11. Sabrina è in coma
"Ehi, Fede! E' svenuta, almeno credo sia solo questo, tua sorella! Adesso la portano in ospedale! Io la sto raggiungendo in moto!"
"Oh, no! Com'è successo? In che ospedale la portano che ce ne sono due qua a Verona?"
"E' caduta dalla mia moto mentre la stavo portando via con me, ma credimi, non volevo farle del male! Ad un certo punto ho sentito che non era più stretta a me e mi sono girato, sono tornato indietro e l'ho vista svenuta per terra! Comunque stiamo andando a quello di Borgo Trento." stavo per iniziare a piangere per il senso di colpa che stava iniziando ad invadere il mio corpo, spero solo che mi perdoni e che non m'impedisca di frequentarla, visto quanto la protegge! Insomma non mi allontanerei mai da lei, a meno che non sia lei a volerlo! Spero solo che sia comprensivo, perché non è stata la mia volontà, ma è successo per caso...
"Senti, ho capito che non eri intenzionato a farle del male, perciò ti do il permesso di fingerti il suo ragazzo finchè non arrivo io! Dopotutto un incidente può sempre capitare.."
"Ok, grazie!"
Una volta arrivati in ospedale i medici mi hanno fatto aspettare nella sala d'attesa. Il tempo passava così lentamente che non vedevo l'ora che arrivasse Federico, così solo per fare quattro chiacchiere, certo è che non me ne sarei mai andato, non l'avrei mai lasciata sola.
Stavo avvertendo la mia combriccola e quella di Sabri che lei è in ospedale quando stava arrivando Federico...
"Ciao! Come sta?" mi ha chiesto.
"Non si sa ancora niente, le stanno facendo dei controlli..."
"Ok, va bene.."
Poco dopo esce il dottore dalla stanza dove la stavano tenendo.
"Come sta?" gli chiediamo all'unisono
"E' in coma, sembra che sia uno stadio leggero!" a quelle parole ho iniziato a piangere, non potevo crederci.
"Si potrà risvegliare?" gli chiedo io...
"Non è detto, è tutto da vedere, ragazzi, però l'unica cosa che vi posso consigliare è quella di parlarle, potrebbe aiutarla a svegliarsi!"
"Va bene dottore" gli abbiamo risposto in coro.
Così entriamo subito in camera di Sabrina... Inizio a parlarle io:
"Senti Sabri, scusami per questo incidente, non riuscirò a perdonarmelo finché non ti sveglierai, poi non so se allora me lo perdonerò...Verrò tutti i giorni a trovarti! Verranno anche i nostri amici, spero che tu riesca a sentirmi! Lotteremo insieme anche questa!" le dico accarezzandole una guancia.
"Scusami se sono stato assente, sorellina! Sì, lo so non sei più piccola da affibiarti ancora questo soprannome, però a me piace pensarti come la mia sorellina" che sdolcinato , queste cose da fratelli, mi viene un po' il voltastomaco a sentirlo.
"Quando tornerai in te, recupereremo il tempo perso, ti porterò dove volevo portarti oggi..." continuavo a parlarle accarezzandole il viso, era rilassante sentire quella pelle morbida sotto il palmo delle mie mani, mi piaceva sistemarle i capelli dietro l'orecchio, quelle ciocche di un colore indefinito tra il biondo scuro ed il castano chiaro, con qualche striscia bionda naturale in mezzo, era bellissima anche così, peccato che sia costretta a stare così per un po' di tempo, non si sa se per un periodo limitato o se per sempre, e questo solo per colpa mia.
Fatto sta che subito dopo è arrivata un'infermiera per avvisarci della fine dell'orario di visite, così Federico ed io siamo tornati a casa dispiaciuti di questo.
Federico
È da ieri che non vedo mia sorella perché è andata via con Matteo...Spero vada tutto bene. Comunque, dato che sono da solo e non ho niente di meglio da fare, decido di ripassare per domani la prima materia che mi capita, ma mi squilla il telefono mentre stavo aprendo il libro, non guardo neanche chi è...
-Ehi, Fede! E' svenuta, almeno credo sia solo questo, tua sorella! Adesso la portano in ospedale! Io la sto raggiungendo in moto!- come può essere successo, lo sapevo dovevo andare anch'io con loro... Ma poi in quale ospedale che qua a Verona ce ne sono quattro, se non sbaglio! È piena di ospedali, come anche a Roma, però non può dirmi che la stanno portando in ospedale, fin lì posso capire, ma almeno dirmi quale non sarebbe male...
