Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cinque del mattino, sto ancora strillando a causa tua.

Cesare ha davvero scritto a Leonardo.

Non è un sogno, uno scherzo o qualcosa di simile.

Cesare ha davvero scritto a Leonardo, alle 18 in punto, per di più, mentre eravamo insieme.

Come fa a conoscerlo? 

Resto a guardare quei tre messaggi e quell'avviso di videochiamata per, non ne ho idea, almeno 3 minuti buoni, senza battere ciglio. Ho paura.

Ho paura che Cesare possa essere coinvolto in questa "sparizione" di Leonardo, anche se non so minimamente un cazzo su tutto ciò.

Ma ho davvero paura, voglio capire, devo farlo. Devo farlo anche per Agata, che probabilmente sarà preoccupata per suo figlio (anche se non lo dà troppo a vedere).

Ho deciso, scriverò un messaggio a Cesare facendogli capire di essere Nicolas e...

*Dling*

Cesare Cantelli ti ha mandato un messaggio

Un messaggio... Ora?

Cazzo, è normale, avrà visto che sono online. O meglio, che il profilo di Leonardo è online. Dio santo, che confusione, porca paletta...

Devo rispondergli, quindi apro la notifica e leggo il messaggio.

Cesare Cantelli

EDDAI, CAGAMI, OGGI SONO USCITO CON NICOLAS!

"Sono uscito con Nicolas."

Ora sono ancora più in ansia.

Provo a digitare rapidamente un messaggio per chiedere spiegazioni, ma iniziano ad arrivare delle foto.

Nostre foto, foto scattate da me e da lui oggi, foto in cui ci siamo noi due, foto che ritraggono me e fatte di nascosto... Ho una faccia davvero inguardabile, ma non è questo il punto.

Ora che faccio? 

Magari... Sì, posso controllare i messaggi precedenti. Magari trovo qualcosa. Scorro verso l'alto per vedere i vecchi messaggi, ma niente di niente: devono conoscersi da poco?

Ora che faccio? Non lo so, che faccio.

Come faccio a dirgli di essere io? Ma io voglio capire... 

Cesare Cantelli vuole avviare una videochiamata

Appena vedo la notifica non penso neanche in modo lucido: senza che la mia mano segua il mio cervello, spengo fotocamera e microfono e accetto la videochiamata.

Eccolo, Cesare. Seduto in camera sua con un sorriso da ebete e i suoi soliti occhialini.

-We, Leo! Finalmente, eh. Come stai?- 

Mi accoglie così, come se fossi un amico di sempre. Cioè, io lo sono, ma Leonardo no. Almeno credo, insomma... CHE FASTIDIO!

Mi sento quasi incazzato... Che gli rispondo, adesso?

-Leonardo? Accendi la cam?-

No, Cesare, sai com'è, non sono Leonardo, stupido idiota.

-Almeno il microfono?-

Anche peggio, no.

Lo sento sbuffare, incrocia le braccia e scuote la testa:-Secondo me qualcuno ti ha infilato il cazzo così forte dentro al culo che hai perso la voce urlando.-

E ride.

Ride? Sul serio, Cesare? Ma è una battuta normale? 

Beh, sì, è una battuta alla Cesare... Forse con Leonardo è abituato a farle.

Ok, so che fare. Entro nella chat della videochiamata e inizio a digitare la prima cazzata che mi viene in mente: 

No, ci mancherebbe. Il mio fratellino mi ha scassato mic e cam.

Lui legge ad alta voce e ridacchia:-Il tuo fratellino? Ma ora non ha tipo... Boh, 18 anni?-

E' cresciuto ma è rimastro maldestro!

-Immagino.- E scoppia di nuovo a ridere:-Un po' come me che a 25 anni ancora fatico a tenere in mano qualcosa senza frantumarlo.-

Detto questo guarda qualche secondo la camera e lo vedo sorridere, ma sorridere per davvero. Tipo un sorriso da "sei la persona che amo di più nella mia vita".

-Come sta il braccio, Leo?-

Il braccio? Che cazzo ha fatto al braccio questo? Corro rapidamente su instagram, magari tramite il suo profilo posso capire cosa gli sia successo.

Digito velocemente, lo trovo, profilo privato.

Porca paletta.

Pensa, Nicolas, pensa. 

Inventa.

Va meglio, non fa più male.

Lui legge e tira un sospiro di sollievo:-Ne sono contento, davvero tanto. Quando ho visto che te l'eri rotto giocando a tennis, preparando le tue prossime partite di campionato, mi sono preoccupato un sacco.-

E appoggia il palmo della mano sulla guancia, continuando a parlare di argomenti un po' scemotti, nulla di particolarmente interessante.

Eppure lo ascolto.

Attraverso uno schermo, per la prima volta, mi rendo conto di quanto Cesare non faccia effettivamente schifo. Ora capisco le ragazze che gli vanno dietro in palestra.

Forse è lì che ha conosciuto Leonardo? Effettivamente... Dai, ci starebbe. A entrambi piace tenersi in forma.

Ma allora perché non dirmelo? Oggi pomeriggio, parlando di Leo con Cesare, lui si è comportato come se non sapesse minimamente della sua esistenza.

Basta, ora sono deciso, inizio a digitare un messaggio:

Mi sono piaciute le foto che mi hai mandato, Nicolas non mi sembra cambiato per niente.

Lui legge, ride ancora:-Scusa se rido, ma secondo me si è  fatto un po' più bellino.-

Ma che stronzo!

Un po' più bellino? 

