Viaggio di nozze
ALICE
John e io siamo tornati a casa, dopo essere stati da Eliana. Sono davvero contenta per come è andata.
Spero che si riprenderà presto, e che possiamo recuperare la nostra amicizia, ma adesso ci sono cose più importanti a cui pensare, il viaggio di nozze, John e io partiremo questa sera stessa, non vogliamo rimandare ancora, andremo in Turchia, gireremo una delle più belle città turche, Istanbul.
Preparate tutte le valigie, John carica l'auto, ed eccoci pronti per andare all'aeroporto dove, prenderemo l'aereo alle 22:00, che ci porterà ad Istanbul, e sinceramente non vedo l'ora di arrivare.
JOHN
Eccoci finalmente sull'aereo che ci porterà in una delle più belle città del mondo. Alice appoggia la testa sulla mia spalla, io le metto il mio braccio intorno al collo, rimaniamo così per tutto il viaggio. Qualche ora dopo eccoci atterrare in terra Turca, finalmente siamo a Istanbul.
Ritirate le nostre valigie, usciamo dall'aereoporto, dove prendiamo un taxi che ci porta in uno dei più belli alberghi dell'intera città, con una vista mare bellissima. Essendo notte fonda facciamo una doccia super veloce e ci mettiamo a letto, ma senza rinunciare prima a delle stupende coccole, dopo esserci amati, ci addormentiamo stretti stretti l'uno all'altro.
ALICE
Sento un dolce respiro sulle labbra, apro gli occhi e trovo il mio John, con il viso vicinissimo al mio, le sue labbra intente a baciarmi, faccio un sorriso sottile e mi prendo il suo dolce bacio pieno d'amore.
Quando sentiamo bussare alla porta, è la cameriera che ci ha portato la colazione in camera, John aveva chiesto questo servizio appena siamo arrivati in albergo.
E tutto così invitante, non è la classica colazione che facciamo a Torino, ma ha un buon profumo, è molto ricca.
La ragazza lascia un carrello pieno di cibo in camera e va via, John dopo avermi regalato un altro bacio, si alza indossa i suoi boxer e una canotta neri, apre la porta balcone e apparecchia il tavolo che c'è all'esterno sulla terrazzina della nostra camera, nel frattempo io indosso l'intimo, un top e un pantaloncino.
Raggiungo mio marito all'aria aperta, è tutto meraviglioso. Ha preparato un tavola bellissima.
C'è una vista mare straordinaria, si vede il ponte sul Bosforo che adoro.
Facciamo colazione, bevo il tè turco, che è di un sapore unico, poi questo è al bergamotto, me lo gusto lentamente, John mi guarda e sorride, e dice: "Sei uno splendore amore mio. Ti amo così tanto."
Si alza e mi raggiunge, mi tende la mano, la prendo e mi alzo, mi afferra dalla vita e mi solleva tra le su braccia, mi porta dentro e si butta con me tra le braccia sul letto, facciamo un tonfo su quel povero materasso che affonda appena siamo su di esso.
Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere come bambini.
Guardo John e dico: "Amore mio, abbiamo quasi sfondato il letto. Per non parlare del frastuono che ha fatto."
Scoppia a ridere, si alza da sopra di me e all'improvviso mi lancia un cuscino, lo guardo a mia volta e dico: "Ah sì, vuoi la guerra, prendi questo allora."
E gli lancio il cuscino, che che lo colpisce in viso, e così diamo inizio a una vera battaglia di cuscini, volano piume dappertutto, John mi colpisce una spalla, io prendo lo stesso cuscino che mi ha colpita e con grande forza lo lancio contro di lui, che lo colpisce dritto al suo punto più sensibile, lancia un piccolo urlo, si tiene con le mani e dice: "Amore mio, volevi attentare alla mia vita, così rischio di non diventare padre, hai colpito i miei gioielli, monellaccia, ma ora mi vendicherò."
Se la ride, non dice una parola, mi guarda con aria maliziosa e sensuale, e all'improvviso si alza in piedi sul letto, mi afferra, portandomi sulle sue spalle e si fa cadere con forza sul letto tenendomi stretta, mi ritrovo sotto di lui con le sue labbra sulle mie, mi bacia con passione, bacia ogni centimetro del mio corpo, sono tutta un brivido, mi sento leggiadra come una piuma che viene accarezzata e trasportata via dal vento. John lui è il mio vento, il mio respiro, capovolgo la situazione, adesso sono io a baciare ogni centimetro del suo corpo.
JOHN
Alice mi fa impazzire, a ogni suo tocco mi sembra di essere in paradiso, tocco il cielo con un dito, più mia moglie bacia la mia pelle, più mi sento vivo, mi sento sospeso e leggero, come se stessi volando alto nel cielo. Ci amiamo e coccoliamo per ore, diventando un solo corpo e una sola anima. Subito dopo facciamo la doccia, ci prepariamo e appena pronti usciamo e andiamo a visitare la città.
