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capitolo 25

Sono qui anche se avrei voluto morire o cambiare paese per campare.
Comunque adesso sono calma.
Sharon e Tonio si sono allontanati e la nostra ladra è arrivata a New York.
Cosa diventerà per poter tornare da sua madre? Scopritelo.
Buona lettura!

Sharon West...New York.
Dopo aver camminato per più o meno un' ora, sono arrivata all' indirizzo segnato su un foglio.
Avevo già preso accordi con il proprietario quando ero alla stazione di Chicago.
Mi deve incontrare oggi nell' appartamento, lui mi aspetta già al suo interno.

Salgo la rampa di scale, il Palazzo è solo ad un piano è al piano terra cè solo una piccola cantina e un ripostiglio.
Non ci sono altri appartamenti oltre al mio, meglio, non voglio avere vicini urlanti che litigano sempre.
Busso alla porta e un signore anziano mi viene ad aprire.
"Lei deve essere l'acquirente."
"Si esatto."
"Pregi si accomodi."

È un piccolo appartamento, il letto si trova nella sala principale diviso dalla cucina da un separè con dei disegni giapponesi di un ciliegio in fiore.
Una piccola cucina con un lavello e i fornelli.
Il frigo si trova in una piccola stanza.
Un bagno modesto con una vasca.
"Bene il totale è di 4.500.00$."

Prendo i soldi dalla borsa e il signore dopo avermi detto che per ogni evenienza lui è nella casa affianco,esce.

Rimango da sola in quella casa silenziosa.
Abbandono la mia borsa per terra, domani la sistemo nell' armadio che ho notato adesso di fianco al letto.
Mi butto sul letto, anche se non credevo, morbido.
Mi addormento dopo poco.

Mattina.
Il sole mi colpisce il volto.
Non sono ancora abituata a svegliarmi in un letto non mio, ma presto andrà meglio.
Cerco qualcosa da mangiare, ma il frigobar la dispensa sono vuoti.
"Dannazione."

Vado nel bagno e mi faccio una rilassante doccia calda.
Mi vesto con abiti puliti, un pantalone e una camicia, ed esco di casa con qualche dollaro.

Ho trovato un bar all' angolo della strada e mi sono riempita lo stomaco.
"Sarà meglio trovare qualcosa da fare per avere soldi."

Memorizzo la via che sto percorrendo e inizo a girare per la città.
Ci sono grandi manifesti cob sopra persone famose e ricche, mentre per strada incontro venditori ambulanti.
Ci sono pochi negozi di fiori, ma anche pochi locali in affitto.
La gente qui offre poco lavoro, quando hanno già le persone che cercano.

Sto per tornare nel mio appartamento, quando sento in un vicolo dei rumori.
"Alla bastardo dove sono i nostri soldi?"
"Il capo ti vuole vedere quindi alza le choappe e vieni con noi nella macchina all' angolo."
"No vi prego io...Io Non posso ho famiglia."
"Sai quanto me ne fotte?"

Gli stanno per dare un altro pugno,quando io glielo blocco.
"E tu che vuoi puttana? Sei sua moglie?"
"No, ma odio i mafiosi!"
Con un calcio rovescio in faccia, lo faccio sbattere contro alla parete.
Il suo collega si avvicina e inizio a schivare i suoi pugni.
Quando sono spalle al muro, mi abbasso e si rompe la mano.
Una ginocchiata nello stomaco e una testata lo mandano al tappeto.

L'altro nel frattempo si è alzato e ha preso la pistola.
"Muori stronza!"
Spara, tre colpi, chiudo gli occhi e schivo i proiettili.
"Uomini."
"Come hai fatto a..."
"Vai a nanna bel pupo!"
Con una botta tra il collo e le spalle, perde i sensi.

"Sta bene?"
"Si...grazie mille."
"Torna dalla tua famiglie vivo."

Scappa.
Sto per andarmene anche io, quando un signore anziano mi blocca la via.
"Desidera?"
Mi guarda con occhi sorpresi e freddi..deve essere un biglietto da visita dei mafiosi.
"È stata lei?"
"No, io ero di passaggio."
"Davvero?"
"Si."