Lui ci pensa su, come se trovare una risposta fosse difficile. Poi fa spallucce, guarda in camera e tutto serio dice:-Sì, ma tranquillo, non l'ho limonato.-

Perché avresti dovuto?

-Beh, ogni volta che finiamo a parlare di lui mi dici che farei bene a limonarlo. Ma non lo farò, ok?-

Troppo.

Che cazzo, non ha senso tutto questo.

Chiudo la chiamata, concludo l'eliminazione del profilo e mi getto nel letto, quasi svegliando Chiara, che sento muovere nel suo letto e mugugnare.

Limonarmi... Parlano di me, parlando di limonarmi... Leonardo e Cesare.

Un gay e un etero.

Un gay e un etero parlano di un gay non dichiarato e di come limonare quest'ultimo.

Sono nel panico più assoluto, un ragazzo scomparso si sente con uno dei miei colleghi e amici e parla con lui di me, alle mie spalle e tenendomi all'oscuro di cio'.

Non so come comportarmi, come potrò presentarmi in studio domani?

Il telefono vibra, notifica da instagram.

La apro senza pensarci.

E' Cesare che ha postato una foto, la foto di me e lui stesi sul prato.

Io e Bicolas.

Così ingenui, così innamorati...

Leggo la didascalia e mi sento morire.

Così innamorati.

Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.

Inizio a ripetere quella parola nella mia testa, come un mantra.

Poi dalla testa passa alla bocca, infine ai polmoni, dove viene tirata fuori con un urlo disperato.

Sto strillando in piena notte prendendo il muro a pugni.

Perché lo sto facendo?

Sento mio padre prendermi per le spalle e scuotermi, come per risollevarmi.

Perché lo sto facendo?

Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.Innamorati. Innamorati.

Io non sono innamorato.

Ma allora perché lo sto facendo?

Perché sto urlando così?

Perché mia sorella è uscita da camera mia?

Perché mio padre mi sta stringendo così?

Perché io piango e urlo tra le braccia di mio padre?

Mi sembrano passare cinque minuti, ma invece passano 6 ore. Non è cambiato un cazzo.

Sono le 5 del mattino.

E io sto ancora urlando a causa tua, Cesare.

Sto ancora urlando a causa tua, Leonardo.

Sto ancora urlando a causa vostra, Cesare e Leonardo.

E la cosa buffa è che non ne conosco il motivo.

Il giorno dopo, o meglio, poche ore dopo la fine dello sfogo, Nicolas deve andare in studio. Vengono registrate diverse puntate. Cesare sembra decisamente sereno, mentre invece Nicolas è visibilmente scosso e qualcuno se ne accorge...

Sono seduto alla mia scrivania a montare un altro Around The Valley, quando sento una sedia mettersi di fianco alla mia.

Cesare. Ne sono sicuro. Devo affrontarlo. 

Faccio per girarmi, quando sento una voce completamente diversa da quella del Cesu:-Bic, hai una faccia che fa paura. Non hai dormito, vero?-

Nelson.

Mi giro, lo guardo, ringrazio tutti i santi.

Lui mi guarda, sembra divertito dalla situazione pietosa della mia faccia:-Sembra ti abbiano picchiato.-

-Lo avrei preferito.- Gli rispondo.

E rispondendogli gli racconto tutto, quasi scoppio di nuovo a piangere.

Forse a lui non frega niente, a chi potrebbe fregare? In fondo, dai, è solo lo sclero di un ragazzo che di uscite del genere ne ha fatte parecchie.

Parlo di Leonardo, di Cesare, dei messaggi, di Agata Mulè, di quelle quattro notifiche, della foto instagram.

Nelson mi ascolta, ogni tanto si ferma e guarda Dario, intanto aggregato alla conversazione, come a cercare un appiglio.

Finisco di parlare.

Sono stremato.

Nelson non parla, Dario sì, ma non mi dà consigli su Cesare:-Stai lontano da quella donna.-

-Quale donna?- Gli chiedo.

-La Mulè. E' una pazza, probabilmente suo figlio non è messo meglio di lei. Stai alla larga da entrambi. Chiaro?-

Nelson lo guarda,poi guarda me e di nuovo lui:-Dario, te come fai a conoscerla?-

-Ragazzi, ne hanno parlato tutti i giornali: si dice che in Sicilia sia stata un'affiliata della mafia e che si facesse chiamare con un nome strano... Qualcosa tipo "Sacerdotessa" o "Sacerdossa", qualcosa di simile.- Ignora una leggera risata di Nelson e va avanti:-Si dice anche che la morte del marito non sia stata per nulla un incidente. Sapete le dinamiche, no? Praticamente dormivano insieme nel loro letto e dalla pistola della Mulè, che ha sempre tenuto sotto il cuscino per proteggersi, sia partito un colpo. Lei è stata scagionata da ogni accusa e si è accantonato il caso come morte accidentale. Ma pensateci: questa poi ha ottenuto tutto il dominio finanziario del marito più l'assicurazione sulla vita di lui. Per molti, e io sono concorde, la signora Mulè ha ucciso il suo consorte per ottenere il suo denaro.-

Silenzio glaciale.

Non so che dire.

Ha tutto così senso, sto peggio di prima, un pensiero in più.

Sento Nelson fare battute, come se la cosa non lo avesse toccato, ma lo sento davvero lontano.

Se Dario avesse ragione, se Agata Mulè fosse un'assassina, forse tutta la storia di  Leonardo e Cesare potrebbe avere tutto un altro significato.

Un significato ben più complesso e drammatico.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro