Capitolo XI
Sbadigliando mi dirigo verso la cucina, sentendo le palpebre ancora super pesanti.
Anche se oggi è sabato non sono abituata a dormire fino a quest'ora.
Di solito mi alzo presto per preparare il pranzo al sacco per Shigeru e Taka, ma... non stavolta.
Oggi è il dodici marzo, il giorno del mio diciottesimo compleanno.
Cosa che ha portato mio fratello a dirmi, con tono quasi da genitore autoritario "Domani ci arrangiamo per il pranzo. Tu dormi, senza pensare a noi."
E così ho fatto, sul serio.
Certo, ora come ora mi sento un po' rintronata, ma... non dormivo così profondamente, e tanto, da un pezzo.
Dopo aver risolto la questione con Takashi, le mie nottate hanno cominciato a farsi decisamente più tranquille.
Martedì, dopo la sua ennesima richiesta di confessare che premio volessi, ho cantato.
Timidamente gli ho posto per la seconda volta quella fatidica domanda, senza dimenticare di spiegarmi in maniera corretta e chiara.
Sapevo che chiederlo di nuovo era un azzardo, ma dovevo.
Avevo bisogno di sentigli dire chiaro e tondo se il suo comportamento... seduttore, era un qualcosa che riservava solo a me o no.
La risposta in cuor mio la conoscevo da me, però sentire la conferma dalle sue labbra... è un qualcosa che non scorderò mai.
Per il resto della mia vita.
"Ti pare che potrei avere certi atteggiamenti con altre, oltre te? Non scherziamo. Non avrebbe senso averli con qualcun'altra." sono state le sue parole, sbuffate.
Parole che hanno subito restituito il respiro al mio cuore, per poi farlo cominciare a galoppare a mille.
Assieme alla mia fantasia.
Emozionata ho subito tentato di chiedergli il perché di ciò, ricevendo però una delle sue solite risposte enigmatiche.
"Questo sta a te scoprirlo." mi ha detto, facendomi la linguaccia. Nemmeno fosse un bimbo dispettoso.
Insomma... ma che cavolo!
Sta a me scoprirlo?
E come?
Se esistesse un siero della verità glielo avrei già fatto assumere da un pezzo.
Ma priva di una cosa del genere... che dovrei fare?
Chihiro mi ha proposto di provare ad invertire i nostri ruoli, per leggerne la reazione, ma...
Come diavolo dovrei riuscire a fare una cosa così imbarazzante?
Takashi si avvicina a me con estrema nonchalance, riuscendo ad atteggiarsi in maniera attraente senza il minimo sforzo.
Questo però succede appunto perché si tratta di lui.
Io non sono così.
Spesso mi agito pure per delle sciocchezze.
Figuriamoci se provassi, che ne so... a sussurrare al suo orecchio.
Cielo...!
Solo a pensare ad una scena del genere... mi sento avvampare.
E probabilmente, a realizzare tale proposito, finirei per svenire dall'imbarazzo, rendendo vani tutti gli sforzi.
- Ah... la vedo davvero dura. - sospiro, cercando di trovare qualche buona idea.
Sentendo però il mio cuore molto più leggero di un tempo.
Il mio mondo ha assunto nuovi colori.
Aprendosi ad una prospettiva che, prima, mi sembrava terribilmente inverosimile.
Io... potrei seriamente piacere a Takashi.
Certo, il mio solito lato pessimista non si è lasciato sfuggire l'occasione di uscirsene con idee tipo "Si diverte a comportarsi così proprio perché sei tu. Perché ti agiti per nulla, niente più. Non c'era un significato romantico nelle sue parole." oppure "Certo che fa così solo con te, visto che sa di poterlo fare."
Eppure... dopo quella conversazione, avuta a cuore aperto, non riesco proprio a non cominciare a sperarci per davvero.
Grazie pure a tutti i discorsi fatti da Kanon e Chihiro, dopo il mio racconto.
Takashi... potrebbe sul serio avere un interesse romantico nei miei confronti.
Ed io... io oramai non tocco più terra, da quanto sono felice!
Vorrei urlare, saltare, ballare... addirittura fare le capriole.
Più volte mi sono trovata a notare il mio riflesso sorridente in giro, che fosse sulla vetrina di un negozio, le finestre della classe, il mio cellulare...
Ovunque, i miei occhi e le mie labbra mi restituiscono un sorriso radioso.
Innamorato più che mai.
- Uhm... non vedo l'ora di vederlo! Perché il sabato devono lavorare pure il pomeriggio? - mi fermo con la mano sulla maniglia della porta, poggiando la testa sul legno freddo.
Forse potrei andare a fare colazione alla pasticceria.
- Nah... finirei solo per creare confusione. Shigeru di certo si metterebbe a far casino per festeggiarmi. - sospiro, decidendomi ad entrare nella stanza della sala e cucina.
