-No, è orrendo, io quel coso non lo metto! Tu piuttosto, prova questo!

Erano già da mezz'ora in un grande negozio, con le note di Silent Night che risuonavano di continuo. James le aveva proposto un maglione blu con Rudolf la renna, poi uno con due grassi unicorni intenti a fare un pupazzo di neve e, ridendo, un maglione rosso con la faccia del Grinch. James prese il maglione dalle mani di Lily: era davvero il più tremendo Christmas Jumper che avesse mai visto: era rosso, con collo e polsini verdi. La parte rossa era composta come il muro di un caminetto e, dal torace, pendevano tre calzette rosse, bordate di pelliccia. Sulla mensola c'erano due candele di panno lenci, con due luci intermittenti come fiammelle. Era atroce.

-È perfetto! Sei un genio Lily! – esclamò James Potter con entusiasmo. – Adesso devi trovarne uno degno per te!

-Guarda questo, credo sia abbastanza atroce, no?– gli rispose Lily, allungandogli una nuvola di lana rosa piena di palline colorate.

James lo aprì: era un'accozzaglia natalizia come poche! Un omino di panpepato, un orso bianco, bastoncini di zucchero, una renna, con le corna ornate di pon-pon multicolori e un albero di Natale addobbato.

-Complimenti, Evans, hai trovato il più brutto Christmas Jumper mai visto!– Commentò con reverente stupore. –Adesso ci cambiamo e andiamo al pub conciati così, va bene?

La serata era stata più divertente del previsto. Avevano bevuto poco, riso molto, cantato a squarciagola. Lily Evans si era addormentata con una piacevole, calda emozione. La mattina dopo, si svegliò presto, alle prime luci dell'alba, con un cerchio alla testa, così scese a preparare il caffè.

-Che meraviglia svegliarsi con questo profumo e trovarti qui in cucina...nonostante il pigiama! Buon Natale, Evans!

Disse, schioccandole un bacio. James Potter! Lily Evans alzò gli occhi al cielo. Lui era vestito, jeans e maglione, con i capelli che andavano in ogni direzione.

-Pronta per andare a Sandycove? Voglio sentirti urlare con tutto il fiato che hai!

-Ma sei sicuro di quello che fai? L'acqua sarà ghiacciata!

James Potter alzò un sopracciglio, con aria strafottente. In realtà ci aveva pensato eccome, ma non l'avrebbe mai ammesso: una vera follia.

-Vai a vestirti, dai. Preparo la colazione. Ci darà un passaggio il mio amico Troy, sarà qui tra mezz'ora.

Al solo pensiero della nuotata di Natale, a Lily venivano i brividi di freddo, così finì per imbacuccarsi ben oltre il necessario. Troy, il cui cognome risultò essere Moran, mettendo a repentaglio l'autocontrollo di Lily, li portò a Sandycove e si sedette su uno scoglio a braccia conserte.

-Sto qui solo per raccoglierlo in un sacco della spazzatura. Pazzo furioso!

Lily vide James spogliarsi sulla scogliera gelida, insieme ad altri squinternati: aveva un costume rosso e una donna, pesantemente imbacuccata come lei, gli consegnò un cappello di Babbo Natale e una barba posticcia. Oh cielo! Quando lo vide tuffarsi dalla scogliera, senza un'esitazione, però, Lily scattò in piedi, con il cuore in gola, urlando per davvero; più che tifo, era spavento! Troy si alzò, spolverandosi il pantalone, poi tirò fuori da una sacca una grossa coperta imbottita. Lily lo guardò con riconoscenza: almeno lui sembrava avere senno! James uscì tremante dall'acqua, battendo i denti e Troy gli lanciò la coperta.

-Tieni, pazzo. Adesso in auto, ti vestirai appena ti sarai asciugato, ce ne andiamo all'istante.

Durante il ritorno a Dublino, il silenzio fu opprimente. James si limitava a battere i denti, infilando di tanto in tanto un indumento, ben nascosto dalla coperta. Troy guardava la strada, ingrugnito e Lily sbirciava James dallo specchietto, tormentando l'orlo della sciarpa per la preoccupazione.

-Ti fermi al Cobblestone? Ho prenotato lì.

Troy si fermò davanti al pub con una brusca frenata e si girò a guardarlo.

-Ricordati solo quello che ti ho scritto. È il minimo, scimmione!