Passato
•Yoongi•

Guardai il mio telefono, erano già le 11 passate, così decisi di alzarmi.

Stavo per prepararmi alla mia solita routine noiosa da ragazzo solitario, finché sentì un rumore poco familiare; il telefono aveva vibrato.

Lo presi infastidito, pensando che fosse uno dei soliti messaggi pubblicitari, ma mi sbagliavo.

Con mia grande sorpresa un numero sconosciuto apparve tra i messaggi e così lo aprì.

+39 416 335 1809 oggi 11:02
Hey ciao rompiscatole ,sono Taehyung .

Sinceramente non sapevo chi fosse ,anche se avevo già intuito qualcosa, glielo chiesi.

Io oggi 11:02
E chi saresti scusa?!

+39 416 335 1809 oggi 11:03
Sono il ragazzo che hai importunato l'altro giorno genio.

Io oggi 11:03
Ahh ecco chi sei! Dobbiamo continuare quel discorso

+39 416 335 1809 oggi 11:04
Non credo sia necessario... e poi ci conosciamo appena!

+io oggi 11:04
Certo che è necessario! Ora per colpa tua sono troppo curioso e quindi tu sei in debito

Parlammo per un pò finché lui si arrese e mi raccontò della sua vita con Jungkook.

Io oggi 11:20
Non sei messo molto bene a quanto vedo

+39 416 335 1809 oggi 11:21
Eh già...

Non so che mi balenò in testa in quel momento ,ma dissi una cosa che non mi sarei mai aspettato di dire.

Io oggi 11:24
Ho capito hai bisogno di un amico vicino. Ci incontriamo al bar "La mezza Luna" verso le 2:00

+39 416 335 1809 oggi 11:25
Ma scusa sei forse impazzito?! Io e te non ci conosciamo neanche da cinque minuti e ti consideri già mio amico?

Io oggi 11:25
Mmmh direi di sì. Allora a dopo.

Spensi il cellulare e l'unica cosa che sentii fu il vibrare del cellulare un'ultima volta e un grande sorriso che tirava la pelle del mio volto.

Era passata l'una ,così iniziai a prepararmi.

Misi una maglietta rossa con dei jeans strappati neri, chiusi la casa e uscì.

Sinceramente, non mi sarei mai aspettato che venisse davvero e vedendolo lì, a quel tavolino, che mi stava aspettando ,rimasi davvero sorpreso.

Il cuore non smetteva di mertellarmi nel petto, ero nervoso, forse perché era il primo "amico" che avevo dopo tanto tempo o forse era qualcosa di più complicato, non so.

Senza pensarci troppo mi avvicinai al tavolo facendogli un cenno con la mano e lui ricambiò.

Era davvero bello con quei suoi capelli biondi, la sua pelle rosea e la sua altezza che, al confronto, faceva sembrare me un bambino.

Stranamente rompemmo subito il ghiaccio e iniziammo a parlare del più e del meno ,della sua esperienza con Jungkook e del suo tradimento.

Io vedevo che i suoi occhi iniziavano a diventare sempre più lucidi e decisi di cambiare discorso.

Iniziammo a parlare di "stupidate", scoprendo poi ,di aver molte cose in comune come la passione per la musica.

Intanto il tempo passava e noi ci avvicinavamo sempre di più.

Parlai a Taehyung di cose che non avevo mai raccontato a nessuno, come i miei testi e le mie composizioni musicali.

Il bar chiuse prima del previsto e noi fummo costretti ad andarcene.

Dopo averlo salutato mi girai per andarmene, ma lui mi fermò prendendomi un braccio facendomi rabbrividire.

-Ti andrebbe di venire con me in discoteca? È qua vicino e ci lavora un mio amico.

-non so...- ero diventato rossissimo lui mi stava stringendo il braccio.

-Daiii-

Fece una faccia troppo adorabile e io non potei rifiutare, così mi feci trascinare in discoteca.

Appena entrai una musica altissima mi investì.

Ci sedemmo al tavolino dove uno dei baristi ci venne incontro.

-Hey ciao Tae- gli diede una pacca sulla spalla.

-Ciao Namjoon sempre a lavorare in questa topaia vedo

-E tu sempre in compagnia di ragazzi fighi vedo. Chi è il bel ragazzo che ho davanti?- fece un sguardo malizioso e io mi girai.

-Ah lui è Yoongi-Mi guardò con un sorriso stampato sulla faccia.

Io un pò imbarazzato mi presentai.

-Ma dimmi è libero? mi rivolse sempre il suo sguardo malizioso e allora io stetti al gioco.

-No mi spiace io sto con il tuo amichetto qui di fronte.