Sto per passare, quando l'uomo caccia la pistola e spara.
Salto all'indietro e il proiettile mi graffia solo la guancia.
"Com'è possibile che..."
"Mi lasci in pace, non ho bisogno di un altro mafioso che mi rovini la vita."
"No aspetti."

Corro e lo riesco a seminare.

Soggetto X
Chi diamine era quella donna?
Ha scovato il mio proiettile e steso i miei uomini.
Non sembrare essere esperta di queste strade.
"Don Alfio ben tornato."
"Jane, voglio che tu faccia alcune ricerche per me."
"Mi dica."
"Trova qualsiasi notizia su una donna, occhi verdi e capelli castani, non è di qui, cerca negli appartamenti o case prese in affitto ultimamente è tra di queste trova le donne in grado di schivare i proiettili."
"Si signore, sarà fatto."

Quella donna aveva uno sguardo senza esitazione...devo trovarla.
"Capo quando l'avrà trovata intende ucciderla?"
"No idioti, è interessante con quanta facilità vi ha stesi. Se è venuta qui stava scappando da qualcosa ne sono certo..."
"E allora che se ne vuole fare? Lei sembra troppo vecchio per avere una moglie "
"Taci cretino se non vuoi morire. Voglio solo conoscerla per averla dalla mia parte."
"Eh?"
"Collaboratori più deficienti non ne potevi trovare anche io...nei miei sessantotto anni di vita...voi siete i più ottusi. Trovatemi la donna e poche storie."

Sono curioso di vedere di nuovo il suo giovane volto.

Sharon.
Quando sono tornata a casa, non avevo niente da fare e dopo aver curato la mia rosa, ho indossato i vestiti di Eva e sono uscita.
Se non trovo nessun lavoro normale, devo continuare con quello notturno.

Salto suo tetti a me sconosciuti, ma le case dei ricchi sono sempre tutte uguali, non mi sarà difficile trovare i loro averi.

Noto una finestra aperta ed entro in quella casa di lusso.
Il primo piano è completamente all' oscuro mentre di sotto sento delle voci di donne ridere.
Indisturbata, mi muovo nelle diverse stanze.
Dopo entro in un salottino e do uno sguardo più attento.
Controllo nel camino se ci siano mattoni sporgenti, dietro ai quadri e dopo il mio occhio cade su un mobiletto usato come sediolino.
Busso e sento che cè qualcosa dentro.
Noto una piccola sporgenza e con il mio coltello, riesco ad aprire il mobile.

Che posto antiquato per nascondere oggetti di valore.
Prendo le collane e le banconote e lascio la rosa nera.
Rimetto a posto ed esco di nuovo indisturbata dalla stanza, ma quando sto per andarmene sento un urlo.

Una donna mi ha vista e sta chiamando suo marito.
Mi butto dalla finestra e ritorno a saltare tra i tetti.
Sento alcune persone urlare, ma non me ne importa.
Poi mi lancio in un vicolo completamente privo di luce ed entro in una casa, per poi uscire dalla porta principale e correre verso la mia abitazione.

Mi libero del foular e torno a respirare.
Bevo un pò d'acqua e nascondo la refurtiva nel vaso delle rose.
Sto per svestirmi,quando sento bussare alla porta.
Non muovo un muscolo, sperando che se ne vada, ma dopo un minuto di silenzio, cinque uomini sfondano la mia porta.
Non appena mi vedono si fermano sul posto.

"Andateneve se non volete incontrare il dolore."
"Prendetela!"
Nemmeno un giorno che sono qui è già ho dei nemici? Nuovo record!

Inizio a combattere e quando noto che stanno per prendere le pistole, infilzo le loro mani con i miei aghi.
"Mi avete sporcato il pavimento...me lo pulite voi vero?"
"Zoccola."
"Mai avuti migliori complimenti in vita mia."

Sto per gettarmi dalla finestra,quando sento un ago nella gamba.
Un liquido giallo entra nel mio organismo...ma che vita orrenda che ciò.
Perdo i sensi e cado in un sonno profondo.
Sento solo una voce...
"Ma chi diamine è un demone?"

Uomini...Che creature idiote.

Mi è finito Internet...Non fatemi bestemmiare😂
Commentate!
Un bacio
Manuela

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