Una piccola creatura si trovava tra le braccia piene d'amore della madre che continuava a guardarla con immenso affetto. La bambina appena nata aprì lentamente gli occhi azzurri che aveva e guardò la madre in silenzio. Questa sorrise ancor di più, felice di avere la sua adorata bambina tra le braccia.

L'essere alato osservava la scena con altrettanto amore. Era stata la Guardiana della madre per venticinque anni, un tempo davvero breve per lei e per gli spiriti di quel mondo, e di sua madre ancora, e della madre della madre di quella che era appena diventata una madre; e così via, fino al primo patto che aveva stipulato con le donne di quella famiglia.

- Angel, che ne pensi del tuo nome? - sussurrò la madre con dolcezza alla bambina che continuava a guardarla con i suoi immensi occhi azzurri. - Significa angelo in inglese, lo sapevi?

La bambina sollevò le braccia grassottelle verso il volto della madre, e questa l'avvicinò alla sua piccola, e le manine andarono a sfiorare quelle guance diventate rosse dalla felicità più pura ed innocente che esistesse in quel mondo. La bambina sorrise a quel dolce contatto, mostrando le gengive ancora senza denti in una dimostrazione di amore verso quella che era sua madre.

- La mia bambina...

Calde lacrime solcarono le guance della donna, commossa da quel tenero gesto che la creatura le aveva riservato.

- Oh, il mio piccolo angelo... ti amo, bambina mia. Che possa l'angelo custode della nostra famiglia proteggerti per gli anni a venire.

Baciò la fronte della bambina con ancora più affetto, e iniziò a cullarla tra le sue braccia lentamente, per farla addormentare.

- Dormi, piccola mia - le disse. - Fai bei sogni.

La madre cantò una vecchia ninna nanna che ricordava sin da bambina, quando era la sua vecchia madre a cantarla per farla addormentare la sera. Un canto che parlava di angeli che proteggevano la sua famiglia da anni, secoli e millenni, e che ora avrebbero protetto la nuova componente di quella vecchia famiglia stremata dalle tragedie.

- Dormi anche tu, Arni cara - disse l'angelo dai lunghi capelli chiari. - Puoi stare tranquilla. Tu ed Angel siete sotto la mia protezione. Cercherò solo il meglio per voi.

Ma l'angelo sapeva troppo bene che non poteva fare più di tanto. Così, si avvicinò alla donna e alla piccola bambina, ora addormentate, e diede un bacio ad entrambe.

- Almeno i bei sogni posso darveli facilmente - disse, asciugando una lacrima rimasta sul viso della madre, per poi aprire le immense ali bianche in quel piccolo luogo per proteggere la sua Arni dai brutti ricordi e dagli incubi che la tormentavano con tremenda crudeltà.