Quel ti odio è riferito a kikyo da parte mia,si la odio un fotto.
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Dopo un'oretta sentii le porte dell'ascensore aprirsi rivelando una ragazza dai lunghi capelli cirvini e gli occhi scuri.
Era vestita da sacerdotessa giapponese e impugnava saldamente il suo arco.
K: Lasciami passare e non ti farò del male.
Io la guardai storto,una delle cose che mi davano sui nervi era quando mi sottovalutavano.
Io feci di no con la testa sfoggiando le mie due fidate pistole.
K: Io sono Kikyo,una sacerdotessa addestrata anche a combattere,pensi che delle pistole mi batteranno?
Io mi limitai ad annuire e schiavi tutti i suoi colpi inondandola di proiettili,non poteva evitarli tutti,infatti venne colpita.
Uno dopo l'altro i colpi esplodevano dalle mie pistole mirando agli arti dell'agile ragazza.
K:Non sei male.
Disse con il sangue alla bocca cadendo a terra,io le sparai alle mani e alle gambe,ora non poteva fare più nulla.
Mi posizionai  davanti a lei ricaricando le mie pistole.
Ora la stavo guardando letteralmente dall'alto in basso.
Aveva osato sottovalutarmi.
Io gli misi una nota di frote in modo che potesse leggerla.
Ora hai ancora da parlare,comunque non sei brava come credi,questo è ciò che paghi per avermi sottovalutata,come hai passato il B8 e il B7?
Lei sorrise quasi maliconica.
K:Il ragazzo al B8 mi ha lasciato passare,sembrava depresso mentre il tipo de B7,non credo che mi abbia nemmeno visto, si stava medicando alcune ferite superficiali,tu non parli.
Non posso farlo.
Mi limitai a risponderle mentre la foca luce illuminava i nostri volti.
Poco dopo Kikyo spirò.
Programmai l'anuncio che poi segui.
Il sacrificio è stato sacrificato.
Poi scesi e andai a controllare Subaru che disse di non essersi accorto di nulla e Saizo era depresso perché gli mancava quell'insopportabile ragazza:Isanami.
Mentre salivo mi accorsi che quella stronza mi aveva ferita ad un fianco con una freccia velenosa, feci appena in tempo ad arrivare al piano di Zack che la vista diventava sempre più sfocata,i movimenti sempre più difficili e il respiro sempre più profondo.
Finché le mie gambe cedettero e la mia faccia si scontrò con la fredda superficie della strada mentre i miei occhi si chiudevano lentamente lasciando spazio solo all'oscurità che tanto disperatamente tentavo di combattere,inutilmente.
Sarei morta senza aver rivisto Zack e senza avergli detto quanto lo ammassi,questo pensiero mi fece uscire qualche lacrima prima di sprofondare nell'oscuro silenzio.

ZACK P.O.V.

Ero uscito a fare un giro per il piano dopo aver sentito l'annuncio che diceva che il sacrificio era morto,non sapevo cosa fosse sentivo una strana sensazione che non prometteva nulla di buono,sentivo come se lo stomaco fosse chiuso improvvisamente e come se il mio cuore fosse stretto da una morsa,sbarrai gli occhi,che diavolo era.
Sperando che non fosse successo nulla a Ray mi diressi all'ascensore più velocemente possibile,più il tempo scorreva più questa sensazione si faceva pesante.