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capitolo 6

Odio quando Internet è lento... Non mi permette di aggiornare quando voglio io!!!
Comunque storia è andata bene...hahahahaha!!!!
Tornando a parlare di cose serie...
Eva ha colpito, dopo aver danzato con un misterioso uomo.
Dopo aver rubato si ritroverà sotto i riflettori e con una pistola puntata contro dallo stesso uomo.
Buona lettura.

Tonio.
Ero rimasto affascinato da quella donna...aveva un abito che espimeva mistero e quando l'ho girata per vederle il viso sono rimasto perso nei suoi occhi verdi.
Esprimevano determinazione, ma anche dolore.
Le sue labbra erano così carnose che avrei voluto baciarla all' istante, non so con quale forza mi sono trattenuto.

Quando il suo corpo si è avvicinato a me, piccole scosse hanno percorso la mia schiena.
Devo dire che non è una che cede facilmente...sarà tosta portarsela a letto.

Sto per chinarmi per baciarla,  quando si allontana da me subito dopo che la musica si è fermata.
Cerco di seguirla, ma la perdo di vista in mezzo a tutta quel a gente.
"Dannazione...devo averla...Nick!"
Quando il mio amico di gira, la sala piomba nel buio.
"Nick vai ad azionare il secondo generatore...Eva è qui!"
"Subito."
La gente inizia ad urlare e a correre.
Poi sento il rumore dei vetri rotti.
"Dannazione...ha già agito."

Poi la luce di accende e la posso vedere...
Le punto la pistola contro.
"Non mi scapperai!"
" Voi stupidi mortali...Non siete in grado di poter prende il peccato originale..."
La sua voce mi attraversa come mille aghi, la sua divisa è totalmente nera, quasi come se non provenisse da questo mondo.
Il suo viso è totalmente coperto da una lingua sciarpa rossa.
"Ti hai causato troppi problemi ultimamente Eva, non posso proprio lasciarti andare. Non mi fai paura."
Lei alza lo sguardo e i suoi freddi occhi mi guardano...Non riesco a capire di che colore sono con questa poca luce.
"Uomo, non sfidare la morte questa notte...Non ho mai ucciso, ma cè sempre una prima volta per tutto."
"Hahah...io invece ho iniziato a uccidere da quando ero un moccioso,e non temo le donne."
"Se sei così pericoloso come dici, ti sfido uomo...prendimi e uccidimi, altrimenti rinuncia a questa tua follia!"
Eva prende un coltello dalla sua gamba e lo tira contro il lampadario, facendo ripiombare l' oscurità.
Sento il rumore di una finestra che va in frantumi.
"Sta scappando!!! Andate a Nord io andrò a est."
Ci dividiamo, non posso farmela scappare...

Salgo le scale che ci stanno sul lato esterno della villa, se devo trovarla devo prima vedere le cose dall' alto.
Salto il cornicione che divide il tetto dalle scale, e inizio a vedere il perimetro, quando sento dei passi.
Mi giro e mi ritrovo con Eva davanti che mi punta un coltello alla gola...come diamine è riuscita ad avvicinarsi così silenziosamente?
È davvero umana?
"Umano, non puoi battere colei che non conosce pietà per quelli come te..."
"Chi sei in realtà donna?"
"Questo non ti deve interessare."
Toglie il coltello e inizia ad incamminarsi verso il bordo del tetto.
"Ferma o sparo!"
"Avresti il coraggio di colpire alle spalle un tuo nemico? Non eri un uomo d'onore?
Vedi voi umani non controllate le vostre emozioni, uccidete senza pensarci due volte e non avete alcun risentimento..."
"Sai che ti dico? Io sparo lo stesso, perché per difendere il mio onore non devo assolutamente lasciarti andare, così il terrore che provoco alla gente aumenterà ancora di più....Addio Eva!"

Sharon
Le pistole, armi in grado di togliere la vita in un secondo, armi che sono state create per far soffrire...le so usare, ma preferisco i coltelli da lancio e gli artigli di ferro.
Non voglio che qualcun'altro soffra come è successo a me in passato.
"Sai che ti dico? Io sparo lo stesso, perché per difendere il mio onore non devo assolutamente lasciarti andare, così il terrore che provoco alla gente aumenterà ancora di più....Addio Eva!"

Uno sparo, un rumore in grado di portarti alla morte senza che te ne possa rendere conto.
Odio le pistole, perché è come se sono loro che decidono se vivi o muori.
Mi abbasso appena in tempo, devo ringraziare la mia famiglia del circo se oggi sono in grado di evitare la morte.

Schivo il proiettile e corro verso quell' uomo.
Velocemente gli tirò un calcio, disarmandolo e facendo cadere la pistola al piano di sotto.
"Maledetta.."
Con la gamba ancora in aria,inizio a colpirlo con una serie di calci, anche se sembra che lui non soffra minimante.

Cambio strategia e con un calcio rovescio lo colpisci alle gambe.
Io suo viso si contrae dal dolore.
Cerca di darmi un pugno, ma riesco a evitarlo con un salto all' indietro.
"Dannata femmina..."
"Cosa cè umano? Credevi che ero come le altre donne? Mi dispiace deluderti, ma con me non hai speranze.
Dovresti ringraziarmi, tu ora sei disarmato, io invece potrei ucciderti senza problemi."
"Ho la pelle dura, non saresti la prima ad accoltellarmi."
"Vedremo... se non mi lasci in pace, sarò anche l' ultima, te lo posso assicurare."
"Ma non hai detto che tu non uccidi mai?"
"Posso fare un eccezione per te!"
"Ma che onore..."
Inizia a venire verso di me e ad attaccarmi.
Riesco ad evitare alcuni pugni, ma per una sua finta riesce a colpirmi allo stomaco, togliendomi il fiato.
Anche se sono veloce e agile, sono pur sempre donna...
Mi allontano da lui e mi tocco il punto dolorante, sento il sangue scorrermi sulle labbra.
"Ora vedremo Eva chi vincerà!"
"Hahaha...sarà per la prossima volta umano!"
Corro e alla fine mi lancio nel vuoto.
L'aria accarezza il mio viso, chiudo gli occhi e rilasso io mio corpo, ignorando il dolore.
Sono quasi arrivata al suolo, quando apro gli occhi di scatto e mi preparo per l' impatto con il suolo.
Apro le braccia e cambio la posizione del mio corpo, fino a diventare orizzontale.
Alla fine riesco ad aggrapparsi ad un ramo di un albero e con uno slancio arrivo senza alcun graffio al suolo.
Inizio a correre nel buio, recupero il vestito e mi mimetizzo con ciò che sono.
Domani dovrò spiegare, con una scusa, a Mary la mia scomparsa...




Scusate il ritardo...ma è colpa della scuola!
Commentate e fate mi sapere cosa ne pensate.
Un bacio
Manuela

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