capitolo 34
Ragazze...siamo giunte alla fine anche di questo libro😢 piango di mio perché alla fine ogni libro non può durare in Eterno.
Grazie a tutte coloro che mi hanno conosciuta attraverso ad amore tra pallottole!
Alle ragazze del gruppo, ai miei follower e a coloro che hanno lasciato una stellina e il loro commento.
Siete fantastici e io cercherò sempre di accontentare le vostre aspettative, attraverso i vostri consigli.
Un abbraccio grande da parte mia😘
Seguitemi ancora con il sequel di Alpha Maledetto.
E per l'ultima volta su questo libro scrivo...
Buona lettura ❤
Sharon.
Non mi sono mossa dalla stanza di Tonio neanche per un momento.
Mia madre alla fine ha fatto montare un letto appositavamete per me, altrimenti mi ha detto che il bambino né potrebbe risentire.
Ogni giorno racconto a Tonio ciò che mi accade durante la giornata, con la speranza che si risvegli e guardandomi negli occhi mi dica, che sono sempre la solita, sono una testarda...e che mi ama per quello che sono.
Ormai sono passate tre settimane dalla sparatoria di fronte alla chiesa.
Ho incaricato gli uomini miei e di Tonio di trovare colui che aveva progettato quel tentato omicidio e di portarlo da me ad ogni costo.
Se con Tonio sono una brava moglie, con colui che lo ha sparato sarò solamente la sua morte personale.
Asciugo per l'ennesima volta la fronte di Tonio e preparo dell' acqua fresca per potergli lavare il corpo.
Cerco di non pensare al fatto che avrei voluto fare il bagno insieme a lui nella nostra vasca,perché noi lo faremo non appena si sveglierà.
Sto per passare per la seconda volta l' asciugamano sul suo torace, quando lo vedo muoversi.
Le palpebre tremano e alla fine riaprono gli occhi.
Sto per piangere di gioia...
"Sharon..."
"Tonio!"
Gli saltò addosso e lo soffocco di baci, ma quando sto per dargliene un altro lui mi allontana da se.
"Tu...chi sei? Dove sono? E chi sono io?"
Cosa? Non è possibile...
"Tonio...Non ti ricordi di me?"
"No, l'unica cosa che so è il nome Sharon...sei tu?"
"Si...sono tua moglie, la madre del nostro bambino che porto in grembo. "
"Cosa? Io...sono sposato e sto per diventare padre?"
"Si...aspetta qui, chiamo il dottore per...per vedere come dobbiamo fare...Non ti muovere."
Esco di corsa dalla stanza e non appena fuori cado sulle ginocchia e piango.
Lui...si è dimenticato di me, del mio amore e di tutto ciò che abbiamo passato.
"Tonio..."
La vista mi si offusca e l'ultima cosa che vedo è mia madre che corre verso di me, poi buio.
Tonio
La mia mente è completamente vuota, cè un enorme buco nero, ricordo solo il nome di quella donna e dei rumori di spari...che diamine mi è successo!?!
So di chiamarmi Tonio grazie a lei, ma non so altro!
Un' altra signora entra seguita da un medico, visto il camice bianco.
"Signor Crugger, come si sente?"
"Come se una mandria di tori mi è passata sopra."
"Lei dopo il coma, a quanto pare, ha riportato una forma di amnesia, ma cè la probabilità che i ricordi alla fine ritornino da soli."
"Cosa mi è successo?"
"Vostra suocera le racconterà tutto, io torno subito, vado a prendere alcune medicine nella mia borsa al piano di sotto."
La signora che era entrata con il medico mi si avvicina.
"Tonio, caro, come raccontartelo...tutto è successo durante il matrimonio con mia figlia, la donna che non ha mai abbandonato la tua stanza e che ti è stata sempre vicino.
Quando siete usciti dalla chiesa, cè stata una sparatoria e tu per prottegere tua moglie, sei stato ferito al braccio e hai sbattuto la testa contro il muro di marmo della chiesa.
Sei stato in come per tre settimane."
"Io...Non so cosa dire..."
"Non dire niente, come dice il medico i tuoi ricordi potranno tornare con il passare del tempo, e adesso scusami, ma anche Sharon si è sentita poco bene e devi andare."
"Cosa le è accaduto?"
Perché sono così preoccupato per la donna la quale non ricordo nulla...
"Lei, vedendo che...ti sei dimenticato di lei, si può dire che è stata la goccia che ha fatto rovesciare il vaso. Era debole, non dormiva adeguatamente e mangiava giusto il necessario per non far morire vostro figlio.
Non preoccuparti starà bene, lei è una roccia e lo saprai quando ricorderai."
Detto questo esce dalla stanza...Sharon...
Alcune fitte di dolore alla testa mi fanno chiudere gli occhi e adesso nella mente mi appare una donna con un velo sulla testa e sue occhi verdi che mi guardano con odio.
"Cazzo! Devo cercare di ricordare..."
Sharon
Quando apro gli occhi sono nella mia stanza.
Avevo bisogno di riposare e l'ho fatto, adesso devo andare da Tonio.
Mi alzo in piedi anche se la leggera protuberanza della mia pancia ha rallentato i miei movimenti.
Quando sto per aprire la porta, mia madre mi precede.
"Vai di nuovo da lui?"
"Mio marito ha bisogno di me."
"Ora cè il medico, ha detto che soffre di un' amnesia momentanea, non è permanente, ma ci vorrà del tempo per fargli ricordare tutta la sua vita."
Sento le lacrime tornare agli occhi,ma le ricaccio indietro.
Devo essere forte.
Abbraccio mia madre e le sussurro...
"Anche se ci vorranno anni,io adesso devo andare da mio marito, lo amerò lo stesso."
Lascio un bacio sulla guancia e mi avviò verso la sua stanza.
Quando sto per entrare sento un rumore di qualcosa che va in frantumi.
Apro la porta e vedo lo sguardo di Tonio adirato e un bicchiere per terra in mille pezzi.
"Ciao."
I suoi occhi si posano su di me.
"Ciao."
"Hai rotto il bicchiere perché sei nervoso?"
"Cosa!?!"
'Ti conosco ormai da molti anni...so come fai."
Mi piego e raccolgo i pezzi di vetro sotto il suo sguardo attento.
Giro la testa nella sua direzione e gli sorrido dolcemente.
Come ho detto a mia madre, io gli starò sempre vicino anche se mi tratterà come ad un estranea.
"Io...mi dispiace."
"Non farlo, ti comprendo, anche io avrei distrutto qualcosa se non mi ricorda sai più il mio passato."
Getto i pezzi di vetro nel cestino e mi avvicino a lui.
"Se vuoi puoi dirmi ciò che ti turba..infondo sono la donna che ho sposato."
Riesco a strappargli un sorriso...
"Sono ricordi confusi, alcuni riesco a capirli, come quelli di un uomo il quale mi dice che la famiglia va sempre protetta e che devo imparare dai suoi errori, credo sia mio padre."
"Bene, almeno sai chi sei."
"Si, un mafioso che ha fatto soffrire la gente."
"Non pensarci, quando sei tornato da me, sei cambiato."
Mi guarda sospettoso, ma alla fine mi crede.
"Poi ci sono ricordi di una donna un nero con solo due occhi verdi a guardarmi e...rose nere, ricordo quelle."
"Hahaha..."
"Cosa cè da ridere?"
Mi avvicino a lui e quando le mie labbra sono ad un soffio dalle sue dico...
"perché ti sei ricordato di me da ladra...ero Io, nelle vesti di Eva, mi hai odiato allora, mi volevi far fuori,ma quando hai capito chi ero in realtà, mi hai ricattato nel mio negozio di fiori, mi hai baciato contro il mio volere e alla fine mi sono ritrovata a casa tua a scappare dal sentimento che provavo per te."
Gli sfioro leggermente le labbra e quando mi allontano nei suoi occhi vedo solo desiderio.
Mi avvicino di nuovo e posò ancora e ancora le mie labbra sulle sue.
Poi Tonio mi prende per la nuca e intensifica il nostro bacio.
È disperato, ma è come se ricordasse almeno le mie labbra.
Quando mi stacco da lui, gli prendo una mano e la faccio poggiare sulla mia guancia.
La faccio scendere fino al mio cuore che sta battendo solo per lui e infine la porto sul mio ventre gonfio.
"Qui cè tuo figlio, cerca di ricordarti di noi al più presto...io adesso devo andare a sbrigare alcuni affari."
"Cosa? Che fai?"
"Sai...hai sposato una mafiosa che ti ha preso molte volte a calci nel sedere."
Gli dò un rapito bacio sulle labbra ed esco dalla stanza.
Non vorrei confonderlo raccontandogli tutta la nostra storia.
Tonio
Quelle labbra...per me sarebbe impossibile non ricordarle.
La testa mi fa male, quindi decido di dormire un pò, per cercare sollievo.
"Sharon...mia moglie,la madre di mio figlio..aahhh, devo dire però che me la sono scelta bene la donna da amare tutta la vita."
Durante il sonno sento alcuni rumori al piano di sotto...uno sparo.
"Che diamine sta succedendo?"
Mi alzo dal letto grazie all' aiuto di un bastone e mi affaccio alla finestra, ma non vedo niente...forse era solo il ricordo dello sparo della chiesa.