Vidi che sul volto di Taehyung si era stampata un espressione di pura sorpresa e questo mi fece ridere.

-Ah peccato... però,ci hai messo davvero poco per dimenticarti di Jungkook.

Non sapeva come rispondere così io gli feci l'occhiolino per fargli capire che era uno scherzo e di restare al gioco.

- eh già .A quanto vedi anch'io riesco a divertirmi come si deve Namjoon.

Rimanemmo a parlare per un pò, finché Namjoon non vide che il suo capo lo stava guardando e ci chiese, in modo molto professionale, che cosa prendavamo; entrambi scegliemmo due cocktail super alcolici.

Inutile dirlo, ci ubriacammo subito.

-COSA ME NE FACCIO DI UN TRADITORE COME JUNGKOOK SE HO TE?!

-AH NON CAPISCO PERCHÉ TU NON L'ABBIA LASCIATO SUBITO TAE!

-SONO UNO STUPIDO ECCO PERCHÉ...

continuammo a urlare cose senza senso per un pò, finché ,non so come, ci trovammo entrambi in camera da letto.

Come eravamo arrivati a quel punto?!

Vidi Taehyung che si avvicinava sempre più vicino... sempre più vicino... fino al punto di poter sentire il suo caldo respiro sopra al mio collo.

A quel punto persi la poca lucidità che mi era rimasta e, prendendolo con forza, misi le mie labbra sulle sue.

Lui all'inizio fece resistenza ma poi cedette e ricambiò il bacio facendolo diventare sempre più umido e intenso.

I nostri corpi, ormai vicini, si muovevano sinuosi, facendomi rabbrividire ogni volta che si toccavano.

Taehyung prese l'iniziativa, mi tolse la maglietta iniziando a baciarmi dal petto sempre più in basso.

Io non persi tempo e feci lo stesso.

gli sfilai la maglietta e iniziai a toccarlo con le mie pallide mani dappertutto sentendolo gemere a ogni tocco sempre più in basso.

Eravamo entrambi avvinghiati l'uno all'altro, fusi insieme come una cosa sola.

Continuammo a baciarci e ad assaggiarci per un'ora finché non ci addormentammo abbracciati e soddisfatti.

La mattina dopo mi svegliai con un gran mal di testa, probabilmente a causa dell'alcool, ma una cosa mi fece dimenticare tutto ciò; quella cosa era Taehyung.

Era sdraiato nel letto con solo un lenzuolo adosso che lo copriva (a metà), con una faccia da bambino spensierato che mi fece sorridere.

A un certo punto,vidi che il lenzuolo si mosse.

Taehyung era sveglio e mi stava guardando con un sorissetto davvero inresistibile.

Io lo baciai sulla fronte.

-Buongiorno Tae

-Buongiorno Yoongi

Mi mise le braccia al collo e mi abbracciò facendomi risdraiare.

-Non vorrei rovinare questo bel momento ma... dove ci troviamo?

-Siamo nel mio appartamento-mi guardò felice.

-Ma quindi tu vivi da solo?

-No... è che i miei genitori stanno via per una settimana.

-mmmh capisco- lo guardai malizioso

-Sì sì ci sarà tempo per allargare i rapporti- Mi rilanciò lo stesso sorriso.

-Meglio non perdere tempo allora- Mi riavvolse tra le sue braccia e ci ritrovammo di nuovo sotto le coperte.

È passata ormai una settimana da quando io e Tae ci siamo fidanzati e io non sono mai stato tanto felice in vita mia.

Ieri c'è stato il compleanno di Namjoon e Tae mi ha fatto conoscere tante persone amanti della musica come me e per la prima volta dopo tanto tempo mi sono finalmente sentito parte di un gruppo.

Ma si sa che niente può durare per sempre.

Il rapporto con Tae non andava bene.

Ormai la scuola era finita e Tae aveva trovato un lavoro presso una grande casa discografica che l'aveva addocchiato come idol.

Ormai adulti abbiamo deciso di prenderci un'appartamentino per vivere insieme e all'izio tutto è andato bene.

Io avevo trovato lavoro presso un'agenzia e lui era impegnato con il suo lavoro da trainee.

Certo a causa dei nostri orari non ci si trovava ormai quasi più e quando si tornava a casa uno dei due già dormiva.

Era da un pò di giorni che Tae continuava a tornare a casa stressato e mi trattava male, ma poi si accorgeva delle proprie azioni e mi chiedeva scusa e allora io non me la prendevo poi così tanto.

Finché non arrivò quel maledettissimo giorno.

Quello fu il giorno che cambiò la nostra vita insieme

E la mia irreparabilmente.