Arriviamo in centro, questa città è estasi pura. Andiamo subito a visitare Santa Sofia, una chiesa spettacolare, sia all'esterno, che all'interno.
Subito dopo visitiamo la Mosceha Blu, mi perdo nella sua bellezza, mi sento come in una favola.
L'esterno e veramente fiabesco, e l'interno spettacolare.
Un ora dopo ci ritroviamo a navigare sul Bosforo, su una bellissima barca.
Abbraccio mia moglie, e la bacio.
Ci godiamo questo splendido panorama, un ora dopo siamo di nuovo sulla terra ferma, andiamo verso uno dei posti più belli della città, dove riusciamo ad avvertire l'opulenza dell'Impero Ottomano, contemplando le sale del Palazzo Topkapi è un'emozione indescrivibile... L'esterno e l'interno sono meravigliosi.
Dopo aver visitato il Palazzo Topkapi, e la volta della torre Galata.
Saliamo fin sulla sua cima, da qui la vista e spettacolare, ritorniamo giu.
Riprendiamo il nostro cammino e venti minuti dopo eccoci mercanteggiare al Grande Bazar, Alice a un foglio in mano dove ha scritto tutte le cose che vuole comprare, quindi compriamo di tutto, Alice riempie un intera busta di regalini da portare ai nostri fratelli e amici, riempie altre buste per noi, un ora dopo mi ritrovo le mani completamente piene di buste.
Carico come un asino, camminiamo lungo la passeggiata, e quasi buio, e abbiamo un po' di fame, ci fermiamo e prendiamo dei buonissimi Balik ekmek da un chiosco, ci sediamo a uno dei loro tavoli, e ci godiamo i nostri panini.
Finito di mangiare ritorniamo al nostro albergo.
ALICE
Siamo ritornati in albergo, John poggia le buste sul letto e fa un respiro di sollievo, lo guardo e dico: "Mi dispiace amore mio, ti ho fatto stancare."
Sorridente risponde: "Ma che dici vita mia, non mi sono stancato per niente, ho ancora forza a sufficienza, se vuoi stancarmi tu?" E mi afferra tra le sue braccia. Mi bacia con voracità, come se mi stesse divorando, le sue mani vagono lungo il mio corpo, e senza rendermene conto ci ritroviamo nudi sul letto, uno avvinghiato all'altro, diventando un solo corpo e una sola anima, per poi ritrovarci completamenti sfiniti sul letto, senza più nessuna forza e col fiato pieno d'affanno, e ci addormentiamo.
Dopo una bella dormita ristoratrice ci svegliamo, John mi sorride mi dà un bacio sulle labbra e dice: "Buon giorno vita mia, dormito bene."
Rispondo: "Buongiorno anima mia, dormito benissimo e tu?"
Risponde: "Molto molto bene vita mia."
Ci diamo un lungo bacio, e ci alziamo, andiamo in bagno facciamo una doccia dolcissima insieme, e dopo esserci lavati a vicenda ci asciughiamo, John indossa un pantaloncino giallo, e esce sul terrazzino a prendere il sole, io nel frattempo indosso un pantaloncino e un top, fono un po' i capelli e raggiungo mio marito fuori, alla sua vista rimango stregata, e sempre più bello.
È appoggiato al muretto, con il braccio alzato dietro la testa, i suoi capelli sono ancora bagnati, mi guarda con occhi sensuali, mi sento mancare la terra sotto i piedi, mi abituerò mai alla sua bellezza assurda, e talmente bello e sexy da far morir di gelosia persino il sole, che riflette in modo spettacolare sul suo corpo rendendolo spettacolo puro per gli occhi. Sono talmente catturata dalla sua visione che non sento che mi sta parlando. John fa dei passi verso di me, mi porta tra le sue braccia e dice: "Amore mio stai bene.?" Mi accarezza dolcemente il viso e ritorno in me e dico: "Si amore mio sto bene, e che mi sono perdutamente persa nell' amirarti."
Mi stringe forte e mi bacia.
UNA SETTIMANA DOPO
JOHN
Siamo a Istanbul da una settimana, in questi sette giorni abbiamo fatto di tutto, ci siamo divertiti come matti, e abbiamo visitato i posti più belli della città, ma adesso ahimè, si è fatta l'ora di tornare a Torino.
Alice ha preparato tutte le valigie, rispetto a quando siamo venuti qui, le valigie sono aumentate, ne abbiamo due in più, che naturalmente ho già dichiarato all'aeroporto e pagato la differenza.
Lasciamo la stanza e andiamo a fare il check out, una volta fuori prendiamo il taxi che ci porta all'aeroporto, facciamo il check in, imbarchiamo le valigie e andiamo sul nostro aereo che ci riporta a casa.
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