoli, come me, in sella ad una moto."
"Stavi per investire qualcuno?"
"Noooo, e comunque dobbiamo parlare di ben altre cose, non sono tornata per una vacanza di piacere Jay."
Sorseggia il suo caffè mentre continuo a parlare.
"Sono qui per lavoro e tu, puoi essermi di grande aiuto."
"Hai bevuto?"
Finisco il frappè e divento seria.
"Non sei forse tu quello che organizza corse clandestine tra gli esponenti più importanti delle famiglie mafiose di New York?"
Impallidisce, davvero credeva di potermi mentire come un tempo? Che idiota.
"E dato che non neghi tu mi sarai utile."
"Cosa c' è in ballo Xandra?"
"Vendetta, semplice e pura vendetta."
Lo fisso dritto negli occhi prima di scrivere il mio numero di telefono su un pezzo di carta con del ketchup, purtroppo non ho una penna appresso.
"Chimami non appena ci sarà la prossima corsa, qualunque essa sia, ora devo andare a fare altri affari, ma stasera passerò in officina, voglio vedere se lei è ancora come l'ho lasciata."
"O-ok, io non l'ho più toccata, era una perdita di tempo."
"Fidati, ti stai sbagliando di grosso."
Lascio i soldi sul tavolino anche per lui, infondo l'ho invitato io, e poi esco, salendo in sella alla mia moto.
Il primo passo l'ho compiuto, ora tocca al secondo.
Grazie a mio nonno e ai suoi informatori in America sappiamo dove c' è il più alto tasso di mafia a New York, al 'The groove", discoteca modesta con tante di quelle denuncia da far paura perfino al Padrino.
***
Parcheggio la moto e dopo essermi tolta il casco osservo da lontano il via vai di gente.
E che cazzo, non vanno mai a dormire?
Che gioventù bruciata, e al pensiero di dover lavorare lì mi viene la depressione.
Non credo che al momento stiano cercando qualche barista o cameriera, ma a tutto c' è un rimedio.
Entro anch'io, dopo aver pagato il buttafuori con Cento dollari.
La musica assordante invade i miei timpani, le pareti insonorizzate sono miracolose.
Mi faccio spazio tra la folla ed inizio ad osservarmi intorno.
Ci sono più persone armate che spacciatori qui dentro.
È proprio il posto giusto.
Passo tra i corpi che danzano e vedo più o meno il personale, devo trovarmi un posto di lavoro nel quale la gente canta peggio dei canarini da ubriachi, e poi, peggio dell' ascesa di Gesù, un bagliore di luce illumina il ruolo perfetto per me.
Noto con piacere come tutti parlano al barista, alcuni volti li conosco di vista, ma, adesso che ho trovato la mia preda, sarà tutto più facile.
***
"A domani."
Il tizio saluta i suoi colleghi, prima di svoltare in un vicolo.
Lo seguo silenziosamente fino a quando non lo vedo armeggiare vicino alla sua auto.
Indosso il mio berretto e velocemente corro verso di lui atterandolo.
Non ha il tempo di chiedere aiuto che con una torsione del mio polso piego il suo braccio all' indietro, per poi girarlo dalla parte opposta.
Sento un distinto rumore di ossa rotte e prima che possa urlare ed attirare l' attenzione gli dò un pugno dritto sotto al mento, facendogli perdere i sensi.
"Gli anni passati a prenderle da mio nonno sono serviti a qualcosa."
Sorrido soddisfatta.
"E ora vediamo come fai i cocktail senza un braccio."
Me ne vado, facendo attenzione a non essere vista e una volta lontano, posso fumarmi in santa pace la mia sigaretta post rissa, quando il telefonino inizia a suonare.
Numero sconosciuto.
"Pronto?"
"Stasera, c' è una gara tra la settima di Greynd street."
"Sapevo di poter contare su di te Jay, passo tra poco, fammi trovare lei."
"Ti ripeto che"
"Devi sempre discutere su ogni mia decisione?"
"Dio sei insopportabile."
"Grazie lo so, e ora fai come ti ho detto."
Chiudo la chiamata prima di farlo rispondere, a volte sembra una madre apprensiva e appiccicosa...come lo era la mia.
"Cazzo."
Non devo pensare a loro se voglio portare a termine il mio obiettivo.
Salgo in moto e parto sfrecciando per le strade di New York, devo prepararmi per una corsa ed ho intenzione di attirare molta attenzione su di me.
***
"Passami quel tubo di scarico."
"Ma che cazzo stai facendo?"
"Termino un lavoro lasciato in sospeso per troppo tempo."
Faccio scorrere il carrello sul quale sono sdraiata e mi pulisco le mai sporche di grasso.
"Ci stai lavorando da più di tre ore, non sarà mai pronta per stasera."
"Lo so, ma mi porto avanti, e poi per ora non ho meglio da fare."
"Sei totalmente pazza, la gara inizia tra meno di due ore e tu stai ancora qui?"
"Ti sembro un' oca che ci mette una vita per rendersi presentabile?"
Alza le mani e sparisce, prima di prendere una chiave inglese in testa.
Ho trovato questa Mustung 1949 in una discarica tempo fa e me ne sono innamorata anche se era solo una carcassa morta, e adesso, dopo secoli, sto cercando di darle vita.
Così forse, potrò salvare, almeno lei.
"Bene, è ora di andare."
***
"Sei davvero sicura?"
"Se lo dici di nuovo ti uccido."
"Va bene."
Indosso il casco e mi avvicino al punto di partenza.
"Ehy tu, chi cazzo sei! Questo non è il luogo per un pivello."
Giro solo la testa e non rispondo allo sfidante di stasera, si dice che abbia più di venti vittorie di fila, è quasi un peccato interrompe il suo record.
Continua a parlare a vanvera, quando una ragazza quasi nuda si mette in mezzo alla strada per fare il conto alla rovescia.
Guardo Jay e gli faccio un cenno con la testa.
"Tre"
"Due"
"Uno"
"Correte!"
Le gomme girano velocemente e poi schiaccio l' acceleratore.
La gara ha inizio.
Sono caduta.
Mi sono fatta tanto male.
E devo andare a lavorare stasera.
COME SONO FORTUNATA.😂
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Manu
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