"Oh, no! Comè successo? In che ospedale la portano che ce ne sono quattro qua a Verona?" dico dando voce ai miei pensieri.
"E' caduta dalla mia moto mentre la stavo portando via con me, ma credimi, non volevo farle del male! Ad un certo punto ho sentito che non era più stretta a me e mi sono girato, sono tornato indietro e l'ho vista svenuta per terra! Comunque stiamo andando a quello di Borgo Trento" finalmente qualche informazione, comunque lo perdono per l'incidente che è successo, anche perché da come parla sento che è veramente preoccupato e non per finta.
"Senti, ho capito che non eri intenzionato a farle del male, perciò ti do il permesso di fingerti il suo ragazzo finchè non arrivo io! Dopotutto un incidente può sempre capitare.." ed era quello che pensavo sul serio, così mi ringrazia e io mi infilo la giacca, corro in garage a prendermi la moto, infilo il casco e corro più veloce che posso verso l'ospedale in cui si trovava mia sorella.
***
Sono appena entrato all'ospedale di Borgo Trento, certo che è grande qui, non capisco da che parte entrare perché potrebbe essere nell'edificio ospedaliero come nei padiglioni, mi sembra di essere in una sorta di città nella città, comunque prima tento di entrare dall'ingresso, addirittura le porte scorrevoli! Non sembra un ospedale, ma una stazione! Vado alla reception e trovo solo uno sportello disponibile, così mi avvicino lì e mi rivolgo alla signora presente dall'altra parte.
"Buongiorno, potrebbe dirmi dove si trova Sabrina Rossi?"
"Lei è un suo parente per caso?"
"Certo, sono suo fratello"
"Va bene, comunque è ricoverata nel padiglione 29, dove ci sono i ricoverati, appunto ed è al 3° piano"
"Grazie" e mi allontano, così passo davanti quella specie di fontana, vado a destra e cerco il padiglione 29, salgo in ascensore e arrivo al piano dove c'è mia sorella ricoverata e in mezzo al corridoio trovo Matteo ad aspettarmi.
"Ciao! Come sta?"
"Non si sa ancora niente, le stanno facendo dei controlli..."
Poco più tardi arriva un dottore, io e Matteo gli chiediamo come sta e lui ci consiglia di parlarle finché è ridotta così perché potrebbe aiutarla! Mi chiedo come, dato che non penso proprio che ci senta! Insomma, com'è possibile? Comunque, proviamoci.
Entriamo nella stanza e come la vedo attaccata a quei tubi mi si stringe il cuore e non posso fare a meno di iniziare a piangere. Mi reco nel bagno della stanza e mi nascondo lì per non farmi vedere così debole, dopo essermi sfogato torno in stanza e trovo Matteo che le parla, anche lui triste, senza preoccuparsi di darlo a vedere. Forse in fondo non è un male piangere in queste circostanze perché anche se può risultare da deboli, in realtà può essere il primo passo per essere considerati forti, perché è in quel momento che inizi ad esserlo perché ammetti le tue paure. Una volta che Matteo ha finito di parlarle io, tra le lacrime cerco di rassicurarla, sperando che mi senta.
"Scusami se sono stato assente, sorellina! Sì, lo so non sei più piccola da affibiarti ancora questo soprannome, però a me piace pensarti come la mia sorellina" sì, sono un fratello protettivo, poco dopo, mentre Matteo continuava a parlarle, arriva l'infermiera avvertendoci che l'orario delle visite è finito.
Matteo
Una volta tornato a casa, distrutto, cerco di distrarmi ripassando qualche materia a caso, ma appena apro il libro suona il campanello...
Spazio autrice
Ciao ragazzi, allora, come potete leggere Sabrina si trova in coma. Sentirà mai le voci dei suoi amici? I suoi amici andranno a trovarla?? Ma soprattutto, chi sarà mai ad essere arrivato a casa di Matteo??? 🤔🤔🤔🤔
Forse nel prossimo capitolo si saprà qualcosa ❤️❤️
Ci vediamo al prossimo capitolo💕
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro