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Capitolo 19

Avevo finito Internet perdonatemi!😢😢😢😢
Faccio anche la faccia da cucciola se serve😂😂😂
Comunque, la vita di Xandra sta prendendo una svolta inaspettata, i suoi piani sono andati in subbugno e ora non ha più molte certezze.
Buona lettura.

Gli occhi si aprono, ma il mio corpo a quanto pare non ha alcuna intenzione di alzarsi.
Metto a fuoco la stanza mentre mi alzo leggermente con il busto.

Sono ancora nuda, coperta dal lenzuolo, ma di Tyler nessuna traccia.
Ricado sul cuscino e faccio un verso di esasperazione, non so per cosa, ma di sicuro sarà per la stronzata che ho fatto.

Porto i capelli verso l' indietro, mentre trovo le energie per alzarmi.
Mi sento uno schifo e ho urgente bisogno di una doccia.

Entro nel bagno e vado direttamente dentro il box doccia.
L' acqua fredda mi investe provocandomi la pelle d'oca, fino a quando non diventa calda.
Inizio a sentirmi meglio.

Passo il bagnoschiuma su tutto il corpo, fino a fermarmi sulle cicatrici presenti sul mio corpo.
Tyler non ha detto niente, ma è probabile che non le abbia notate essendo più visibili da dietro.

Esco ed osservo la mia immagine allo specchio.
I lunghi capelli sono appicciati alla mia schiena, mentre l' inchiostro sulla pelle spicca.
Poi mi giro di spalle e sposto i capelli, vedendo l'enorme tagliato rosa che segna la mia pelle.

La cicatrice parte dalla base della schiena, fino ad arrivare sotto il lobo dell' orecchio destro.
Il marchio di Ghost, o almeno così lo considero.

Mi avvolgo in un asciugamano ed esco, trovandomi Fox sul letto vestito di nero e con una busta al suo fianco.

"Fox. "

"Oh, ma dai, siamo stati a letto insieme e mi chiami ancora per cognome?"

"Vado a letto con tanta gente, ma il mio disprezzo per te non cambia."

Si alza e mi prende un braccio, strattonandomi.

"Ora tu appartieni a me, che ti piaccia o no."

"Io non sono di nessuno Tyler e ora esci, mi devo vestire."

"Ti ho già vista nuda."

"Vattene."

"No."

Prende anche l' altro braccio.
Lo guardo storto, prima di fare forza per liberarmi, ma il bastardo sfrutta l' occasione per tirarmi verso di lui e strapparmi l' asciugamano di dosso, lasciandomi nuda.

Il mio cuore inizia ad andare nel panico, non voglio che veda la cicatrice, nessuno deve vederla.

Cerco quante più forze possibili prima di buttarmi di schiena sul letto.

"Ti prego vattene."

Si ferma a fissarmi, per un lasso di tempo, prima di liberarmi le braccia ed iniziare ad accarezzarmi il viso.
Una persona più lunatica non l'ho mai vista.

"Che cosa mi stai facendo..."

Il suo tocco è leggero tanto da farmi chiudere gli occhi, mentre i miei muscoli si rilassano, ma la pace dura per poco.

"Cos'è questa?"

Apro gli occhi e vedo che il suo sguardo si è spostato sotto il mio lobo.
Gli afferro la mano mentre torno nel panico.

"Una vecchia ferita, ma ora credo sia meglio andare, abbiamo un tizio da interrogare se non erro."

Assottiglia gli occhi, sperando che ceda.

Sospiro,  prima di avvicinarmi e depositare un leggero bacio sulle sue labbra.

"Prima finiamo e prima potrai farmi tua."

Assumo il tono di voce più sensuale che mi riesce prima di spostare la sua mano sul mio seno.

Deglutisce a vuoto e noto con piacere che la sua attenzione ormai è passata ad altro.

"Non provocare"

"Allora?"

Resta a fissarmi, prima di parlare.

"Vestiti, dobbiamo lavorare."

Una parte di me esulta, anche se non lo dò a vedere.
Per ora il pericolo cicatrice è rimandato e sono riuscita a guadagnare del tempo per trovare una soluzione.

