Post compleanno
ALICE
La festa è finita, sono tutti andati via, mio fratello ha preferito che rimanessi qui da lui a dormire. Do la buona notte a tutti e vado nella mia stanza. Mi tolgo il vestito, faccio una doccia e metto il pigiama, mi corico, ma non riesco a dormire, penso a quello che è successo prima alla festa, mi è sembrato che John stesse per baciarmi, ma si è fermato poco prima che lo facesse. Ho provato sensazioni bellissime mentre mi accarezzava il viso, mi ha guardata in modo diverso del solito, come non aveva mai fatto prima.
Poi però si è comportato per tutto il tempo come se non fosse successo nulla.
Ma non mi arrenderò, un giorno mi amerà, lo aspetterò per tutta la vita se devo, lo amo sempre di più, sempre più profondamente.
Dopo tanto tempo a pensare a lui, e a combattere contro la tentazione di andare in camera sua, finalmente mi addormento..
È già mattina, Giorgio bussa alla mia porta, la apre, viene da me, mi dà un bacio sulla fronte e dice: " Buongiorno sorellina mia, dormito bene? La colazione è pronta, preparati e scendi giù, ti aspettiamo." Rispondo: "Buongiorno fratellone, si ho dormito bene, dammi 5minuti e scendo." Mi dà un altro bacio e va via.
Insomma non è che abbia dormito poi così tanto bene, ho pensato continuamente a John, al suo sguardo penetrante, alle sue mani sul mio viso, a quelle labbra che stavano per baciarmi, e a capire il perché si è fermato prima.
Mi alzo, esco dalla mia stanza, in fondo al corridoio c'è la camera di John, son tentata ad andare da lui, quando lo vedo uscire dalla sua stanza, bello è impossibile, rimango immobile a guardarlo, mi raggiunge e dice: "Buon giorno piccolina, tutto bene." Rispondo: "Buongiorno John, non sono più piccolina, sono maggiorenne adesso, puoi smetterla di chiamarmi piccolina per favore." Dice: "In effetti hai ragione, non sei più una bambina, ma per me sarai sempre la mia piccola sorellina." Mi volta le spalle e va giù. Da dietro gli urlo: "Non sono la tua sorellina." Ma lui niente non si volta e continua a camminare.
Cavoli non è cambiato nulla, lui si comporta come se non fosse successo nulla, mi sarò fatta un film nella testa da sola, ma non mollo, prima o poi cederai caro John.
Arrivo in cucina, Giorgio e Katy hanno preparato di tutto, John prende un caffé, e dice: "Ragazzi io scappo, ho delle cose da sistemare." Alza le mani al cielo e ci saluta.
Cavoli John ora scappi pure.
Finirò per diventare matta.
JOHN
Cavoli sono dovuto scappare via, ieri ho fatto un'enorme cavolata, Alice ora si è messa in testa chissà cosa. La eviterò finché non avrà dimenticato l'accaduto.
Raggiungo il centro, entro in un bar e prendo un cornetto al cioccolato e un espresso, per scappare non ho fatto colazione.
Mentre mangio il cornetto, una ragazza dai capelli neri corvino mi si avvicina e siede accanto a me e dice: "È libero, posso sedermi qui con te.?" Rispondo: "Perché me lo chiedi se già ti sei seduta."
Di un sorso al mio caffé, mentre lei mi fissa e dice: "Cosa fai dopo, sei libero." E si mordicchia le labbra. Caspita che occhi azzurri e sguardo intenso che ha.
Non dico nulla continuo a finire la mia breve colazione.
Mentre lei sposta la sedia e si avvicina di più a me, mi accarezza la gamba con il piede da sotto il tavolo, e appoggia una mano sulla mia coscia, prima che va oltre mi alzo di scatto, si alza insieme a me, la guardo e dico: "Cosa vuoi bambola?" Risponde agitando i fianchi sinuosamente: "Voglio te. Tu non mi vuoi.?" Pago il conto,
l'afferrò tra le braccia e usciamo insieme dal bar, poi la ragazza dice: "Da me o da te?" Dico: "Meglio andare da te a casa mia, c'è il mio amico con la fidanzata e la sorella, un po'troppo affollato."
La faccio salire sulla mia macchina e andiamo a casa sua, appena lei apre la porta, mi salta addosso, chiude la porta con un piede e inizia a baciarmi, con molta foga, caspita ci sa fare la ragazza, finiamo in camera sua, sul suo letto, prende lei in mano la situazione, mi fa di tutto, però prima di farla continuare, mi sento di dirgli una cosa: "Bambola, prima che mi mangi tutto, devi sapere che noi dopo non ci rivedremo più, non ho intenzione di legarmi o avere una storia, e non ti darò il mio numero, se vuoi puoi mandarmi a quel paese. Ma volevo essere chiaro."
Non dice nulla rimane in silenzio e continua a farmi di tutto.
Le sue mani viaggiano lungo tutto il mio corpo, mi bacia appassionatamente, mi tira i capelli delicatamente, continuiamo per ore, il tutto con le giuste precauzioni, ben protetto, non posso rischiare di certo.
Dopo ore di puro divertimento, mi alzo dal letto mi rivesto veloce, la saluto con un semplice ciao e vado via.
Ritorno a casa, non c'è più nessuno vado in camera mia ho proprio bisogno di una doccia calda e rigenerante, quella donna mi ha messo ko.
Mi privo dei vestiti e entro nella doccia, mi insapono e mi sciacquo, esco indosso un' asciugamano intorno alla vita e mi spruzzo del profumo, mi asciugo, mi cambio, indosso dei semplici jeans è una maglietta, sistemo i capelli, indosso i miei accessori e vado in cucina mi prendo un succo di ananas e torno in camera mia a studiare ho gli ultimi due esami da fare prima di laurearmi e diventare un avvocato, studio un paio d'ore, e lavoro un po' sulla tesina.
Finito, ritorno in cucina e mi preparo un po' di pasta al sugo semplice.
Mangio e rimetto tutto apposto, mi do una rinfrescata, vado nel garage e prendo la moto, ho voglia di farmi un giretto in montagna mi serve un po' di aria fresca, accendo il motore e di gas, vado abbastanza veloce da sentire l'adrenalina su tutto il corpo.
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