28.Rivelazioni
Sono molto curiosa di sapere cosa spinge Matteo a ricorrere a questi mezzi per "risolvere i problemi". Dev'essere per forza qualcosa di importante perché non mi ha mai tenuto nascosto niente, o almeno credo. Sono pronta a sentirmi dire qualsiasi cosa, a sapere qualunque motivo, pur di aiutarlo; che sarà la mia missione.
Lui ora è in silenzio, ha un viso imbronciato e sta singhiozzando, sembra che voglia piangere, anche se non l'ha mai fatto in mia presenza.
Io gli do il tempo che gli serve per darmi spiegazioni, così magari si calma.
Dopo due minuti passati a singhiozzare smette ed intuisco che è pronto a parlare.
"È molto difficile da spiegare ed è una storia molto lunga...sei sicura che vuoi saperla? Mi prometti che una volta che te l'avrò detta, non cambierà il rapporto tra di noi? Io a te ci tengo tantissimo, più della mia vita e se ti perdessi, non me lo perdonerei mai e farei di tutto per farti tornare da me..." mentre mi dice questo, inizia a stringermi la mano-tanto qua non passa nessuno- come se avesse paura di perdermi definitivamente. Non so bene cosa rispondergli perché queste situazioni non le ho mai vissute, però penso che basti una risposta semplice.
"Stai tranquillo! Non ti lascio solo, soprattutto in un momento come questo. Dimmi tutto, io sono qui per ascoltarti." È l'unica risposta plausibile che mi venga in mente.
"Non so da dove cominciare...innanzitutto devi sapere che anche se ai tuoi occhi io, mio fratello e i miei genitori ti sembriamo una bella famiglia, sappi che non è così! Quando Luca ed io eravamo piccoli sembrava che i nostri genitori andassero d'accordo. E invece era tutta una farsa! Mio padre quando avevo dodici anni ha iniziato ad urlare in faccia a mia madre perché non voleva andare in vacanza il giorno dopo. È stato così tutti gli anni, finché non ha iniziato a fare scenate plateali anche per i motivi più stupidi. L'anno scorso mio padre ha alzato le mani con mia madre, sempre per i soliti futili e inutili motivi. Due mesi fa ha iniziato a fare queste scenate anche con mio fratello perché era tornato a casa troppo tardi...e lì ho perso paura: ho iniziato a spaventarmi perché se ha fatto quella farsa con Luca, che è il cocco dei miei genitori, allora a breve e inizierà con me; ho paura anche di diventare anch'io così con te. Dunque ho iniziato a drogarmi per questi motivi..." Matteo mentre mi racconta tutto, sembra che stia vomitando parole ed eventi. Non avrei mai pensato che questo fosse il motivo... ora ho capito cosa posso fare per farlo smettere. Non so quanto questa mia ipotesi di soluzione possa funzionare, ma vale sempre la pena provare. Ora non mi rimane che capire il motivo per cui la mia migliore amica, sia ricorsa a questi rimedi fasulli.
"Mi dispiace tanto. So solo una cosa: se non vuoi diventare come tuo padre, dovrai evitare di imitarlo e cercare di controllarti. Questo dipende solo ed esclusivamente da te! Se farai di tutto per evitare che tu diventi come lui, puoi stare tranquillo! I problemi non si risolvono cercando stupefacenti, perché ti danno l'illusione di averli risolti: devi affrontare i problemi. Io direi di cominciare diminuendo la dose di droga che prendi... sei ancora in tempo per uscirne! Salvati finché puoi! Quanta ne prendi adesso?" Affermo, cercando di rincuorarlo per fargli capire che una via d'uscita c'è sempre e quando il gioco si fa duro, vuol dire che è ora di rimboccarsi ed iniziare a capire come poter vincere e non farsi vincere.
"Due grammi." Mi risponde secco.
"Bene, allora diminuisci di mezzo grammo, contattando il pusher con la stessa frequenza. Non me n'intendo, però penso che tu abbia capito il concetto." Rispondo.