Ed è lì che... mi ritrovo a sbarrare gli occhi per lo stupore.
Miriadi di palloncini sono appesi ovunque, assieme a nastri e stelle di ogni colore.
Al centro di ciò un enorme striscione con scritto "Buon Compleanno" troneggia su tutto.
Mentre nell'aria si spande un delizioso profumino.
- Stavolta Shigeru ha davvero esagerato. - soffoco una risata, avviandomi al forno spento, ma ancora caldo.
Dentro il quale ci trovo dei croissant cotti alla perfezione e perfetti per venir mangiati sul momento.
Come abbia calcolato l'orario del mio risveglio... non voglio saperlo, decidendo di limitarmi ad apprezzare le sue cure. Seppur un po' eccessive.
Addentando una brioches apro il frigo per prendermi qualcosa da bere, notando così un biglietto sul bancone.
"Oggi chiudiamo alle quattordici.
Non sentirti troppo sola in nostra assenza.
Buon Compleanno,
dai tuoi amati fratelli Shigeru e Takashi."
- Ma che...? Ha trascinato pure Taka nella preparazione di tutto questo? - rido, notando la firma del biondo.
Posta in un angolo, sopra la dicitura "tuoi amati fratelli". Come se avesse cercato di far notare che lui non era d'accordo a firmarsi in tale modo.
Felice raccolgo il biglietto, andando a riporlo nella mia scatola dei ricordi.
Oggi è il fatidico giorno.
Non sono più, ufficialmente, minorenne!
Non sono più una bambina.
Certo, l'età è solo un numero, ma ora come ora mi sento stranamente più sicura di me.
Come se avessi salito all'improvviso tre o quattro degli scalini, della lunga scala che mi condurrà da Taka.
- Quasi quasi comincio pure a sentirmi più sicura del mio sex appeal. Potrei provare a comportarmi come lui? Chissà... - rifletto tra me ridacchiando, mentre spulcio distrattamente gli oggetti nella scatola.
Fino a quando le mie dita non finiscono per trovare "quel" foglio, dalla grana spessa e dai bordi decorati.
"Qualunque sarà la strada che sceglierai... io ti sosterrò. Sempre." mi tornano alla mente le parole del biondo, facendomi stringere il cuore.
Con un sospiro metto via tutto, decidendo di concentrarmi su quello in un altro momento.
Oggi vorrei rilassarmi.
Passando la giornata serena ed in allegria.
Festeggiando con le persone a me care o almeno... quasi tutte loro.
Visto che i miei, a causa di forze maggiori, potranno tornare solo la prossima settimana.
Comunque, anche se dispiaciuta, con me ho sempre gli altri.
Takashi, mio fratello e le mie care, care amiche.
- Eh? Nemmeno tu puoi venire a pranzo da me? - mi sorprendo, ricevendo il secondo due di picche. Datomi da Kanon, dopo quello di Chihiro.
- Mi dispiace, sarò a lavoro fino all'una e mezza. Già hai avuto fortuna a chiamarmi durante la pausa. -
- Capisco, però... poi passi? Sono sicura che Shigeru avrà fatto, come al solito, una torta più grande del dovuto. - scuoto il capo, ricordando quella dello scorso anno.
- Certo che passo, scherzi? Finito di lavorare faccio un salto a casa a mangiare un boccone e farmi una doccia, poi ti raggiungo. Chihiro per che ora viene? -
- Uhm... boh. È stata vaga. C'era parecchio casino in sottofondo, probabilmente i suoi fratellini stavano per combinarne una delle loro. -
- Normale amministrazione, insomma. - ridacchia - Comunque oggi ci vedremo in ogni caso, non temere. Anche perché non ho intenzione di farti gli auguri fino a quando non ti avrò davanti. -
- Ok, ok. - annuisco divertita - Allora... a dopo. E buon lavoro. - ci salutiamo, chiudendo la chiamata.
Borbottando vado a gettarmi di peso sul divano, puntando lo sguardo all'orologio sul muro.
Le undici e mezza...
Annoiata passo così le seguenti ore a girarmi i pollici, senza avere qualcosa di produttivo da fare.
Casa non ha un oggetto fuori posto, abiti da lavare non ce ne sono, niente programmi interessanti da guardare o libri belli da leggere...
Essendo in prossimità del mio compleanno avevo ordinato alcuni volumi che volevo da un po', ma la consegna non è ancora avvenuta.
In giornate normali, quando non faccio i mestieri di casa, cucino, ma... pure il mio pranzo, come la colazione, ho scoperto essere già pronto.
Portandomi così davvero a non aver nulla da fare.
- Che due scatole... - brontolo spegnendo il televisore - Sono le due e mez... - mi blocco, sentendo suonare il campanello.
Come una molla mi alzo di scatto, fiondandomi alla porta.
Kanon ha fatto in fre... - Sorpresa!! - vengo investita dalle stelle filanti, aperta la porta.
