IL GIORNO DOPO

JOHN

Le prime luci del mattino, riflettono sui miei occhi dalla finestra della suite in cui abbiamo passato la nostra prima notte da marito e moglie.
Alice dorme ancora tra le mie braccia,
la guardo in silenzio, è così bella.
Accarezzo dolcemente il suo bellissimo viso, porto le mie labbra sulle sue, e lei dolcemente apre gli occhi e mi sorride.
La stringo forte a me.

ALICE

Mi sveglio al tocco delle labbra di John che baciano le mie, e gli sorrido, mi stringe a lui, mi accoccolo sul suo petto, inizio a baciare la sua pelle profumata e i suoi pettorali d'acciaio che mi fanno girare la testa.
Sento il cuore palpitare all'impazzata, ancora non mi sembra vero di essere tra le sue braccia, tra le braccia di mio marito, ho sposato l' uomo che ho sempre amato.

John mi accarezza dolcemente, lentamente, affonda le sue labbra rosee sulle mie, le bacia delicatamente, per poi mordicchiarle, fino a divorarle in un bacio pieno di passione, ci coccoliamo e amiamo fino a far battere i nostri cuori all'unisono.

Subito dopo andiamo insieme sotto la doccia, ci insaponiamo a vicenda, non resistiamo l'uno al fascino dell'altro ed ecco che siamo nuovamente un solo corpo una sola anima, l'acqua scorre lungo i nostri corpi ormai uniti.
Le mani di John mi fanno viaggiare in posti a me sconosciuti, la mia mente vola insieme alla sua, siamo sulla stessa onda che ci trasporta in un mare di emozioni.

Finta la doccia, ci asciughiamo, John indossa dei boxer neri D&G e si rimette sul letto.

Porta un braccio sopra al cuscino e vi appoggia la testa, l'altra mano, l'appoggio sul suo basso ventre, si volta verso di me e mi guarda in modo sensuale.

Sono ancora in accappatoio, John non mi toglie gli occhi da dosso, lo fisso anche io, è così bello da lasciarmi ogni volta senza fiato, continua a guardarmi e dice: "Sei bellissima, mogliettina mia, non riesco a toglierti lo sguardo da dosso, sei così sexy da farmi girare la testa."
Si morde il labbro superiore e mi fa cenno con la mano di sedermi accanto a lui.

JOHN

La mia bellissima mogliettina è ancora in accappatoio, ha i capelli avvolti nell' asciugamano, mentre la guardo mi sorride, è così bella da farmi perdere completamente la ragione.
Gli faccio cenno con la mano di sedersi accanto a me sul letto.
Si avvicina sensualmente, si siede accanto a me e dice: "Certo che sei insaziabile maritino mio."

Rispondo con un sorriso malizioso: "Già.. Sono insaziabile, non mi basti mai. Ti amo così tanto Alice."
Risponde: "Ti amo tantissimo anche io, ma entro mezzogiorno dobbiamo lasciare questa stanza, e andare a casa nostra a preparare le ultime cose prima di partire per la nostra luna di miele domani mattina."

Guardo l'orologio e gli dico: "Sono già le dieci in effetti, ma il tempo di un bacio lo abbiamo."
La stringo forte a me, tuffo le mie labbra sulle sue, la bacio senza dargli modo di tirarsi indietro, e completamente rapita dal sapore del mio bacio, che non si stacca più.

ALICE

John mi ha di nuovo rapita, con i suoi baci, non riesco più a staccarmi, ma faccio un lungo respiro e mi allontano lentamente da lui, lascio cadere a terra l'accappatoio che ancora indosso, mi tolgo l'asciugamano dai capelli, John mi fissa con occhi pieni d'amore, ma io lo ignoro e subito indosso l'intimo, un top e un pantalone neri.
Mi guarda incredulo e dice: "Ma davvero Alice? Ti sei rivestita, già ti sei stancata di me."
E se la ridacchia divertito.

Rispondo ridendo: "Non mi stancherò mai di te, ma ora dobbiamo andare, dai alzati e vestiti anche tu, prima che ci buttano fuori da questa stanza."

John si alza, senza smettere di guardarmi e ridere si veste, io intanto asciugo i capelli e mi trucco leggermente.

Mi giro verso di lui, e noto che continua a guardarmi ridendo, gli sorrido anche io.
Prendiamo tutte le nostre cose, lasciamo la stanza e mano nella mano andiamo a fare il check out, lasciamo l'albergo, John carica le nostre cose sulla sua auto e andiamo direttamente a casa nostra, per ora vivremo a casa di John, finché la nostra villa non sarà finita, tra un mese c'è la consegneranno.

JOHN

Siamo arrivati a casa, parcheggio l'auto e scarico le nostre cose, Alice apre la porta e entriamo.
Saliamo al piano di sopra, butto tutto sul letto, mi avvicino alla mia bellissima moglie da dietro e la stringo forte a me.

Lei sorride, appoggio il mio viso sul suo, e gli canto: "Ti amo, ti amo, ti amo."

La faccio girare verso di me, ride ancora, amo il suo sorriso bello e contagioso, la porto tra le mie braccia e la bacio.
Ci muoviamo a ritmo di musica, anche se la musica non c'è, l'unica melodia che si sente nell'aria è il nostro grande amore.
Continuiamo a regalarci un infinita di baci, quando all'improvviso il telefono di Alice inizia a squillare, ma lo ignoriamo, ma continua a squillare, lo ignoriamo ancora, ma squilla senza sosta, ci arrendiamo, Alice risponde al cellulare, sul suo volto all'improvviso appare il gelo, sembra sconvolta, ha gli occhi lucidi, ascolta la chiamata senza proferire parola, quando poco prima di chiudere dice: "Grazie Alex, ci vediamo dopo."

Mette il telefono sul comodino e scoppia a piangere, la porto tra le mie braccia e gli chiedo preoccupato: "Amore mio, mi sembra di aver capito che era Alex, cosa ti ha detto per sconvolgerti in questo modo è farti piangere.?"
Mi fissa negli occhi, trema come una foglia, gli prendo le mani e finalmente parla: "Amore mio, si era Alex al telefono,
in ufficio e arrivata una chiamata dal commissariato.."
Piange ancora più forte.

Gli accarezzo i capelli cercando di calmarla un po'. E gli chiedo: "Cosa ti ha detto Alex? Cosa volevano dal commissariato?"

Mi guarda dritto negli occhi e dice: "Hanno detto che....."
Si agita non riesce a parlare, continuo ad accarezzargli i capelli e lei continua a parlare: "John lei... Lei è libera. È sta tornando nelle nostre vite."

Si getta tra le mie braccia, la tengo stretta a me, rimango in silenzio senza farle altre domande, penso di aver capito tutto, sono completamente furioso.
Ma terrò Alice al sicuro lontano dalla quella donna, da quella perfida strega.

Non permetterò che la faccia soffrire ancora.