"Sai cosa? Adesso ho capito che non è necessario diminuire la dose: mi tolgo il numero del pusher, non gli chiedo più la roba e mi faccio controllare da mio fratello, così se cado in tentazione, mi chiuderà in casa. Ho anche capito che quello che ci voleva era una semplice chiacchierata con te." Questa risposta mi fa molto piacere, mi ha migliorato la giornata e anche l'autostima. Non mi rimane che sperare che mantenga il suo proposito e che abbia veramente capito il suo errore. Mi sa che si è fatto tardi e quindi sia ora di andare in classe, sono le 10:42, tra tre minuti finisce la ricreazione, quindi saluto Matteo e mi fermo da Luca.
"Ehi! È tutt'apposto! Mi ha detto il motivo per cui ha iniziato, mi dispiace un sacco! Mi raccomando: non farlo uscire di casa, a meno che non sia in compagnia mia o degli altri! Se non ti fidi, inseguilo o comunque pedinalo!" Esclamo con molta foga e forse mangiandomi le parole...
"Ehi, ehi, ehi! Si può sapere per cosa ti dispiace! Non ho capito il senso di quello che hai detto! Si può sapere cosa ti ha raccontato?" Mi risponde curioso e al tempo stesso sembra che mi riprenda...
"Mi ha raccontato che lui si droga perché ha paura di diventare violento come vostro padre! Si è impressionato molto quando ti ha messo le mani addosso per la prima volta..." cerco di concludere in fretta, anche se adesso la prof interroga, quindi potrei arrivare tardi, ma è sempre meglio evitare richiami.
"Non scappare, Sabrina! Spiegati bene o fammi capire qualcosa!" Ribadisce spazientito.
Allora decido che è meglio raccontargli tutto. Gli riassumo tutta la conversazione con Matteo e dopodiché suona la campanella e ci salutiamo.
Corro in classe perché è giàsuonatala fine dell'intervallo, l'insegnante è appena arrivata, fortunatamente non mi riprende, la saluto, vado al posto. Prendo i libri di matematica per esercitarmi mentre interroga.
Una volta che l'interrogato ha iniziato ad esporre, prendo il telefono e scrivo ad Anna, anche se siamo in banco insieme... non so come scriverle che l'ho vista ieri dallo spacciatore con Matteo...
Ehi Anna! Come mai ti droghi?
Nooo, cancello tutto e riscrivo.
Anna, forse è meglio se parliamo.
Lei mi risponde subito..
Di cosa?? Ho fatto qualcosa di male?😔
Cosa le rispondo... ok, ci sono.
No, a me non hai fatto niente.
____
Scusa se m'intrometto, ma ieri t'ho vista con Matteo...
Per caso sei gelosa? Se è per questo io ti ho vista con suo fratello Luca... 🤪 Cosa ci facevate voi due insieme?
È proprio di questo che volevo parlare. Ero con suo fratello perché lui gli aveva controllato il telefono qualche giorno fa perché lo vedeva diverso e allora ieri Luca mi ha chiesto di uscire. Quando ci siamo visti mi ha detto il motivo: voleva capire cosa facesse Matteo e casualmente abbiamo visto anche te e abbiamo visto che eravate andati dallo spacciatore. Quindi la mia domanda è questa: da quanto e perchè fai uso di stupefacenti?
Senti, Sabri! È una storia veramente complicata e non so se ho il coraggio di raccontartela... perché ci sto ancora male 😔
Se vuoi dimmi, forse posso aiutarti.
Non so quanto tu mi possa aiutare: l'anno scorso mi ero innamorata di un ragazzo cinese che frequentava questa scuola, lo vedevo nei corridoio a ricreazione. Dopo un po' che ci guardavamo, ha iniziato a parlarmi. Successivamente ci siamo "fidanzati". Tutto andava bene, a parte i suoi genitori che non approvavano la nostra relazione e allora poi è tornato in Cina. Da allora faccio fatica a innamorarmi come con lui. Mi manca tanto...
Non so che dirti. Mi dispiace. Quando vuoi, io ci sono. I problemi li possiamo risolvere insieme perché è per questo che ci sono gli amici!
Grazie! Sei una vera amica!!
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