Esce, lasciandomi sola.

***

"Spero che tu abbia uno stomaco forte."

"Il sangue non m' impressiona se può consolarti."

"Meglio, perché c'è ne molto."

Apre la porta e adesso capisco il perché delle sue parole.

Il tizio del porto è diventato irriconoscibile, ha un occhio gonfio, diversi lividi e il labbro rotto, o piedi scoperti nell' acqua mentre un uomo di Fox tiene in mano devi cavi elettrici.

"Classica tortura."

"Il classico non si batte, ha parlato ieri, dopo due giorni di scosse e pugni."

Osservo quell' uomo, l'unico elemento che mi possa collegare a Ghost e fremo a sapere le informazioni che Fox è riuscito a ricavare.

"Cos'ha detto?"

"Chiediglielo."

Odio perdere tempo.

Mi avvicino alla brutta copia di Freddy Crugger sotto lo sguardo attento di Tyler.

"Ehy tu, cosa sai di Ghost?"

"F-fott-fottiti puttana."

Stringo i pugni e glielo richiedo con gentilezza.

"Parlami di Ghost."

"Succhiami il cazzo."

Va bene, a fanculo la pazienza.

Gli dò le spalle, prima di girarmi velocemente e colpirlo con un calcio in faccia, facendo cadere la sedia per terra.
Non ha il tempo di capire cos'è successo e inizio a prenderlo a calci, per poi mirare al suo cazzo.

Urla di dolore, mentre io mi fermo.

"Se prima non c'era niente da succhiare ora puoi direttamente prenderlo nel culo."

Continua a maledirmi, mentre sento la risata di Tyler.

"Cos'hai da ridere? "

"Sapevo che sarebbe successo tutto questo, ed è eccitante vederti nel tuo stato brado."

"Vuoi provare?"

Piega la testa di lato e sorride sfrontato.

"In altri contesti."

Sbuffo, prima di tornare a quel pezzo di merda che giace per terra.

"Ora parlerai? Altrimenti sappi che io posso continuare all' infinito."

Non risponde.

Sto per dargli un altro calcio, quando urla di aspettare.

"Io non so chi sia Ghost, lavoro solo per lui "

"È questo secondo te basta per non ucciderti?"

Afferro la mia colt e gliela punto contro.

"Se hai qualcos'altro da dire, credo proprio che questo sia il momento adatto."

"I-il computer, li Ghost ha scritto alcuni suoi contatti e la password è Genesis88"

Abbasso l'arma, sorridendo soddisfatta.

"Sei contento adesso Fox? Il gioco ti ha divertito?"

"Molto."

Lo guardo storto, prima di fare un sospiro.

"Si è fatto tardi, devo andare a lavorare, altrimenti perdo il mio punto d' appoggio per scovare affari."

"Ti accompagno."

"So la strada."

Esco, mentre Tyler mi segue a ruota.

Testone.

Arriviamo fuori dalla villa e non appena vedo la mia Mustang, il mio cuore fa i salti di gioia.

"Sicura che non vuoi un passaggio?"

Fa cenno verso una Ferrari nera, mentre io mi avvio alla mia macchina.

"Non c'è paragone tra quel pezzo di velocità e la mia Mustang Fox, dovresti capirne di auto no?"

"Fidati, ti farei mangiare la polvere in una corsa."

Chiudo lo sportello ed accendo il motore.

"Non esserne sicuro, nella vita c' è sempre qualcuno più bravo di te a fare qualcosa."

I cavalli della Mustang iniziano a sbizzarrirsi, mentre stringo il volante.
È ora di correre un pò per allegerire la tensione.

"Verrò domani Fox per quelle informazioni del computer. Cerca di non farti ammazzare nel frattempo."

"Lo stesso vale per te Volkov."

Gli faccio il dito medio prima di partire a tutta velocità, sfrecciando tra le strade di New York, quando nel mio cervello si stanno accumulando troppe domande senza risposta a cui devo porre rimedio.

Beh che dire, credo che ci saranno tipo un' altra decina di capitoli per questa storia.
Poi non so, dipende da questa testolina pazza😂😂😂
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Manu

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