No significa no
CAPITOLO 11
NO SIGNIFICA NO
Non so nemmeno io come questa folle idea mi sia potuta nascere nella testa. È una follia e so che Sherlock non accetterebbe mai.
Senza contare che ha già diciott'anni (in effetti non so se li ha già compiuti oppure no) e non ha bisogno necessariamente di genitori.
Dev'esserci qualcosa di più. Forse c'è qualcosa che gli impedisce di abbandonare il suo cantuccio qui sotto anche se lo vorrebbe.
-No. –
Me lo aspettavo. Eppure le sue parole...anzi, quell'unica parola, mi fa male.
Sherlock non ha bisogno di nessuno.
Sherlock è solo.
E forse lo è perché vuole esserlo.
Eppure la sua voce ha perso una nota di freddezza, è come rassegnato.
-Non posso. – aggiunge dopo.
Non mi aspettavo che avrebbe parlato ancora. Si, la sua è rassegnazione.
-Cosa vuol dire "non posso"? –
-È complicato. –
-Ah sì? E allora prova a spiegarmelo...o sono troppo stupido per capire? –
Questa volta lui non voleva essere cattivo, sono io ad essere ormai prevenuto.
-Non sei stupido...Anzi. –
Commenta lui, semplicemente.
Silenzio.
Vorrei tanto sapere cosa stia pensando in questo momento. Vorrei chiedergli a che velocità passa un pensiero nella testa di un essere umano. E poi chiedergli a che velocità passano i suoi.
Credo che mi risponderebbe un numero molto ridotto.
E io saprei che è vero.
Lo vedo deglutire.
Sta ricordando?
-Io non esisto. – dice dopo qualche attimo.
Non riesco a comprendere le sue parole.
È qui davanti a me. È una persona, basta questo per esistere, no?
Eppure nel mondo di Sherlock Holmes tutto è più complicato dell'apparenza, peccato che è ancora troppo presto perché io possa capirlo.
-Quando sono fuggito dall'istituto mi hanno cercato. Ero diventato un caso su cui indagare. Il bambino scomparso. Mi hanno cercato per anni. Sai dopo quanto tempo una persona scomparsa viene dichiarata morta?
Scuoto il capo. Come mai potrei saperlo, così su due piedi poi.
-Dieci anni dopo. –
Capisco dove vuole andare a parare.
-Sherlock...da quanto sei scappato? –
Ho paura di sentire la risposta.
-Undici anni. –
Non ci posso credere. Questo è assolutamente impossibile. È impossibile che un bambino di sette anni scappi da un orfanotrofio e non venga trovato. Insomma, un bambino di SETTE anni!
Può anche chiamarsi Sherlock Holmes ma...
-Strabiliante eh? –
Capisco che il suo è solo un modo per sdrammatizzare. Non può essere davvero così cinico.
O forse si?
-Si...strabiliante. – Assentisco.
Non posso davvero crederci. Ma lui non è morto, non potrebbe semplicemente...tornare?
Come funziona in questi casi?
Perché non ho un cervello iperveloce come il suo? Potrei trovare una soluzione.
-Forse...forse i miei genitori possono...-
Non so nemmeno io quanto sia davvero il potere dei miei genitori.
-No. –
Due lettere. Due lettere che hanno il potere di dettare il futuro.
-Perché? – non posso trattenermi dal domandare.
-Perché sarebbe qualcosa di illegale. –
Davvero si preoccupa per qualcosa di illegale, uno che è scappato a sette anni?
Davvero si preoccupa per qualcuno?
-E allora...-
-No. Jhon. No. –
-Perché? – sono solo un disco rotto.
-Perché no significa no. –
***
John è tornato a Cambridge. Quella è la sua vita.
Proprio prima che salisse sul treno gli ho urlato che può continuare a scrivere sul suo blog.
Che può scrivere tutto quello che vuole.
Che non deve dare retta ad un brontolone come me.
Lui ha fatto segno di non aver capito.
-Non ho sentito! – ha urlato.
Bugia. Ha sentito benissimo.
Si è capito da come ha sorriso.
Felicità.
Emozione.
Tu sai essere felice, Sherlock?
So che ho fame.
Questa è una cosa semplice. È o sì o no. O hai fame o non hai fame.
Non puoi dire sono felice o non lo sono. Troppi fattori da calcolare, troppi...
Sentimenti.
Misurabili?
Come la pioggia?
C'è un momento in cui si distingue un "rovescio di sentimenti" o una "tempesta di felicità"?
Cos'è che mi porta a fare questi pensieri così...così poco logici?
È la voglia di vivere.
Di essere vivo.
Perché io sono morto undici anni fa.
Improvvisamente gli avanzi trovati nei cestini perdono ogni loro attrattiva (non che l'abbiano mai avuta, chi vuoi prendere in giro).
Non mi sfamano più.
Dov'è Mycroft quando serve?
Angolo autrice:
Capitolo breve breve lo so, ma mi sembrava emozionante così, nella sua piccolezza piena di Sherlock :)
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro