Il torto più grande che possiamo mai fare verso la storia è dimenticare.

Dietro la mia penna si cela l'intenzione di lasciare un memorandum al me del futuro. Ricordi, sogni e sensazioni che mai m'auguro di scordare.

Ad accompagnarmi lungo il cammino è una vecchia guida, tanto saggia quanto cieca: il passato. Ed il passato, quando siamo solo noi e lui, fa male.

Cosa fare, dunque, per alleviare questa sofferenza?

Anziché condannarlo, conduciamo le nostre vite, scontando pene e impegnandoci in mille progetti, e, di tanto in tanto, torniamo a pagargli tributo. Lo osserviamo sofferente, col volto scavato dalle lacrime, le mani spossate dal lavoro e i piedi abrasi dai passi.

Per non oltraggiarlo, basta forse ricordarci che è lì, in costante bilico tra la vita e la morte, solo per causa nostra.

Voglio quindi rendergli omaggio e ringraziarlo, scrivendo questa confessione che matura in me già da tempo.