Trovandomi di fronte a tutti e quattro.
Takashi, Kanon, Chihiro e Shigeru.
L'ultimo dei quali regge a fatica un'enorme torta, alta ben quattro piani. Con posta sulla cima una statuina di una regina sul trono.
- Buon Compleanno!! - urlano ancora, tra le risate delle mie amiche.
- Ma... ma... - li fisso ancora sotto shock.
- Setsuna, capisco la sorpresa, ma... possiamo entrare? - Kanon mi sorride divertita.
- Sì, ti prego... - vedo oscillare il dolce, tra le braccia di mio fratello.
- Te l'avevo detto che era esagerato farne una così grande. - sbuffa Taka.
- E fortuna che sei riuscito a convincerlo a non farla di diciotto piani, in quel caso... tutto sarebbe stato ancora più problematico. - scuote il capo Chihiro.
- Diciotto?! - rimango a bocca aperta, decidendomi di lasciarli passare.
- Certo che sì. - entra con orgoglio - Per un evento del genere serviva qualcosa di enorme. -
- Così basta e avanza. - ci avviamo verso la cucina.
- Lo credo anch'io. Già così... finiremo per metterci giorni a mangiarla tutta. - sospira Taka.
- In tal caso, mi offro volontaria. Nel caso voleste smerciarmi un po' di dolce da portare a casa. - ride Chihiro.
Dopo ore di pura noia, tutto è cambiato nell'arco di pochi istanti.
La casa si è animata donandomi un compleanno da sogno. All'insegna del divertimento.
- Ora, cara ragazza... - tuona Chihiro, decidendo di fare un discorso a caso. Con tanto di alzata di calice, colmo d'aranciata - Sei ufficialmente perseguibile, per legge. Niente più sconti di pena, signorina. - ride - Puoi bere alcolici e, nel caso qualche giovane uomo decidesse di farti la corte, tale persona non correrà più il rischio di venir accusata di corruzione di minore. -
- Chihiro!! - scattiamo in coro io e mio fratello, per due motivi completamente diversi.
Dal canto mio ho capito chiaramente che la sua era un'allusione, per nulla velata, sulla mia situazione con Takashi.
Mentre mio fratello...
- Non ci saranno accuse del genere di cui preoccuparsi, ma ci sono io. E sono un ostacolo ben più temibile! -
- Shigeru, piantala. - sospiro, non riuscendo però a reprimere il sorriso - Devi iniziare a fare i conti con la realtà, non sono più una bambina. Da oggi non ti è più permesso minacciare chi mi si avvicina, come puoi evitare di non portare gli amici a casa per strane paranoie... tanto certe cose, se devono succedere... accadono lo stesso. -
- C-Che vuoi dire? - sbianca.
- Questo sta a te scoprirlo. - cito le parole del biondo, cercando di far capire proprio a lui cosa intendevo.
E, sorprendentemente, mi ritrovo così ad assistere a due strozzamenti mancati.
Shigeru che quasi si soffoca con la sua stessa saliva, mentre Takashi comincia a tossire. Cercando di riprendersi, dopo che la bibita che stava bevendo, gli è andata di traverso.
- Questa è stata una bella stoccata. - ridacchia Kanon, al mio fianco.
- Concordo. Comunque... - Chihiro alza il tono di voce, per farsi sentire anche dai due ragazzi - Parlando di gente che ti si avvicina, domani tieniti libera. Mina e Tomomi ti hanno organizzato una festa a sorpresa, al Karaoke, con tutta la classe. -
- Una festa... a sorpresa? - sbarro gli occhi.
- Ma... Chihiro! - è Kanon, stavolta, ad urlarle contro - Come puoi definirla a sorpresa dopo averglielo rivelato? -
- Oh, sono certa riuscirà a fingersi sorpresa. - agita una mano in aria - Avrei preferito pure io stare zitta, ma ho pensato non fosse il caso. Considerando come Setsuna si sente a disagio a stare al centro dell'attenzione di tante persone. Ti immagini come sarebbe andata, se l'avessimo portata alla festa ignara di tutto? -
- Uhm... effettivamente. - Kanon si fa pensierosa - Conoscendola sarebbe finita con lo svenire per l'emozione. -
- C-Che esagerate! - avvampo - Non sono mica così tanto sensibile. -
- Questo lo dici tu. - ride Takashi.
Facendo proseguire così il più che piacevole pomeriggio.
Tra risate, chiacchiere ed ottimo cibo.
Mentre felice finisco più volte con lo sguardo su Takashi, trovandolo spesso con gli occhi già su di me.
Il mio cuore si sente ogni giorno più vicino al suo, dandomi sempre più coraggio.
Il coraggio per mettermi davvero all'opera, per mettere le carte in tavola, per conquistare il ragazzo dei miei sogni...
Sì, me lo sento.
Presto le cose si smuoveranno.
In meglio.
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