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10. « Buon Natale »

24/12/23

Le vacanze natalie sono arrivate e, per essere precisi, oggi è la vigilia e io sono rinchiusa in camera mia –alla Tana– per raccontare a te di come, dalla festa di Halloween ad ora, le cose non siano cambiate per niente.
Albus e Alice stanno ancora insieme, io ne sono veramente felice, stanno bene insieme e, grazie all'insistenza di mio fratello, i Paciock sono da noi per Natale, cosa se non accadeva da quando io e la mia amica avevamo dieci anni.
Qua alla Tana, però, le cose sono sempre più strane. Tanto per iniziare, Dominique evita James, mio fratello, il motivo per me è chiarissimo –noi tre fratelli Potter non abbiamo segreti, purtroppo–, ma rimane comunque strano vedere quei due diventare da migliori amici a perfetti sconosciuti.
E poi qualcos'altro, Rose ha portato per la Vigilia Lorcan e non perde occasione per ricordarmelo. Però, non mi da così fastidio come al solito; mi viene da vomitare quando li guardo, ma non voglio piú schiantarli. Per di più, ogni singolo essere vivente –che non siano i miei fratelli e Alice– continua a confrontarmi con Rose, il ché continua a darmi un enorme fastidio.
Quando cominceranno a capire che io e Rose siamo due persone diverse?
In quanto a Scorpius, da quella festa ci siamo incontrati per il nostro patto poche volte, e quelle poche volte finivamo per parlare sempre di altro e mai di un modo per aiutarmi. Cosa che non mi da fastidio; ho trovato in Malfoy un buon confidente, ti ascolta fino in fondo e ti da consigli sinceri. Ora capisco perché Albus è suo amico.
Inoltre ha fatto qualcosa che non mi sarei mai aspettata:
nel nostro ultimo incontro, prima di partire, mi ha fatto un regalo.

Flashback

Lily, a mezzanotte passata, quando tutti già dormivano, aspettava Scorpius di fronte la Stanza delle Necessità, pronta per l'ultimo incontro. Era ancora con la divisa e il freddo di Dicembre si sentiva tanto. Mentre cercava di riscaldarsi, vide arrivare Malfoy.

« Finalmente, ci siamo fatti attendere, eh? » ironizzó Lily, con la voce tremante dal freddo.

« Andiamo, Lunetta, per un po' di freddo » rispose Scorpius, mettendo su un sorriso giocoso. Anche se la stava aiutando, per Lily, Scorpius rimaneva odioso.

« Tocca a te scegliere la Stanza » tagliò corto la giovane Potter, « qualcosa con il camino, magari. »

Scorpius prese la mano di Lily e chiuse gli occhi, visualizzó la Stanza scelta ed entro con la ragazza.
Lily, entrata, rimase senza parole, Scorpius aveva scelto il soggiorno di casa sua.
Il giovane Malfoy era stato molto volte a casa Potter, e l'aveva sempre trovata accogliente e calda; il caminetto, la posizione dei divani e dei mobile era vero e proprio stile inglese, ciò dava la sensazione a chiunque di sentirsi a casa. Molte volte Scorpius sentiva Lily dire quanto le mancasse, a volte, l'aria calda e accogliente di casa sua, così la accontentó.

« Bravo Malfoy » disse Lily, finalmente smettendo di tremare, e si buttò sul divano di 'casa sua'. Ormai, dopo tutti i grazie che si erano scambiati, non se lo dicevano neanche più.

« Bene, Potterina, in realtà oggi non faremo molte chiacchiere e nient'altro » spiegò Scorpius, affibbiandole l'ennesimo nomignolo. Si sedette affianco a lei, dopo averle spostato le gambe.

« Primo, ti è tanto difficile usare il mio vero nome? » –e si avvicino al suo viso– « Secondo, mi hai fatto aspettare al freddo e al gelo per niente? »

« Prima risposta, se ti chiamo per cognome mi sai di San Potter versione junior e bleah » rispose, facendo una faccia schifata, « secondo, voglio darti qualcosa di migliore » continuò poi, avvicinandosi. Dopo pochi secondi di sguardi, entrambi capirono il doppio significato di quelle parole e, d'istinto, si allontanarono.

« Ovvero? » balbettó Lily.

« Il tuo regalo di Natale » rispose, mettendo la mano nella tasca della divisa.

« Un regalo? » chiese Lily, stupita, « non si era mai parlato di regali, io non te l'ho fatto » disse poi, grattandosi la nuca, agitata e dispiaciuta.

« Avrai modo di ripagarmi, piccola Potter » disse, con un sorriso smagliante, porgendole una lettera. Lily face per aprirla, ma lui la fermò, « aprila a mezzanotte di Natale » la informò, guardandola negli occhi. Lily semplicemente annuì.

Fine Flashback

E ora sono qua, impaziente per la mezzanotte e impaurita per il contenuto della lettera. In realtá non è proprio paura, ma ansia, quando ci penso vorrei aprirla all'istante, ma poi realizzò di dover aspettare.

Lily scese le scale della Tana, pronta a dare una mano, ma, appena arrivata, vide che tutto era già pronto e che mancava solo l'arrivo di zio George. Chi poteva aver praparato tutto se non la splendida Rose?
Decise quindi, almeno, di passare un po' di tempo con il fratello James e con il padre.

Nel frattempo, Albus, era alle prese con Neville –Alice, appena arrivata, se l'era svignata con Lucy e Lily–, che lo aveva sempre adorato, ma da quanto aveva scoperto che aveva fatto soffrire sua figlia, cominciò a guardarlo molto male e ciò rendeva nervoso Albus.

« Neville, sono davvero felice che siate venuti » cominciò Albus con la sua sviolinata, da vero Serpeverde.

« Lascia stare, Albus, so cosa vuoi da me » cominciò, « vorresti carta bianca con mia figlia e, per quanto io possa volerti bene da padrino*, hai fatto soffrire mia figlia e non mi fido molto di te » continuò poi.

« Credo sia la cosa più giusta che un padre possa pensare, ma andiamo, sono sempre il tenero Albus che hai battezzato » insistette poi il giovane Potter, mettendo su il suo miglior sorriso compratore.

« Io non sono uno di quei padri che vietano alla propria figlia di uscire con un ragazzo, quindi puoi stare con Alice, ma sta attento » spiegò Neville, guardandolo minaccioso negli occhi. Albus lo guardó, prima impaurito, ma poi capí con chi aveva a che fare e, soprattutto, che quello era il massimo che poteva ottenere e abbracció il suo padrino, riconoscente.

Dopo l'arrivo di zio George e figli, tutti si misero a tavola per il grande cenone di Natale dei Weasley. La cena andava abbastanza bene, tutti erano contenti, Lily chiudeva un occhio sulle piccole protezioni o frasi che la rendevano la più piccola e continuava a sorridere, scherzando con Hugo o Lucy o James.
Alice e Albus, seduti vicini, parlavano del discorso tra il primo e il padre della ragazza e Alice ne era felice, sapeva che il padre non avrebbe resistito al suo figlioccio.

Finito di mangiare, la famiglia si divise in gruppi, chi chiacchierava, chi cercava chiarimenti –James e Dominique–, chi giocava a giochi di carte babbani e via dicendo. Lily, continuava a guardare l'orologio babbano regalatole da suo nonno Arthur l'anno passato. Aspettava impazientemente che le due lanciette arrivassero su quel dodici. Passava il tempo giocando coi cugini, chiacchierando con Albus e Alice, scherzando con il padre, raggiunse le zie e la nonna in cucina. Lily Potter era questo nella famiglia, allegria, ovunque andasse portava dietro di sé una scia di felicità unica, era impossibile non volerle bene, ma rimaneva la più piccola e anche molto immatura e, questo, non facevano altro che ricordarglielo.

Lily, però, solo con una persona dimenticava di essere la più piccola del clan Weasley, con Scorpius. Anche se, pure lui, con i suoi nomignoli non scherzava, Lily poteva parlare di tutto con lui, senza preoccuparsi della sua reazione. Per questo, quando arrivò la mezzanotte, all'urlo di « Buon Natale » di Albus, diede gli auguri a tutti i parente e corse in camera sua.

Entrata, si chiuse la porta alle spalle, e prese la lettera dal comodino vicino al letto. La aprì.

"Cara piccola Potter,
so bene di star rubando tempo prezioso al meraviglioso Natale Weasley, Albus mi racconta sempre di tutto quello che fate; ma se sei corsa a leggere questa lettera a mezzanotte –lo so che hai corso, non sare quella faccia strana–

In effetti, Lily, era pronta a negare tutto, come se Scorpius fosse lì con lei.

–riprendendo il mio discorso, sto imaparando a straparlare come te, diavolo!
Se sei corsa a leggere questa lettera, vuoldire che non ti dispiace sapere cosa ho da dirti. Qui riportati ci sono delle differenze tra una donna e una ragazzina, ricordale perché so che ci serviranno. Come vedi, prendo seriamente questa cosa, voglio davvero aiutarti, perché so che puoi dare al Mondo Magico grandi cose con le tue potenzialità.

Non dubitare mai del tuo aspetto, Lily, una ragazzina si fa sempre complessi, ma una donna sá quel che vale.

Non fermarti mai all'apparenza, guarda sempre cosa c'è dentro una persona.. questa cosa, detta da me, potrà farti ridere, ma una donna vera deve saper guardare sempre l'animo di una persona e non ciò che le dicono le altre sul suo conto.

Non pretendere mai niente, guadagnatelo. E su questo non posso dirti niente, guarda ciò che stai facendo per guadagnarti il rispetto di tutti.

Riconosci i tuoi limiti, Lily, solo una ragazzina chiude gli occhi di fronte a qualcosa che non sa fare. E su questo hai un po' da imparare.

Sai tutte quelle ragazze a Hogwarts che cercano di mettersi in mostra con abiti corti e trucco? Bene, non essere mai come loro, ciò che fa innamorare è una sensualità naturale.

Non andare a cercare un fidanzato, mai, una donna non ne ha bisogno per forza, non accontentarti. Quindi dimentica Lorcan, lui non ti merita e a te lui non serve.

Ragiona sempre da sola, mai con la testa degli altri. Creati le proprie idee.

Non credere mai alle voci che circolano, ai gossip, informati sempre.

E questo è tutto, piccola Potter. Buon Natale.

S."

Lily era scioccata, non avrebbe mai pensato che Scorpius avrebbe compiuto così tanto la sua parte. Sorrise inconsapevolmente, e continuò a rileggere la lettera.

Scusate il ritardo❤

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