Chapter 37 - Dress
Shane non smise di farmi fotografie, per tutta la mattinata. Oltrepassato un certo numero di scatti, mi chiesi se il nastro della sua macchina fotografica fosse infinito.
Infine, mi arresi a sfogare un pizzico di acidità su di lui. Sarei scoppiata se ne avessi accumulata ancora un po'.
- Perché mi fai tutte queste foto? Non ti stanchi? - lo aggredii.
- Oltre al fatto che sei molto fotogenica, ho la prova che Jake farebbe meglio a rimediare, qualunque cosa abbia fatto. Hai una faccia da funerale. - rispose tranquillamente il moro.
Sollevai gli occhi al cielo, sentendo le palpebre inferiori tirare leggermente. Ero stanca, evidentemente.
All'ora di pranzo tornammo in albergo e io e Shane trovammo posto con Rosie, Alexis e Tessa. Apprezzai molto tutte le pietanze tipicamente francesi che mi portarono, salvo le verdure cotte male nel contorno del secondo di carne. Sulle verdure ero particolarmente pignola perché ci tenevo che fossero gustose, in quanto nella sostanza tendevano a non esserlo in molti casi.
Nel pomeriggio fummo liberi di girare per le vie principali di Parigi fra i negozi.
Ovviamente, trascinai Shane con me, illudendolo che avrei provato l'intimo per vincere la sua resistenza. In quanto maschio, in effetti, era difficile suscitare entusiasmo in lui all'idea di fare compere.
Entrammo in una boutique che confezionava abiti, camicette e biancheria di qualità, perché le vetrine avevano attirato la mia attenzione.
Decisi di provare un vestitino azzurro chiaro, come il cielo limpido di un pomeriggio d'estate, con la scollatura a cuore poco profonda e le spalline sottili, ricoperto di pizzo, mentre la gonna arrivava ampia quasi al ginocchio. Non sapevo esattamente quando avrei potuto indossare un abito del genere, ma lo provai ugualmente.
- No, decisamente no. - commentò contrariata una voce che conoscevo fin troppo bene.
Shane dov'era finito?!
- Non fa per te. - proseguì.
- Ma dov'è... ? - domandai, ignorando la sua osservazione.
- Shane è andato a farsi un giro. Non voleva lasciarti da sola, quindi mi sono offerto di sostituirlo. - alzò le spalle.
Non mi restò che prendere atto di come stavano le cose, perciò annuii.
Gli lanciai uno sguardo di sfida: credeva di sapere quale capo fosse adatto a me?
Tacitamente, Jake raccolse la sfida.
- Questo. - decise un minuto dopo, tirando fuori dalla sfilza di vestitini un tubino rosa pesca di stoffa liscia e aderente, senza un minimo di elasticità, ma dalla raffinatezza sublime.
Era chiaramente elegante: si incrociava abilmente sul petto e scendeva stringendo il mio corpo per forzarlo a formare una perfetta figura a clessidra, si chiudeva al ginocchio ed era orlato da una strisciolina di fronzoli anche alle estremità delle maniche, che arrivavano al gomito.
Mi specchiai: parevo più esile di quanto credessi ed avevo l'aspetto di una vera e propria signorina. E, volendo scavare, c'era persino quel tocco di finezza delicata tipicamente francese.
- Sembra che l'abbiano cucito su misura per te. - osservò colui che l'aveva scelto.
La commessa, che si degnò di presenziare finalmente, annuì con veemenza. Certo, lei voleva invitarmi ad acquistare l'abito per il profitto che ne avrebbe ricavato, quindi non potevo fidarmi ciecamente del suo giudizio, ma qualcosa nel suo sguardo mi diede fiducia.
O, forse, stavo solo cercando qualche motivo valido per dare ragione a Jake e acquistare l'abito.
Feci più volte il giro intorno a me stessa.
- Ti sta da Dio, Saint. Prendilo. E se non lo prendi tu, te lo prendo io. - affermò Jake, con l'intenzione precisa di non abbandonare il vestito nella boutique.
- Dici? - dubitai ancora.
Avrei dovuto chiedergli perché si ostinava a perdere tempo con me. Una parte remota del mio cervello, però, sembrava sperare che non si trattasse di una perdita di tempo secondi lui.
Jake annuì, convinto, e convinse anche me.
In camerino, feci difficoltà a svestirmi, quindi chiamai la commessa. Al suo posto, comparve Jake.
- Wow, il primo vestito che ti tolgo con il tuo permesso. - disse.
Non risposi: ero troppo concentrata a trattenere i brividi che minacciavano di riempire la mia pelle non appena i polpastrelli di Jake la sfioravano. Non potevo mostrarmi così debole e sensibile al suo tocco.
Abbassai lo sguardo sul pavimento color panna e lo osservai con talmente tanta attenzione che notai una piccola crepa sulla piastrella vicina all'angolo destro.
Jake abbassò la cerniera verticale del vestito, lentamente, godendosi ogni attimo di contatto con la mia pelle. Le sue dita presero poi i lembi destro e sinistro dell'abito e spostarono la stoffa verso le spalle, spingendola giù per le braccia. Lasciai che si formasse una nuvoletta rosa cipria ai miei piedi ed osservai il mio corpo unicamente coperto dell'intimo. Gli occhi di Jake lo percorsero interamente più volte.
Mi decisi a raccogliere l'abito e glielo affidai perché lo portasse alla cassa, mentre io infilavo nuovamente gli indumenti che già avevo indosso.
Quando fui pronta, indugiai di fronte allo specchio, con il viso vicino alla superficie riflettente. Notai i segni della stanchezza.
Uscii dal camerino e guardai verso la cassa, ma la commessa guidò i miei occhi verso la porta, dove Jake attendeva con una busta bianca in mano. Recava il nome della boutique.
- Hai un fidanzato molto amorevole. - commentò la commessa, sforzandosi di parlare in inglese ma tradendosi con il forte accento francese.
Le feci un sorriso di convenienza e mi rivolsi a Jake.
- Cos'hai appena fatto? - mi lamentai.
- Ti ho comprato un vestito. - alzò le spalle.
Come se fosse normale comprare vestiti da un centinaio e passa di euro ad una ragazza che non pronuncia a sua volta la dichiarazione d'amore fresca del giorno prima!
Mi arresi alla follia di Jake. Dopotutto, non poteva essere così male: quella follia era di un adorabile rosa pesca e mi stava benissimo.
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Onore a chi è riuscito a considerare separatamente il proprio punto di vista di lettore da quello di Jake da quello di Saint: tre angolazioni diverse che giustificano giudizi diversi. Ottimo lavoro!
Ricordo che, se vi va, potete dare un'occhiata a Sour, Sweet & Smart (#STYDIA) 😊
Love you 🌹
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