Mannaia Internet Santo!
Perché i giga non mi bastano mai?!?!?
Comunque ne ho approffitato per scrivere più di un capitolo ma per ora accontentatevi di questo.
Lo dedico a Beatrix questo Cap!
Ora vi lascio alla nuova avventura di Sharon/Eva nella villa di Tonio.
Cosa farà la nostra protagonista adesso?
Buona lettura.

Tonio
Quando la donna era passata proprio sotto al mio naso, non ho potuto non restare rapito da quel suo profumo delicato e selvaggio.

Jonny era ancora per terra e si teneva con una mano la faccia dolorante.
"Ti avevo detto di non provocarla?"
"Anche ti Tonio potevi parlare...Ma è almeno umana? Sai che non è possibile schivare un proiettile...anche se c'era una certa distanza, non era così lontana da me."
"Anche se tu mi chiedi di risponderti,io non so niente di Sharon West, so solo che le ho ucciso il padre quando era ancora una bambina innocente...mi ha detto che dopo quell' episodio ha iniziato a fare piccoli furti, ma non mi ha detto come ha imparato a fare tutte quelle cose."

Nick tornato serio si avvicina a me e poggia una mano sulla spalla.
"Spero che tu sappia cosa significa avere una ladra come lei in casa...anche se la ricatti, credi davvero che collaborerà senza combattere? Se le hai ucciso io padre, sarà difficile avere la sua fiducia."
"Non è quella che io voglio Nick, lei starà ai miei ordini, anche se non vuole, altrimenti sono pronto a dire a tutte le persone che odiano Eva, la sua vera identità. "

"Sta attento amico...io adesso esco, tu Jonny fatt vedere dal dottore quel calcio...hahah...troppo comica la tua faccia quando se ne andata!"
"Si si...ridi pure, poi mi vendicherò...dove hai intenzione di andare senza di me?"
"Di sicuro se non ti voglio con me ci sarà un motivo."
"Una bella pollastrella?"
"Va dal medico, quel calcio di ha fatto rincoglionire peggio di come già eri."
"Stronzo...e io che mi sono affezionato a te!"
"Guarda adesso mi metto a piangere"

Questo due non la finiranno mai di bisbicciare...sono cane e gatto.
"Io vado nel mio ufficio...signore è stato un piacere, a stasera. "

Mentre salgo le scale li sento mandarmi bestemmie...tanto me la pagheranno questa sera.
Nel corridoio regna il silenzio, questa casa è sempre stata vuota.
Poi ad un tratto, sento la voce di Angela nel corridoio, starà parlando con qualche cameriera, quando...sento la sua voce.

"Ormai è acqua passata...adesso mi può aiutare a trovare la mia camera? Mi sono persa in questo labirinto del diavolo!"
"Hahaha...mi segua signorina."
"Mi chiami Sharon, non amo essere trattata come una persona ricca, infondo non lo sono."
"Come desideri Sharon, le persone ricche vantano la loro classe sociale."
"E io li odio per questo."

Poi le voci si fanno sempre più distanti, fino a scomparire...di cosa stavano parlando prima Sharon e Angela?
Lo chiederò di sicuro alla governante dopo, sapendo che la ladra non mi direbbe niente.

Continuo per la mia strada ed arrivo nel mio ufficio.
Verso in un bicchiere del buon brandy ed inizio a leggere diverse carte.

La concorrenza sui commerci di diversi tipi di alcool è in aumento...devo far capire a tutti coloro che iniziano a sfidare la mia famiglia, contro chi si sono messi.

"Infondo devo sfruttare il mio jolly, stasera avrà il suo battesimo."
Poggio tutto sulla scrivania e vado nella sua stanza,busso, ma non risponde nessuno.

Abbasso la maniglia e noto che la porta non è chiusa a chiave.
Mi guardo attorno, ma non la vedo,entro nel bagno ma sembra  che non si sia fatta nemmeno una doccia.
Torno nella camera e alla fine la vedo spuntarmi davanti a testa in giù.

"Ti  diverti a cercare di farmi fuori?"
"No, mi difendo da te semplicemente."
"Ma ti ho dato la mia parola che  Non ti avrei ferita, né a te né alla tue persone care."
"E io mi dovrei fidare di un mafioso?"
Scende da sopra il soffitto e si dirige verso alla finestra, aprendola.

"Cosa vuoi Crugger?"

Sharon
Sapevo che non sarebbe passato molto tempo, prima di ricevere una visita dal padrone di casa.

"Non sono così losco..."
"E io sono una nobile! Parla."
"Come vuoi...mi servì questa notte come Eva. Devo far capire a certi individui che non mi devono sfidare."
"Dipende,  io non sono un tuo mercenario. Chi sarebbero?"
"Obbidirai a quello che ti dico...fanno parte della famiglia a est di Chicago, gli Sciller.
Mi stanno dando troppo fastidio."
"Perché non te ne occupi personalmente?"
"Non voglio far scoppiare una guerra tra famiglie, ma ti terrò d'occhio, sai non mi fido di una ladra dei fiori."
"Come io non mi fido di un assassino."
"Non ti aspettare le mie scuse...io ho ucciso così tanto che non ho più un anima per pentirmi."
"Ti conviene non cacciare questo argomento...sai, non controllo le mie mani e un ago potrebbe conficcarsi in un occhio."
"Non minacciare West, la mia pazienza non è eterna."

Mi avvicino a lui per fissarlo negli occhi, e mi devo anche alzare per colpa della mia scarsa altezza a confronto della sua.

"Crugger...tu ricordati che sei la prima persona che voglio ammazzare."
"Donna non provocarmi."

Ci guardiamo negli occhi e nessuno intende abbassare lo sguardo per primo.
Poi Crugger mi afferra per il collo con la sua grande mano e inizia a fare una leggera pressione.

"Se mi ammazzi come fai questa notte?"
"Alla vecchia maniera."
"Bene allora uccidimi pure, ma non credere che non reagirò."
Solo adesso si accorge del mio pugnale puntato verso il suo petto.
Se crede che sia come le sue solite donne si sbaglia.
Stringe ancora di più la presa e io premo di più il pugnale.
"Crugger...credo che il mio pugnale ti ammazzerà prima delle tue mani...Ora lascia la presa dal mio collo."
"Va bene."
Si allontana da me e io metto via il pugnale dentro la camicia.
Mi volto di spalle e inizio a prendere la mia divisa, quando Crugger mi prende e mi butta sul letto.
Cerco di prendere il pugnale, ma lui mi blocca  le mani sopra la testa e avvicina il suo viso al mio.
"Credi davvero che tu puoi darmi ordini?"
"Staccati da me Crugger!"
"Oh...no...adesso imparerai a portarmi rispetto."

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Un bacio
Malvagia Manuela