"Adesso esco anche pazzo, mi manca solo questa."
Sharon
Nick è riuscito a portarmi l'uomo che voleva me e Tonio morti il giorno del nostro matrimonio.
"Come hai osato farci questo Vincent Garrea!"
"Hahaha come? Voi vi credevate i padroni del mondo chica...era normale per uno come me uccidervi. "
Cerco di trattenere la rabbia.
"Portatelo fuori, non voglio sporcare la mia casa del sangue di un verme."
Arrivati sul retro della casa, prendo la pistola di Tonio...deve morire con l'arma di mio marito.
"Cosa vuoi fare chica? Uccidermi? Ah non farmi ridere. Torna a giocare con le bambole e a fare la donna!"
"Non.osare.parlare...tu,sei solo un piccolo spacciatore di droga che ha i suoi scagnozzi, io sono il capomafia di New York e sono la moglie del boss di Chicago.
Non chiamarmi chica, io sono la Signora Crugger...e sarà l'ultimo nome che sentirai."
Gli punto la pistola contro e prima che possa aprire di nuovo quella fogna che ha al posto della bocca, gli sparo a raffica, fino alla fine dei colpi.
"Gettatelo nel Michigan, farà compagnia ai pesci quel bastardo. Nessuno sentirà la sua mancanza."
Obbediscono agli ordini...ed è finalmente finita la mia vendetta, non voglio più usare una pistola fino alla fine dei miei giorni, adesso voglio stare solo con mio marito e mio figlio.
Nove mesi dopo...
Tonio.
Nove mesi, nei quali Sharon non mi ha abbandonato neanche per un minuto.
Mi ha aiutato poco alla volta a ricordare e alla fine sono riuscito a recuperare la maggior parte dei miei ricordi su di lei.
Eva, ero davvero stupito quando mi sono ricordato come mi aveva rubato in casa per poi scappare.
Adesso,siamo in ospedale, anche se lei non voleva ancora venirci,ma alla fine sin riuscito a chiuderla in una macchina e a portarla dai medici.
Ultimamente si sentiva stanca e aveva mal di testa più forti del solito.
La madre mi aveva detto che sono i primi sintomi di quando scade il nono mese di gravidanza.
"Io volevo rimanere ancora a casa mia."
"Volevi far nascere nostro figlio in casa?"
"No, ma non è ancora il momento."
"Sei anche un medio adesso cara?"
"Zitto tu. Ne capisco più di te di sicuro."
"Che carattere adorabile che hai prima di partorire."
"Ma io non devo...partorire...Tonio chiama il dottore adesso!"
"Si sono rotte le acque...e menomale che c'era il tuo maritino con te!"
"MUOVITI IDIOTA!!!"
Sharon
Bene...ci siamo...stai calma e...
"Signora spinga!"
"Cristo è da mezz'ora che sto spingendo!!!"
"Faccia ancora un ultimo sforzo."
"Giuro dottore che io l' ammazzo quando avrò finito di partorireeeeeeeeehhhhh."
Tonio è rimasto al mio fianco e adesso gli sto rompendo la mano sicuro al cento per cento.
"Dai amore, cè la puoi fare."
"Ucciderò anche te dopo del dottore lo sai vero?"
"E vuoi rimanere vedova così presto? Non credo proprio."
"Tu pezzo di...aaaahhh!!!"
Alla fine sento un pianto...giuro che voglio lanciare coltelli infiniti piuttosto che partorire di nuovo.
"È un bel maschietto."
"Un altro mini Tonio per la casa,come sono fortunata."
"Ehy!"
Scoppio in una risata e poi mi faccio passare mio figlio tra le braccia.
"Comelo vuoi chiamare? "
"George, come tuo padre, mi sembra il minimo dopo quello che gli ho fatto in passato."
"Non ci pensare di nuovo...io ti amo Tonio e niente è nessuno potranno mai cambiare questo mio sentimento per te."
"Ti amo anche io Sharon...anche se sei violenta."
"Tu...quando sarò fuori di qui vedrai come sarò violenta...ma Sai ci sono così tanti significati per quella parola che avrò l'imbarazzo a scegliere in quale contesto usarla."
"Spero sia quello che piace a me."
"Vedremo Tonio vedremo"
Adesso nessuno potrà strapparmi la mia felicità, perché se si azzarderà, dovrà vedersela contro di me e Tonio...e contro l'amore tra pallottole che ci ha uniti.
Finito!😢
Adesso posso morire in pace.
no scherzo vi servo ancora😂.
Commentate e grazie a tutte per aver letto amore tra pallottole!
Un bacio speciale a tutte coloro che mi volevano morta😛.
Dedico il libro a tutte voi!
Un bacio
Manu
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