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capitolo 17

Internet...maledetto!!!
Comunque io non mi arrendo e scrivo!
Questo capitolo lo dedico al mio unicorno pazzo.
Siamo rimasti che Tonio vuole far capire a Sharon chi comanda...ma Non si può addestrare una tigre selvaggia.
Buona lettura


Sharon
"Ti piace tanto bloccarmi le mani?"
"Si guarda, è il mio nuovo hobbie, fino a quando non imparerai che devi portarmi rispetto."
"Il mio rispetto te lo puoi sognare!"

Inizio a muovermi con le gambe, e Tonio
aumenta la presa sui miei polsi.
"Nessuna donna ha mai osato dissubidirmi."
"Cè sempre una prima volta!"

Quando sento che la gamba destra è libera, gli dò una ginocchiata al fianco per poi, drop aver allentato la presa sui polsi, spingerlo fino a farlo cadere dal letto.
Mi alzo di scatto ed esco dalla stanza.

Sento la sua voce dietro di me, quindi decido di saltare sulle travi di legno e nascondermi in una stanza.
Lo vedo che mi sorpassa, scendo e vado nella direzione opposta alla sua.

Alla fine entro in una stanza e quando mi giro, noto che si tratta di una enorme biblioteca.
"Accidenti...Non sapevo che i mafiosi leggessero così tanto."

Inizio a farmi un giro tra gli scaffali e noto diversi libri di storia, romanzi e quelli che mi colpiscono di più sono le enciclopedie sulle piante.
Ci sono dettagliate descrizioni, sul loro utilizzo in medicina, nella cucina e come cosmetici.

Sono così immersa nella lettura che non mi accorgo della presenza dietro di me, fino a quando non mi sento toccare una spalla.
Il libro mi cade del mani e sono pronta a dare un pugno a Crugger, quando mi rendo conto che si tratta della governante e non di quel cafone.

"Mi scusi signorina West, ma sono venuta a cercarla per la cena."
"Mi scusi lei Angela, non mi sono resa conto che il tempo passava...e comunque mi chiami semplicemente Sharon."
"O come desidera...le piacciono le piante?"

Raccolgo il libro per terra e li rimetto a posto.
"Ah...si certo sono una fioraria, mio padre mi ha insegnato tutto ciò che bisogna sapere sulle piante, ma questi libri sono molto dettagliati."
"Questo libri erano della defunta madre del signorino...eppure il vostro cognome non mi è nuovo."
"La madre di Crugger amava le piante? Forse conoscevate mio padre...Erick West era un contadino sposato con una ballerina Eleonor."
"Ora mi ricordo...vostro padre è venuto qualche volta qui...curava, quando c'erano dei grandi balli, i fiori del giardino e allestiva la sala dei ricevimenti. Era davvero una bella persona, ma che fine ha fatto?"

Non oso guardarla negli occhi...metto apposto il libro e le dò le spalle.
"È morto quattordici anni fa...gli hanno sparato."
"Mi dispiace non avrei dovuto chiedertelo."
"Non ti preoccupare...è successo molti anni fa e ormai non piango più."
"Che ne dice se viene nella sala da pranzo per la cena."
Ha tentato di cambiare il discorso...è davvero una brava donna.
"Si arrivo subito, prima andrò a darmi una lavata."

Torno nella mia camera e dopo aver preso i vestiti puliti vado nel bagno per una rapida doccia.
L'acqua calda è rilassa i miei muscoli...chissà che starà facendo adesso mia madre,ho tanta voglia di vederla, ma devo rimanere per forza qui quattro giorni su sette. Stasera chiederò a Crugger in quali giorni posso tornare a lavorare nel mio negozio e stare con la mia famiglia.

Dopo aver indossato i miei pantaloni neri, con una camicia bianca, scendo di sotto scalza, non amo le scarpe da quando ero una bambina e mio padre era ancora a casa.
I miei capelli sono umidi, e ondulati alle punte, li lego in una coda alta e scendo di sotto, fino ad arrivare alla sala da pranzo.
Al centro della tavola ci sono già diverse portate coperte con un coperchio e a capo tavola cè Crugger che mi guarda in maniera...maligna?

"Sei in ritardo."
"Non sapevo a che Ora cenare...e a casa mia si cenava alle sette, non alle nove meno un quarto."
"Abituati a quest'ora. Angela servirla pure."
Mi alzo e mi prendo da sola il mio piatto.
"Non cè bisogno di disturbarla per una cosa così idiota."
"È il suo lavoro e lei lo esegue."
"Che tiranno."
"Come prego?"

Giuro che adesso gli tiro un calcio in faccia.
"Scusate signore cè una telefonata per lei."
"Ringrazia questa telefonata, dopo faremo i conti."
"Preparo la calcolatrice se vuoi."
Dopo avermi fatto un ringhio, peggio di un lupo, se ne va nella sala affianco.

Inizio a mangiare la carne che cè nel piatto e come pensavo non poteva non e essere carne di qualità.
Quando ho finito Tonio torna a tavola con un aria...felice?
"Crugger quando posso vedere mia madre."
"Quando lo vorrò io"
"Mi hai promesso che potrò andare in città tre volte a settimana...spero che tu mantenga la parola data?"
"Oh certo...solo se farai quello che ti dirò."
"Non erano questi i patti! Io ti avrei seguito senza farti fuori e tu mi avresti dato tre giorni di libertà."
"Non credere alle parole di un mafioso che ha ucciso così tanta gente da non avere nemmeno un' anima."
"Crugger...tu manterrai la parola...altrimenti troverò il modo di scappare, non prima di averti ucciso."
"Minacci sempre di morte le persone?"
"Per te cè un eccezione...perché ti voglio veramente morto."

Si alza e viene nella mia direzione, fino a bloccarmi sulla sedia.
"Sei una rosa con tante spine, ma ricordati che io non sono un bruco, ma bensì puoi paragonarmi ad un ape, io volo e non mi pungo."
"Sempre se io non sono una rosa ma bensì una pianta carnivora."

Tonio
Le sue labbra a questa distanza sono davvero come il richiamo della morte...Non si può sfuggire al suono delle sue parole, sembra un' incantatrice di serpenti.

Mi allontano da lei bruscamente prima che perda il controllo.
"Domani sera Eva colpirà, so che non uccidi la gente, ma a quello posso pensarci io, tu dovrai introdurti nella tenuta della quarta testa della famiglia Emar, cercano di comprare con i propri soldi tutti i miei fornitori...e corrompono tutti i miei contatti interni con la legge.
Non ho intenzione di pagarli di più, non mi fido se cè un' altro squalo tra le mie acque.
Andrai lì è lì deruberai dei loro averi, tutti i loro averi, non lasciando niente."
"Non posso obbiettare vero?"
"Svolgi il compito e ti dirò quando puoi tornare in città."
"Va bene padrone, ma il denaro che ruberò,deve andare in quantità maggiore a chi conosco io."
"Mi stai ricattando?"
"Non solo i mafiosi sono bravi con le parole...in fondo sono una ladra."
"Come vuoi, non me ne faccio niente dei soldi di quelle feccie."
"Bene,io vado a riposarmi, sei pregato di non farti trovare nel mio letto se non vuoi diventare donna...buonanotte Crugger."
"Notte West, non corri il rischio perché non ti trovo per niente attraente."
"Meglio per me."

Dio se devo mentire...se era una qualsiasi donna che ci provava con me a quest'ora avrei saltato tutta la sua parte delle lusinghe, me lei no...lei è Sharon, Eva, e non cede nel vedere la mia enorme quantità di moneta.
"Che sfida eccitante per uno come me."
Spago le scale anche io diretto nella mia stanza per poter riposare.
Domani ci sarà da divertirsi.



Muovi la colita colita....bam bam.
Ve gusta?
Hahahaha....commentate Mi raccomando.
Un bacio
Malvagia Manuela

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