capitolo 24
Sharon è partita, Tonio le mentiva e la usava.
Ha abbandonato la sua città, sua madre, la sua amica,ma ha promesso che tornerà...più spietata, più forte e più potente.
Cosa le accadrà nel tempo in cui non vedrà Tonio? I suoi sentimenti cambieranno?
Buona lettura.
Sharon.
Ero salita sul primo treno diretto verso New York, non volevo nemmeno rimanere nei paraggi, altrimenti Tonio non ci avrebbe messo molto a scoprire dove ero scappata.
Avevo recuperato la mia pianta di rose nere, è pur sempre l'unico ricordo di mio padre e sul treno non mi hanno detto niente i controllori.
Tonio...i suoi occhi di ghiaccio mi hanno fatto soffrire un altra volta.
Io lo odio con tutto il mio cuore, quel sentimento che credevo fosse amore sembra ormai sparito...anche se rimane sempre là, ma solo a pensare che tutto ciò che ha fatto era solo recitazione, mi viene voglia di ucciderlo con le mie mani.
Il treno parte e sbuffi di fumo nero riempiono l'aria, per poi sparire man mano che la velocità aumenta.
Il paesaggio scorre veloce, saluto le ultime case di Chicago e dopo, stanca, mi addormento, salutando Chicago.
Tonio.
"Come se ne andata? !?!?!? Avete visto nel labirinto?"
"Capo abbiamo controllato dappertutto, la finestra della sua stanza era aperta e il suo vestito steso sul letto. Gli altri indumenti scomparsi. Non è più in questa villa."
Corro nella sua stanza e quando la apro e come mi aveva detto Nick.
Vuota,fredda, con solo il vestito che aveva messo questa sera per il ballo.
"Maledetta! Andiamo a cercarla, non può essere lontana, cinque uomini vengano con me nella sua vecchia abitazione, altri cinque vadano al suo negozio."
Non può...Lei mi serve e...maledizione!
Eleonor."madre"
Ero stata svegliata dal mio sonno da uno strano pattuffolo di pelo nero.
"E tu da dove sbuchi?"
È un bel gatto nero, accendo la lampadina e noto una lettera con una rosa nera su di essa.
"Sharon..."
Prendo la rosa ed è proprio quella di suo padre.
Apro la lettera con le mani che mi tremano.
In questi giorni volevo tanto poterla vedere...Ma ho resistito e non mi sono abattuta. L'ho promesso alla mia viola selvaggia.
Cara mamma,
Devo lasciare questa città,non piangere, io tornerò non appena il mio cuore sarà pronto a non soffrire più.
Ormai sono lontana, non dire di questa lettera a Crugger.
Se ti azzardi a cedere alla malattia prima del mio ritorno, giuro che avrai la mia morte sulla coscienza.
Tornerò...e resterò con te per sempre.
Ti voglio bene non dimenticarlo.
Tua Sharon.
Cerco di non piangere, ma alcune lacrime escono da sole dai miei occhi.
"Piccola mia..."
Nascondo la lettera in un vaso con erbe medicinali e scendo di sotto, svegliata da forti colpi alla porta.
Quando la apro cinque uomini, compreso Crugger entrano nella mia abitazione.
"Lei dov'è?"
"Di cosa stai parlano Signor Crugger?"
"Di sua figlia. Dov'è?"
"Io...mia figlia non mi ha contattata da quando lei se le presa, cosa le è successo? Perché non è con lei?"
"Non le riguarda signora West."
"Capo, non cè."
"Maledizione...andiamo Non perdiamo tempo!"
Senza darmi una risposta esce di corsa dalla mia casa...
"Bambina mia...ti aspetterò."
Tonio.
Niente, non era in nessuno dei luoghi da lei frequentati, ho perso la pedina che mi avrebbe permesso di distruggere tutti i miei rivali...oppure pensavo che significa qualcosa di più per me?
Non riesco più a ragionare i sua presenza e le sue labbra sono come una calamita...sono sicuro di averla voluta usare solo per affari?
Comunque adesso se ne andata e non la vedrò mai più.
Preso dalla rabbia, inizio a distruggere il mio ufficio.
Rompo qualsiasi cosa mi si presenti davanti e dopo aver finito di scaraventare le sedie da una parete all' altra, mi dirigo nella sua stanza.
Ho ordinato a tutti i miei collaboratori di non aprire mai quella stanza e di non toccare niente.
Il vestito è ancora lì, intriso del suo profumo di rosa selvaggia.
Ogni cosa qui dentro profuma di lei...e solo adesso noto un bouquet di rose vicino al comodino della stanza.
Tra di queste spicca una rosa nera, ma dove la presa se nel mio giardino non cè ne sono?
La prendo dal vaso e noto un bigliettino legato intorno al gambo.
"Il ghiaccio dei tuoi occhi non potrà mai sciogliersi."
Cosa significa? Perché ha scritto una cosa del genere se...
Quella donna è entrato troppo in profondità nella mia carne, ma io non mi devo mai lasciare trasportare dalle emozioni.
Io sono Tonio Crugger e nessuno osa ribellarsi a me!
Sharon.
Il treno viaggia, paesaggi nuovi adesso riempono la mia vista dopo un sonno pervaso dall' immagine di occhi di ghiaccio.
Non so cosa farò nella grande mela, ma ho soldi a sufficienza per prendermi una casa di piccole dimensioni.
A parte curare le piante e cucinare qualche pasto semplice, la cosa che mi esce meglio e essere Eva, ladra fredda che non si prenderà mai più una pallottola per un uomo.
La gente intorno a me urla felice, tutti sognano la grande mela,anche se io non sono mai uscita dalla mia città da che ne ho memoria.
Forse avrò la fortuna di incontrare Aghars e Patriucha in giro con il loro circo.
Così avrei la possibilità di ringraziarli, e di dirgli che ormai la loro piccola selvaggia è cresciuta con un cuore di pietra.
Il treno va e la notte inghiotte la luce...sembra come se vedessi le miei emozioni, inghiottita dalle tenebre, con solo uno spiraglio di luce volto verso mia madre.
Spero solo che segua la mia lettera e che non faccio stupidaggini, altrimenti la luce dal mio cuore svanirà per sempre.
New York, sono arrivata in questa città del caos.
Non so come andrò avanti, ma devo diventare più forte, più distaccata dai sentimenti e solo allora potrò tornare a casa mia...per avere la mia lenta e dolce vendetta.
Tada! Spero che vi piaccia.
Scusate l'ora, ma mi sono immersa nella lettura del mio amore più grande!!!!
Un bacio
Bad wild
Manuela
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