Erano passati ormai mesi dalla morte di Genn e Alex soffriva, soffriva troppo. Aveva deciso. L'avrebbe raggiunto, sarebbe stato facile, bastava buttarsi da quella stramaledetta scogliera. Il mare era impetuoso e si scagliava con fragore sulle pareti dell'altissima scogliera a strapiombo. Alcuni schizzi gli raggiunsero il viso, e subito il ricordo dell'orribile morte del marito lo investì.

Ormai erano già 5 minuti che Gennaro non arrivava, era solo andato a ritirare i soldi in banca e non c'era nessuno, per quale ragione ci stava mettendo così tanto? Alessio si stava preoccupando erano passati altri 10 minuti nel frattempo. Che stava succedendo?
Delle grida che arrivarono dall'interno della banca lo fecero riscuotere e alzare immediatamente dal sedile dell'auto. Corse all'interno della banca e quello che vide lo fece morire, un rapinatore puntava una 10 millimetri contro il retro della testa di Gennaro. "ALESSIO VATTENE SUBITO! É PERICOLOSO QUI!" Gli urlò Gennaro cercando di allontanarsi dal suo aggressore che per risposta gli diede un calcio sulla coscia destra facendolo piegare su se stesso e facendogli emettere un latrato di dolore. Alessio non ci vedette più dalla rabbia corse verso l'uomo che teneva l'arma "Ragazzo allontanati o gli sparo!" Intimò l'uomo. Alessio si bloccò di colpo, cosa poteva fare ora? L'amore della sua vita stava rischiando la vita e tutto dipendeva solo da lui. "Ti amo" sussurrò tra una lacrima e l'altra Gennaro mentre il rapinatore spingeva sempre più forte l'arma contro il cranio di Gennaro. "NO!" Urlò Alessio scagliandosi di nuovo contro il rapinatore, quest'ultimo premette il grilletto dell'arma e schizzi di sangue raggiunsero Alessio e il rapinatore. Il corpo inerme e, ormai, senza vita di Gennaro cadde a terra e fiumi di sangue iniziarono ad uscire dal foro nella sua cute. Alessio cadde in ginocchio e strisciò verso il corpo del marito, una serie di "nononononono" lasciavano le sue labbra mentre prendeva il viso di Gennaro tra le mani e glielo accarezzava sperando che questo potesse servire a qualcosa; "Gennaro ti prego apri gli occhi guardami! Per favore" Ripeteva Alessio tra un singhiozzo e l'altro. "Ti prego amore" Continuava Alessio, ormai era tardi troppo tardi. Alessio prese il corpo di Gennaro e se lo spostò in grembo, lo strinse tra le braccia e lo baciò mentre una serie di singhiozzi sommessi gli lasciavano le labbra. "Gennaro ti prego" Sussurrava Alessio "Ho bisogno di te. Gennaro per favore." Continuava disperato Alessio "Ti amo anche io" Sussurrò poi alla fine arrendendosi al fatto che l'amore della sua vita si fosse spento per sempre.

Quei ricordi lo distrussero ulteriormente, aveva deciso. Basta, l'avrebbe fatto. La sua vita ormai non aveva più un senso senza lui. Se vivere voleva dire farlo senza Gennaro, che senso aveva farlo? Gennaro era la sua vita. Gennaro era il suo ossigeno, il suo sorriso, Gennaro era Gennaro. E solo il fatto di essere Gennaro voleva dire tutto. Perché Gennaro pure nei suoi difetti, era estremamente perfetto. Gennaro erano i sorrisi scambiati quando, mentre facevano l'amore, venivano urlando l'uno il nome dell'altro. Gennaro era la sua costante gelosia. Gennaro erano le sue insicurezze, i suoi dubbi. Gennaro era tutto quello che serviva ad Alessio per stare bene. Nulla aveva un senso senza i baci di Gennaro a svegliarlo la mattina, senza le sue frecciatine. Senza di lui in generale.
Quei pensieri furono gli ultimi prima che con passo deciso si dirigesse verso il bordo. E a quel punto, proprio prima che si buttasse, qualcosa come una mano lo fermò. Alessio si girò e lo vide lì; Gennaro. Lo teneva per un braccio, Alessio non ci credeva. Gennaro era lì in tutta la sua bellezza, in una delle sue enormi felpe e i jeans, troppo grandi per lui, ad avvolgergli le gambe. Gennaro scosse la testa e tirò Alessio lontano dal bordo. "G-Genn?" Alessio lo guardo stupito e fece per abbracciarlo, ma Gennaro si parò una mano davanti e scosse ancora la testa. "Non sei reale vero?" Sussurrò Alessio. Gennaro si limitò a guardarlo dispiaciuto e ad abbassare il capo. "Ti amo" sussurrò Alessio sorridendo lievemente. Gennaro sorrise a sua volta in un silenzioso "Ti amo pure io". E prima di volatilizzarsi gli lasciò un gelido bacio al sapore di morte sulle labbra e scomparì poco dopo. Non sa per quale ragione, ma Alessio improvvisamente si sentì meglio. "Ci rivedremo" Sussurrò Alessio fissando una stella piuttosto luminosa.

Me: Heilá! Non sapete le lacrime che ho versato scrivendo questa cosa. É stato difficile cercare di sembrare credibile. Ma spero ugualmente che vi sia piaciuta. Grazie per l'attenzione!
Un bacio
~Wolfsecret